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[ replica ] jryan^ ha inviato un messaggio dal titolo: STORIE BREVI; ESPERIENZE REALI, la prima ondata ed ha ricevuto 1 repliche.
messaggio inviato in data: 20/Maggio/2006 11:02:13

fatemi sapere che ne pensate! queste sono le più antiche!

Sconosciuta al mare 1

Era Agosto, stavo al mare con la mia famiglia. Avrò avuto 13 anni. Era una bella mattinata assolata, l’acqua era limpida e calma. Io stavo facendo il bagno, indossando la mia solita maschera. Ero solito nuotare fino agli scogli oppure cercare telline e granchi alla secca. Molto spesso, cmq, andavo a nuotare di proposito vicino a ragazze o donne e spiavo la bellezza dei loro piedi sott’acqua, ingranditi dall’effetto lente e adoravo vederli quando si posavano sul fondo sabbioso sollevando nuvoloni di sabbia, come se fossero appartenuti a delle gigantesse.
Stavo li a nuotare anche un po’ annoiato quando vidi una donna sulla quarantina, con i capelli biondi fino alle spalle ed un costume nero che dietro le era finito un po’ in mezzo al bel sedere abbronzato e sodo. Allettato dalla sua sensualità nuotai verso di lei facendo finta di niente. Notai che la donna aveva un sacchetto in mano e che camminava alla secca scrutando il fondale tra i riflessi luminosi della superficie. Stava raccogliendo le telline per farsele con la pasta, come si usava fare spesso. Trasalii dall’eccitazione quando capii in che modo stesse raccogliendo le telline!
La donna strofinava i piedi sulla sabbia e tastava il fondale, poi quando sentiva qualcosa che assomigliava ad una tellina la afferrava tra i polpastrelli delle dita dei piedi e l’avanpiede, sollevava il piede e depositava ciò che aveva raccolto nella mano, a quel punto, se era una tellina la gettava nel sacchetto sennò la ributtava in acqua. Catturato dall’erotismo inconsapevole che il gesto della signora simboleggiava nella mia mente,nuotai fino a starle vicinissimo, fingendo a mia volta di cercare le telline. Ora, la donna si ritrovò a camminare in una secca in cui l’acqua le arrivava poco più su delle caviglie e un ragazzino sdraiato ai propri piedi, con la faccia sott’acqua. Non vi dico a quale spettacolo sublime stessi assistendo! La donna aveva dei bei piedi a pianta larga con le dita dalla forma perfetta, le unghie curate, tagliate corte , smaltate di bianco, che si contrapponeva alla abbronzatura della pelle del dorso. Ricordo ancora l’emozione che provai quando vidi quei dieci bagliori bianchi profilarsi tra la sabbia che la donna sollevava alla ricerca delle telline! Ero talmente catturato dalla bellezza di quelle estremità e dal modo con cui quelle dita lunghe afferravano le telline che seguii la donna con troppa insistenza. Ad un certo punto infatti, mentre io mi immaginavo di essere una tellina, mi sentii bussare sopra la testa e sentii la voce della donna chiedermi:
<<Oh! Ma che mi vuoi fregare le telline?>>
Imbarazzatissimo alzai la testa e la guardai per poi risponderle facendo una risatina da sveltone:
<<No signora! Non si preoccupi! Stavo solo sfruttando il fatto che lei muove la sabbia per vedere di catturare qualche granchio!>>
Scusa inventata al momento, mi viene ancora da ridere a pensare a cosa mi sia venuto in mente. Ma la reazione della donna fu ancora più ingenua:
<<Speriamo che non mi pizzicano!>>
Restammo in silenzio per qualche minuto, lei continuò il suo lavoro e io continuai a seguirla. Poco dopo però, lei mi disse una cosa a cui io stentai a credere:
<<Se mi devi stare così appresso perché non ti rendi utile?>>
Io alzai la testa e le chiesi:<< come?!>> non avete idea che erezione avessi al momento e che brivido mi percorse la schiena quando lei mi disse:
<<Dato che mi sono stancata ora io smuovo la sabbia con i piedi e se tu vedi qualche tellina la prendi per me!>>
Io accettai e la donna iniziò a sfregare i piedi sul fondale, vidi la sabbia scivolargli in mezzo alle dita e sassi e telline volarle in un turbinio intorno ai piedi. Con la scusa di doverla aiutare le stavo appiccicatisismo ai piedi. Afferrai due o tre telline e gliele porsi, lei le prese e mi ringraziò, poi ripetemmo l’operazione. Dopo un po’ di volte però lei si ritrovò una tellina tra le dita dei piedi e li fece il gesto che ancora oggi mi eccita da impazzire; invece di raccogliersela da sola, voltò il piede verso di me e disse:<< prendi pure questa!>>
Mi ritrovai davanti al viso quelle dita magnifiche, che stringevano tra alluce e secondo dito, una piccola tellina. Quasi tremando avvicinai la mano a quell’estremità che reputo ancora oggi divina, e afferrai la tellina cercando di non toccare quel piede, preso da un improvviso senso di umiliazione.
Le porsi la tellina e lei mi fece un sorriso tenero, dicendomi:<< grazie!>>
Poco dopo lei mi disse:<< ora devo andare, grazie dell’aiuto!>> e camminò fino alla riva. Io la salutai dicendole:<< arrivederci!>>

