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[ replica ] sberla ha inviato un messaggio dal titolo: Prima Storia ed ha ricevuto 6 repliche.
messaggio inviato in data: 31/Agosto/2006 12:12:17

Ciao a tutti, sono iscritto da molto ma non ho mai pubblicato una storia mia, ho deciso quindi di provarci. Pubblico di seguito quella che per me è la prima storia mai scritta, sicuramente non sarà all'altezza delle "grandi" ma spero di potermi migliorare anche con le critiche!
Allora la storia è ambientata in casa mia, mi ha dato spunto a scriverla, anche se indirettamente, mia sorella Elisa che quasi quotidianamente si diverte a schiacciare le formiche, che FORTUNATAMENTE non mancano da noi, a piedi nudi.

Mia sorella maggiore Elisa era sempre stata per me il mio modello di comportamento, io l’ammiro e amo molto, lei è una bellissima ragazza sul metro e cinquantotto, non molto alta per i suoi 24 anni e rispetto ai miei 2 metri, ma estremamente bilanciata nelle sue forme, un seno grande ma non spropositato, delle gambine lievi e un viso assai leggiadro, con i capelli lunghi e neri fino alle spalle, la pelle candida e il nasino greco. Quello che più amavo di lei anche per il mio feticismo erano i bellissimi piedi, che lei teneva sempre ben curati e puliti.
Ma un giorno qualcosa cambiò, era il 21 agosto 2089, un giornata di vacanza come molte altre quando mia sorella mi chiamò nella sua stanza, eravamo soli in casa, mi disse: vuoi provare un gioco nuovo Giovanni? E mi puntò un congegno che emise delle radiazioni a me sconosciute, ma il risultato fu spettacolare.
Quel suo congegno poteva modificare a suo piacimento le mie dimensioni, ora ero alto meno di 1cm, per terra sul freddo pavimento ma non era quella la mia preoccupazione, mia sorella, a piedi nudi, si trovava di fronte a me, altissima, quasi una dea.. ora ero certo che il mio rimpicciolimento non fosse un errore; in un secondo ricordai una cosa tremenda; a volte capitava che vedessi mia sorella cercare le formiche per terra, si divertiva moltissimo a vederle così piccole e inermi sotto la sua possente mole, ma non si limitava a schiacciarle, ci giocava come un gatto col topo prima di mangiarlo, le faceva soffrire per il puro piacere di vedere sotto il suo immane piede quelle piccole macchioline nere, per lei meno di un passo, per le sue piccole vittime tutta la vita.
Io mi ricordai questo fatto, rabbrividì di nuovo, ero certo che mi avrebbe fatto qualcosa, cominciai a pensare e pregare.. ma non potei nemmeno cominciare che subito la gigantessa sollevò un piede, il destro, immenso e perfetto, lo muoveva sopra di me, lentamente, non riuscì a trattenermi e urlai più forte che potevo: NON VOGLIO MORIRE! TI PREGO TI PREGO! NON MI SCHIACCIARE! Ovviamente la gigantessa non poteva sentirmi, io invece sentivo tremendo il movimento d’aria del suo gigantesco piede. Poi improvvisamente la gigantessa ritirò il piede, ero salvo. Ma subito mi puntò di nuovo il suo congegno, stavolta mi fece crescere, avevo ora le dimensioni della sua mano, prima che potessi rendermi conto di ciò che era successo la sua manona mi avvolse, il suo pollice destro sulla mia bocca mi impediva di parlare.. lei , calma, sorridendo, mi disse: shhh, non fare rumore, siamo soli in casa non ti sentirà nessuno. Mi tolse il profumato dito dalla faccia: cosa mi hai fatto? Chiesi. Niente, mi disse, ci stiamo solo divertendo un po’, ascoltami bene: non ho intenzione di ucciderti del resto sei sempre il mio fratellino minore, ma tu devi collaborare altrimenti ti farai molto male e io non voglio che il mio piccino si faccia la bua..! Il sorriso che si stampò sulla sua faccia mi fece paura. La sua affermazione di non volere uccidermi mi diede forza, le urlai: Sei una troia, non puoi tenermi a queste dimensioni riportami normale subito! Lei mi liberò dalla stretta lieve della mano, mi guardò dritto negli occhi, prese un bel respiro e soffiò più forte che poteva contro di me, il soffio mi fece rotolare a quelli che per me erano 5 o 6 metri dietro la sua mano, ovviamente la bellissima e curatissima manina fu subito su di me , mi raccolse e con calma mi disse; Non te ne approfittare Giò, sono sempre io che faccio le regole. D’ora in avanti mi chiamerai Divina