La prof. di Chimica
Parte VI inviata da Dee-Jay e caricata in data 30/Gennaio/2005 17:45:20
Valeria si sedette sul divano,osservando più da vicino le piccole ragazze prigioniere nella pentola...ne prese due,si mise comoda comoda,e si abbandonò al piacevolissimo gioco del gatto col topo...ne tenne una prigioniera in mano,l'altra fù liberata (per modo di dire) sul cuscino del divanone...la ragazzina,cominciò a correre tentando di allontanarsi da quella che un minuto prima,sembrava essere la salvezza di tutte loro...poi,arrivò al bordo del divano,per tentare di saltare giù...era un bel salto,almeno una decina di metri,per la sua altezza,c'era anche la moquette che avrebbe attutito il colpo,ma anche se ce l'avesse fatta,dove sarebbe poi potuta fuggire? Valeria si tolse le scarpe,alzò una gamba e le sbarrò la fuga...la ragazzina fece qualche passo indietro,verso lo schienale del sofà...la gigantessa la stava osservando con occhi pieni di piacere...la piccolina tenuta prigioniera nel suo pugno,stava facendo leva sul pollice,ma non ottenne alcun risultato,se non quello di restare senza fiato per lo sforzo,e,di rimanere leggermente graffiata a causa dei suoi movimenti isterici...
"Anche tu sei una..?" - "Lesbica?" - rispose Valeria alla piccola prigioniera...
"Certo,sono anch'io una lesbica,dichiaratissima,se proprio vuoi saperlo,mia piccola bambina...sono venuta a ritrovare una mia vecchia amica,ho molto da dirle...non mi sarei certo aspettata di trovare una simile sorpresa,in casa sua,ma credimi,l'ho apprezzata moltissimo...ora ce ne staremo tutte quante,buone buone,ad attendere il ritorno di Silvia...ha ha ha!"
La ragazzina intuì che la donna in divisa,non solo non aveva tutte le rotelle a posto,non per il fatto che fosse lesbica,ma per il modo in cui pronunciò la parola "amica"...lo disse in modo sarcastico,evidentemente le due coetanee non andavano molto d'accordo...ma era di tutt'altro che doveva preoccuparsi,ora!
Lucia era ancora in piedi,aveva sempre le due ragazzine prigioniere trà le sue mani,e la terza,più sfortunata,sotto il suo candido,caldo piedino,che non faceva altro che agitarsi...allora,decise di farla calmare fingendo di volerla finire sotto il suo peso,e pochi istanti più tardi,si tranquillizzò...erano davvero tutte nella merda,in quella casa...poi,la prese per i fianchi,sempre trà l'alluce e l'indice,e la sollevò...infine,come fosse un pallone da calcio,la lanciò per aria,per poi riafferrarrla al volo con la mano libera...la ragazza svenne ancor prima di essere stata presa in mano,lo shock fù troppo pure per lei,e le altre due si misero ad urlare e piangere...
"Ma che cazzo fai,brutta stronza,la volevi uccidere??? Lasciateci libere,che cazzo vi abbiamo mai fatto per essere trattate così? Se la nostra classe non vi andava bene,potevate pure andarvene a fare in culo in un'altra,no??? Che cazzo volete da noiiii???"
E si misero a piangere ancora più forte...Lucia posò nella pentola le due ragazze più "calme",quella che piangeva meno e quella svenuta,e si mise in mezzo alle tette quella più agitata...
"Stà zitta,non fiatare,o giuro che ti soffoco lì dove sei,capito?" - le disse sottovoce...poi si diresse verso l'amica di Silvia,e vide che era davvero presa da quelle due piccole ragazze (Anche se sarebbe decisamente più corretto dire che erano le due ragazze ad essere "prese" da quella pazza),ne aveva una in mano,e fingeva di graffiarle il petto,l'altra,giaceva immobile sotto i massaggi energici e concentrici del suo pidino...non opponevano alcuna resistenza,perchè mai avrebbero dovuto,poi?
