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Auriel83 ha inviato un messaggio dal titolo:
crescita esponeziale (secondo atto) ed ha ricevuto
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messaggio inviato in data:
10/Aprile/2007 12:09:52
dopo molto tempo sopno finialmente riuscita a convincere il mio "amico" dalla penna sciolta a continuare il racconto che aveva lasciato in sospeso mesi e mesi fa. per chi non lo sapesse è una storia mega (che si può trovare nella sezione storie) che mi venne dedicata ed ora finalmente continua dallo stesso punto in cui si era interrotta
buona lettura!
aurora era nell'estasi più totale: il suo corpo era scosso dai brividi di piacere infinito
mentre la sua mano accarezzava la figa nella quale stava amaciullando milioni di persone e
di palazzi. nella sua colossale lunghezza era appoggiato sulle ginocchia ai lati della
metropoli mentre i seni ittanici e lo splendido viso schiacciavano la città con cui si
trastullava. le sue sensazioni erano confuse mentre assaporava ogni minimo dettaglia della
scena, poteva sentire i palazzi che si sbriciolavano nella sue umide labbra così come vedeva
distrattamente l'uragano dei suoi sospiri di piacere che sradicava i pochi edifici rimasti
in piedi della città trascinando in una tempesta sensuale i miserabili abitanti della città
che un tempo erano i suoi simili.
gli aerei sganciarono le loro bombe nello stesso istante in cui lei, con un grido d'estasi
raggiungeva un nuovo orgasmo. prima che le bombe toccassero il suo corpo perfetto lungo 40Km
la sua figa, che fino ora aveva divorato ora rilasciava con un getto di fluidi tutto quello
che aveva contribuito al piacere. la spaventosa cascata di liquidi toccò il suolo nello
stesso istante in cui le bombe esplosero dirompenti su di lei. i poci sopravvissuto
osservavano quella cascata che colpiva il suolo con la forza di un meteorite sollevando
migliaglia di tonnellate di terra, fango ed edifici e pensarono che noj ci fosse modo più
bello di morire.
le bombe esplosero diffondendo sulla pelle della dea il loro calore inimmagginabbile,
l'ultimo pensiero coscientei di aurora erache la sua crescita stava ricominciando. poi si
persere nelle sensazioni: un immenso calore, il corpo percorso ancora dai brividi di piacere
dell'orgasmo appena raggiunto, sentiva il suo corpo che si ingtrandiva, la sua pelle che si
tendeva mentre si espandeva. poi un ondata di freddo la invasi insieme al calore bianco
(forse le radiazioni delle 14 bombe). in quel caleidoscopio di piacere e dolore l'unico suo
pensiero cosciente (o quasi) era il desidero di nuovo piacere, il desiderio di prendere il
posto nell'universo che le spetava: quello di dea assoluta e invincibile.
il suo corpo sembrò rilassarsi per un attimo dopo la tensione dell'orgasmo e delle crescita.
si sentì debole e stanca. tutto si fece nero. la spaventosa ragazza ormai di dimensioni
incalcolabili si lasciò cadere al suolo causando un terremoto che sventrò la terra e che fu
avvertito anche negli angoli più remoti del globo. nel sonno si girò a pancia all'aria con
noncuranza appoggiando i piedi sui fianchi delle montagne vicine, facendole franare come
mucchietti di sabbia poi cadde in un sonno profondo.
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"..purtroppo sembra che neanche la più grande arma dell'umanità sia stata in grado di
fermare le gigantessa. ora ci si interroga su nuove strategie per..."
il giornalista alla televisione parlava con tono serio ma pieno di un euforia che non era
sua. sapeva di star leggendo il bollettino della fine del mondo ma guardando quelle
immaggini non riusciva a contenere la libibine che ispiravano. davanti al televisore Claudia
pensava che era già il quarto giornalista che si avvaicendava dopo che i suoi due colleghi e
una collega avevano iniziato a venerare la gigantessa o a masturbarsi indiretta in suo
onore. non che lei non li capisse, aveva convissuto con aurora un paio di anni fa in una
casa studenti e ricordava ancora bene quanto poteva essere sexy.
claudia aveva circa 20 anni, viveva ormai di troppo in un paesino di periferia dove il suo
unico svago era rimasto il sesso. non si prostituiva, semplicemente ne faceva tanto e con
molti partner. ricordava ancora adesso coem era riuscita a convincere la stessa aurora a
"divertirsi" con lei, la prima volta per gioco le altre per piacere.
lei era una ragazza sopra le righe: un metro e ottanta circa, lunghi capelli neri con una
frangia che le copriva la fronte un viso innocente ma che con lievi espressioni nascondeva
una malizia e un desiderio pieno di buone promesse. non era snella come aurora ma la carne
era tutta nei punti giusti: un sedere sodo ma non troppo ciccolo, il ventre snello ma con
quel poco di carne in più che accentuava solo le sue curve sensuali. la sua terza abbondante
di seno spuntava sempre orgogliosa rigonfiando la maglia.
per quanto lo sport preferito di claudia fosse far sesso e per quanto non si masturbasse più
da quando aveva 13 anni ora, davanto allo spettacolo offerto dalla televisione aveva fatto
un eccezione alla regola come testimoniava l'umido sul divano. abitava lontano da dove ora
si trovava aurora, molto lontano per questo le prime fasi della sua crescita le aveva viste
con distacco, come si guarda un film. ora però dopo aver visto tutto quello che era successo
e come ora la sua ex coinquilina dormiva sdraiata su una città dopo il più grande orgasmo
della sua vita. ora su quel divano, sola in casa con indosso solo uno slip e una t-shirt non
desiderava altro che poter diventare come lei...
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gli scenziati che esaminavano il corpo di aurora (da un ovvia e ragionevole distanza) erano
allibiti, non solo la ragazza aveva continuato a crescere oltre ogni logica fisica ma
addirittura era sopravvissuta ad un bombardamento atomico senza riportare neppure una
scottatura! gli operatori sui vari elicotteri militari indossavano maschere antigas e
portavano con se la propria riserva di ossigeno. non avevano idea del perchè ma l'aria era
carica di una feroce euforia. gli scenziati dicevano che era dovito alla mostruoso quantità
di feromoni che la dea rilasciava ma i test dell'aria gli diedero ragione solo in parte:
l'aria oltre ad essere satura delle varie secrezioni di donna era invasa da uno strano tipo
di feromone combinatyo ad uan sostanza sintetica di origine sconosciuta. la teoria più
accreditata era che qualunque fosse la sostanza che aveva generato le crescita si era fusa
ora col DNA della gigantessa grazie alle radiazioni atomiche e ora si stava diffondendo
nell'atmosfera insieme ai suoi ormoni.nessuno aveva idea di cosa poteva succedre se la
stessa sostanza avesse trovato un organismo consono a trasformare qualcun'altro in un
titano.
nel frattempo i problemi non erano finiti mentre il più greande dispiegamento di forze della
storia dell'umanità si attivava per evacuare le città nei pressi della gigantessa tutti
sapevano che l'attuale pace era solo momentanea: il sonno di aurora era agitato e ogni tanto
la ragazza si muoveva leggermente per accarezzare il suo corpo o per stuzzicarsi nel sonno.
il suo spaventoso organo ebbe almeno altri tre spasmi che riversarono nuovi fluidi (in
proporzione poche gocce) sulla terra già devastata. molti però si domandavano cosa sarebbe
successo quando la dea, ora grande quasi 100km avesse avuto fame.
continua...