Nel nome della Rosa.
Parte I inviata da Argyle e caricata in data 28/Agosto/2004 12:55:14
Non ero piu' nulla in quel momento,la mia mente libera da ogni pensiero,lasciavo che fosse lei a parlare,
LEI -MI BATTE FORTE IL CUORE,SONO TROPPO EMOZIONATA PER FARLO! NON E' GIUSTO QUELLO CHE FACCIAMO!
Rimasi fermo,con lo spirito gravo di una decisione importante,di fronte a lei,la guardavo nei suoi grandi occhi verdi,in silenzio,vivevo la grande emozione di quel momento,ma sapevo bene che avrei dovuto dire qualcosa,al piu' presto,una qualsiasi stupida frase per diminuire la sua agitazione,
LUI -SE PREFERISCI LA PROVERO' IO PER PRIMO,POI SE ANDRA' TUTTO BENE LA PRENDERAI ANCHE TU!
Ma non ebbi la risposta che mi aspettavo da lei
LEI -NON LO SO'...HO PAURA...MI DISPIACE GIULIO MA NON CREDO DI VOLERLO ANCORA FARE,E' TROPPO PERICOLOSO
Non sapevo come reagire alla sua debolezza,non ero preparato a questo,avevamo progettato insieme questa cosa per molto tempo,e non mi aveva mai mostrato dubbi a riguardo
GIULIO -ORMAI LO ABBIAMO DECISO E NON SI TORNA PIU' INDIETRO!SONO QUASI DUE ANNI CHE CI PREPARIAMO PER QUESTO!E NON SARAI CERTO TU A IMPEDIRMI DI FARLO!
Alzandomi di scatto dalla sedia, presi con forza una delle due pillole blu appoggiate sul vecchio tavolino di ferro,situato al centro della grande sala centrale,lei non cerco' nemmeno di impedirmelo,scosse la testa da un lato cosciente della sua impotenza in quel momento,sentivo il sudore formarsi sulla schiena,come una tela mi copriva la pelle,avevamo scelto una calda giornata di primavera per renderci conto del nostro lavoro,l'aria era ancora era colma di umidita',sarebbe dovuto avvenire in un altro luogo all'inizio,un posto come tanti lontano e privo di qualsiasi presenza,ma il terrore di un imprevisto spiacevole ci aveva presto fatto rinunciare all'idea,bastava casa nostra in fondo,a contenere la nostra crescita e a prottegerci dall'esterno,o almeno cosi' credevamo,ora ci guardavamo nuovamente,trafitti dai sentimenti piu' diversi,ma fu lei a rompere con rabbia quella strana atmosfera di quiete provvisoria
LEI -NO! TI PREGO GIULIO NON LO FARE!E PERICOLO!NON SIAMO ANCORA SICURI CHE FUNZIONI!ASPETTIAMO ANCORA UN PO DI TEMPO PRIMA DI SPERIMENTARLA
Non era tempo di aspettare,era tempo di agire,lo sapevamo entrambi,ma bisognava superare le nostre stupide paure,e in fondo ero sicuro che non avrei mai potuto sperimentare,con maggiore dettaglio la validita' delle mie teorie se non io stesso.
E cosi' feci,mi infilai senza esitazioni la pillola in bocca,presa fra le due dita della mia mano destra la lasciai svivolare lungo la gola,sapevo che ormai la decisione era stata presa,senza alcuna possibilita' di modificare la mia scelta,avrei presto conosciuto gli effetti del mio orgoglio maschile,
Continua...
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