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Domenica Sera

Parte I inviata da Jryan^ e caricata in data 24/Aprile/2003 01:14:49


Era fine marzo; l’aria era tiepida e la primavera si respirava ovunque. I fiori bianchi spuntavano sui rami dei ciliegi, il sole tramontava lento nel cielo limpido e le ragazze iniziavano a scoprirsi.Per due sere di seguito (venerdì e sabato) , io ed i miei amici non avevamo trovato da fare niente di meglio che ubriacarci. La prima sera bevemmo intere bottiglie di vino, fresco e saporito, la seconda sera , invece, optammo per la birra. Ne ingollammo a litri , poi tornammo a casa esausti per svegliarci il giorno dopo stanchi e disidratati.Dormii fino a tardi , non mi sentivo troppo bene e maledissi la mia stupidità; bisogna avere rispetto del proprio corpo perché la salute è tutto, e sentirmi rimbambito e stanco per tutta la domenica mi infastidiva in modo insopportabile.Nonostante tutto però, la sera, mi organizzai con i miei vecchi compagni di liceo per affittare un film e vedercelo a casa di una nostra amica.

Alle nove arrivai a casa di Fede. C’erano ; naturalmente lei, Sara e Maria. Le salutai e poi mi sedetti sul divano.<< oh ricky, ma cos’hai? >> mi chiese gentile Sara sedendomisi accanto ed accarezzandomi la fronte.<< ho un po’ di mal di testa, ieri abbiamo bevuto un po’ troppo! >><< siete degli ubriaconi! >> scherzò, e poi se ne andò con Fede a preparare la pasta.Maria prese il telecomando, si sedette sulla poltrona vicino al divano ed accese la tv. Disinvolta si levò le scarpe da ginnastica ed incrociò i piedi(39), avvolti da calzini bianchi molto usati, sul tavolo, muovendo lentamente le dita lunghe.Le osservavo i piedi , mezzo incantato, ed intanto parlavamo del più e del meno. Dell’università, degli esami, degli spasimanti ecc. Lei cambiava canale e sembrava molto stressata, e avevo ragione a pensarlo. Fede e Sara tornarono giù e ci mettemmo tutti a guardare la televisione aspettando che arrivassero gli altri.Anche Fede e Sara si levarono le scarpe e restarono a piedi scalzi; erano bellissime. Tra l’altro mi conoscevano bene e sapevano anche della mia passione per i piedi, solo, io ero loro amico, con me erano spontanee , forse ingenuamente o forse anche per il gusto di sentirsi sensuali. Si divertivano a provocarmi un po’, ma lo facevano senza malizia, sorridenti, quasi contente di farmi felici per così poco. Sara, infatti, si sedette di nuovo sul divano con me e mi mise i bei piedi con le unghie un po’ lunghe, sulle gambe. Sentivo le sue piante morbide e calde sulle mie cosce , attraverso il jeans, e con naturalezza, mentre guardavamo la tv, mi misi ad accarezzarle il dorso del piede.Maria restò assorta nelle sue paranoie e parlò poco mentre Fede chiedeva ripetutamente :<< ma gli altri? >> Si annoiava e voleva vedere il film al più presto. Sbuffò e si sedette sull’altro divano; mise i piedi sul tavolo, mostrandomi le larghe piante rosee e poi, sorprendendomi , prese tra le dita dei piedi un piccolo soprammobile d’argento a forma di cavaliere e lo tormentò a lungo. Io non riuscivo a distogliere lo sguardo, estasiato.

Fede mi guardò e mi disse :<< che guardi? >> e io risposi :<< Niente… sei brava a prendere gli oggetti … hai i piedi prensili!>> Fede sorrise e poi scherzò:<< vorresti starci tu al posto del soldatino eh?! >> io sussultai , sentii una terribile scarica d’adrenalina a quelle parole , ma cercai di fare finta di niente e dissi ironico:<< eh!come no! >>Solo alle 10 arrivò la fatidica telefonata; tutti gli altri , che venivano con due macchine, erano finiti bloccati in strada per un incidente e se ne stavano tornando a casa. Fede sbuffò irritata e allora io mi alzai e dissi :<< dai, vado ad affittare un film io e ce lo vediamo noi! >>Fede annuì ma Sara esclamò :<< Tu da solo non ci vai sennò prendi qualche cazzata! >>Io alzai le mani e le risposi :<< va bene , va bene! >>Allora Maria si alzò e disse :<< ti accompagno io. >>Insieme salimmo in macchina , accesa la radio , partimmo a tutta velocità verso il video noleggio.Tornammo dopo dieci minuti , con un bel film e citofonammo. Nessuno rispose al citofono. Suonammo di nuovo e ancora niente.