Elisa, anzi no.. mi chiamerai Dea, ogni tua frase a me dovrà essere preceduta da questa invocazione, altrimenti escogiterò ogni volta una punizione diversa. Inoltre ti punirò anche quando mi insulterai anzi ora che ci penso, poco fa mi hai detto una bruttissima parola.. ripetila piccino! Io sbiancai.. balbettai un po’ e poi le dissi.. non..non.. volevo dire quello che ho detto.. dai elisa per favore.. a questo punto vidi la rabbia prendere forma nel suo bel viso, avevo dimenticato di appellarmi a lei come mi aveva ordinato poco fa.. mi disse. Cominciamo bene allora. Bene, se mi ci costringi.. ti punirò come si deve, mi prese tra le mani e mi costrinse a terra, sdraiato verso l’alto la vidi poi in piedi su di me, sembrava meno imponente ora che ero altro 10cm ma ero comunque in preda al panico, la bellissima dea sollevò il piede destro e lentamente lo posò su di me, senza che io, paralizzato dalla paura potessi muovermi o reagire.. sentii una sensazione che non avevo mai provato ma che avrei imparato a conoscere, il contatto con il suo piedino era qualcosa di straordinario, la pelle spessissima sotto la pianta era però estremamente morbida, ma non fu l’unica cosa a cui badai in quel momento, il piede cominciava a pesare sul mio insulso corpo, sentivo il suo profumo, evidentemente lo aveva appena lavato per l’occasione di avermi suo, la pelle calda e delicata cominciò a togliermi il respiro, per 20 secondi non riuscii a respirare poi il piede si spostò. Mia sorella mi riprese con la mano e portatomi alla sua immensa faccia mi disse con voce gentilissima: Non mi parlare male mai più! Si Dea.. Risposi.
A questo punto mia sorella aveva un nuovo e sottomesso giochino, tutto per lei, mi disse: bene Giovanni ora ti rimpicciolirò a 1cm e farai un po’ di cose divertenti per la tua cara sorellina! Ti prego non farmi del male.. ti prego dea!!.Mi dispiace ma qui comando io comunque stai tranquillo.. allora quando sarai grande un centimetro io per te sarà alta.. uhm vediamo.. così poco?? No voglio essere la cosa più imperiosa che tu abbia mai visto.. bene prima di cominciare a giocare con te faremo un piccolo show.. ti renderò alto un millimetro, quasi non riuscirò a vederti ma per te sarò alta intorno ai 1500 metri.. No aspetta dea (il darle della divinità cominciava a piacermi) se diventerò così piccolo non riuscirai più a puntarmi per farmi ritornare normale.. niente paura rispose: ho con me il massimo della tecnologia, questo dispositivo segue una traccia precisa che è proprio la tua e di nessun altro, non ti perderà mai amorino bello!
Non so perché ma anche se sapevo ciò che stava per succedermi mi sentii rassicurato da quelle sue parole, era diventata estremamente gentile dopo avermi maltrattato a quel modo poco prima, forse si era resa conto che ero sempre un suo caro e del resto il mio rapporto con lei era sempre stato gentile e rispettoso e voleva farsi perdonare; intanto ecco il raggio, dalla mia altezza di 10cm mi sentii scendere.. chiusi gli occhi, sapevo di essere meno di un insetto adesso, guardai avanti e vidi quello che non potrò mai dimenticare: mia sorella è alta solo 1.58m e io 2, la prendevo sempre in giro affettuosamente per la sua altezza, ma appena apri gli occhi quello che vidi mi lasciò senza fiato, il suo dito alluce del piede sinistro si trovava a 50metri da me, il solo immenso ditone era alto per me intorno ai 40metri, come il palazzo di casa mia,, non mi ero mai sentito così impotente e insulso, guardai il resto del piede era gigantesco, l’immensa titana si stagliava sopra di me, lei tutto, io niente,, ovviamente sapevo che se avesse parlato non avrei capito niente, ma lei aveva pensato anche a questo, il mio telefono portatile squillò.. era lei, i nostri cellulari sono meno di un auricolare nell’orecchio quindi l’averlo attivo non mi dava nessun fastidio, anzi quando squillò era già inserito nel mio orecchio, sentii la sua voce: allora fratellino, come ti sembro? Sono bella?? Oh si Dea risposi. Ero incantato a guardare la mastodontica estremità. Lei mi disse: vedi so che sei sempre stato interessato ai miei piedi, ti ho visto varie volte odorare e leccare i miei sandali di nascosto, so cosa provi adesso ma non devi vergognarti, non mi