Sconosciuta al mare 2

Era estate ed io, come ho già raccontato, facevo lunghi e spesso anche noiosi bagni con la maschera.
In verità mi ritagliavo dei momenti nella giornata in cui non stavo ne con i miei amici ne con i miei familiari, in modo da dedicarmi un po’ alla lettura e al nuoto, sport che ho praticato per anni, in piscina d’inverno e al mare d’estate.
Me ne stavo come al solito a sguazzare nell’acqua con la maschera, erano le sei di pomeriggio ed il sole cominciava a tramontare, inondando della sua bella luce calda la spiaggia e il mare. L’acqua era piacevolmente tiepida e io mi godevo quei momenti di pace. Ad un tratto, però, vidi sulla riva una donna sui quarantacinque anni, madre di alcuni bambini. Era una signora mora, con un viso bellissimo, e un corpo, purtroppo non in formissima. L’avevo comunque già notata, in giro per la spiaggia, per i suoi piedi bellissimi, sempre con le unghie smaltate di rosso. Erano larghi e dalla forma simile a quella che hanno le dee raffigurate nelle statue dell’antichità o delle donne di Botticelli. All’aspetto sembravano soffici e…mi viene in mente questo : rassicuranti. Non so, magari i bei piedoni di una gigantessa gentile che ti ci accarezza amabilmente e ti ci calpesta delicata, solo per giocare.
Vedendola sulla riva, non ricordo se a parlare con un amica o a fumare una sigaretta. Nuotai falsamente per caso verso di lei. Lei stava purtroppo in piedi sul bagnasciuga e quindi i suoi piedi non erano “spiabili” così me ne restai a sguazzare , pancia in sotto, praticamente davanti a lei,con le onde che di volta in volta mi spingevano sulla riva, tipo un’otaria. La osservavo dal basso e più di quello niente. Lei sembrava non curarsi minimamente di me. Dopo qualche minuto che aspettavo, magari che lei scendesse in acqua, mi distrassi e iniziai a raccogliere sassi e conchiglie che stavano li sulla battigia, sott’acqua. Fu all’improvviso e senza una vera ragione, che a un certo punto vidi le dita del piede della donna abbattersi sul vetro della mia maschera; sentii lo schianto delle sue unghie un po’ lunghe sul vetro e fotografai quel momento nella mia mente, tant’è vero che lo ricordo perfettamente anche oggi: quel piede magnifico che mi colpisce la maschera! Io alzai subito la testa e guardai la signora sorridendo, un po’ imbarazzato e incuriosito, e ricordo solo che lei se ne stava li davanti a me e rideva, con le mani appoggiate sulle cosce. Non mi sembra mi disse nulla e ancora oggi non so le ragioni di quel gesto. Penso , comunque, che non sia stato un errore, un passo in avanti senza vedermi! Ero fin troppo ridicolo e visibile li sotto!
Comunque quell’esperienza mi colpì a tal punto che qualche giorno dopo vidi la stessa signora andare a fare il bagno con un’amica. Io mi tuffai in acqua e le seguii tipo uno squalo. Le due si sedettero alla secca ed io mi posizionai davanti a loro. Mi godei lo spettacolo delle piante larghe e grinzose della donna mentre sedeva sul fondale sabbioso con le gambe distese in avanti e i piedi incrociati.

