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Questa storia ha come protagonista la mitica e bellissima Paola Barale, perfetta nella parte di gigantessa.

Tutto inizio in una trasmissione televisiva, condotta ovviamente da Paola Barale; io mi trovavo fra il pubblico, ero uno dei tanti, nulla di più, ansioso di vedere la sua show-girl preferita, e forse farsi fare qualche bel autografo. Finita la trasmissione il pubblico fu invitato ad andarsene, ma senza fretta, ed io decisi furbescamente di addentrarmi negli studi televisivi, e chissà, trovare anche il camerino della Barale. Avevo avuto proprio una gran botta di fortuna, perché riuscii a trovare in pochi minuti quel mitico camerino, notai che la porta era aperta, e non me lo feci pensare due volte, entrai immediatamente li dentro. Tutto era esattamente come avevo pensato, camerino lussurioso, con mille comfort, ma la cosa che mi sconvolse, e mi rese nello stesso tempo felice fu che era pieno zeppo di stivaletti fetish, color nero, ed altre cosette, tipo zeppe altissime, frustini, ecc.

Allora, come un avvoltoio, mi precipitai sui quei magnifici oggetti ad annusarli, ero al settimo cielo, l’uomo più felice della terra, ma tutto duro solo un quarto d’ora, perché sentii la Barale che stava per rientrare, “Cazzo” dissi, sono proprio nei guai, dovevo fare qualcosa, ma all’improvviso la porta si apri e la Paola mi vide. Non sapevo quale fosse la sua reazione, se quella di chiamare la sicurezza, di strillare, invece con tutta tranquillità mi disse: “ Piccolo fetishista, vuoi diventare una pulce”, non sapevo cosa stava dicendo, gli risposi: “Cosa intendi per pulce?”, e lei: “Intendo vivere magnifiche avventure, ma all’altezza di tre centimetri”, dissi: “Puoi davvero  rimpicciolirmi?”, ma Paola senza dirmi nulla mi punto uno strano strumento, e sparo facendomi svenire. Al mio risveglio ero ancora tutto strano, mi sentivo ancora esausto, quando all’improvviso l’enorme faccia della Barale mi guardo e disse: “Dormito bene piccolino?”, e non la risposi ma lei mi prese senza delicatezza e mi sparo un mega bacione, tutto pieno di rosetto e del suo alito da tabagista, stavo per vivere un’esperienza indimenticabile.

Paola mi porto al suo bellissimo piede, ancora profumato, mi disse:” Fammi una bella leccata, e veloce”, incominciai con la mia piccola lingua a leccare, i primi minuti erano stupendi, ma dopo la bellezza di due ore Paola ancora non era contenta, mi prese e si stese sul lettino, mi porto al suo bellissimo addome piatto, e mi disse inizia a massaggiare, cercai di fare del mio meglio, la Barale poi prese un bel sigaro, che per me era come un camion, e l’accese, dicendomi :”Da fastidio se fumo? se si ancora meglio! hahaha “, caccio un nuvolone incredibile, che mi fece più volte starnutire. Quella bastarda della Barale stava fumando apposta, per darmi fastidio, io allora smessi senza permesso, e Paola subito lo noto, mi prese e disse:” Qui comando io, capito, ti sei meritato una bella punizione” , infatti la Barale prese un cristallo a forma di imbuto e mi butto dentro, cercai in tutti i modi di farla smettere, ma nulla, poi prese il suo sigaro, fece un tiro pazzesco e lo sbuffo dentro, incredibile, ero tutto affumicato da quella stronza fumatrice. Al mio risveglio mi trovavo ancora vivo, volevo alzarmi ma non ci riuscivo, infatti notai che ero incollato con del nastro adesivo, e con la puzza che c’era era per forza un bellissimo paio di stivali.

Oramai mi ero convinto, sicuramente la Barale voleva uccidermi, dovevo solo aspettare, tanto che potevo fare, nulla!!! Dopo un po’ di tempo, notai che il bellissimo piede della Barale entro nello stivale, essa disse :”Vediamo se c’è il sassolino”; e con le dita del piede mi tocco, mi tasto per benino; non so perché ancora non mi aveva ucciso, forse voleva divertirsi un altro po’, ma dopo un po’ di tormento, la Barale con tutta la forza mi schiacciò, peggio di un mozzicone, ero stato stritolato e schiacciato, ma ero felice, avevo divertito la mia Barale, la GIGANTESSA BARALE!!!!!

Fine.

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