hai mai dato fastidio sei stato sempre un tesoro con me, ma io voglio farti questo piccolo regalo.. AMMIRAMI! Detto questo il suo immenso piede sinistro si sollevò da terra, come una gigantesca montagna volante, la dea lo girò e me lo mostrò da ogni lato, era bellissimo, enorme, perfettamente stupendo nelle sue forme leggiadre, sapevo che avrebbe avuto la possibilità di annientarmi ma di certo non era quella l’intenzione di mia sorella, mi mostro ancora il piede, divarico le immense dita, a quel punto mosse il piede sopra di me, caddi per lo spostamento d’aria, lei senti il mio tonfo al telefono auricolare e con lentezza ritrasse il piede, che appena tocco terra produsse un leggero terremoto, poi disse: scusami non volevo scusa scusa.. (ancora una volta voleva farsi perdonare per come mi aveva trattato prima, soffiandomi a terra e calpestandomi).. le dissi: non preoccuparti mia Atena va tutto bene.. il nuovo nome le piacque.. esclamò: deduco che tu ti stia divertendo piccino.. risposi: si dea Elisa, grazie per questo dono! Sorrise dolcemente, o almeno io pensai che sorridesse, effettivamente sentii un lieve gentile risolino; mi disse: dai su siediti e fai quello che fai sempre quando odori le mie scarpe.. io sfilerò per te amore! Il pensiero che lei potesse amarmi non mi passò nemmeno per la testa perché ero abituato a questi nomignoli gentili! Grazie divina! La sfilata ha inizio, disse sicura!
Si allontanò a passo lento da me, raggiunse l’altro capo della stanza, a quel punto iniziò lentamente a camminare nella mia direzione, proprio contro di me, mi sentivo totalmente suo, sapevo che non mi avrebbe mai calpestato anche se non mi vedeva bene, sarebbe bastato che rimanessi fermo, mentre io facevo quello che è facile immaginare mia sorella si avvicinava lentamente verso di me, i suoi short mostravano tutte le sue titaniche gambe e il i piedi cominciavano ad annerirsi un poco per la polvere nel terreno, la gigantessa passò proprio sopra di me, muovendo molto lentamente i piedi, al telefono non smettevo più di ringraziarla, le dicevo che era bellissima, la dea si girò nella mia direzione, si fermò, sollevò il gigantesco piedone destro come per schiacciarmi, ma fermo il tallone a 40/50metri da me e sollevò la punta del piede mostrandomi tutta la pianta della sua perfetta estremità. . A quel punto si distrasse un attimo e mi disse: guarda all’angolo della stanza piccoletto.. ci sono un paio di formiche! Sapevo cosa provava ogni volta che ne vedeva alcune, in casa nostra c’erano molte formiche, per tutti erano un problema ma io ero estremamente felice di averle in casa, perché mia sorella si divertiva molto a schiacciarle , sia a piedi nudi che con le ciabattine, e molto spesso si divertiva a mettersi sopra di loro e schiacciarle una per una così che potessero vedere la fine che le aspettava e io mi mettevo vicino a lei fingendo di fare altre cose, ma in realtà ammiravo la sua crudeltà.
Mia sorella arrivò in un lampo sopra le formiche, sentivo i terremoti dei suoi piedi, a quel punto per non farmi perdere la scena cominciò la telecronaca del suo massacro.. Che peccato Giò.. sono solo 5! Vabbè mi divertirò comunque.. allora tu morirai per prima.. ecco Giò ho schiacciato la seconda con il pollice, ecco la terza questa la schiaccio con tutta la forza del mio tallone.. senti che botta! Boom! Effettivamente il terremoto era stato forte.. rimanevano ancora tre formiche che lei schiacciò trascinandole per diversi centimetri sotto il suo divino piede!
Ma a quel punto Atena sentii me urlare nel telefono, invocavo il suo aiuto, ero terrorizzato da una formica che stava venendo verso di me, avrebbe potuto uccidermi con un solo colpo di tenaglie, ma mia sorella fu velocissima, la formica era a meno di 40 cm da me, io urlavo, quando improvvisamente quello che a me sembrò un fulmine si abbatté sul povero esserino, il piede di mia sorella, precisamente il tallone, aveva distrutto la povera forma di vita con un tonfo sordo. Elisa vittoriosa sollevò il piede e disse: Nessuno fa male al mio fratellino. Raggiungi le tue amiche stronza. Mi mostrò trionfante le macchioline sotto al tallone le dissi: Grazie Atena, dev’essere davvero una bella morte la loro, ma non la vorrei per me!


