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[ replica ] dolceluna ha inviato un messaggio dal titolo: Sadica... ed ha ricevuto 6 repliche.
messaggio inviato in data: 30/Aprile/2006 17:02:11

Uau che trip scrivere le robe quando se ne ha voglia!! Hehee mi diverto e in questi giorni ho un poco più di tempo!
Fatemi sapere se vi piace. Visti i contenuti sarò lusingata anche se vi fa schifo!


… Che ridicolo!! Dondola impotente appeso a un chilometro da terra a testa in giù davanti alla mia bocca aperta. Agita le braccine come un insetto che vuole scappare. Non vuole morire. Non è giusto morire così!! Hahaha. La natura ha deciso che è giusto che gli esseri giganteschi schiaccino a loro piacere quelli piccoli. Io rispetto la natura e gioco con la sua vita inutile. E’ davvero un bel pomeriggio ed è bello pensare che quando questo esserino non sarà più divertente io lo ucciderò usando il mio corpo, dono meraviglioso che la natura mi ha dato, e continuerò a vivere le mie emozioni sadiche, dimenticandolo subito. Questa è la proporzione. La sua vita per una emozione di un attimo, in fondo lui non vale più di questo.
Mentre penso queste cose, sempre con la bocca aperta, lo guardo meglio e mi accorgo di una cosa che mi gratifica infinitamente. Devo essere buffa, vista da lui ora, perché è così vicino al mio viso che per osservarlo devo fare gli occhi strabici. Ma credo che la sua paura sia devastante e il suo cuoricino stia scoppiando, me ne accorgo osservando il rivolo di goccioline che scendono verso il pavimento staccandosi, una dopo l’altra dalla sua testa capovolta. Il mio insettino si è pisciato addosso lavandosi completamente i vestiti. Ora sto bene perché so che lui sta male davvero. E più lui sta male più io sono contenta. Lo faccio dondolare avanti e indietro e tiro fuori la lingua umida. Ad ogni oscillazione lui si abbatte contro la lingua calda e morbida, voglio che si diverta anche lui e così faccio durare il gioco. Lo faccio durare anche perché mi sono fatta tutto il film di lui che mi stimola il vomito e poi si salva… Ma volete sapere come la penso? Non ce la farà mai. Quando tirerò su il cordino, dopo avergli dato il tempo di morire (motocicleeeetttaaaaaaa!!! Tutta cromataaaaaa!!!! Ehm scusate…), quel cordino sarà vuoto come la lenza del pescatore beffato, ma la beffa mi farà un baffo perché io avrò altri pensieri! Buffo no? Hehe! Ecco cosa penso. E, mentre penso, lo lascio cadere sulla mia lingua allentando la tensione del cordino. Ho la lingua tutta fuori, ma anche facendo gli occhi più strabici che posso, non riesco più a vederlo. Però lo sento. Deve aver fatto tantissima pipì perché è salato. Mi fa tenerezza, sento che agita le braccia come per trascinarsi da qualche parte… Chissà dove vuole andare? Chissà se il mio alito è decente o sto facendo una figuraccia? Hehe!!! Mi sta battendo i pugni sulla lingua! Che sapore meraviglioso la sua disperazione! Voglio che Roby veda lo spettacolo!
Immaginatevi la scena! Io che giro per casa quasi nuda con le mie autoreggenti bianche opache, la lingua fuori con un omino attaccato ad un filo poggiato sopra! Già non sono tanto sana di mente, ma se mi vedesse chiunque ora penso che finirei in manicomio!
Fa nulla. Tanto sono padrona di due vite e altre due sono impossibilitate alla fuga! E la mia fica è un lago!
Conciata così vado in cucina e mi predo un bicchiere d’acqua al lavandino, così se l’insetto non scende io lo inondo come un’aspirina. Poi, col mio bicchiere e il mio giocattolo che mi solletica la lingua vado davanti alla pianta in salotto, dove ho crocifisso l’altro piccolo amico. Mi inginocchio per poter scendere al suo livello col mio viso e lo guardo. Ha il capo chino. È ancora bagnato della mia pipì e sembra privo di sensi. Prima sono stata un pochino brusca con lui, spero che non sia morto. Voglio ammazzarlo io, a suo tempo. Così mi avvicino di più e strillo: “SVEGLIATI LAZZARONE PEZZO DI MERDA CHE DEVI VEDERE UNA ROBA CARINAAAAAA!!!!”. Intanto gli verso sulla testa un po’ di acqua gelata dal mio bicchiere. Si riprende… Bravoooo! Nel frattempo, mentre urlavo, ho fatto cadere Fabio dalla mia lingua sulla terra del vaso in cui ho piantato la croce di Roby. Lo guardo e vedo che tenta di scappare trascinandosi a braccia, sempre con le caviglie legate. Cosa vuol dire l’istinto di conservazione!!! Non ha una speranza su un migliardo eppure tenta di salvarsi!
