FreeCity
Parte II inviata da MK Cuf e caricata in data 12/Febbraio/2003 02:45:41
<b>Documenti dal Passato</b>
Dopo quello che era successo Martin era seriamente intenzionato a procurarsi dei documenti al più presto. Ross infatti gli spiegò che se per caso una di quelle ragazze avesse pensato di controllare chi egli fosse realmente, sarebbe stato rinchiuso immediatamente in carcere per accertamenti. - Forse sarebbe meglio così, almeno avrei un posto in cui stareper questa notte- disse Martin. - Credimi starai molto megliofuori... e poi c'è tanta gente che passa la notte per strada...se non ti farai notare stanotte, domani potrai andare arichiedere i tuoi documenti e non dovrai più preoccuparti. -Ross comunque non era convinto di cio che diceva, pensava chequalunque documento avesse avuto Martin, sua sorella potevaessere ugualmente pericolosa per lui. Se prima si fosse offesaavrebbe anche potuto eliminarlo qualora lo avesse trovatosprovvisto del permesso di soggiorno che lo certificava come unnormale turista. Ma quella sera era intenzionato a parlarle,infondo già altre volte era riuscito a farsi ascoltare da suasorella : una volta l' aveva convinta a lasciar stare il fratellodi un suo amico che l'aveva offesa piuttosto duramente. Ross laconosceva bene, ed era sicuro che se riusciva a parlarle avrebberisolto ogni cosa... in fondo sua sorella Wendy era solo un po'permalosa. - Senti Ross, posso accompagnarti a casa?, tanto nonho nulla di meglio da fare... - Chiese Martin con voce ancoradepressa, - Scherzi? Credi a me Martin è meglio che tu ti tengalontano da casa mia, almeno per oggi... non vorrai mica rischiaredi incontrare mia sorella? - - Si, hai ragione... Ma come fate avive nella stessa casa assieme a tua sorella?!.. non potrebbecapitare che sovrapensiero si scordasse di guardare dive mette ipiedi.. e magari posarli sopra uno di voi?- - Si, certo...capiscoil tuo dubio... cioè, non è come pensi... la mia casa ènormale... dove pensi che potremmo metterla? Ma quando finisce ilsuo mese di turno e viene fatta tornare alle sue dimensioninormali, allora abita con noi.
Fino all' anno scorso vivevamo come unafamiglia normale, ma poi lei ha cominciato a sottoporsi allaMACCHINA, e da allora vive un mese a casa nostra ed un mese nellaabitazione che gli è stata assegnata nel quartiere delle M-Girl.Lei comunque passa spesso a farci visita anche quando è gigante...Naturalmente ci parliamo dalla finestra... - rispose. - Ma quantianni ha? - continuò Martin incuriosito. - 18... è più "piccola"di me... Ora però Martin devo proprio andare...- - O.K. Allorati saluto... ci vediamo domani di fronte al Portone Nord? - Rosslo guardò incredulo - Sei sicuro di voler tornare la? - - Certo.Che vuoi che sia? Domani starò benone e poi.. quello è l'unicoposto che conosco e che sono certo di poter ritrovare... - - Adomani allora... - Ross salutò Martin e si allontanò con passospedito verso casa. << E così eccomi qua di nuovo tuttosolo.>> pensò Martin. << Però ora ho un amico...credo... e probabilmente anche 2 nemiche di 80 metri! >>Cominciò a vagare senza meta per le vie della città. Perfortuna non doveva temere il freddo, visto che la città erachiusa nella gigantesca cupola e che la temperatura al suointerno si aggirava sempre attorno ai 20 - 23 gradi. La curiositàdi Martin comunque non era certo stata soddisfatta da Ross, cosìgli venne un' idea: << Dato che non ho nulla di meglio dafare cercherò la biblioteca... forse ci posso trovare qualcosadi interessante >>. Martin chiese un po' in giro e dopo unamezzoretta finalmente trovò la biblioteca.
