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HOLLY10 ha inviato un messaggio dal titolo:
prima storia - Realtà alternativa - prologo e 1° parte ed ha ricevuto
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messaggio inviato in data:
19/Giugno/2008 19:18:10
Prologo
Terra hanno 2200 a causa di forti venti solari (radioattivi) provenienti dal sole che investirono in pieno il nostro pianeta, la popolazione umana subì radicali cambiamenti genetici, in particolare con riferimento ai maschi. Infatti nel preve volgere di pochi giorni gli uomini si ridussero ad esseri di circa 2 cm mentre le donne protette dal cromosoma Y, furono graziate da tali venti. Fù ben presto chiaro a seguito di successivi controlli clinici che tali effetti fossero definitivi e questo portò inizialmente al caos totale, infatti, ci si chiedeva come sarebbe stato possibile garantire nel medio termine la sopravvivenza della razza umana vista l'impossibilità di riprodursi in queste condizioni.
Fortunatamente, la situazione si calmò appena si verifico la prima notte di luna piena la quale per qualche misterioso influsso faceva si che gli uomini tornassero ad assumere il loro aspetto iniziale per tutta la durata del fenomeno (comprese le ore diurne). Tuttavia appena finito, tornavano ad avere le dimensioni di 2 cm.
Ora voi tutti immaginerete che si tratti della solità storia dove le donne dominano in virtù delle loro dimensioni gli uomini ridotti a poco più che giocattori erotici o insetti, invece ciò non accadde, anzi il ruolo dei maschi divenne ancora più forte. Infatti il genere umano per poter garantirsi gli stessi confort della vita che aveva in precedenza dovette riorganizzare radicalmente il sistema di distribuzione dei lavori (vi immaginate uomini di 2 cm che lavorano in fabbrica per costruire automobili, elettrodomestici, mobili, che mantengono l'ordine pubblico ecc), attribuendo ai maschi tutte quelle attività lavorative che comportavano un maggior ricorso all'intelletto (notai, tecnici informatici, ricercatori, promotori e broker finanziari ecc) per nulla colpito dagli effetti della riduzione delle dimensioni, mentre le donne a malinquore dovettero la maggior parte ripiegare su attività lavorative più manuali andando a sostituire l'uomo anche in quei settori in cui fino a poco tempo fa erano un tabù per esse (si pensi ai marinai assegnati ai sottomarini, astronauti ecc.).
Tuttavia, grazie alle loro dimensioni le donne si fecero valere per quanto riguarda la costruzione di un mondo migliore, dove la pace e l'armonia prevaleva sull'istinto alla guerra e agli interessi economici (che erano gli aspetti preponderanti in passato vista la maggior influenza maschile).
Anno 2250
Prima parte
La storia che mi accingo (che parolone) è ambientata in Italia e riguarda un ragazzo di 25 di nome Daniele che viveva in casa con la madre e sua sorella minore di 20 anni (ma con il cervello di una quindicenne e presto capirete il perché) di nome Anna. Daniele lavorava come avvocato presso una delle più grandi banche europee con filiale nella città in cui viveva, mentre la mamma era capitano dei carabinieri della locale stazione dei carabinieri. Anna invece faceva la classica vita di una studentessa Universitaria, di giorno andava hai corsi ed il pomeriggio e la sera se la spassava con le amiche, ed ogni tanto quando gli pareva si dedicava allo studio.
Erano passati 50 è la società aveva subito altri cambiamenti, infatti dalle prime nascite ci si accorse che era possibile far inizialmente crescere i maschi in appositi ambienti sterili al sicuro dai venti solari in modo da garantire almeno inizialmente una vita relativamente tranquilla, tuttavia al compimento dei 10 anni per ragioni pratiche (e di spazio) i maschi erano costretti a lasciare tali luoghi e subire la mutazione genetica causata dall'ambiente ormai periodicamente soggetto a tali venti, le donne venivano invece fin dall'infanzia “addestrate” a rispettare una miriade di regole in grado da garantire il più possibile l'incolumità dei maschi (mia sorella aihmè alcune volte si dimenticava anche quelle più basilari). Il premio del rispetto delle stesse stava nella possibilità di poter andare prima a convivere con il proprio ragazzo e poi a poterlo sposare, in mancanza del loro rispetto, questo non era possibile e l'istinto legato alla sopravvivenza dei propri geni prevaleva su tutto il resto (visto anche il divieto legato al ricorso alla inseminazione artificiale, salvo il caso in cui il proprio compagno fosse sterile).
Daniele si era, da poco (4 mesi) messo a frequentare una ragazza di 24 anni di nome Laura conosciuta ad una festa durante una notte di luna piena, ella era capitano della 25° squadra dei pompieri della città in cui viveva Daniele. Laura è una bella ragazza di 1 metro e 80 centimetri, misure pressoché perfette ed un fisico da urlo visto anche il lavoro che svolgeva, portava il 41 di scarpe che anche se all'apparenza possono sembrare grandi erano più che proporzionati all'altezza della ragazza, anzi sembravano più piccoli della realtà. Laura aveva un carattere dolce e allo stesso tempo forte, era molto prececisa, aveva sempre ottenuto il massimo dei voti sia a scuola che nei corsi organizzati dalla comunità per abituare alla convivenza con i maschi. Insomma quello che si può dire una ragazza perfetta. L'amore tra i due sbocciò molto presto ed anche la madre di Daniele non aveva nulla da dire per la scelta effettuata da suo figlio, tant'è che non si oppose alla richiesta avanzata dai due di andare a vivere insieme. Tuttavia prima che ciò si potesse realizzare era necessario frequentare un corso finale di un anno in cui sarebbe stato insegnato tutto ciò che sta dietro alla convivenza tra una donna di 1 metro e 80 cm ed un ragazzo che per buona parte di un mese era alto solo 2 cm.