Lo tiro su e lui si trova di nuovo a mezz’aria appeso per i piedi. Spalanco la bocca davanti a Roby, affinché anche lui possa vedere bene e faccio oscillare due volte Fabio lasciandolo cadere nella mia bocca. La chiudo e Fabio è nel buio! Sento che si dispera e si agita sulla mia lingua mentre lo spingo su e lo schiaccio contro il mio palato. Si ritrova senza aria e io aspiro per aumentare la pressione della lingua conto il palato. Fabio è bloccato. La mia potenza è quasi infinita. Le mie labbra sono chiuse e raccolte ora. Vedo Roby impietrito davanti al mio naso. Trema mentre le mie narici gli soffiano contro il vento caldo del mio respiro. È li sulla sua cazzo di croce e trema davanti a me!!!!! Come sono felice!!! Ho Fabio in bocca e già sto pensando a come ammazzare Roby.
La mia lingua è una forza incontrastabile per quel corpicino. Lo sbatto a destra e sinistra con violenza sento di possederlo. Mi eccito. Mi aumenta la salivazione, come quando si mastica una gomma. Solo che io non ho ancora masticato, per ora. Mamma mia come si agita! Fa un po’ senso sentire un essere vivo che ti si agita in bocca! Mi viene voglia di stritolarlo tra i molari per farlo stare fermo, ma in fondo al mio animo di bimba c’è la voglia di vedere se saprà salvarsi. Un po’ tengo per lui, in fondo è un mio divertimento, mi appartiene e, forse, mi ecciterebbe di più schiacciarlo con un piede.
Lo porto nel centro della lingua e spalanco la bocca di fronte a Roby. Caccio fuori la lingua e intravedo le braccine di Fabio distendersi verso l’altro uomo sulla croce come per chiedergli aiuto. Sul volto pallido di Roby, sfinito ormai per la terribile posizione, una espressione di dolore per l’amico e di terrore per se. Dondolo un po’ a destra e a sinistra con la testa facendo un versaccio per sfottere AAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!! Poi ritiro la lingua e chiudo le labbra. Roby vede una lucida linea di saliva tra le mie labbra, ermetiche e stagne depositarie della vita di Fabio. Un accenno di sorriso colora il mio volto grazioso e illumina i miei occhi. È arrivato il momento. Le ghiandole salivari sotto al mia lingua irrorano la mia bocca e inondano il piccolo. La mia lingua lo sospinge dapprima verso l’alto e poi indietro verso la voragine buia della mia gola. Corridoio per l’inferno. Sento aumentare di nuovo la sua agitazione. Combatte contro i movimenti convulsi della mia lingua e contro le ondate di saliva calda che lo spingono verso il baratro. Si aggrappa, patetico, alle papille gustative sporgenti nella parte posteriore della lingua, senza riuscire a mantenere la presa. Io so che regalo meraviglioso sarebbe per lui ora poter vedere la luce per un attimo solo prima di crepare. So anche che mi costerebbe un nulla accontentarlo e renderlo felice. Ma sono crudele e sono troppo eccitata per concederglielo.
Deglutisco delicatamente e sento che lui cerca disperatamente e invano un appiglio per salvarsi. Non c’è niente, a parte me, che abbia il potere di salvarlo. Scende nella gola solleticandomi le tonsille che si chiudono dolci al suo passaggio. Lo sento entrare nel mio esofago dove tra un attimo sarà costretto a subire la violenza della peristalsi. Una violenza che gli sarà imposta dal mio corpo di donna e sulla quale io non ho più controllo. Da questo momento il suo corpo è vittima del mio e le cose orrende che gli farò non sono scelte mie, ma il semplice funzionamento di un corpo sano.
L’esofago si contrae e lo schiaccia per spingerlo giù. Ormai comincerà a sentire le esalazioni pestilenziali provenienti dal piloro che, pochi metri sotto di lui, si apre e si chiude come fauci muscolose di un mostro infernale pronto ad inghiottirlo. Sta lasciando la zona sensibile al tatto, sento i suoi ultimi movimenti di braccia ormai stanche di lottare contro una gigantessa ma mi sembra, da dentro di me, di sentire le ultime urla di voce rotta dal pianto di chi non vuole morire. Mentre scende sente come terremoti rimici e concitati i tonfi del mio grande cuore. Non può fare a meno di pensare a quando, un anno fa, il suo orecchio ascoltava quel cuore che lui tanto amava appoggiato al mio petto dopo aver fatto l’amore con me. In quel tempo eravamo uguali.
