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Tra i piedi di mia sorella

Parte I inviata da BugBoy3 e caricata in data 15/Febbraio/2003 20:32:35


Sono un ragazzo di 23 anni studente di architettura, ho una sorella di quasi 21 anni Miluna molto carina e una più piccola di 19 Michela. Sono in camera delle mie sorella che guardo la tv ad un tratto suona il campanello : è il mio amico Sergio dobbiamo andare via un week end da lui in montagna. Lo faccio entrare, sono solo a casa.

Mi sono dimenticato di dirlo a mia madre, le scrivo un biglietto: Sono fuori fino a lunedì baci Mirco. Faccio per spegnere la tv, ma una scossa elettrica mi scuote, grido mentre Sergio cerca di tirami via dal televisore e rimane fulminato anche lui. Perdiamo coscienza dopo un po’ ci risvegliamo, ma c’è qualcosa che non va: dove siamo. AAAAHHHH è tutto immenso siamo stati rimpiccioliti, siamo alti si e no 8 millimetri. La stanza è immensa. Il panico ci assale. Cominciamo a correre verso il letto di mia sorella, e ci imbattiamo in qualcosa di enorme. Una puzza nauseabonda di formaggio ci investe: grossa come una casetta è una ciabatta di Miluna il tacco di 5 cm sarà alto  9 o 10 metri per noi è mostruosa. È lunghissima. La puzza è fortissima di piedi, Miluna se le mette sempre in casa. Ad un tratto Un terremoto ci scuote e dei boati sempre più forti: BOUm BOUM BOUM. Ci guardiamo terrorizzati mentre vediamo comparire due gigantesse immense alte per noi 200 metri. Sono Miluna e Michela di ritorno dalla spesa. Ci guardiamo sbigottiti mentre Sergio dalla paura trema come una foglia. Per noi pesano migliaia di tonnellate e stanno entrando in camera caminando del tutto ignare della nostra presenza sul pavimento che stanno per calpestare. Miluna porta un paio di sandali col tacco un po’ alto molto usati da cui svetta il suo piede gigantesco, Michela un paio di nike. Siamo in mezzo alla stanza il primo istinto è di fuggire, ma dove? Per raggiungere un mobile o il letto sotto cui nascondersi ci vorrebbero 10 minuti per noi. Le ragazze vengono verso di noi, i piedi di Miluna si staccano appena dalla suola del sandalo per ripiombare pesantemente ad ogni passo, sotto le sue suole tra lo sporco appaiono briciole e macchie residuo di qualcosa che senza neanche accorgersi ha schiacciato. Sotto le suole di Michela pendono i resti di una formica che deve aver inavvertitamente o peggio volutamente calpestato. Iniziamo a gridare e a saltare, ma siamo troppo piccoli per essere visti o uditi. Miluna sta venendo verso di noi per mettersi le ciabatte, l’unica speranza di non finirle sotto i piedi è stare attaccati alle ciabatte. Sergio terrorizzato si fa prendere dal panico e inizia a scappare. “Fermati, nooooo”, inutile corre a più non posso, ma non ha riparo, Michela gli è addosso ignara di averlo tra i piedi. Il suo passo è tremendo poggiando il tallone scatena un terremoto tale da far perdere l’eqilibrio a Sergio. Il gigantesco piede si poggia a pochi centimetri da lui, per poi risollevarsi rapidamente. Michela raggiunge il letto e si sfila scarpe e calze. L’odore del suo sudore invade il nostro universo: è tremendo considerate le nostre dimensioni. intanto i passi di Miluna pesantemente si avvicinano a me. Sono dietro il tacco della ciabatta, appiccicato ad esso.

