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Veronica

Parte I inviata da Micromaniaco e caricata in data 08/Febbraio/2003 03:13:00


<em>Mark viene rimpicciolito e finisce nelle mani amorevoli di sua cugina Veronica</em>


Era una bella giornata quando accadde. Mark stava camminandoper strada pensando come al solito ai piedi. Mark era unfeticista ed adorava i piedi delle donne. In particolare quellidi sua cugina Veronica. Per lui andare a casa sua era un momentodi grande eccitazione. Quando la vedeva per strada, sempre con laminigonna e meravigliose scarpe con il tacco alto, si eccitava,ma quando i deliziosi piedini (n°36) di Veronica indossavano lepantofole raggiungeva un livello di eccitazione senza pari. Quelgiorno Mark doveva andare all'università. Le lezioni iniziavanoalle 10, ma lui era per strada già dalle 8. Prima di mettersi incammino voleva vedere i piedi di Veronica, e la strada da fareera molto più lunga. Sua cugina aveva una casa con balconcinoammezzato, e dalla strada Mark poteva godere della vista dei suoipiedi senza avvicinarsi troppo. Quella mattina però qualcosa andòdiversamente.

Mentre stava osservando sua cugina trafficare nella sua camerada letto, godendo ogni volta che il tallone coperto dalle calzedi nylon entrava in contatto con la pantofola, venne avvicinatoda una prorompente donna. Nel girarsi lo sguardo di Mark scesecome suo solito ai piedi della donna (ormai non ci pensava piùquando lo faceva). "Salve!" Disse la donna. "Iosono Angie. Tu ami i piedi delle donne vero?" "No!"Rispose prontamente Mark arrossendo per essere stato scoperto.

"Io ti farò vedere i piedi delle donne da un'altraprospettiva!" E così dicendo estrasse un piccolo oggetto dimetallo dalla tasca. Mark vide la donna premere un bottoncinorosso e d'improvviso vide tutto nero ed udi un violento tremoreal terreno. Pochi istanti dopo era di nuovo in grado di vedere,ma Angie era sparita e il luogo dove si trovava gli erasconosciuto. Vedeva una colonna nera alzarsi, a cono capovolto,ben oltre il suo metro e ottanta di statura. Poi il pilastrocurvava in un arco aggraziato scendendo dietro di lui fino aterra. Sul soffitto c'era stampato un numero 37. Una risatatitanica riempì l'aria ed improvvisamente Mark capì che sitrovava sotto la scarpa di Angie, ridotto a non più di 5centimetri di altezza. Una mano enorme lo avvolse completamente
sollevandolo ad una altezza da capogiro.

"IN REALTÀ IO SONO UNA CACCIATRICE DI UOMINI. ADESSO TUSEI LA MIA PREDA E TUA CUGINA SARÀ L'ACQUIRENTE DI UN COSÌ BELGIOCATTOLO!" "Veronica? Vuoi vendermi a Veronica?"Gridò Mark. "INUTILE CHE URLI PULCE! ORMAI NESSUNO PUÓ PIÙSENTIRTI. E SENZA VESTITI LA TUA ADORATA CUGINETTA NON TIRICONOSCERÀ!" Mark nel palmo di Angie era completamenteindifeso, le unghie enormi di lei cominciarono a pizzicare estrappargli i vestiti. In pochi istanti il povero ragazzo eranudo nel palmo della gigantessa. Poi Angie si tolse una scarpa epremendo una levetta nascosta aprì il tacco rivelando una cavitànascosta. Mark capì cosa stava per accadergli ma non potè farenulla per impedirlo.Le dita enormi di Angie lo spinsero nel taccoe il ragazzo rimase intrappolato nel buio.

<em>L’incontro tra Mark e la suadolce cuginetta</em>

Il breve tragitto dal luogo del rimpicciolimentofino alla casa di Veronica fù un incubo. Il tacco di Angie erascomodo, e il movimento del piede faceva sbattere Mark da unaparte all'altra, in modo molto doloroso. Poi l'alternarsi deipassi venne sostituito da un saliscendi, quando la gigantessainiziò a salire le scale ed infine altri 3 terrificanti passiprima dello stop. Un campanello squillò e dopo pochi secondiMark udì delle voci.