<< staranno con la musica a palla! >> dissi continuando a suonare con insistenza… anzi , ormai tenevo il dito premuto. Maria si strinse al mio braccio e sussurrò :<< comq non sai che mi è successo ricky! >>Ecco qua, come al solito, nel momento meno opportuno, una ragazza decide di raccontarti qualcosa che la preoccupa e se tu non le dai l’importanza che merita..bhe, è quasi sicuro che a lei starai molto meno simpatico. Dissi gentile :<< che cosa ti è successo? >> ci tenevo all’amicizia di Maria, lei fece per dire qualcosa , esitando ma in quel momento Fede alzò il citofono; fu un attimo, una scossa terribile passò attraverso il mio dito, attraverso di me e fino a Maria proprio mentre Fede diceva :<< Eccomi ! entrate! >> ed apriva il cancello.Tirai indietro la mano , tremando e Maria , con le lacrime agli occhi per lo spavento , esclamò :<< ma che è successo?? >>io mi sentivo tutto intorpidito e non riuscivo più a muovere la mano, risposi :<< non lo so… cmq non è niente, meno male! >> guardai con ostilità il citofono e poi mi avviai per il vialetto , verso la porta d’ingresso che era aperta.Arrivammo in salotto e posammo la cassetta sul tavolo, vicino al piccolo cavaliere di argento. Me ne andai al bagno per sciacquarmi il viso, mi sentivo sempre strano e Maria mi seguì.

Dal piano di sopra Fede ci gridò: << Sistemate tutto per il film che tra cinque minuti noi scendiamo con la pasta pronta! >>Risposi : << si! >> e poi mi spruzzai in faccia l’acqua gelata. Maria fece lo stesso mentre io mi asciugavo , stavamo per tornare in salotto ma sentii i miei muscoli contrarsi in maniera innaturale, mi fece male la schiena e mi si appannò la vista. Sentii Maria gemere per il dolore, succedeva la stessa cosa anche a lei ; << non è l’alcool allora! >> mi dissi. Quando passò tutto e mi sentii di nuovo “bene”, aprii gli occhi e mi guardai intorno: ero seduto sul pavimento freddo e Maria era vicino a me , ancora poco lucida. Mi alzai e la raggiunsi per prenderla in braccio e scuoterla dicendole : << Maria, tutto ok? Come ti senti? >>Maria aprì gli occhi , mi guardò e poi guardò in alto :<< AAAAH! >> urlò e balzò in piedi continuando a guardare in alto. Io non capii subito cosa le fosse preso, ma quando guardai anch’io in alto e vidi il lavandino gigantesco svettare sopra di noi, urlai a mia volta e mi guardai intorno riconoscendo che tutto era divenuto enorme:<< cazzo! Ci siamo rimpiccioliti!! >> urlai, Maria sembrò arrabbiarsi per la mia constatazione ed esclamò :<< Ma che dici! Abbiamo le allucinazioni caso mai! >>io restai in silenzio e , mesto, guardai verso sinistra: li c’era una gigantesca scarpiera , piena zeppa delle scarpe della nostra amica Fede, l’odore che da li arrivava alle mie narici era fin troppo reale e prima non lo sentivo. Anche Maria se ne accorse e disse :<< ma cos’è questa puzza!!? >> << lascia perdere …. >> le dissi:<< comq è meglio che ci mettiamo vicino al muro, purtroppo siamo diventati piccolissimi, forse alti due centimetri, o anche di meno!! >> mi avvicinai a Maria e cercai di prenderle il braccio e trascinarmela dietro, al sicuro; Dio solo sa cosa sarebbe potuto accadere se Fede o Sara fossero entrate in bagno all’improvviso! Maria si divincolò ed indietreggiò spaventata, non voleva credere di essersi appena rimpicciolita. Andò a sbattere a qualcosa di duro e si voltò perplessa: davanti a lei si innalzava il grande tacco di un paio di sabot di Fede; erano enormi e Maria urlò spaventata dicendo :<< non è possibile! >> a quel punto, resasi conto della situazione corse da me e si strinse al mio braccio. Senza dire niente camminai veloce verso il battiscopa, sotto il lavandino , ma in quel momento sentii il pavimento vibrare e dei boati sordi echeggiare come tuoni tra le pareti. Mi fermai e poi sentii la voce di Sara :<< ma dove sono andati? >> Fede rispose distrattamente , mentre boati dei suoi passi si facevano sempre più vicini:<< saranno qui al bagno.. >> e ci chiamò :<< ehi? Voi due ? la pasta è pronta! >>Maria tremava dal terrore ed io ero incapace di muovermi, guardammo entrambi verso la porta ed ecco apparire Fede: una Gigantessa.