Trovare il modo di ottenere l' accessoagli archivi che gli interessavano non fu facile, ma con un po'd'ingegno riuscì a far credere alla commessa, che il documento"preso in prestito" ad un signore distinto che leggevain fondo alla sala di lettura era il suo, si fece così portareil materiale che gli interessava. Appena raggiunse il suo tavoloperò l'uomo al quale aveva rubato il portafoglio si accorse dinon averlo più e si icamminò verso la commessa, probabilmenteper protestare. Martin non voleva assolutamente passare dei guai,così si avvicinò all' uomo con in mano il corpo del reatodicendogli di averlo trovato proprio in quel momento. Li per lil' uomo non si fidò di lui, ma dopo aver controllato che nonmancava nulla lo ringraziò cortesemente. Dopo quella coloritapausa tornò ai "suoi documenti" e cominciò astudiarli. Da quelle scartoffie scoprì che un secolo prima fuscoperta in una zona montuosa quasi del tutto inaccessibile ilrelitto di una specie di nave stellare. Al suo interno gliesploratori trovarono moltissimi oggetti incredibili, tra cui unaMACCHINA grande poco più di un forno a microonde che faceva unacosa eccezionale... Essa aggiungeva ad alcuni tipi di esseriviventi inseriti al suo interno particelle identiche a quelle chelo componevano in modo estremamente ordinato. Avveniva così chela massa del corpo aumentava della quantità voluta, fino ad unmassimo di 27 volte la massa originaria, producendo in effetti unreale ingrandimento del corpo al suo interno. L' aumento eraproporzionato in tutte le direzioni ed in tutti i particolari.
In parole povere, se si metteva batteriodi 3 micron di raggio nella MACCHINA, dopo il trattamento questoveniva ingrandito e passava da 3 a 9 micron di raggio con unfattore di ingrandimento lineare pari a 3. La MACCHINA utilizzavauna quantità modesta di energia che veniva fornita direttamenteda una specie di batteria. Nessuno seppe mai da dove venivaquella macchina e nessuno fu in grado di capire come funzionava,sembrava avere un apparato centrale che inconcepibilmentefunzionava. Una cosa era certa, non era tecnologia umana,sicuramente extraterrestre... Martin fece un sorrisetto e speròche nessuno trovasse per caso il suo caccia a lungo raggioaltrimenti non lo avrebbe più rivisto, e soprattutto non avrebbepiù rivisto casa. Ben presto gli scienziati del tempocominciarono sotto il controllo del governo a fare esperimenti suanimali più complicati... in fondo, si penso che se avessefunzionato così bene anche con gli animali complessi sisarebbero potuti sfamare preticamente tutti gli abitanti delpianeta con 1/27 degli animali che servivano allora... Dapprimasi utilizzarono forme di vita semplicissime come i batteri poi siandava via via sperimantandone di più complessi. La cosaaffascinante era che solo certi tipi di biomassa venivanoinfluenzati dalla MACCHINA, tutto il resto,animato o inanimato no.I risultati erano sempre incoraggianti ma non continui.
