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Come un insetto tra i piedi

Parte II inviata da Sconosciuto e caricata in data 05/Febbraio/2003 19:34:46


Sono nelle mani di Alessandra, la mia amica di 21anni, che mi tiene con 2 dita. Sono alto solo 1 cm e sono terroizzato. Con un sorriso diabolico si alza e si avvia verso la stanza di sua sorella di 18 anni. "VUOI ASSAPORARE I PIEDI DI FEDERICA? SPERO TI PIACCIANO LE SCARPE DA GINNASTICA" " no ti prego che vuoi farmi?" Alessandra non può sentirmi, sono troppo piccolo.

Entra in camera di sua sorella. Federica è appena rientrata anch'essa dalla discoteca, e tutta accaldata. E' una teenager molto carina, bionda con gli occhi castani, indossa una maglietta e un paio di jeans, ai piedi indossa un paio di Rebook molto usate ed un paio di calzini binchi di cotone.

Alessandra facendo finta di niente le dice:"TOGLITI LE SCARPE CHE SPORCHI TUTTO" Federica borbottando se le sfila distrattamente e si dirige verso la cucina. Alessandra si abbassa verso le scarpe della sorella e mi getta dentro. " No, ti prego, non farlo, mi schiaccerà, ti prego, mi ucciderà, non voglio morire, pieta, pietà"- "DIVERTITI CON MIA SORELLINA, MA VACCI PIANO CHE E' APPENA MAGGIORENNE AH AH AH" La scarpa di federica mi sembra una stanza buia enorme. È caldissima e tutta bagnata di sudore. La puzza di sudore e è indescrivibile, l'odore acre, acidulo e quasi dimuffa della  sua soletta mi toglie il respiro. A stento riesco a trattenere i conati di vomito. Non ho via di scampo, i bordi della scarpa sono troppo alti per essere scavalcati. Sto morendo di sete, non ce la faccio più, devo bere qualcosa o svengo.

Non ho altra scelta: c'è solo il sudore dei piedi di  Federica. Memore della bevuta di quello di Alessandra penso: "piuttosto muoio di sete!". Passa una mezz'ora. Non resisto più la sete è fortissima, devo bere qualcosa per forza. Devo trovare un po' di liquidi. Mi avventuro verso la parte della scarpa in cui la ragazza poggia le dita. E'fradicia di sudore e la puzza è fortissima. Riesco a vedere chiaramente i segni delle sue enormi dita sulla soletta. Mi faccio forza e inizio a succhiare il sudore dei piedi di Federica dalla soletta. E' disgustoso, salato, acidulo, acre, molto peggio dell'odore, ma in parte è acqua e devo già ringraziare di poter bere quello. Ad un tratto sento tuttotremare. È tornata Federica. Afferra le scarpe scuotendomi come un terremoto, poi le poggia a terra. "GIA' CHE PER IL WEEKEND MAMMA E PAPA' SONO FUORI S TANOTTE VEDO DA GIULIA. SIAMO IN 6 A CASA SUA. ANCHE I SUOI SONOFUORI".  "OK, DIVERTITI"-risponde Alessandra-"IO VADO A DORMIRE". Oddio, che sarà di me. Vedo un emorme piede avvolto in un calzino segnato dalla scarpa piombare verso di me. "Nooooo. Aiutooooo." La ragazza non si accorge di nulla. Una forza sovrumana mi stritola, la puzza della sua calza e così intensa da farmi bruciare gli occhi. Cerco rifugio sotto l'arco delle dita, ma penso che ormai è giunta l'ora della mia fine. "Federica sono qui pietà!!!" grido baciando e leccando il gigantesco piede, illudendomi di essere sentito da lei e risparmiato. E' tutto inutile, la giovane gigantessa inizia a camminare stritolandomi e spezzandomi un braccio e  alcune costole, mi metto a piangere come un bambino: mi schiaccerà come un insetto. I passi sono interminabili e di nuovo perdo coscienza.

Mi riprendo quando ormai Federica è a casa dell'amica. Si sta sfilando le scarpe orse sono salvo. La ragazza rimuove l'enorme piede sudato, finalmente un po' d'aria, ma il sudore mi tiene appiccicato al calzino. "POSSO ANDARE UN ATTIMO IN BAGNO" chiede Federica all'amica. " E' LI A DESTRA". La ragazza fa alcuni passi scalzapressandomi sulpavimento. Non riesco a staccarmi. Entra in bagno, solleva il coperchio del water e prima di sedersi poggia il piede sul bordo di una piscina enorme per  tirarsi su la calza. Lo strattone mi sgancia dalla calza, me precipito. Cazzo non è una piscina, è il water. Mi ritrovo a nuotare in una vasca gigantesca. Alzo gli occhi e scorgo un paio di enormi mutandinegrosse come una casa abbassarsi, mentre una montagna si avvicina oscurando l'ambiente. Il culo di Federica è grosso come un palazzo e in mezzo ad una foresta di peli si aprono due "portoni" giganteschi, la sua figa e il suo ano. Mentre sto contemplando quelle bellezze immense uno scroscio giallo impetuoso si abbatte su di me, buttandomi sott'acqua. La gigantessa sta pisciando. Cerco di risalire a galla per respirare, ma come apro la bocca la sua urina mi inonda. È calda  e acida con un gusto intenso, anche peggio del suo sudore. Non finisce più, sto bevendo tantissimo, quasi affogo, ma pian piano il getto si  riduce fino a cessare. Respiro a pieni polmoni, l'odore della sua pipì  mi circonda, l'acqua intorno a me è calda e gialla. Spero che la tempesta sia finita, ma guardando in alto scorgo il gigantesco sfintereanale aprirsi e qualcosa di marrone piu grosso di un autotreno comincia a uscire. La giagantesca diciassettenne sta cagando. Il terrore mi assale, ho paura di essere travolto e sepolto dalla merda di Federica.

