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Di3go ha inviato un messaggio dal titolo:
Piscine Next-Gen ed ha ricevuto
5 repliche.
messaggio inviato in data:
19/Aprile/2008 13:08:28
Ciao a tutti,
ecco una mia interpretazione della storia di jryan^, siete tutti invitati a postare critiche commenti ecc.
Piscine Next-Gen:
Eccomi di nuovo di fronte all'entrata delle piscine Next-Gen; entrai, salutai la segretaria dietro il bancone, che mi fece un grosso sorriso, ed attraversai il portale e fui subito negli spogliatoi; in pochi minuti mi cambiai e mi avviai verso le piscine.
Appena fui più vicino alle piscine dove si praticava nuoto libero notai una ragazza, ma per me aveva le dimensioni di una gigantessa, seduta su una sedia da mare intenta a sorvegliare le varie piscine di nuoto libero e quindi sprovviste di allenatori. Feci ancora pochi passi e rimasi sorpreso, la bagnina era Chiara; studiava con me all'università, qualche volta avevamo fatto a scambio di appunti; ancora qualche passo e cominciai ad osservare come era vestita: tuta da ginnastica e delle semplici infradito da piscina, per farmi riconoscere pensai di agitare il più possibile le braccia quasi non accorgendomi di essere molto vicino alla striscia gialla.
Ad un tratto mi sentii riprendere con tono autoritario e riconobbi la voce di Chiara:"Ehi tu! Non sei stato informato dell'esistenza di questa striscia gialla? Potresti rischiare parecchio ad oltrepassarla!" detto questo mi guardò meglio e mi riconobbe pure lei ed escamò:"Ma io ti conosco! Sei proprio tu?" Io annuii e lei proseguì, questa volta con un tono più scherzoso:"Se ti schiaccio, poi io a chi li chiedo gli appunti? Tra poco più di un'oretta io smonto, possiamo parlare con comodo più tardi?" Io feci cenno di ok e cominciai a scaldarmi e lei si mise comoda a guardare i miei allenamenti. Dopo poco entrai in acqua e cominciai a farmi le mie vasche; dato che era un pezzo che non mi allenavo adeguatament,e trascorrevo qualche minuto a fondo vasca per riprendere un po' il fiato e approfittavo per guardare Chiara e le sue belle estremità. Passata circa un'ora ero oramai esausto e uscii dalla piscina, in quel momento vidi un altra ragazza passeggiare sopra la striscia gialla e si diresse verso Chiara, questa si alzò dalla sua sedia e amichevolmente chiaccherò con la nuova arrivata; notai che Chiara era leggermente più alta della sua collega, che indossava anche lei una tuta da ginnastica e delle infradito quindi si salutarono e Chiara rivolgendosi a me disse:"Il mio turno per oggi è finito. Se vuoi ti aspetto al bancone della reception!" Io feci di si con il capo e mi incamminai verso gli spogliatoi.
Poi rivolgendosi alla collega chiese:"Monica, domani mattina all'apertura trovo te come bagnina? Se non avessi troppa voglia di ripassare l'ultima lezione verrei volentieri a fare qualche vasca per rilassarmi un po'." Monica replicò:"Si ci dovrei essere io domani mattina all'apertura" nel frattempo avevo preso un po' di vantaggio, ma Chiara in breve tempo mi superò mostrandomi le sue rotondità e i suoi talloni molto ben curati.
Il più velocemente possibile arrivai agli spogliatoi mi feci una doccia e ripassai attraverso il portale, Chiara era già lì ad attendermi chiaccherando con la segretaria, appena mi vide la salutò e uscimmo; io le domandai se voleva mangiare una pizza cone me, lei annuì, ma voleva prima passare da casa per cambiarsi. Io la accompagnai e lei fu rapidissima nel cambiarsi, tornò giù con addosso una camicietta un golf di filo i calzoni e ai piedi dei sandali con due centimetri di zeppa, appena montata in macchina esclamò:"Sono pronta! Andiamo pure!" poi proseguì:"Certo oggi trovati lì è stata una bella sorpresa. Sei il primo che conosco che frequenta quella piscina." Al che io replicai:"Io l'ho letto su un volantino appeso in bacheca, all'inizio la cosa che mi ha incuriosito è stato il prezzo, ma poi sono rimasto ancora più meravigliato del fatto che tutto l'apparato di piscine stà in una stanza di cento metri quadrati; la mia prima esperienza di rimpiccilimento l'ho fatta quando ho dato un'occhiata ai locali, la segretaria è stata molto gentile da farmi da guida, in quel momento al suo confronto non ero nulla, come non ero nulla poco tempo fa davanti a te."