Guardò nel bagno , restando sulla soglia e noi la osservammo , immensa davanti a noi. << ma dove…? >> sussurrò perplessa non avendoci trovato. Poi guardò verso lo specchio e si avvicinò al lavandino per guardarsi da vicino. Vedemmo il suo piede Destro sollevarsi e avvicinarsi a noi. Tremammo e indietreggiammo increduli; il piede si posò dvanti a noi, a meno di un metro(per noi) e osservammo le gigantesche dita odorose calpestare il pavimento sul quale prima ci trovavamo io e Maria. Mi resi conto , con orrore, di essere alto più o meno come il polpastrello dell’alluce di Fede, e mi sentii annichilito. Maria mi gridò nelle orecchie :<< scappiamo !scappiamo! >>ma io ero rapito: pensai che adesso ero delle dimensioni giuste per essere afferrato tra i morbidi polpastrelli delle dita del piede di Fede, proprio come quel cavaliere d’argento. Maria però mi strattonò e mi riportò alla realtà.Fede si voltò, ruotando il piede sulle dita e mostrandoci la pianta un po’ sporca ed il tallone rotondo e soffice, poi uscì dal bagno, scatenando un terremoto, ignara di aver avuto i suoi amici letteralmente ai suoi piedi.Convinsi Maria che dovevamo prudentemente andare in salotto e cercare di attirare l’attenzione di Sara e Fede. Solo loro potevano aiutarci. Maria acconsentì, fece per seguirmi ma poi mi disse :<< no! vai tu! io resto qui! Ho troppa paura!! >><< Non possiamo dividerci! È troppo pericoloso e poi tu sei una pazza! Chissà che fine faresti! >>esclamai io.

