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La sua di Manuela era soffice e delicata ,come tutta la sua pelle d'altronde. Mi teneva comodo sulla sua mano e mi  lanciava qualche occhiata ogni tanto durante il nostro breve tragitto in camera da letto. Dal suo viso traspariva eccitazione almeno tanto quanto ne traspariva dal mio.

La camera da letto mi appariva gigantesca nella mia nuova prospettiva, il letto era una valle immensa e li mi appoggiò Manuela. "Apettami un attimo qui amore"mi disse. Siccome non potevo e comunque non volevo, la aspettai seduto sul letto del quale vedevo in lontananza i cuscini.

Dopo qualche minuto Manuela tornò: era stupenda, si era tolta gli shorts e si era messa una mini altrettanto corta ma molto più sexy!
Si avvicinò ai piedi del letto e si fermò li davanti.Mi avvicinai alla sua gigantesca figura. Giunto alla fine del letto alzai lo sguardo e vidi che sotto la mini indossava il tanga rosa che le avevo regalato
un paio di settimane prima e che non aveva ancora indossato.La mia prospettiva era fantastica!

Ero in estasi! "Ehi cosa stai guardando maialino?"disse all'improvviso Manuela "Sei cosi voglioso di finire in mezzo al tuo ultimo regalo?". "In effetti mi piacerebbe molto"risposi sinceramente.

A questo punto si sedette sul letto allungando le gambe, una alla mia destra, l'altra alla mia sinistra, lasciandomi difronte ad un vero spettacolo,il tanga rosa da cui si intravedevano alcuni peli della sua
gigantesca figa.

Con naturalezza si tolse il top e rimase a seno nudo. vedevo le sue tette a non meno di 20 metri da me. Erano immense!"Dicevi che erano grosse quando eri normale,non riesco proprio a immaginare come le
chiameresti ora Dani!".

In effetti aveva ragione, erano gignatesche! "Potrei vederle da più vicino amore per piacere?"chiesi con gentilezza. "Ma certo amorino" mi rispose e abbassò quelle due immense tette su di me, lasciandomi in mezzo ad esse. "Incomincia a leccarle pure "mi disse. Senza perdere tempo incominciai a toccare, baciare,leccare ovunque.Più mi muovevo li sotto più mi accorgev della loro grandezza.

Arrivai al capezzolo destro che mi fece capire anche il suo stato di eccitazione! Ad un tratto mentre cercavo di leccarlo Manuela mi disse" Aggrapati bene Dani!". Feci appena in tempo ad attacarmi al suo capezzolo che mi sollevo da terra e tornò in posizione eretta.Ero aggrappato al suo capezzolo a 15 metri dal letto. "Scusa ma mi faceva un pò male la schiena piccolino"disse e si mise a ridere vedendomi goffamente appeso alla sua tetta destra."Sei tropp divertente amore, potresti essere un gran bel piercing!". Detto questo mi disse"reggiti forte che devo spostarmi e mettermi comoda". Finita la frase si alzò sulle ginocchiae si girò apogiando la schiena al muro e distendendo le gambe fino ai piedi del letto. Mi lasciai andare e caddi di nuovo in mezo alle tette di Manuela che mi disse " Vorresti andare più
sotto ora?". "Certo Manu"risposi prontamente. "Però voglio fartela sudare ancora un pò amore"disse ancora ridendo"Prima devi darmi una leccatina ai piedi e poi avrai il tuo premio tanto agognato!".
Anche se ormai ero un pò provato non mi rifiutai visto che il premio era la sua figa gigante!.

Mi prese con la sua mano e mi posò davanti alla pianta del suo piede e io imiziai a leccarle e strusciarmi addosso a quello sinistro. Dopo qualche minuto vidi che con le mani stava togliendosi il tanga. Alzò la gamba destra e tolse il tanga da quella parte poi mi disse"Ora leccami un pò la pianta destra piccolino"e detto questo mi spostai rapidamente. Passando in mezzo alle sue lunghissime gambe vidi in lontanza la sua immensa figa sopra di essa la sua mano che si muoveva sopra la peluria. Incominciai a strusciarmi e leccare il suo piede destro mentre lei toglieva il tanga alla dalla parte sinistra.
"Ora puoi avvicinarti Dani"disse ad un tratto Manuela. Io non me lo feci ripetere due volte e con passo ben mi intrufolai nella vallata delimitata dalle sue gigantesche gambe. Finalmente avevo davanti ciò che ogni uomo desidera: una figa gigantesca con cui divertirmi.
"Adesso è tutta tua piccolino"mi disse Manuela dall'alto. Detto ciò tolse la mano da sopra la vagina. Viste le limitate dimensioni del mio pisello che ad occhi e croce per lei doveva essere grande più o meno mezzo cm, iniziai a leccare le sue grandi labbra e infilare piano piano prima un braccio poi l'altro. Dopo pochi secondi la sua vagina iniziò a contrarsi e sentivo in lontanza i suoi gemiti che mi spinsero a dare più energie.Passati alcuni minuti cominciò a bagnarsi e con la sua figa anche io venni quasi ricoperto.

Ad un tratto mi prese in tra il pollice e l'indice , mi avvicinò alla sua faccia e mi disse"Neanche il tuo pisello mi ha mai fatta godere cosi!"e continuò"Meriti un premio ora". Finito il suo discorso mi avvicinò alla sua bocca e cercò di succhiare il pisello visibilmente eretto. Purtroppo era troppo piccolo, cosi tirò fuori la lingua e cominciò il miglior pompino della mia vita!La sua lingua naturalmente prendeva anche altre parti del mio corpo ma era un dettaglio insignificante per me e soprattutto per lei. Ci volle poco, venni subito. Quella che a me sembrava un gigantesca sborrata per lei non era che qualche piccola goccia. Comunque la ingoiò e continuò ancora per qualche istante a ciucciarmi tutto. "Ti è piaciuto amorino?" mi disse leccandosi le labbra in cerca di qualche ulteriore goccia."eri
talmente eccitato che per poco non ho fatto neanche in tempo a leccarlo una volta!". "In effetti è stata fantastica tutta la serata Manu!"le risposi stanco ma felice.

Mentre parlavo lei si stava guardando in giro. "Stanotte non puoi dormire nel letto per la tua incolumità,vai pure sul comodino e dormi nel mio tanga che è bello soffice!"detto ciò mi lasciò cadere giù, il suo corpo, appoggiato al muro, era inclinato di circa 40gradi e io ruzzolai, pasando in mezzo alle sue tette, fino alla peluria sopra la figa. "é stato divertente?" mi chiese.

"Meglio delle montagne russe soprattutto per il panorama, ma la prossima vlta avvisami per favore"le risposi "OK piccolino adesso vai nel tuo comodo lettino"disse"se avessi avuto la mia vecchia casa delle bambole di avrei messo li, ma penso che ti piaceranno lo stesso le mie mutandine". Mi apooggiò sul comodino in mezzo al mio ultimo regalo e dopo avermi dato il bacio della buona notte si spense la
luce.Dopo poco stremato per la fatica mi addormentai e non mi risvegliai fino al mattino seguente, quando...

Continua...

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