"Non sono un'amore? Guarda come si agitano appena stingo un pò di più il pugno..." - e finse di voler schiacciare la ragazzina che unìattimo prima sembrava essersi calmata grazie alle dolci grattatine della gigantessa...poi la avvicnò al suo viso,e cominciò a baciarle i seni...le mordicchiò delicatamente i capezzoli,rimanendo molto attento a non ferirla minimamente...poi,le leccò la topolina...la ragazzina cominciò a gemere,fece qualche smorfia digrignando i denti,tentò persino di allontanare la bocca della gigantessa,protese le braccia nel tentativo di distanziarla,provò persino a graffiarle le guancie,ma nulla...la gigantessa non sembrava volersi fermare...la lingua,calda,umida,cominciò il suo lungo,lento approccio sulla sua pelle...la punta si insinuava proprio sulla piccola vagina...la piccoletta tentava di dimenarsi,sembrava le facesse male...invece,stava godendo come mai fece in vita sua!
"Ti piace,vero? Lo capisco dal tuo viso che è così,mhhh? Che piccola troietta,allora ti piace se ti lecco quà,eh? " - e continuò a passarle la punta della lingua sulla vagina...poi abbandonò sul più bello quel caldo,bagnatissimo massaggio,e la piccoletta se ne accorse,quasi delusa...
"Ora tocca anche alla tua amica,non credi? Vai,sù,e portamela quì,intesi?" Le diede una piccola grattatina dietro la schiena,e la posò sulla sua coscia...la piccoletta scese da lì,e si diresse verso l'amica,ancora sotto il gigantesco piede...era ancora in lacrime,non voleva di certo essere afferrata ed usata come un vibratore...le due piccoline non avevano scelta...Valeria spostò di pochissimo il piede,consentendo alla ragazzina di uscire da lì,ma sembrava non volerne sapere nulla...l'amica,allora,le afferrò per un braccio,e la tirò fuori di lì...
"Lasciami,ma che cazzo fai? Sei impazzita? Ti sei messa d'accordo con quella gigantesca troia? Lasciami,ti ho detto!!!"
"Stà zitta,cretina!" - le urlò in faccia,piantandole un sonoro ceffone - "Se non fai quello che ti dice,ci ammazza tutt'e due,e a me non và di crepare per te,brutta stronza,che ti rifiuti di assecondarla,chiaro? Ora muovi quel culo e và da lei,capito?"
"Ma tu sei tutta rincoglionita!!! Io non ci vado da que..."
"Ragazzeeee!!!! Mi stò tanto annoiandooo,sù! Venite dalla mammina,prometto che non vi farò del male...he he he!" - la battutina di Valeria interruppe il loro litigio...poi,sempre ribellandosi,la seconda ragazzina,fù condotta a forza dalla compagna,che dovette trascinarsela dietro con non poca fatica,ma arrivate all'altezza del braccio (Valeria era completamente distesa sul divanone),furono immediatamente catturate...la prima,quella più docile,fù deposta trà i suoi generosi seni,a camicietta aperta,s'intende...l'altra,tremava come una foglia...
"Allora,che cos'hai da aver paura,piccolina? Voglio solo giocare un pò con te..." - e prima che potesse dire una sola parola,fù introdotta dai fianchi in giù in una calda voragine,umida e scivolosa,la bocca! La ragazza cominciò ad urlare,gridava come una dannata,agitava le gambe inutilmente all'interno della gigantesca bocca di Valeria,ma fù tempo sprecato...Lucia osservò quella persona piombata in casa sua in modo tanto inaspettato,che pensò bene di allontanarsi da lei per qualche minuto...la ragazzina,o quel che si vedeva fuoriuscire dalla gigantesca bocca di Valeria,era completamente intrisa di saliva...urlava e piangeva,tentava di aggrapparsi (ma a cosa?) alle gigantesche labbra per cercare di tirarsi fuori da lì,ma la gigantessa,vanificò i suoi sforzi,ruotandole attorno al corpo la lingua,e di tanto in tando,fingendo di volerla mordere...la ragazzina cedette agli inutili sforzi...l'altra ragazza,quella in mezzo alle gigantesche tette,prese l'iniziativa,e cominciò a graffiarle leggermente i capezzoli,e successivamente dopo,a suchhiarglieli...Valeria gradì moltissimo quel dolce regalo,e,quasi a concedere un pò di tregua,afferrò per gli umidissimi fianchi la poveretta che teneva prigioniera nella bocca,dopo averla pulita ancora un pò con la sua caldissima,morbida lingua,e la depose sull'altro seno...era ancora shoccata,e svenne per qualche minuto,stramazzando di pancia sulla morbida montagnona...Valeria si mise a sorridere...per un pò,la lasciò riposare!