Si capì infatti che la MACCHINA reagivasolo con certi tipi di DNA. Le prove su animali più complessi dibatteri cominciarono dopo che gli scenziati del tempomodificarono la MACCHINA per farla più capiente. Sostanzialmentenon fecero altro che costruire un "forno" più grandeutilizzando sempre lo stesso "motore". Ci furono alcuniproblemi di alimentazione, la Batteria interna non bastava più,così la MACCHINA venne collegata alla rete elettrica. Questeprove portarono sempre al fallimento, ma un giorno uno scenziatoparticolarmente brillante modificò a tal punto il DNA di unascimmia che questa non solo sopravvisse ma ebbe proprio l'effetto sperato : fu ingrandita di un fattore lineare 1,5. Si capìin seguito, che il fattore lineare poteva essere aumentatoapportando più energia,così il Governo cominciò a costruireuna MACCHINA di dimensioni colossali camuffandola da enormecomplesso industriale, con al suo servizio una potentissimacentrale Nucleare. Alla stessa scimmia furono fatti partorire poimolti piccoli i quali erano tutti sensibili alla MACCHINA, ma inmodo differente. I maschi morivano esplodendo un una nuvola digas rosso, mentre alcune femmine potevano essere ingrandite. Unain particolare, di nome Gilda, arrivò ad un sorprendente fattorelineare massimo pari a 10. Il governo di FreeCity intendevacreare in serie dei cloni di Gilda, e di ammaestrarli perutilizzarli nei modi più disparati; dai lavori pesanti allaguerra. Utilizzando i cloni di Gilda che si chiamarono Gilda2,Gilda3, ecc. si scoprirono un sacco di cose, la più importanteera che un essere vivente complesso, se non veniva fatto tornarenormale dopo un periodo massimo di 3 mesi subiva delle mutazioniche lo portavano velocemente alla morte. L' unico modo per farlorestare in vita senza pericolo era quello di alternare periodi didue mesi e mezzo durante il quale l' animale venva ingrandito eperiodi di almeno 8 - 10 giorni in cui si faceva tornale alledimensioni normali per ristabilizzare il DNA. I tempi cambiaronoin fretta, e FreeCity si trovò ben presto in guerra con lapotente città di Franmore.
Le scimmie operaie e da guerra furono unvero e proprio fallimento. Non fu mai possibile conrollarleperfettamente: il loro comportamento da giganti era molto piùribelle del solito, probabilmente perchè si sentivano piùlibere, e le poche che furono usate in guerra fecero più danniche benefici. Una vota venne buttata in mezzo alla battaglia unadelle Gilda (alta circa 25 metri) : la quale combattè benissimo,ma non distinse i suoi alleati dai suoi nemici e finiì con ilfare decine di morti da entrambe le parti prima di essere uccisa.Paradossalmente, divenne così incontrollabile che ad un certopunto entrambi gli eserciti le spararono contro. Il progetto fucosì accantonato e ci si impegnò di più sulla guerraconvenzionale. Un paio di anni dopo però le cose precipitarono ela città fu sul punto di essere conquistata. In quellecircostanze il governo di Freecity riprese gli esperimenti, maquesta volta sugli embrioni di esseri umani. Se si fossero potuticreare dei mega-soldati che, a differenza delle scimmie avesseroobbedito agli ordini, le cose sarebbero cambiate in fretta.
Quando si constato però che neppurequesti esperimenti davano i risultati sperati, si cominciò, perpura disperazione, ad utilizzare persone già adulte... Prima disottoporre qualcuno alla MACCHINA naturalmente ne confrontavanoil DNA con quelli campione di Gilda che erano stati i soli asuperare la prova della MACCHINA. Tutti gli uomini esaminati nonerano adatti, e quei pochi volontari che risultarono i piùsimili a Gilda fecero una fine orrenda. Si scoprì così chenessun essere di sesso maschile sopravviveva alla MACCHINA e chesolo pochissimi esemplari femminili avrebbero, in teoria, potutosopravvivere. Sembrava che queste differenze fossero dovute aduna serie di geni all' interno del cromosoma X che venivanosempre inibiti dal cromosoma Y nei maschi, e che motlo raramenteavevano la possibilità di manifestarsi nelle donne per via dell'iterazione di molti altri geni. "La MACCHINA rifiutacategoricamente di funzionare sugli umani.." così dichiaròuno dei principali supervisori del progetto nel mese successivoal inizio degli esperimenti. Ma pochi giorni dopo questadichiarazione una ragazza di 19 anni di nome Morgana stupì tutti.Era geneticamente molto diversa da quello che si credeva lostandard di Gilda, e quindi, sottoponibile alla MACCHINA, e gliscenziati le negarono il permesso di tentare. Ma le ultimevicende belliche misero la città letteralmente in ginocchio conl'esercito di Franmore che si era spinto sino alle porte dellacittà. Fu proprio allora che il governo lasciò a tutte leragazze che lo avessero chiesto espressamente la possibilità ditentare di sottoporsi alla MACCHINA. Morgana era una ragazzamolto bella, aveva gli occhi verde smeraldo, i capelli neri comela notte che le arrivavano sino alle spalle, sembrava una piccolaegiziana tanto erano lisci, era alta circa un metro esessantacinque centimetri ed aveva delle forme molto sinuose. Siera decisa a presentarsi perchè, odiava quasi ossessivamentetutta la città nemica di Franmore che le aveva portato via ilsuo più grante amore, i suoi due fratelli e suo padre. Volevaassolutamente porre fine a quella guerra, anche se questosignificava distruggere fino all' ultimo abitante di Franmore.Presentò così, assieme ad altre 15 ragazze la domanda formale.il 18 Giugno di quell' anno cominciarono così gli ultimi edisperati esperimenti, e fallirono tutti miseramente, finchè ilgiorno 21 successe una cosa eccezionale quando Morgana fusottoposta alla gigantesca MACCHIINA.