Alla fine il pezzo di cacca si stacca piombando nel cesso e ricoprendomi. Sona ancora vivo, ma completamente ricoperto di merda e con la bocca piena del suo escremento. La consistenza della cacca di Federica è cremosa, l'odore è terribile è il gusto cento volte peggio. Non ho mai annusato e assaggiato niente di peggio. Il sudore dei piedi e l'urina erano miele al confronto. Ma la gigantessa non ha ancora finito e un altro pezzo di cacca mi piomba addosso riempendomi la boccanuovamente e obbligandomi a deglutirne un bel po'. Federica piscia ancora un po' e poi prendendo un pezzo di carta inizia a pulirsi. Si alza, si tira le mutandine e sta per tirare l'acqua. È la fine, penso, mi agito per cercare di essere visto, ma non mi faccio illusioni. La ragazza scorge qualcosa muoversi tra la sua cacca. "CHE E?; UN INSETTO NEL CESSO?" Si abbassa per guardare, storcendo il naso per la puzza. "MA CHE ROBA SCHIFOSA E'?" in quel momento bussano alla porta del bagno. "FEDERICA, SONO ALESSANDRA GUARDA SE HAI QUALCOSA APPICCICATO SOTTO I PIEDI,SE HAI SCHIACCIATO QUALCOSA, QUALCHE INSETTO" Alessandra aveva seguito la sorella per continuare il suo gioco con me, non avendomi più trovato nelle scarpe che Federica aveva lasciato in camera di Giulia, pensava che mi avesse schiacciato. Federica si guarda sotto i piedi senza capire "NON HO NIENTE SOTTO I PIEDI, PERO' C'E' UN INSETTO NELCESSO. MA TU CHE CI FAI QUI?"- "APRI E TI SPIEGO". Federica apre. "CHE PUZZA!" esclama Alessandra. " DOV'E?. A SEI QUI , DALLA PADELLA ALLA BRACIE AH AH AH"- " MA CHE STA SUCCEDENDO, ALE?" - "ORA TI SPIEGO"Alessandra spiega alla sorella e alle sue amiche quindicenni l'accaduto. "E? INCREDIBILE-esclama Federica- ORA CI DIVERTIAMO UN PO'. SENTI SCHIFOSO INSETTO DEVI MANGIARE LA MIA MERDA FINCHE' NON SAI RICONOSCERE DAL GUSTO TUTTO QUELLO CHE HO MANGIATO IERI" Siccome non possono sentirmi Federica elenca dei cibi e iodevo, mangiando un po' della sua cacca ad ogni errore annuire o affermare con la testa e col mio minuscolo corpo.

Non sono mai stato così umiliato: le gigantesche ragazzine mi osservano tappandosi il naso e ridendo divertite, sputandomi addosso di tanto in tanto. La tortura dura un bel po', poi le gigantesche teenager stanche della puzza chiudono il coperchio e mi abbandonano in quell'inferno per un paio d'ore. Alla fine ricompare la luce, unenorme mano avvolta in un paio di guanti mi solleva da quello schifo. E' Federica e inizia a lavarmi nel lavandino col sapone.
"COME PUZZI, ORA TI RENDO ACCETTABILE AL NOSTRO NASO E SI CAMBIA GIOCO:  SI BALLA". MI porta nel salotto dove ci sono le altre ragazze con Alessandra che nel frattempo ha invitato due sue amiche. Federica mi  poggia sul pavimento. La terra trema: Nove gigantesche ragazze normalissime, ma per la mia misera altezza di 1 cm alte comemontagne vengono verso di me. Nove paia di giganteschi piedi mi circondano.

Mi piscio addosso per la paura. Alessandra e le sue amiche, due brunette molto carine, calzano sandali aperti che mi lasciano intravvedere le dita: il loro mignolo e più grosso di me. Le unghie di Alessandra sono smaltate di azzurro e non porta calze, una delle sue amiche ha uno smalto rosso e indossa un paio di collant che avrà indossato per non soquante ore, a giudicare dall'odore, la terza non ha calze, ne smalto sulle unghie, ma dalle sue dita arriva un odore di sudore pazzesco. Fa molto caldo oggi. Le quindicenni calzano tutte scarpe da ginnastica. Tutte hanno dei calzini bianchi, ad eccezione di una che ha i piedi nudi in un paio di Superga. L' odore dei loro piedi si sente anche con le scarpe."ADESSO MUSICA; SI BALLA"-dice Alessandra. Un frastuono di thecnomusic irrompe e la terra inizia a tremare sotto i loro giganteschi piedi che pesantemente si abbattono intorno a me.

Fine.



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