La prof di ripetizioni

Non sono mai stato bravo in matematica e tutt’ora non lo sono affatto. Ho anche sempre pensato che se è normale che uno non può essere bravo a fare tutto a me va benissimo non essere bravo in matematica. La cosa però non andava giù a mia madre, che così mi iniziò a far prendere ripetizioni.
Così una o due volte alla settimana veniva a casa mia una professoressa che si chiamava El. Lei era una ragazza giovane, di circa ventisei anni, castana con i capelli lunghi e degli occhiali rettangolari che rendevano un po’ antipatico ed autoritario il suo viso ed i suoi occhi che invece erano marroni scuri e dolci. Io a quei tempi ero un ragazzino ma abbastanza grande da pensare che El fosse carina il che mi portò ad instaurare con lei un bel rapporto e a vedere in una luce più piacevole le ripetizioni. Lei d’altronde mi voleva bene e anche adesso se ci incontriamo ci scambiamo saluti amichevoli.
Comunque, quando a maggio inoltrato si presentò a casa mia indossando delle infradito io restai a bocca aperta. Le andai ad aprire la porta e lei entrò a casa con una camicia bianca , dei jeans e quei sandaletti inconsistenti che le lasciavano scoperti i bei piedi. Ricordo che non erano tanto grandi ma le dita avevano una bellissima forma e le unghie erano curate , seppure non smaltate.
Iniziammo la lezione, sedendoci al tavolo del salotto, come al solito. Io non riuscivo a smettere di lanciare delle occhiate giù, sotto la sua sedia per osservarle i talloni rotondi e le piante che erano diventate visibili dato che lei si sfilava e rinfilava i sandali continuamente.
Dopo un po’ decisi che avrei fatto cadere la matita sotto il tavolo, per avere la scusa di infilarmici sotto. Ricordo che ero nervoso nel momento in cui lanciai la matita sotto il tavolo ed iniziai a chinarmi. Lei mi disse mentre mi infilavo sotto il tavolo:
<< Ma dove l’hai mandata?!>> e si affacciò giù anche lei. Io camminai carponi sotto il tavolo, presi la matita e mi voltai verso i piedi di El. Lei si era rimessa composta e io li sotto ero a tu per tu solo con i suoi piedi. Li osservai estasiato e con tutto il coraggio che avevo in corpo mi abbassai verso di loro, avvicinando il naso a quelle belle dita carnose:
<<Beh?! Che fine hai fatto?!>> mi incitò lei ed io sussultai, sbattendo la testa al tavolo. Lei guardò giù e mi vide con la mano sopra la testa. Ricordo il suo sorriso e la sua voce dolce esclamare :
<<ooh! No ! che botta! Dai esci da li sotto!>>