Solo la scimmia prodigio di nome Gilda edi suoi cloni erno riusciti ad avere un fattore lineare dicrescita prima di allora, ma Morgana lasciò tutti senza fiato...Sopravvisse senza nessun problema al processo che la portò ad unfattore lineare 2, ma continuava a crescere, e decisero diaumentare la potenza... arrivò a 4, ed aumentava ancora... poiad 8... a 15... a 30... a 40... ed in fine, a massima potenzaarrivò a 54 volte la sua dimensione originaria (come una modernaM-Girl). Quando la Gigantesca MACCHINA fu aperta ed uscì Morgananessuno poteva credere ai propri occhi... Morgana era alta 88metri e 14 centimetri ed a malapena entrava nel gigantesco "forno"disposto in orizzontale della nuova MACCHINA gigante. Prima dientrare nella macchina pesava circa 47 kilogrammi,... Quando neuscì pesava intorno alle 7300 tonnellate. Non solo erabellissima, era anche maestosamente aggraziata e terrificanteallo stesso tempo, ma soprattutto... niente avrebbe potutofermarla,ed i Generali lo capirono all' istante. Martin notò chea proposito di quella battaglia finale erano stati scritti unsacco di articoli e di libri. Non aveva nulla di meglio da fare,quindi ne prese uno dal titolo interessante: " - LaBattaglia Decisiva - di Chuck Quimby: Testimonianza di uno degliuomini che accompagnò Morgana durante la sua inarrestabileavanzata.", e si mise a leggere. << I due giornisuccessivi all' esperimento di Morgana furono impiegati perpianificare nei minimi dettagli l' attacco combinato dellaragazza e dell' esercito ai danni della città di Franmore.Morgana venne tenuta nascosta fino all' ultimo momento, per paurache qualche spia nemica potesse rovinare i piani e dovette staresdraiata dentro il sarcofago della MACCHINA per tutto ilperiodo durante il quale veniva preparata la battaglia. Il suounico pensiero era: << Presto porrò fine a tutto >>.Tutti i più alti governatori di Free City sapevano infatti chela sorpresa di trovarsi di fronte ad una Ragazza di 88 metri dialtezza avrebbe impietrito dal terrore chiunque ed avrebbe resopiù facile la vittoria. Il giorno dell' attacco fu detto all'esercito che si disponeva di una nuova arma e furono radunatetutte le milizie possibili nella piazza grande della città.Erano le 4:30 del mattino quando fu annunciata Morgana. Apparveda dietro il più alto grattacielo della città vestita solo conun Costume intero Molto simile a quello delle moderne M-Girl econ una sacca enorme appesa ad una spalla. Appena apparve seminòil panico nella piazza e creò non poco scompiglio.
