Racconto breve 3 - IL copiatore.
Parte II inviata da Jryan^ e caricata in data 30/Gennaio/2005 17:42:35
Ritornai a casa della mia ragazza il giorno dopo e la trovai arrabbiata ed innervosita, infatti , non appena la raggiunsi in camera mi disse : << Ma che regalo hai fatto prendere a mia madre! È una cosa orribile! >> Io le risposi : << si , lo so! Ma a lei piaceva tanto! >>
La mia ragazza rispose : <<Certo! È normale ! si è fatta un gruppo di servitori alti 10 centimetri che puliscono per terra, lavano e spolverano, apparecchiano! e sai cos’è la cosa peggiore? È che sono tutti come te, anche di carattere , e pensano che io sia la loro ragazza! A volte me li ritrovo in camera e dicono che mi sono venuti a trovare! Ti rendi conto? >> << beh, allora devi farlo presente a tua madre che è una cosa orribile! Io di certo non posso , non ho così tanta confidenza! >> La mia ragazza allora disse : << tu no! ma le tue copie a quanto pare si! E sembra anche che mia madre le piaccia! >>
Mi si raggelò il sangue e chiesi : << perché? >>
<< Mi vergogno a dirlo… >> esitò lei, poi però esclamò quasi come se volesse liberarsi : << mia madre ci si diverte parecchio non appena mio padre va a lavorare e poi , quei microscopici te se mi incontrano si sentono in difficoltà e mi evitano! >> A quel punto mi alzai in piedi e dissi : << è troppo umiliante! Dobbiamo porre fine a questa situazione! >>
Così io e la mia ragazza scendemmo in salotto dove la signora Carla se ne stava seduta sul divano a guardare la televisione. Si era tolta le scarpe e le calze e se ne stava con i suoi bei piedi nudi numero 39 appoggiati con i talloni sulla schiena di tre piccoli me carponi con le braccia tremanti, mentre altri quattro si adoperavano a massaggiarle i piedi; chi le massaggiava i talloni , chi la pianta, chi le accarezzava le dita, con amore e desiderio tale che si comportavano come me con la mia ragazza.
Quando la donna ci vide balzò in piedi , calpestando le tre mie copie che le facevano da poggia piedi; queste, dopo un urlo tremendo divennero polvere e le altre, quasi abituate a quelle scomparse repentine mi guardarono vicino alla mia ragazza , con un espressione un po’ scontrosa.
<< Ciao Riccardo! >> esclamò la signora Carla camminando con i piedi nudi verso di noi e tendendomi la mano. << come vedi i tuoi piccoli te sono molto servizievoli! Mi hai fatto proprio un bel regalo! >>
io risposi : << me ne rendo conto! >> << Sei proprio gentile! E poi non sapevo fossi così bravo a fare i massaggi ai piedi, di la verità ti piacciono un po’ i miei piedi vero? >> imbarazzato risposi : << si, come quelli di sua figlia, ma, eravamo venuti qui per chiederle un favore.. >>
La mia ragazza allora spiegò alla madre tutto ma la signora Carla non volle darci retta e ci rispose : << sono solo delle copie! Cercate di prenderla con più tranquillità! Poi tu , signorina, sei diventata intrattabile! Mica sono i tuoi ragazzi quelli li! >> indicando i quattro me che la aspettavano ai piedi del divano.
<< Veramente Riccardo, ti ringrazio tanto del regalo! >> concluse la donna e se ne tornò su divano, accavallò le gambe e prese a fare zapping mentre i piccoli me si chinarono e le iniziarono a baciare il piede che era posato davanti a loro. Umiliato com’ero guardai la mia ragazza e lei scosse il capo dicendomi :
<< ti prego, usciamo! >> così ce ne andammo a cena fuori io e lei, discutemmo un po’ ma poi riuscimmo a rilassarci, anche se , il pensiero che la signora Carla stesse sottomettendo tutti quelle mie copie, mi faceva crescere un profondo rancore nel petto.
Continua...
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