Intanto il filo legato ai suoi piedi lo segue nel mio stomaco e, già da ora mi da fastidio e mi stimola il vomito. Ma io VOGLIO resistere. Io non vomiterò il mio pranzo! Ormai, penso, dovrebbe essere quasi nello stomaco. Non voglio bere perché voglio che i miei succhi gastrici siano più concentrati e corrosivi possibile. Spero che bruci vivo dentro di me!!! In quel momento lui cade nel mio stomaco. SPLASH!!! Nuota in una melma semiliquida di resti di carne, insalata, pane, semolino, sugo, fragole, tutto masticato ore prima e devastato dagli acidi dello stomaco. Ha i piedi legati e si tiene a galla a forza di braccia. Lo stomaco lento si dilata e si contrae con i suoi ritmi di assassino sornione. L’odore e intollerabile e il piccolino sbocca di brutto rischiando di annegare in un mare di vomito. Tutto il corpo comincia a bruciare e fargli male. In un attimo si rende conto che comincio rapidamente a digerirlo. Istintivamente cerca la corda, più per cercare di tirarsi su da quel pantano mortale che per farmi vomitare. La trova e la tira, ma è lenta perché io ho continuato a deglutire, infastidita dal filo. Avete mai avuto un capello lungo in gola? Ecco… è una roba cosi. Facendo quel movimento, lui si aspettava la corda tesa e finisce di brutto sotto il livello dei succhi gastrici che gli entrano in bocca, nel naso e negli occhi. Il dolore è atroce e sente la pelle staccarglisi dalle mani al contatto con la corda. Un ultimo sforzo disperato e riesce a mettere la corda in tensione. Ormai il bruciore è fuoco puro e lui sente il sangue uscire dalle profonde lacerazioni provocate dagli acidi. Tira la corda che lentamente striscia verso il basso, stimolandomi tutto l’esofago! Urcavè! Ci sta provando! La mia nausea è intensissima. Mi alzo in piedi per controllarla meglio. Dico ad alta voce, sapendo che lui da dentro, se è ancora vivo, mi sente: “Non voglio vomitare! Io resisto! Io voglio che tu muoia in me! Uscirai stasera da dove dico io!” Nel dire questo mi do alcuni piccoli pugni allo stomaco, cercando di creare delle onde per affogarlo e digerirlo. Ma lui combatte contro la morte. Ha i secondi contati. Il filo scende un altro po’ e sono presa da un violento conato di vomito. Intanto con la coda dell’occhio vedo un movimento vicino al divano.
Fisso lo sguardo e vedo un esserino che corre verso la cucina. “Un altrooooo!!!!” esclamo e istintivamente mi butto di corsa verso di lui! BOOOUUUMM BOOOOUUUUMMM!!! Immagino come senta i boati dei miei passi!! Non era certo nei suoi programmi farsi scoprire! Un altro strattone e un altro conato di vomito! Questa volta lo stomaco ha fatto una contrazione brusca e, complice la mia corsa, ha rigurgitato parte del mio pranzo nell’esofago, fino in bocca. Il sapore è terribile! Fabio ora si trova di nuovo nell’esofago, ce l’aveva quasi fatta. Ma ora ha perso i sensi e non è più in grado di respirare, perché il mio esofago è pieno di vomito. Cazzo!! Sto male! Ma che cazzo di idea mi è venuta? Non potevo bruciarlo con un accendino? Che scema che sono! Intanto l’altro omino corre e io lo rincorro. Ho una smorfia di disgusto sul viso e mi ricordo che quello che ho in mano è un bicchiere d’acqua! Guardo bene dov’è l’omino sul pavimento e lo pesto morbidamente col piede. PRESOOO!!! Si agita sotto di me. Forse si eccita!
Porto il bicchiere alle labbra e ne bevo avidamente metà. Il mio vomito e Fabio tornano nello stomaco. Per lui la storia è proprio finita. Il cordino scendendo nello stomaco mi stimola nuovamente al vomito e, questa volta la mia digestione, già duramente provata, non regge. Mi sento malissimo e ho tempo di buttare l’acqua sul pavimento, alzare il piede che teneva prigioniero il terzo uomo, capovolgergli sopra il bicchiere per imprigionarlo definitivamente e correre in bagno. Il tempo di arrivare per sboccare tutto metà nel cesso e metà fuori. Ho le lacrime agli occhi… Sto malissimo. Devo essere proprio scema per farmi una cosa del genere solo per ammazzare quella merdina. Potevo inghiottirlo senza il filo! Ma me ne ricorderò!
Riprendo fiato. Vorrei sciacquarmi la bocca da questo gusto terribile ma il mio sguardo è attratto dal filo legato al mio collo e immerso all’altro capo nell’acqua del cesso. Lo tiro delicatamente e viene su il corpicino martoriato di Fabio. Lo tiro su, legato per i piedi, a testa in giù dinanzi ai miei occhi. Sembra esanime. Lo porto al lavandino, lo sciacquo delicatamente e lo poso su un asciugamano posto sulla lavatrice sembra gravemente ustionato e, forse, è morto. Taglio il filo senza slegargli le caviglie e ne annodo l’altro capo ad un piccolo cestino in vimini nel quale tengo i miei profumi li, sulla lavatrice. Risciacquo la bocca e mi siedo un attimo a riposare sul bordo della vasca.