[ replica ] no user ha inviato un messaggio dal titolo: Bravissimo ed ha ricevuto 0 repliche.
messaggio inviato in data: 31/Agosto/2006 15:45:01

Scrivi con molto trasporto. E' stato un piacere leggerla!

[ replica ] maniakus ha inviato un messaggio dal titolo: BRAVO !!!! ed ha ricevuto 0 repliche.
messaggio inviato in data: 31/Agosto/2006 17:05:03



[ replica ] lollosoman ha inviato un messaggio dal titolo: [ no titolo ] ed ha ricevuto 1 repliche.
messaggio inviato in data: 01/Settembre/2006 01:15:40

carina.. a parte per il fatto che c'è solo piede.. gusti
ma perchè all'inizio si chiama elisa e poi atena?

[ replica ] Alessio ha inviato un messaggio dal titolo: veramente bellissima. Bravo ed ha ricevuto 0 repliche.
messaggio inviato in data: 01/Settembre/2006 14:30:28



[ replica ] vuva ha inviato un messaggio dal titolo: bella storia ed ha ricevuto 0 repliche.
messaggio inviato in data: 02/Settembre/2006 23:43:06



[ replica ] tovanella ha inviato un messaggio dal titolo: STUPENDA!!!!! ed ha ricevuto 0 repliche.
messaggio inviato in data: 05/Settembre/2006 09:46:11

si dai continua cosi !!!!
avrei qualche suggerimento per continuare ma mi sembra gia che la storia vada nel verso giusto
aspetto con ansia il seguito
ciaooo

sberla ha scritto: Prima Storia ed ha ricevuto 6 repliche. [***]
inviato in data: 31/Agosto/2006 12:12:17
   no user ha replicato con: Bravissimo
   maniakus ha replicato con: BRAVO !!!!
   lollosoman ha replicato con: [ no titolo ]
     no user ha replicato con: Lollo lollo!...
   Alessio ha replicato con: veramente bellissima. Bravo
   vuva ha replicato con: bella storia
   tovanella ha replicato con: STUPENDA!!!!!



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