Tra militari in fuga e civili affacciatialle finestre che urlavano ci volle una buona mezzoretta perconvincere tutti che non c' era nulla da temere. Appena furistabilito l' ordine il Generale Jones fece il suo discorsopomposo, cercando di infondere coraggio e speranza in tutti ipresenti, ma a dire la verita furono in pochi ad ascoltarlo,tutti gli occhi infatti erano puntati su Morgana. Quando laragazza fece il suo breve discorso nel quale annunciava di volerconquistare la città di Franmore in meno di 4 ore non si sentìvolare una mosca. Inebriati dalla maestosità e dalla sicurezzache sprigionava la Gigantesca ragazzza i militari partirono peril fronte ululando di gioia e di speranza. Morgana apriva lastrada verso la periferia della città dove l' esercito nemicodurante la notte si era accampato. La scena che si presentavadalle finestre più alte dei grattacieli era curiosissima, quasifiabesca, si vedeva infatti una bellissima ragazza in costume dabagno nero che camminava per le strade deserte di una città chesembrava miniaturizzata, seguita da automobiline, e carri armatiche per lei non erano più grandi di giocattoli per bambini inmezzo ai quali camminavano una miriade di pccolissimi ominivestiti tutti di verde. La presentazione di Morgana prima dellabattaglia finale era stato un astuto accorgimento, si pensòinfatti che la sua maestosità avrebbe acceso l' ottimismo e lasperanza di ribaltare la situazione del conflitto, e cheprobabilmente l' esercito avrebbe combattuto con maggioreentusiasmo. Inoltre, la vicinanza dell' esercito di Franmore,avrebbe ritardato di molto il suo eventuale ripiegamento versocasa, ma soprattutto, avrebbero permesso a Morgana di nascondersitra i grattacieli della periferia aumentando l' effetto sorpresa.A Morgana fu assegnata una squadra di 21 uomini: un osservatore,che situato in una tasca del costume, su una bretellina all'altezza dela sua spalla avrebbe mantenuto il contatto radio conil quartier generale e con il resto della squadra per impartireeventuali ordini ed informare il governo di quanto accadeva, poi,c' era una squadra di 20 uomini estremamente addestrati ed armatiche la avrebbero aiutata sia in battaglia che a Franmore.
La squadra era situata in altrettantetasche sparse un po ovunque sul suo costume: sulla pancia, sulsedere, all' altezza del pube, sui fianchi, ecc. L'attaco cominciòcon lo spuntare dell' alba: Morgana doveva assolutamente evitaredi ferirsi gravemente ed infliggere il primo colpo il piùvelocemente ed efficacemente possibile, doveva cioè sorprenderlinel sonno ed attaccare finchè i nemici non avessero cominciato aspararle. In quel momento avrebbe lasciato il campo di battagliae si sarebbe diretta in fretta verso la città di Franmore cheera pressochè sguarnita di militari. Il suo obbiettivoprincipale nella battaglia erano i mezzi corazzati e le tende deigenerali, mentre una volta a Franmore avrebbe dovuto distruggerela sede del governo, uccidere il primo Ministro e convincere glialtri governanti ad una totale ed incondizionara resa. Intanto lasquadra di 20 uomini avrebbe dovuto bloccare le 4 porte dellacittà ed attendere nuove istruzioni. L' attacco di Morganacominciò ai primi chiarori dell' alba e fu veramente devastante.Uscì di corsa dalla città, scavalcò le mura che per lei eranopoco più di un gradino, e si gettò sull' esercito nemicoaccampato. Le sentinelle sulla sua strada non fecero in tempo adare l' allarme, perchè si trovarono calpestate come delleformiche. Quelli di loro che si svegliarono per il rumore ed iltremolio del terreno dovuto ai suoi pesantissimi passi vennerocolpiti da decine e decine di bombe che di solito venivanolanciate bai bombardieri ma che in questo caso lei lanciava amanciate. Intanto i militari che si portava addosso sparavano coni loro mitragliatori a tutto ciò che si muoveva in terra. AppenaMorgana ebbe finito le sue munizioni gettò il sacco, che ormaiaveva perso la sua utilità, e corse a calpestare le Tende deigenerali, molti dei quali erano ancora all' interno, inoltrenella sua corsa per il campo calpestava chiunque sembasse dareordini mentre i suoi uomini continuavano a sparare all' impazzata.
