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HOLLY10 ha inviato un messaggio dal titolo:
Realtà alternativa - 2° parte ed ha ricevuto
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messaggio inviato in data:
20/Giugno/2008 19:35:14
2° parte
La settimana prima che il corso iniziasse era una notte di luna piena ed io e Daniela decidemmo di andare a festeggiare l'inizio del corso, mentre mia sorella Anna, invece che studiare per un esame decise di andare in discoteca con le amiche.
Io rincasai alle 4.30 di notte mentre la mia sorellina alle 6.00. Dimenticavo vista la particolare situazione gli uomini avevano accanto ad un letto normale in cui dormivano nelle notti di luna piena un tavolo su cui si trovava una vera e propria casa stile barbie in miniatura (contenente tutti i confort di una casa normale, televisore, computer, bagno ecc) in cui i maschi vivevano durante i periodi in cui erano alti 2 cm, salvo ovviamente gli spostamenti per lavoro ovvero all'interno della casa grazie all'ausilio delle donne. Per i maschi uno dei maggiori problemi (tra quelli più comuni e causa di maggiori incidenti domestici soprattutto in passato) era legato all'ultima notte di luna piena, infatti, in questo caso si andava a letto avendo le dimensioni normali e ci si risvegliava rimpiccioliti. La madre di Daniele perciò tutte le volte si alzava prima di me, mi veniva a svegliare togliendomi dal letto e lo “accompagnava” alla casina posta sul mobile accanto in cui Daniele andava a prepararsi per andare a lavoro (tutte le mattine un'apposita corriera della banca passava a prendere tutti gli impiegati maschi per portarli a lavoro). Ma quel giorno era sabato per cui sua madre vista la festa della sera prima decise di lasciarlo dormire in santa pace sul lettone. Alle 12.00 poco prima di andare a lavoro (turno pomeridiano + notte), Marta (il nome della madre di Daniele) aprì la porta della camera di Anna svegliandola e dicendogli le seguenti parole “Anna, alzati che lunedì hai l'esame di chimica e devi studiare, inoltre ricordati di andare a svegliare tuo fratello, levalo dal letto e digli di vestirsi che ha da sistemare la sua casettina, poi prendi il suo pigiama e la sua biancheria da “grande” e fai il bucato che tanto per un po' non gli serve, ... , e già che ci sei lava anche tutta la tua bincheria (calzini e calze comprese) sono più di due settimane che non fai altro che accumularla nel tuo cesto, tra un po' appesterai tutti quanti ... hai capito?!?”. Anna rispose mugugnando un po' vista anche l'ora che aveva fatto “si ... mamma ... non ti preoccupare, faccio tutto io ...” e si girò dall'altro lato del letto. La mamma sentita la risposta prese la sua roba ed andò al lavoro (grosso errore).
Alle 12.30 squillò il cellulare di Anna, era Roberta una sua cara amica, Anna risposte e Roberta gli disse “Anna ci sei, sei connessa?”
Anna “che vuoi rompi?”
Roberta “ho saputo che il negozio di Chanel in centro per oggi pomeriggio dalle 14.00 organizza una svendita di profumi muoviti che altrimenti facciamo la fila”. Mia sorella si alza di colpo dal letto e comincia a vestirsi in fretta e furia poi va in cucina per pranzare, mangia, mette tutto a posto e poi mentre si sta per avvicinare alla porta si ricorda le parole della mamma, ... e pensa “cazzo ... se non la sto a sentire stavolta mi picchia (che brava figliola penserete)” quindi torna indietro entra in camera “apparecchia” la scrivania simulando in tal modo che ha studiato poi prende il cesto della sua biancheria si precipita a corsa verso la lavatrice e poi si ricorda, “ah ... già mi dimenticavo di Daniele uffa che palle” per ciò torna sui suoi passi e va verso la camera del fratello.
