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jryan^ ha inviato un messaggio dal titolo:
Racconto: Pulsione III ed ha ricevuto
10 repliche.
messaggio inviato in data:
29/Maggio/2007 11:54:07
Vince senza dubbio la risposta : Vado Verso Casa.
Mi rimetto in cammino dopo pochi minuti. il cielo è ormai cosparso di stelle e dalla finestra al primo piano, accanto alla porta, vedo spandersi una luce calda e vedo a tratti delle ombre colossali oscurarla per pochi istanti.
Mentre muovo, passo dopo passo, verso l'enorme casa, penso a Maria, l'amica di Sara, una studentessa di economia, elegante e sensuale. Maria era una ragazza alta sul metro e settanta, capelli castani occhi marroni, un bel naso all'in su e un viso da smorfiosetta. il suo corpo era magro e ben fatto, con gambe lunghe , pancia piatta e un sedere perfetto. Era talmente piacente che in passato aveva fatto la modella. ora però, da qualche anno, si era messa a studiare seriamente, si era appassionata alla materia e nutriva grandi ambizioni nella sua mente narcisista e appagata solo da se stessa e dal suo successo personale.
Io la trovavo sexy all'inverosimile ma non sopportavo il suo carattere, al contempo però, non stavo più nella pelle al pensiero che mi sarei intrufolato in casa sua come una piccola formichina e che avrei potuto gironzolare ai suoi piedi.
Arrivato sulla soglia della porta mi sdraiai a terra e , prono, scivolai sotto di essa per ritrovarmi nel bel salotto di Maria. la stanza era immersa nella tenue luce di una lampada e nell'azzurrognolo del televisore acceso. Guardandomi intorno tra i divani, il tavolo e le poltrone ci misi un pò a capire se vi fosse Maria. solo sfrozando la vista la notai; era talmente colossale che all'inizio l'avevo scambiata per parte dell'arredamento. Se ne stava sdraiata sul divano, avvolta in una tutina di ciniglia , i capelli legati dietro la testa, il telecomando nella mano, i piedi nudi appoggiati sul bracciolo.
Camminai verso di lei con il cuore in gola, emozionato dalla sua bellezza.
L'assordante frastuono del televisore mi fece fischiare le orecchie, e continuando a camminare mi resi conto di essere esausto. dovevo riposare, ma in me, un altra folle pulsione mi spinse a pensare:"e se mi facessi vedere? se attirassi la sua attenzione?"
Il mio inconscio, poi neanche tanto incoscente, voleva vedere gli occhi di quella gigantessa posati su di se, voleva essere scambiato per un insetto, voleva essere schiacciato.
Continuai a camminare verso il divano e vidi le piante dei piedi di Maria, rosee e morbidamente poggiate sul divano con i talloni un pò compressi. deglutii nervosamente, poi vidi delle infradito di cuoio, con le cinghie ricoperte da pietre brillanti posate accanto al divano; sulla suola erano evidenti le impronte lasciate dal peso e dall'usura che i bei piedi di Maria gli avevano arrecato. Il cuore cominciò a pulsare all'impazzata. Il desiderio sessuale, seppure da poco appagato, si risvegliò e mi trovai di nuovo di fronte ad una scelta:
A)Raggiungo le infradito, ci salgo e mi godo l'aroma, il tepore ed il sapore della suola
B)raggiungo un punto vicino al televisore e cerco di attirare l'attenzione di Maria
C)provo l'impossibile: ovvero, mi arrampico sul divano e raggiungo i suoi magnifici piedoni?