Dopo circa 5 minuti dall' inizio dell'attacco fu colpita ai polpacci dai primi proiettili sparati perrappresaglia, così attraversò per l' ultima volta l'accampamento nemico che in pochissimi minuti era statotrasformato in un immenso cimitero a cielo aperto e si diresseverso Franmore. Quando Morgana si allontanò, entrarono in azionele truppe dell' esercito regolare di Free City che trovarono ilnemico praticamente dimezzato e quasi del tutto privo di mezzi,munizioni e comandanti. Comunque erano ancora superiori a lorosia in numero che come mezzi, tantopiù che si stavanoriorganizzando in fretta. Non ci fù nessuna battaglia aereaperchè entrambe le città avevano perso tutti i loro aerei inuna colossale battaglia nei cieli alcuni mesi prima. IntantoMorgana con passo veloce si dirigeva verso Franmore, si imbattèspesso in piccole truppe di ronda che sterminò senza troppiproblemi e senza rilevante aiuto da parte dei suoi uomini. Dopo 2ore e mezzo di cammino sostenuto arrivò alle porte della cittàcon il fiatone. C' erano pochi carri armati a sorvegliare leentrate e lei coperta dalle montagne potè avvicinarsi senzaessere vista. Erano circa le 8 del mattino quando superò il murodi cinta a nordovest dove le montagne si avvicinavano di piùalla città, ed appena entrata seminò il panico generale tra icivili che si trovavano in strada. Alcuni carri Armati che eranodi pattuglia da quelle parti le si pararono contro, ma lei sinascose tra gli alti grattacieli della città, e con dellepoderose spallate glieli fece crollare addosso. I grattacielierano ovviamente abitati, ma a Morgana non poteva farealtrimenti, tantopiù che odiava l' esercito di Franmore che leaveva portato via metà dei sui cari e continuò senza tregua afare a pezzi la città per combattere lo squadrone di militariche tentavano in vano di fermarla. Tutta la gente che abitava inquella zona si riversò nelle strade terrorizzata, e si mischiòai militari armati che tentavano di fermarla.
Formarono ben presto un fittissimotappeto umano su tutte le strade ed a quel punto Morgana non potèfare più molte distinzioni tra civili che scappavano e militariche sparavano. Per alcuni minuti cercò di colpireprevalentemente i militari evitando il più possibile dicalpestare i civili, ma la cosa era totalmente impossibile contutta quella gente per le strade, così uccise anche molti civili.Gli uomini che stavano con lei non credevano ai loro occhi, adogni passo della ragazza almeno una decina tra militari e civilisi spegnevano schiacciati a terra come insetti. Tutti i Soldati aprotezione della città erano stati subito mobilitati verso dilei, ma ormai erano stati neutralizzati quasi tutti, e nessunoera rimasto di guardia ai portoni. Quando tutti i militari nemicifurono uccisi Morgana fece scendere i suoi uomini che divisi ingruppetti di 5 andarono a bloccare le quattro porte della città.Le strade verso il centro, dove lei era diretta, furono prese d'assalto da fiumi di persone in fuga disperata. Tutte le vie eranocolme di persone che urlavano e tentavano disordinatamente discappare.
Qualcuno imbracciava le armi e facevafuoco su di lei che ormai era stata colpita varie volte,soprattutto nelle gambe che sanguinavano e cominciavano a farlesentire un forte dolore. Morgana si fermò un momento in piedi inmezzo alla strada, come per riflettere. Vide quel tappeto umanosotto di lei: uomini e donne di tutte le età che correvanodisordinatamente, riempendo tutte le strade, poteva sentire iltocco di quelli che correvano ai suoi piedi come se fodssero untiepido e fragile ruscello... - Non ve la aspettavate una cosadel genere, vero? - disse improvvisamente con voce ironica ecominciò una marcia inarrestabile... Scelse la strada piùgrande e più affollata che andava verso il centro e cominciò acmminare sulla folla inerme senza curarsi più di nulla. Calpestòcentinaia e centinaia di persone indifese, e man mano checamminava si sentiva inebriata dalla propria potenza... sisentiva come una dea vendicatrice... tra queste emozioni, prestosi rese conto che non lo faceva più per necessità, ma lepiaceva ciò che stava facendo: ad ogni suo passo, sentiva una aduna le decine di corpicini di coloro che aveva sempre odiatocontorcersi, poi appiattirsi a terra sotto il suo peso, ed infineschiacciarsi con un lieve "crack" sotto i suoi piediriducendosi in una sottile poltiglia rossa sull'asfalto. Quandogiunse nella piazza del governo aveva calpestato ed ucciso almenoun migliaio di persone, e la strada dietro di lei si era tintaquasi ovunque di rosso.