A questo punto Chiara mi interruppe:"Ah! Scusami se prima ti ho trattato un po' bruscamente! All'inizio non ti avevo riconosciuto. Pensavo che tu non fossi a conoscenza della linea gialla, sai a qualcuno ho dimostrato quanto sia pericoloso girovagare con il naso all'insù all'interno delle piscine senza far troppo caso a dove si va!" A quel punto mosso da curiosità domandai:"Cosa hai fatto? Sù sù, adesso sono curioso, raccontami tutto!" e lei proseguì:"Ok! Basta che non lo racconti troppo in giro! Circa un mese fa, un ragazzo di qualche anno più grande di noi, stava girovagando per le piscine senza far troppo caso a dove andava. Appena cominciò a camminare sulla linea gialla io senza fare troppo rumore mi tolsi le ciabatte mi alzai dalla sedia e con molta cautela mi misi alle sue spalle e divaricai le dita dei piedi; appena fece un altro passo indietro me lo ritrovai tra l'alluce e il secondo dito del piede destro e lì decisi di intrappolarlo. Per lui lo spavento fu fortissimo, nonostante la sua prestanza fisica non fu in grado di liberarsi, quindi cominciai a spiegargli la pericolosità di camminare sopra la striscia gialla; finita la ramanzina lo lasciai andare."
Io fui affascinato da questo racconto e le domandai:"Ma davvero? Vuoi dirmi che hai tenuto una persona fra le dita dei tuoi piedi? Raccontami! Com'è stata come esperienza? Cosa hai provato?" Al che lei replicò:"Si! L'ho fatto solo quella volta! Come esperienza cosa ti devo dire??? Ero un po' arrabbiata, quel tizio girovagava senza meta per la stanza, senza star troppo a preoccuparsi di essere alto solo tre centimetri; dopo quell'esperienza sta molto più attento. Adesso che mi ci fai pensare, oggi lo potevo fare pure con te!" Disse sorridendo e proseguì:"Se ti avessi riconosciuto prima avrei potuto tacere e lasciarti avvicinare un altro po', e sarebbe stato un gioco da ragazzi per me ghermirti e intrappolarti fra le mie dita dei piedi."
Oramai eravamo di fronte alla pizzeria e io cercai un posto per parcheggiare la macchina, una volta che fummo scesi replicai sorridendo:"Ok Chiara! Ti dò il permesso di ghermirmi a tuo piacimento. Ma raccontami un po' com'è che sei finita a lavorare lì?" Appena seduti al tavolo mi rispose:"Sai com'è! Stavo cercando un lavoretto da fare nei ritagli di tempo che non fosse troppo impegnativo; un giorno venni a sapere che cercavano alcune ragazze per un lavoro part-time e dato che il posto dove facevano le selezioni non era troppo lontano dalla facoltà decisi di andare; lì conobbi Monica, la ragazza che mi ha dato il cambio oggi; in tutto eravamo venti candidate." Io sempre più interessato domandai:"E in questa selezione vi hanno parlato del processo di miniaturizzazione a cui sono sottoposti gli avventori della piscina?" E lei:"No! Ci fecero solo qualche test di routine e qualche esame come quello della vista e dell'udito. Alle dieci candidate da loro ritenute idonee fu chiesto di tornare la mattina successiva a coppie, così decisi di fare coppia con Monica."
In quell'istante arrivò il cameriere e ordinammo il bere e la pizza, e come il cameriere si fu allontanato domandai:"Fu la mattina sucessiva che vi informarono circa il lavoro che dovevate svolgere?" E lei:"Si! Io e Monica ci presentammo puntuali il giorno successivo, la segretaria scelse me come bagnina e Monica dovette recitare la parte della cliente; lei doveva passare attraverso il portale ed entrare negli spogliatori, quindi accedere alle piscine; mentre io passai con la segretaria direttamente nella stanza adibita alle piscine." Ed io subito:"Come fu vedere Monica rimpicciolita ai tuoi piedi?" Lei proseguì:"La segretaria nel frattempo mi aveva fatto notare quanto fossero piccole per noi le piscine, ma aggiunse che per Monica sarebbero state immense. Da qui capii che a lei toccava essere rimpicciolita, ma non sapevo ancora quanto, e dopo poco tempo la vidi uscire dagli spogliatoi alta appena tre cemtimetri, fece qualche passo nella stanza e si accorse della segretaria e di me quasi subito; il suo stupore fu grandissimo e la segretaria la invitò percorrere il suo tragitto a ritroso in modo da far abituare anche lei ad avere persone miniaturizzate vicine. Posso dire di aver visto ai miei piedi tutte le mie nove colleghe!"
Detto questo io fui stupefatto e appena pagato il conto della pizzeria tornammo verso la macchina, giunti a casa di Chiara mi chiese:"Che ne dici se domani mattina all'apertuta ci facciamo qualche vasca assieme? Ti aspetto sotto casa alle otto e mezzo, poi andiamo assieme alla piscina!" Io feci solo di si con la testa e la salutai, quindi mi diressi verso casa dato che ero abbastanza stanco, appena toccai letto mi addormentai.
Continua?!?