Maria allora si infuriò:<< Non puoi costringermi a venire di là con te per finire spiaccicata sotto il piede di Fede o di Sara!! ok? >>Espirai, cercando di calmarmi. Poi dissi :<< ma non dicevi che ti faceva schifo l’odore delle scarpe di Fede? Di là non c’è! >>Maria stava di nuovo per rispondermi a tono quando il pavimentò tremò ed in un lampo irruppe Sara nel bagno, posando , velocemente, i suoi piedi nudi tra noi, evitandoci miracolosamente. La gigantessa si tirò giù i pantaloni , mostrandomi la vagina e il bel sedere e poi si sedette sul water, con un bel sorriso compiaciuto sulle labbra.Io avevo il cuore che batteva all’impazzata e Maria era dall’altro lato del bagno, tremante. Sara aveva posato il suo piedone, precisamente , fra me e la piccola Maria.<< è stato un miracolo se siamo ancora vivi! >> le urlai , secondo me era colpa sua; mi stava rallentando. Maria non rispose niente e guardò verso Sara che , gigantesca se ne stava seduta poco lontano da noi.La nostra gigantesca amica fece pipì, guardandosi intorno. Guardò anche il pavimento , distrattamente e mi vide. Senza farci caso continuò a spostare qua e là lo sguardo, allora io sollevai le mani al cielo e le urlai :<< ehi Sara , mi vedi ?? sono qui!! >> lei , pur non avendomi sentito, tornò con gli occhi su di me, incuriosita; un attimo dopo spalancò la bocca stupefatta :<< O Dio!! Riccardo?! >>io le sorrisi e camminai verso di lei. Sara si alzò subito dal water e si tirò su i pantaloni, poi si chinò su di me , allargando le gambe e poggiando i glutei sui talloni. Me la vidi curva su di me in tutta la sua mole, d’istinto mi fermai e lei mi avvicinò la mano con l’indice proteso verso di me;<< sei proprio tu? >> mi toccò con la punta del dito ed io caddi indietro, come se mi avessero sferrato un calcio in pieno petto. Sara si alzò e mi chiese scusa :<< Non volevo farti male! >> disse e poi continuò a guardarmi dall’alto, Maria corse verso di me e Sara vide anche lei :<< ma allora siete diventati così piccoli tutti e due?! È davvero incredibile! siete come degli insetti! >>Maria era infastidita dalla situazione e mi disse :<< dille di prenderci in mano e di portarci sul tavolo in salotto, non mi va di stare ai suoi piedi! Insetti! Bah! Quando torno normale la mando a quel paese! >>Io allora le feci diversi cenni per farle capire che avremmo voluto essere presi in mano. Sara non riuscì a capirmi ed io ne fui felice, ero sicuro che sarebbe stata troppo brusca.<< Come siete diventati così ? che vi è successo?>> ci chiese, a quel punto entrò Federica e chiese :<<ma con chi stai parlando? >> Sara urlò :<< attenta! >> ed indicò il pavimento. Grazie al cielo Federica restò ferma , con il suo piede sospeso pochi centimetri sorpa di noi; ci vide ed esclamò :<< Mammamia!! Siete Riccardo e maria ?? >>Noi ci eravamo rannicchiati , in preda al panico. Federica allontanò il suo piede e guardandoci dall’alto esclamò :<< Mannaggia! È successo anche a voi? >> io e Maria ci guardammo perplessi.

Sara chiese :<< come… “anche a voi”? chi altro si è rimpicciolito prima di loro? >> Fede allora rispose :<< è un problema al citofono! L’altra sera è successo a mio padre! Che spavento! Per poco mia madre non lo schiacciava sotto le sue ciabattone infradito! Se l’è ritrovato sulle dita del piede che la chiamava a squarcia gola. Quando sono tornata a casa mia madre me lo ha appioppato per tutta la sera, l’ho messo a letto e la mattina era di nuovo normale.. >> rivolgendosi a noi :<< non vi preoccupate , tra qualche ora sarà di nuovo tutto apposto! Meno male che Sara vi ha trovato subito!! >>io e Maria ci calmammo. Eppure Fede e Sara continuarono a torreggiarci sopra per qualche minuto, osservandoci. A destra avevamo i piedi di Sara e a sinistra quelli di Federica, l’odore era terribile e Maria si tappò il naso esclamando:<< ma perché non ci portano di là!? >>Fede vide che Maria era infastidita e scherzando le avvicinò l’immenso piedone. Soriddendo divaricò le sue dita carnose davanti a Maria e le mosse sinuosamente :<< senti che buon odore! >> maria indietreggiò nervosa ma intervenne pure Sara che mostrandoci la pianta del piede disse :<<non avete via di scampo!>> e brusca come al solito mi colpì con il suo alluce. Ruzzolai indietro e Fede urlò :<< ma sei scema!? Gli fai male! >> e così dicendo si chinò per raccogliermi tra le sue lunghe dita con le unghie alla francese. Stringendomi tra i suoi polpastrelli mi avvicinò al viso, mi guardò e lanciandomi un bacio esclamò:<< bello! >> e mi portò in salotto.

Sara prese maria che si dimenò a lungo e poi ci raggiunse.Federica mise il film e poi si sedette sul divano accanto a Sara. Maria fu depositata sul tavolino e sembrò tranquillizzarsi un po’, per lo meno si stava distraendo guardando il film.Io me ne restai tra le mani di Federica, a lei sembrava piacere. Ero eccitato ed era incredibile stare tra le mani della mia amica; sapevo che avesse belle mani, curate, con le dita lunghe le unghie ben curate e tutto, le notavo spesso, ma adesso, stando seduto sul palmo morbido e un po’ sudato potevo apprezzarle fino in fondo. Sentivo l’odore dolce della sua pelle, il calore delle sue dita e l’incredibile morbidezza dei polpastrelli. << che mani stupende! >> dissi ad alta voce, e Maria mi sentì dando poca importanza alle mie parole. Mentre tutte erano assorte a guardare il film , Federica mi si rigirava tra le mani, come un giocattolo e io non mi opponevo e godevo al contatto con le sue dita o addirittura con le sue unghie. Ad un tratto mi premette sotto il polpastrello del suo dito medio sul palmo dell’altra mano , costringendomi a stare con la faccia affondata nella sua pelle. Forse non se ne era accorta, forse non capiva che la sua forza era tale che mi aveva immobilizzato e che in quella condizione sarei soffocato. Qualsiasi cosa stesse pensando mi tenne in quella posizione a lungo, alternando sopra di me tutte e 5 le sue belle dita.