La piazza era gremita di gente in panicoche pur di farle spazio si ammassava l' una sull' altra. Morganasi fermò in pedi di fronte al palazzo del governo di Franmore,guardò in terra intorno ai sui piedi, poi parlò : - Buon giornoabitanti di Franmore! Tacete ed ascoltatemi bene... - Tutta lacittà sembrò ammutolirsi, la gente che era in piazza si fermòimpetrita ad ascoltare le parole di Morgana, ma da un angolodella piazza continuavano le urla di alcune persone che nonvolevano proprio saperne di calmarsi. Morgana allora con ariaspazientita cominciò a muoversi, percorse la piazza verso l'angolo da dove veniva il trambusto calpestando chiunque aveva lasfortuna di trovarsi sulla sua strada e con un unica pedatacalpestò senza pietà tutti quelli che facevano rumore, poi tornòal centro della piazza con aria seccata e riprese a parlare aquella gente che ormai era così terrorizzata da essereimpietrita. - Mi chamo Morgana e faccio parte dell' esercito diFreecity, sono qui per dettare le condizioni della vostra totaleresa... - A quelle parole seguì un po' di trambusto, ma appenaMorgana fece un cenno di insofferenza tutti tacquero. - Le portedella città sono state bloccate dai miei uomini, le difese dellacittà sono cadute, ed il vostro patetico esercito è tenuto inscacco dalle nostre truppe... In poche parole signori siete nellemie mani ed io posso disporre di voi come più mi piace.
Non tollererò ribellioni di alcun tipo!schiaccerò come un verme chiunque mi sfiderà! Ora, per primacosa pretendo che comunichiate al vostro esercito di arrendersisenza porre condizioni, inoltre voglio che tutta la cittadinanzasi raduni in questa piazza ed in tutte le vie attorno ad essa inmeno di 30 minuti. Al termine dei 30 minuti, che sono giàcominciati, farò un giro per la città e se vi incontreròqualcuno lo riterrò un ribelle... datevi da fare. - disse contono aspro. Dopo mezzora tutta la cittadinanza si era radunata,Morgana fece il suo giro ma non incontrò nessuno, comunque perspaventare eventuali rifugiati rase al suolo diversi palazziprima di tornare in piazza dove tutti la attendevano con ilterrore nel cuore. - Chiedo formalmente al governo della cittàdi presentarsi ai miei piedi entro due minuti, in caso contrariocomincerò a fare una passeggiata per le vie più affollate. -disse Morgana con voce molto distaccata. Dopo poche decine disecondi apparvero alla porta del municipio 15 uomini che siavvicinarono a lei. - Il nostro esercito si è arreso, e noisiamo in attesa di conoscere la vostre condizioni... ci riteniamosconfitti - disse uno di loro. - Molto bene, chi di voi è ilprimo ministro? - disse Morgana.