Accanto a me i piedi di Miluna: il suo mignolo è molto più grosso di me. L’odore dei suoi piedi è così acre per le mie piccole dimensioni da farmi quasi vomitare. Ad un tratto vedo Miluna alzare il piede destro per sfilare il laccetto posteriore dal sandalo quind riabbassarlo. Il piede si sfila e come un immensa ombra passa su di meper entrare nella ciabatta. Non dimenticherò mai questa sensazione non mi ero mai sentito così insignificante e piccolo,  è così umiliante. Mentre il piede mi scavalca dei pezzi di pelle morta sudata cadono a terra, aumentando il mio senso di impotenza. La stessa manovra si ripete con l’altro piede, poi Miluna si allontana uscendo dalla camera BOUM BOUM BOUM e lasciando i sandali accanto a me.

Intanto Sergio ripresosi dallo spavento cerca di raggiungermi per cercare riparo da Michela tra i sandali di Miluna, ma Michela di scatto scalza inizia a camminare per la stanza. “Sbrigati sta arrivando Michela” urlo, ma in un attimo mia sorella gli è di nuovo addosso, del tutto inconsapevole del terrore che ci sta procurando, e soprattutto di quell’inferno in cui può gettarci con un suo semplice passo. Sergio cade a terra proprio mentre arriva Michela. Cerco di corrergli incontro per aiutarlo , ma la ragazzina sta appoggiando il tallone del suo piede destro: è immenso l’odore dopo le scarpe da ginnastica è terribile, Sergio urla, “ Non schiacciarmi ti pregooooooo”, il piede sta scendendo, Michela guarda avanti, Sergio gli è proprio sotto la parte esterna della pianta, vicino al mignolo, lo afferro per un braccio e lo trascino via me  è troppo tardi, la mano sinistra, rimane sotto il piede di Michela. “ AAAAAAHHHHH”  l’urlo di Sergio è fortissimo, ma Michela continua a camminare, non si è accorta di nulla, la mano di Sergio è orrendamente schiacciata, in terra l’impronta del sudore del piede di Michela emana un forte odore “Maledetta puttana, mi hai schiacciato…”. Mi rendo conto che non siamo altro che insetti per loro, destinati ad essere schiacciati senza pietà. Ci ritiriamo verso i sandali di Miluna, la suola davanti è più alta di noi, ci arrampichiamo con difficoltà. Sono ancora caldi e umidi , il piede di mia sorella è stampato sulla suola, la puzza di piedi è indescrivibile. Sergio dolorante ha sete, la corsa lo ha stremato, ma l’unico liquido è il sudore di Miluna, ci chiniamo a leccarlo, è acre e salato, ma ci dà un po’ di ristoro.

Ad un trato ancora BOUM BOUM ecco Miluna, si dirige verso i sandali, qui sopra almeno non ci schiaccerà, ma i miei calcoli sono errati, la ragazza afferrai sandali facendoci cadere a terra, quindi li porta verso la parete della stanza e poi ritorna verso di noi ”corri Sergio, scappiamo” corriamo a più non posso ma i piedi di Miluna sono sempre più vicini. Sta parlando al cordless, non guardando assolutamente dove mette i piedi, “nooooo….” Urliamo noi, la suola della ciabatta è sopra di noi, lo sporco da sotto la suola ci viene addosso, Miluna poggia il piede, non sa quello che noi proviamo sotto di lei ,  il dolore è immenso Mia sorella sta appoggiando il suo peso ci sta schiacciando come insetti e non lo saprà mai. Sergio con un urlo viene annientato, io rimango appiccicato sotto il piede e mi stacco prima del secondo passo. Sono a terra, tutto schiacciato ma ancora vivo, non mi posso muovere. Miluna continua a camminarmi vicino a me non può nemmeno immaginare cosa ci ha fatto, ad un tratto arriva Michela con dei sandali ai piedi, vede qualcosa per terra , sono io : “Sono io Michela aiutami!” – “Che schifo un insetto”- “Noooooooooooo” il suo piede mi copre “AAAAAHHH” schiac: sono una macchia sul pavimento e i mie resti sotto la sua suola. “Sììììì” – “Che cosa hai calpestato?” chiede Miluna. “Un insetto  e l’ho schiacciato, quanto mi piacerebbe poterlo fare con mio fratello maggiore”- “Anche io lo calpesterei molto volentieri……”

Fine.





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