Baci a tutti! (dopo essermi lavata i denti)

Mo




[ replica ] Lavello ha inviato un messaggio dal titolo: Ancora+bella ed ha ricevuto 0 repliche.
messaggio inviato in data: 30/Aprile/2006 17:37:07

Sempre più bella questa storia ehhh..


[ replica ] come ha inviato un messaggio dal titolo: ok!!! ed ha ricevuto 1 repliche.
messaggio inviato in data: 30/Aprile/2006 17:40:02

Bella!Questa parte è quella che pereferisco per ora.
Sadica quanto basta ed eccitantissimo il richiamo all'uso dell'accendino!

Continua così;)

[ replica ] no user ha inviato un messaggio dal titolo: bella...:-) ed ha ricevuto 0 repliche.
messaggio inviato in data: 30/Aprile/2006 23:58:36



[ replica ] lollosoman ha inviato un messaggio dal titolo: [ no titolo ] ed ha ricevuto 2 repliche.
messaggio inviato in data: 01/Maggio/2006 09:26:05

sei geniale dio... hai fantasia, belle idee, scrivi bene, racconti tutto nel dettaglio, in questa storia poi sei riuscita a farmi venire anche emozioni di compassione per fabio, "mangiato" da una donna che amava fino ad un anno prima e il cui sentimento veniva ricambiato. Mentre era nella lingua in primis, davanti a Roby, e poi nell'esofago e nello stomaco.
E diciamo anche che dal racconto si denota una buona conoscenza di questi processi umani, una certa cultura insomma.

Sei un genio ^-^

[ replica ] omino6 ha inviato un messaggio dal titolo: Stupenda!!! ed ha ricevuto 0 repliche.
messaggio inviato in data: 01/Maggio/2006 12:27:45



[ replica ] DollGuy ha inviato un messaggio dal titolo: Anche se non è il mio genere... ed ha ricevuto 0 repliche.
messaggio inviato in data: 01/Maggio/2006 17:18:48

...mi è piaciuta tantissimo!

Di solito il vore e il feticismo dei piedi mi fanno effettivamente un po' schifo, ma in questo caso no: hai un modo di descrivere le scene che le rende piacevoli anche per me!

dolceluna ha scritto: Sadica... ed ha ricevuto 6 repliche. [***]
inviato in data: 30/Aprile/2006 17:02:11
   Lavello ha replicato con: Ancora+bella
   come ha replicato con: ok!!!
     nippon78 ha replicato con: Complimenti
   no user ha replicato con: bella...:-)
   lollosoman ha replicato con: [ no titolo ]
     dolceluna ha replicato con: ...gienio...
       lollosoman ha replicato con: [ no titolo ]
         dolceluna ha replicato con: dammi retta
     vegy82 ha replicato con: Anche a me...
   omino6 ha replicato con: Stupenda!!!
   DollGuy ha replicato con: Anche se non è il mio genere...



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