A quella domanda l' uomo sulla sua spallale disse che il governo di Freecity aveva detto che non era piùnecessario uccidere il primo ministro. - Io sono il primoministro di Franmore signorina - disse un uomo grassotto con labarba ed i capelli castani facendo un passo avanti rispetto aglialtri. Morgana alzò il suo piede destro dispose di punta con ledita a circa cinque metri da terra e disse - Lei signore è statocolui che ha voluto questa guerra. Bene, ora ne pagherà leconseguenze assieme ai suoi 14 scagnozzi: le ordino di veniresotto il mio piede e di sdraiarsi supino. - L' uomo esitò eMorgana continuò - altrimenti mi divertirò a fare la famosapasseggiata che le dicevo prima... - subito dalla folla sialzarono grida che lo spingevano a fare come diceva, così conpasso lento e tremolante l'uomo si incamminò. - Io protesto!signorina, ci siamo arresi al suo governo, ora siamo prigionieridi guerra ed abbiamo dei diritti! - disse uno dei 14 ministri.Morgana lo guardò poi disse - Continui signor primo ministro...in quanto a te non preoccuparti, dopo verrà anche il tuo turno.- Intanto il primo ministro si sdraiò a terra. - Se voi nonaveste voluto cominciare questa stupida guerra non sareste inqueste condizioni!.. ed io avrei ancora una famiglia. - Detto ciòmorgana abbassò il suo piede destro appoggiando il suo aluce sulcorpo sdraiato dell' uomo coprendolo tutto fino al collo e mentrela folla tratteneva il fiato, mantre i 14 ministri tremavano comefoglie, mentre il primo ministro urlava di terrore, una lacrimale solcò il viso. Poi cominciò ad appoggiarsi sul piede destroed in pochi secondi le urla del primo ministro si soffocarono. Piùtardi Morgana uccise anche gli altri ministri, poi, quando arrivòl' esercito, consegno la città nelle loro mani e tornò aFreecity dove venne acclamata dalla folla come una eroina permesi e mesi.
Una volta ristabilitasi dalle ferite diguerra continuò a sottoporsi alla MACCHINA per ulteriori test,mentre svolgeva servizio di vigilanza, si sposò e diede allaluce 2 femminucce. Tutte le M-Girl che esistono tuttora sonotutte sue discendenti, e si chiamano così proprio in memoria dilei... Morgana. << Ora che ci penso... è vero... lysasomiglia molto alla descrizione di Morgana , se non fosse per ilfatto che lei ha i capelli un po' mossi >>. Una voltaristabilita la pace gli studi continuarono... La possibilità chela particolare combinazione di geni che sviluppano le M-girl siverificasse era dello 0.00001%, e non c'era altro modo di saperese si realizza se non quello di attendere. Dopo l' età critica di 18 anni si tentava l'esposizione alla MACCHINA e si vedevano irizultati su di un campione di pelle dei soggetti. Non solo, cifurono un sacco di problemi nell' adattamento biologico di questefantastiche "creature", infatti la loro vita era ed ètuttora molto strana. La durata della loro vita è normale, ma leradiazioni delle MACCHINA influiscono non poco sui loro ritmibiologici, esse di fatto non invecchiano. Apparentemente restanosempre ventenni, terminato il ciclo vitale però muoiono nel girodi pochi mesi. Oltre a questo sui libri della biblioteca c'erascritto che le M-girl non furono più riprodotte in laboratorio,perché in tutti gli esperimenti successivi non sopravvisse piùnessun embrione, così pur andando avanti la ricerca restòbloccata. Molti degli scienziati più illustri del pianetacredono che la riuscita fu un puro caso fortuito, - Unaeccezionale coincidenza di variabili ignote -, come commentava unesperto nel campo della Ingegneria genetica e che probabilmentenon si sarebbe più verificata in un laboratorio.
La natura tuttavia non aveva condannatoqueste strane ragazze all' estinzione, perché Morgana erafertile, e come lei le poche altre che furono da lei clonate.Infatti durante i periodi di "riposo" che sono statistabiliti di un mese durante i quali le ragazze vengono fattetornare alle dimensioni normali, esse sono assolutamente normali.Se dall' unione di una discendente di Morgana con un uomo sifosse generata una femmina questa probabilmente sarebbe stata un'altra M-Girl, se si fosse sviluppato un Maschio sarebbe statonormalissimo. "Tutte le M-Girl di oggi sono dellediscendenti di Morgana, - la salvatrice di FreeCity- e continuanol'opera della loro madre mantenendo l' ordine e la pace"citava testualmente l' ultima pagina del libro di Clark Powell,uno degli scienziati che seguì morgana nei suoi ultimi anni divita e gran parte della sua discendenza.
Continua...
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