"CIAO ANGIE!" Disse Veronica "CIAOVERONICA COME STAI? OGGI È GIORNO DI CONSEGNE!" "ÈVERO NON L'AVEVO NOTATO, CHE MI HAI PORTATO STAVOLTA?""UNA VERA CHICCA, MA ENTRIAMO PRIMA." "CERTO!SCUSA MA HO LA CASA UN PO' IN DISORDINE. NON ASPETTAVO VISITESTAMATTINA.

"Mark rimase di sasso. Sua cugina conoscevaquella orribile donna, anzi la stava aspettando per una consegna.Poi ogni pensiero fu cancellato dai passi di Angie. La gigantessasi sedette in cucina, e mentre Veronica preparava il caffè, Marktirò un sospiro di sollievo. I piedi di Angie erano incrociaticon il tacco-prigione in posizione orizzontale. Il ragazzo erafinalmente in una posizione quasi comoda.

"ALLORA ANGIE, CHE MI PORTI DI BELLO OGGI?""UN RAGAZZO DAVVERO MUSCOLOSO. VEDRAI CHE STAVOLTA RESISTERAPIÙ TEMPO DEL SOLITO!" "SPERO NON SIA UN BIDONE COMEQUELLO DEL MESE SCORSO. NON È DURATO NEMMENO 2 SECONDI!""NON TEMERE, OGGI SE NON SARAI SODDISFATTA POTRAI ANCHE NONPAGARMI." "SEI MOLTO SICURA, OK! AFFARE FATTO. SE DURAMENO DI 15 SECONDI NON TI PAGO." "MA SE RESISTE PIÚ DIUN MINUTO? HO DIRITTO AD ALMENO IL DOPPIO!" "SPORCARAPINATRICE! CHE CREDI CHE SIA STRARICCA? TI DO 80 DOLLARI, NONDI PIÚ." "VABBENE, MA NON IMBROGLIARE. FAGLI ILTRATTAMENTO COMPLETO!" "FAMMELO VEDERE DAI!

"Mark si era parzialmente riavuto dalviaggio, anche se quel discorso non lo aveva per nullarassicurato. Poi udì il rumore delle calze di Angie chestrisciavano contro la scarpa e fu di nuovo sballottato in avanti.Il tacco fù aperto e la luce abbagliante lo accecò mentreveniva gettato su di una superficie dura e fredda. "BELLO!"Disse Veronica.A poco a poco la vista di Mark si fece più chiarae ciò che vide lo lasciò di stucco. Era sul tavolo di vetrodella cucina. Giacendo supino poteva vedere da un'altezza di 30metri, per lui i piedi di sua cugina. Le pantofole rosse cheindossava erano ancora più belle viste da tale prospettiva. Ipiedi e le gambe enormi luccicavano coperti dalle calze di nylon.Poi venne afferrato da una mano gelida che lo fece sussultare,ritrovandosi faccia a faccia con Veronica. "Veronica!Aiutami sono Mark! Angie mi ha rimpicciolito! Ti prego non puoinon riconoscermi!" Gridava il povero ragazzo. "BELLO EALL'APPARENZA MOLTO RESISTENTE" Disse la gigantessa senzaudire le grida disperate del cugino. "ALLORA SIAMO D'ACCORDO.SE NON REGGE ALMENO 15 SECONDI NON MI PAGHI, MA SE RESISTE PIÚDI UN MINUTO MI DAI 80 DOLLARI INVECE DI 50 OK?" "OK."Disse veronica in un tono sdolcinato. Da quel tono si capiva giàche si stava eccitando. "TI FARÓ IL TRATTAMENTO COMPLETOPICCOLO UOMO, E SPERO CHE TU SIA FORTE COME SEMBRI, O SARÁPEGGIO PER TE."

Mark rabbrividi al luccichio maligno degli occhidi sua cugina.

Fine.





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