Daniele nel frattempo era nel mondo dei sogni stanco per la settimana di duro lavoro e per la notte appena trascorsa in compagnia della sua ragazza ..., quando all'improvviso il terremoto si sentii sollevare violentemente (era sua sorella che aveva letteralmente appallottolato il pigiama con dentro il fratello e poi preso il pigiama) e ricadere con altrettanta rapidità, non riuscendo a capire che cavolo stesse succedendo, tuttavia all'improvviso egli avvertii quando era ancora all'interno della maglia del suo pigiama un fortissimo odore nauseabondo (erano i calzini e le calze accumulate da + di due settimane nella cesta chiusa ermeticamente da sua sorella quando la teneva in camera sua “mica scema!”). Daniele senza riuscire a capire che stesse succedendo cominciò a districarsi nel tentativo di uscire da quella trappola che era diventata la sua maglia, senza tuttavia riuscirci in quanto veniva continuamente sballottolato un po' in qua e un po' in la (Anna aveva molta fretta doveva prendere la metro per andare in centro ed essere tra le prime ad entrare nel negozio con le amiche). Dopo tutto quello sballotamento Daniele avvertì in sequenza prima una specie di vuoto d'aria e subito dopo un spinta forte in avanti (rispettivamente dovute al fatto che Anna aveva posato velocemente a terra la cesta e appallottolando velocemente la roba aveva messo tutto quanto in lavatrice senza il minimo indugio “il tempo era tiranno!”). Quando Daniele riusci a uscire dalla manica sinistra del suo pigiama sbianco di colpo infatti si trovo di fronte prima un calza puzzolente della sorella e poi alzando un attimo la testa vide di fronte a se poco sopra il bordo di gomma dell'oblò della lavatrice comprata tramite internet da lui stesso pochi giorni prima per fare un regalo alla madre...
La prima cosa che pensò fra se e se fu “ma che caz... sta facendo mia madre” ma subito dopo intravide dal vetro la sorella tutta indaffarata a capire come funzionava la nuova lavatrice cantando tra se e se. Daniele allora senza badare alla puzza si precipito verso la guarnizione e sfruttando la biancheria si arrampicò fino a raggiungere l'oblo dove cominciò a battere al vetro e urlare per cercare di attirare l'attenzione della “distratta sorella”, senza tuttavia riuscirci (il vetro spesso e la chiusura ermetica infatti annullavano ogni rumore, l'unica speranza era legata al fatto che Anna sbirciando nell'oblo lo notasse), infatti ormai Anna da un lato si era dimenticata letteralmente del fratello eccitata dalla svendita e dall'altra era troppo impegnata a capire come funzionava la nuova console della lavatrice (ci teneva a non sbagliare programma in quanto non voleva correre il rischio di rovinare la sua biancheria).
Anna parlando a se stessa diceva “allora vediamo un po' questi dovrebbero essere i tasti che regolano la temperatura, vediamo 70, 60° ... mmh... no no voglio dare retta al mio fratellone che mi dice sempre che la lavatrive lavora ugualmente bene a bassa temperatura, quindi imposto una temperatura + bassa facciamo 30°” fatto ciò si mise ad aggeggiare sul livello dell'acqua ed anche qui visto lo scarso volume della roba da lavare e dei consigli della madre disse “facciamo un riempimento del cestello pari al 40%” (nel frattempo Daniele si muoveva a più non posso nei limiti di un omino di 2cm). Poi passo “finalmente” al programma di lavaggio prese il libretto delle istruzioni e disse leggendo le varie opzioni che dava la lavatrice ed andando a vedere sul libretto in come si suddivideva il programma di lavaggio “delicati, tende, vestiti da lavoro, panni particolarmente sporchi ... che cacchio vuol dire questo?!?, seta, lino, abbigliamento normale ecc. Che casino ma non era meglio la vecchia lavatrice era + semplice da programmare ... accidenti a Daniele e il suo regalo se mi fa perdere la metro me la pagherà cara...” Alla fine Anna scelse per non correre rischi particolari il programma di lavaggio “abbigliamento normale” mise il detersivo (che ormai da + di un secolo era totalmente atossico per rispettare l'ambiente) ed avvio la lavatrice totalmente ignara che Daniele fosse lì dentro ed andò via.
Daniele nel frattempo si era messo a piangere come un bambino ... all'improvviso vide però Anna scendere le scale a corsa e tornare verso la lavatrice e subito pensò “lo sapevo che stava scherzando non poteva dimenticarsi di me... quella ...”. Anna si avvicino alla lavatrice e ... premendo un tasto alcune volte disse “sarà meglio disinserire le centrifughe, non vorrei rischiare!!!” ed andò via definitivamente).
continua ...
si accettano commenti soprattutto da parte dei membri più esperti di me nel raccontare storie...