Mi iniziai a dimenare e Fede mi lasciò in pace per un po’ dicendo :<< ah scusa piccolo! >>Sara le chiese :<< che gli hai fatto? >><< niente! >> Fede si stancò di tenermi nel palmo aperto, così chiuse intorno a me il pugno e quando lo riaprì ero in piedi sul tavolino , accanto a Maria. Mi sedetti con lei a guardare il film e poi notai il piccolo cavaliere d’argento sulla mia sinistra . MI ci avvicinai , curioso di vedere quanto fosse più alto di me. Con sorpresa mi resi conto di essere alto esattamente come lui , guardai verso Fede e la vidi sorridere.Un istante dopo la mia gigantesca amica mi posò pesantemente davanti i suoi piedoni nudi e agitandone le dita davanti a me disse :<< Mh! Adesso potrei farti fare la fine del soldatino! Sei contento? >>restai piacevolmente sorpreso e , mandando al diavolo tutti i formalismi mi avvicinai alle dita di Fede e le feci cenno di prendermi. I suoi occhi si illuminarono.Sara esclamò , vedendo Fede avvicinarmi il piede per prendermi:<< ma sei matta! Gli spezzi le ossa!! >>Federica allora rispose:<< ma no dai! Fammi divertire! Mi piace troppo l’idea di tenere un omino tra le dita dei miei piedi! Ieri volevo farlo con mio padre ma lui si è incazzato…Riccardo invece sembra così ben disposto! >> Sara restò per un attimo perplessa e poi incrociò anche lei i piedi sul tavolo, vinco a Maria che si allontanò infastidita dicendo :<< Riccardo lascia stare! Ti farai ammazzare! Piuttosto accompagnami sull’altro lato del tavolo che queste hanno deciso di farci soffocare!! >>Maria si allontanò ma io restai fermo davanti a Fede che si preparava ad afferrarmi . Era bellissimo vedere il suo piedone muoversi davanti a me e vedere in lontananza il viso sorridente di Federica.Avrei voluto avere una macchina fodografica!A folate ero investito dall’odore dei suoi piedi.

<< resta fermo così! >> disse Fede e divaricò le dita. Lentamente mi posizionò tra l’alluce e l’altro dito, poi strinse e mi sollevò. Mi mancava il fiato ma , naturalmente, Fede non lo poteva capire all’istante. Ero stretto nella morsa più sensuale che esistesse. Fede , scherzando mise il piede con cui mi teneva quasi in faccia a Sara , dicendo :<< guarda che carino! >>Sara mi vide tutto rosso in volto ed esclamò :<< gli fai male ! lascialo! >>Fede allora posò il piede sulle gambe di Sara e allentò la presa :<< tutto bene piccolo? >> mi chiese. Io , senza risponderle mi strinsi al suo secondo dito; Fede rise e poi esclamò :<< noo! Troppo fico! >> Sara chiese :<< cosa ? >>E Fede rispose :<< guardalo come si è messo! Tutto abbracciato al mio dito! Sembra un anellino, un anellino umano!! Troppo figo!! >>Io la guardai e sorrisi e lei disse :<< Ricky, mi sa che quando st’estate, a qualche festa, mi metterò i sandali tu dovrai farmi da accompagnatore !>>Poco dopo finì il momento di magia. Fede mi rimise sul tavolo e guardò il film. Mi avvicinai a Maria e lei mi urlò :<< non provare ad avvicinarti ! puzzi di piedi da far schifo!! >> così, felice, mi sedetti con la schiena appoggiata al soffice tallone di Fede.

Continua...



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