Amica di Mia madre: B

B era una cara amica di mia madre e madre a sua volta di un mio amico d’infanzia.
B era una bellissima ragazza ventottenne, mora, alta, con un fisico statuario. Ancora oggi una gran figa! Aveva poi dei piedi grandissimi, penso che portasse il 43, ma non posso assicurarlo. I suoi piedi erano, poi, i più belli che io abbia mai visto. Credo che dopo anni solo i piedi della mia ragazza possano tenerle testa e nonostante tutto i suoi erano più grandi e quindi, secondo i miei canoni, ancora più sensuali.
Davvero, erano così perfetti e lei tanto bella che non trovo altre parole per descrivervela, fate una cosa, immaginatevela come più vi piace a voi!;)
Comunque ecco l’esperienza che vissi con lei. Stavo al mare e c’era scarsità di lettini, essendo un ragazzo di 16 anni lasciai le sdraio ed il lettini alle persone adulte e alle donne. Così mi sdraiai sul mio telo da mare e mi misi a sentire la musica. Ricordo che stavo sentendo i Pink Floyd e proprio la loro “eclipse” fu da colonna sonora a ciò che mi accadde.
Infatti, volutamente, mi ero messo ai piedi del lettino su cui era sdraiata B e le osservavo le ampie e belle piante dei piedi mentre lei se ne stava sdraiata a prendere il sole. Purtroppo però, la mia insofferenza al sole mi costrinse ad allontanarmi e in quello stesso istante B si alzò dal lettino per andare non so dove. Io allora ebbi la bella idea di mettermi sotto il lettino , con tutto il telo da mare, e di sentirmi la musica li sotto. Tra le critiche dei miei familiari che mi dicevano di mettermici sopra al lettino, io continuai a seguire il mio intento e fui premiato.
B infatti tornò poco dopo e chiese :
<< Ma Riccardo dov’è finito?>>
Io tirai fuori la mano da sotto il lettino e le dissi:<< qui sotto! Così almeno sto riparato dal sole!>>
Lei si chinò per guardarmi e mi disse:
<<Ma stai comodo?!>>
E io risposi, senza mentire:<< si si! È pure fresco qui!>>
Lei mi rispose:<< se stai bene tu!>> e si rialzò in piedi. Osservai i suoi piedoni calpestare la sabbia davanti ai miei occhi e poi lei mi chiese:<< ti do fastidio se mi siedo?>>
Ed io subito le esclamai:<< no! Ma che scherzi! Fai come se io non ci fossi!>>
Vidi i suoi piedi roteare ed i suoi talloni posarsi davanti ai miei occhi, poi un cigolio e le belle chiappe di B si stamparono sul lettino davanti al mio viso, che per il peso discese ancora più vicino al mio naso. Non potete immaginare che bella sensazione.
Da quel momento in poi B non fece più caso a me. Si mise a parlare, standosene seduta e muovendo i suoi bei piedi davanti ai miei occhi, giocando con la sabbia e scavando un piano che rese ancora più visibili le sue estremità. Osservai le sue piante bellissime quando lei appoggiò i piedi sulle punte, i suoi bei talloni imponenti quando li posò con un tonfo sordo sulla sabbia umida che aveva portato allo scoperto. Poi , per la eccessiva scomodità, fui costretto a cercare di uscire, ma naturalmente lo feci dalla parte in cui stavano i piedi di B. infilai la testa tra di essi e lei guardando in basso , sentendosi il dorso del piede accarezzato dai miei capelli, sussultò dicendo:
<< Ma sei ancora li! Mi ero completamente scordata di te!>>
<< Eh lo so! Ora però esco, che mi vado a fare un bagno!>>
Lei allora per facilitarmi l’uscita sollevò un piede, proprio quello che volevo! Mi ritrovai con il suo bel piedone sospeso sopra il viso. Se le avessi fatto una foto dal mio punto di vista poteva sembrare una gigantessa che si accingeva a calpestare il suo schiavetto. Non potei trattenermi dal dirle:
<< ammazza che piedone che hai!>>
E lei mi rispose sorridendo:<<eh già!>> e divaricò un po’ le dita dei piedi, inconsapevolmente, facendomi cadere la sabbia negli occhi. Io corsi al bagno a sciacquarmi e lei si scusò ripetutamente, quando sarei dovuto essere io a ringraziarla!(certo, magari la sabbia era di troppo!)


[ replica ] Alessio ha inviato un messaggio dal titolo: molto interessante ed ha ricevuto 0 repliche.
messaggio inviato in data: 23/Maggio/2006 10:36:19



Che dire mooolto interessanti nonchè ben+++ descritte. Penso che ognuno di noi abbia nel proprio passato degli "eventi chiave" che hanno portato alla passione di cui l'esistenza di questo sito eo centinaia di siti about giantess - shrinking ecc... I miei più vivi complimenti per aver dato accesso alla comunità degli episodi + segreti che ti hanno influenzato a riguardo.
AAAAAH nn mi sono ancora presentato:
Beh... Ciao a tutti. Sono tanti anni che sono iscritto a questo forum ma nn ho mai postato nulla, mi sono limitato ad assistere alle "acrobazie" letterarie collagistiche e devo dire che siete tutti troppo simpatici.
Purtroppo nn ho molto tempo per postare e o chattare cmq spero di poer dare un contributo attivo alla vs ns comunità di giganta, a tutti voi.
Se riuscirò, vi racconterò come è nata la mia personale passione per il genere.
nel frattempo, se nn lo conoscete già, ecco un link very very hot, x tutti gli amanti feet shrink ecc... Ci sono decine di video decisamente intriganti:
http://vampman4444.tripod.com/index.html
Ciao a tuch!!!

jryan^ ha scritto: STORIE BREVI; ESPERIENZE REALI, la prima ondata ed ha ricevuto 1 repliche. [***]
inviato in data: 20/Maggio/2006 11:02:13
   Alessio ha replicato con: molto interessante



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