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dolceluna ha inviato un messaggio dal titolo:
Metaforicamente... ed ha ricevuto
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messaggio inviato in data:
25/Maggio/2006 00:37:29
Che magnifica giornata! Mi sono svegliata con un raggio di sole impertinente che attraverso un'aletta rotta della persiana verde si è infilato nella mia camera a ricordarmi che fuori c'è il profumo di Maggio. Così ho fatto lo sbadiglio gigante e mi sono stiracchiata. Poi approfittando della posizione meravigliosamente isolata della mia catapecchia sono uscita sul terrazzo senza vestirmi, in mutandine e reggiseno. La primavera è stupenda. L'aria è fresca ma non riesci ad avere freddo con quel sole. Al mattino sono ancora più spettinata che al solito. Così mentre camminavo sul terrazzo ho visto una formica che camminava di qua e di la senza una meta. Sapete, una di quelle belle formicone grosse! Non si capiva cosa facesse ma era qualcosa di privo di senso. Il mio seno torreggiava su di lei e la sua evidente stupidità mi affascinava e mi divertiva. Ho rinunciato persino al caffè per giocare con la mia formica. Correva via, le ho poggiato il piede, ancora morbido delle lenzuola, proprio sopra, delicatamente per sentirla sgambettare e solleticarmi e, mammamia come solleticava! Poi ho alzato il piede e la formica si è sentita padrona della sua vita... Che ridere! Intanto io la dominavo dall'alto e potevo tutto su di lei. Potevo tutto e non facevo quasi nulla perchè io a Maggio sto troppo bene per fare del male. Ma il gioco era eccitante. Se si fermava la stuzzicavo con l'alluce per farla spaventare, ed ecco che ricominciava a correre a casaccio, ma proprio a casaccio, mi capite, senza un senso, senza un motivo. E se prendeva una direzione il mio piede nudo le sbarrava la strada, immenso con un tonfo sordo che metteva in vibrazione tutto il terrazzo per qualche istante. Poi le dita del piede, a turno hanno voluto stare su di lei per sentirla inerme e schiacciabile. Ho voluto che tutto durasse a lungo, assaporando il momento finale del mio gioco. E sapete cosa è successo? Ad un certo momento il gioco mi ha stufata. Mi sono stufata di giocare. Mi sono fermata e sono rimasta li a guardare la formica che non era più divertente. Mi sono sentita addosso un potere infinito e la mia soddisfazione è stata grande come il cielo di Maggio. Poi la formica ha cominciato ad allontanarsi andando a casaccio, come prima, perchè la poverina sa andare proprio solo così. Io l'ho seguita col mio sguardo e i miei occhi l'hanno controllata fino al momento in cui è arrivata quasi al bordo del terrazzo. Un passo e avrei dimostrato la mia potenza. Sono rimasta dove ero. La formica è scesa dal terrazzo lungo il muro, scampando il peso dei miei piedi. In quel momento ho assaporato il gusto del non sentire il bisogno di dimostrare nulla. Mi sono sentita così superiore a quella formica, e soprattutto infinitamente più bella.
A questo punto era il momento di lasciare l'insetto alla sua difficile vita e per me era decisamente tempo di caffè!
Un abbraccio grandegrande a tutti.
Monica