Lucia vide che era occupata,e sempre con la ragazzina nascosta trà le sue tette,si allontanò da lei...
"Io và un momento al bagno,fà pure come a casa tua,ok?" - "Mhh-mhh!" - si limitò a rispondere Valeria,ormai troppo presa da quelle due piccole bamboline...Lucia,prima di andare in bagno,entrò velocemente in camera da letto,e vide la sua piccola Sarah,che piangeva,in un'angolo del cassetto nel comodino,dove era stata deposta poco tempo prima...era quasi ora di cena,e Silvia,ancora,non si era fatta viva...Lucia prese la piccola Sarah in mano,le diede un bacio sul viso,tentando di asciugarle le lacrime,e la pregò di rimanere in silenzio,mentre la portava con sè in bagno...poi,prese il cellulare appoggiato sul mobiletto del salotto,sempre restando attentissima a non farsi notare dal biondo braccio violentatore della legge (che battutaccia),ed entrò in bagno...
La porta si chiuse,diede un giro di chiave,e si sedette sul water...Sarah stava piangendo,perchè stufa di tutta quella situazione,aveva sentito tutto,dall'arrivo di quella troia impazzita,almeno Silvia e Lucia erano più o meno gentili,ma quella sbirra aveva un modo di fare piuttosto sospetto,corrotto...e meno male che doveva essere una poliziotta in servizio...quella,il servizio,lo stava facendo lei alle altre,anzi,il servizietto...Lucia prese Sarah e la piccola Jessica in mano,una per ognuna delle mani,senza stringerle troppo,e con aria seria e preoccupata,le avvicinò al suo viso...le ragazze,intuirono più o meno quel che sarebbe stato comunicato loro...Lucia,parlò molto silenziosamente,il più possibile per non farsi scoprire da quella bionda invasata...
"Piccoline,abbiamo un problema,sò che siete spaventate,io e vostra professoressa siamo lesbiche,amiche da tempo,io non sà perchè ora quella è in casa nostra,ma sò che è cattiva persona,non è gentile come Silvia...vi chiedo di collaborare per tenere Silvia lontano da lei...una di voi deve andare da altre piccole amiche e dire di non uscire da nascondiglio,d'accordo? Quella donna non sà quante siete,ha visto solo te,piccola coi capelli neri...ora,io mando messaggio su cellulare a Silvia,e avverto lei di pericolo...io lascio piccola Sarah libera in cucina e qualcosa da mangiare e bere per tutte voi in angolo nascosto,ma appena sentite passi vicini,nascondetevi in fretta,ci siamo capite?"
Sarah aveva compreso tutto,la piccola Jessica era ancora un pò titubante,ma che scelta aveva? Avrebbe dovuto nuovamente farsi vedere assieme a Lucia in presenza di quella porca assatanata dai suoi giochi perversi...Lucia,tolse la suoneria dal cellulare,e compose velocemente un messaggio - Silvia,c'è una poliziotta a casa,si chiama Valeria,fà attenzione! - lò inviò,e pregò il cielo che potesse essere ricevuto e letto in tempo...purtroppo,le sue preghiere non furono esaudite...proprio nel momento in cui Lucia uscì dal bagno,una chiave si infilò,girando,nella serratura e la porta di casa si aprì...
Continua...
[ PARTE I ] [ PARTE II ] [ PARTE III ] [ PARTE III ] [ PARTE IV ] [ PARTE V ] [ PARTE VI ]
|