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Luxor ha inviato un messaggio dal titolo:
Le due dee- episodio 2 - (ripostato) ed ha ricevuto
2 repliche.
messaggio inviato in data:
07/Marzo/2006 08:26:39
Ciao a tutti. Riposto la seconda parte della mia storia per chi non riusciva a scaricarla come file allegato. Ditemi le vs impressioni.
Luxor
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Con aria quasi scocciata Monica realizzò che Lisa non voleva sapere di assistere a quella scena e che doveva recuperarla prima che si andasse ad infilare in qualche spazio troppo angusto per le sue enormi mani. Prima di tutto doveva mettere al sicuro me, quindi si chinò, mi raccolse stringendomi tra le sue unghie lucide e mi posò sul vastissimo palmo della sua mano sinistra. A questo punto le bastò fare un solo passo in avanti per avere la mi ragazza di nuovo alla sua portata, si chinò e poi, sbarrandole la strada con le dita della mano, le ordinò di salire sulla sua unghia. Da lì, il passaggio nel palmo dell’altra mano con me sarebbe stato immediato.
A quel punto la gigantessa cominciò a guardarsi in giro e dopo pochi secondi inizio a dirigersi verso una parete rocciosa verticale che era però perfettamente piatta in cima e quindi ideale per posarci tenendoci quasi all’altezza del suo volto.
Monica ci fece scendere delicatamente dalla sua mano, avvicinò il suo enorme viso a noi stando senza mai sorridere minimamente e disse – “Adesso facciamo un po’ di cose che piacciono a me. Siete pronti?”–. La domanda non presupponeva realmente una risposta da noi, e comunque la paura era tanta che non la ottenne. Le sue smisurate labbra erano a un non più di tre metri da noi quando disse –“Ora io sorriderò e voi verrete in adorazione dei miei possenti denti baciandoli”–. Così dicendo spalancò il suo smagliante sorriso davanti a noi ed io, così come era accaduto quand’ero ai suoi piedi, mi incamminai verso la sua bocca come trascinato da una forza superiore. Lisa, che ancora aveva un barlume di razionalità in sé, urlò “No, non ci avrai mai! Non faremo niente per te!”. Monica richiuse la bocca e la sue espressione divenne seria, alzò un po’ la sua testa e la avvicinò ulteriormente a Lisa. Vista l’aria minacciosa indietreggiai di qualche metro e mi apprestai ad assistere ad una scena agghiacciante. “Povera stupida. – esclamò Monica rivolgendosi a Lisa – Non ti rendi conto che sei così piccola che potrei inghiottirti senza nemmeno doverti masticare? Ti consiglio di non opporre mai più resistenza alla mia volontà”. Così dicendo spalancò la bocca incombendo sopra la mia ragazza e quando i suoi enormi incisivi furono sopra Lisa, iniziò a chiuderla come se volesse mangiarla. Il verità chiuse la bocca molto lentamente e Lisa alzò le braccia in alto come per frenare quei due paurosi quanto grandi denti che ora aveva sopra la testa. Senza il minimo sforzo, Monica iniziò a piegare le braccia di Lisa che invece stava usando tutte la forza che aveva per non soccombere. Dopo pochi secondi però anche le gamba della mia ragazza cominciarono a cedere: era tutto inutile contro la smisurata forza della mandibola di Monica. Nel frattempo io assistevo pietrificato, impotente di fronte a tanta superiorità. Quando i denti erano ormai a pochi centimetri dalla testa di Lisa, Monica si fermò, ritrasse di poco il suo volto e disse – “Ora sei mia”. Detto ciò sfoggiò il suo splendido sorriso e Lisa, senza esitare un istante, si gettò contro gli enormi denti di Monica ed iniziò a baciarli con ardore. Con grande piacere, anch’io feci lo stesso. Per quanto potesse sembrare fuori assurdo, eravamo in totale adorazione dei suoi splendidi denti.
Dopo qualche secondo che a me era sembrato un’eternità, la gigantessa chiuse la bocca e allontanò il suo volto da noi. Ovviamente non aveva ancora finito di divertirsi con i suoi nuovi minuscoli giocattoli, aveva solo bisogno di pensare a qualcosa che potesse appagare il suo desiderio di supremazia.
All’improvviso le apparve in viso un ghigno malizioso: – “Voglio che in voi si mescolino amore e terrore. – disse – Voglio che vi baciate e allo stesso tempo voglio baciarvi. Preparatevi. Ora salirete sulla mia lingua, vi stenderete comodamente ed inizierete a baciarvi con passione”. Questo era troppo: si stava intromettendo nel nostro rapporto d’amore. Voleva che ci baciassimo mentre eravamo baciati da lei, dalla sua lingua. Nonostante la rabbia provata eravamo consapevoli che non aveva senso opporsi alla sua volontà e prima ancora che facessimo un passo la sua grandiosa lingua si presentò davanti a noi, pronta per accoglierci.
CONTINUA 2