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HOLLY10 ha inviato un messaggio dal titolo:
Realtà alternativa 8° parte ed ha ricevuto
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messaggio inviato in data:
28/Giugno/2008 13:28:00
8° parte
Arrivò il mese di Luglio, sia il lavoro che gli incontri con la dott.ssa Giulia proseguivano a gonfie vele, nonostante la disavventura che Daniele ebbe durante il primo incontro (vedi ep. precedente), inoltre si dovette pure scusare la settimana successiva a seguito “della sua assenza” al primo incontro. Anche Daniele come Laura fu sottoposto ad un colloquio personale con la dott.ssa di durata tuttavia diversa (quello di Laura era durato poco più di mezzora) mentre il suo durò più di un’ora e mezzo durante il quale oltre a chiedere le stesse cose che chiese a Laura si spinse molto più affondo, andando ad indagare circa come era suddiviso il rapporto di potere all’interno della coppia (cioè se le decisioni erano prese da uno solo ovvero erano condivise). Ma anche quali erano le parti del corpo di Laura che gli piacevano di più (su questo ero stato messo in guardia dalla dott.ssa Giovanna, la quale mi aveva suggerito di restare sul vago, per evitare che potessero pensare strane cose su di noi), se facevano giochi sessuali strani, se avevano già fatto delle vacanze insieme ecc. ecc. In sostanza fu sottoposto ad una serie di test psicologici per vedere se era sano di mente ovvero un pervertito (cosa che non si riteneva affatto nonostante le sue ultime disavventure dovute soprattutto alla sfiga più che alla propria volontà). Dai test non emerse nulla di strano, anzi la dott.ssa si congratulò con la coppia per i risultati ottenuti.
Come detto all’inizio venne Luglio e con tale mese il tanto agognato weekend coincidente con le notti di luna piena, tanto che da tempo Daniele e Laura avevano programmato un viaggio al mare. Voi penserete era ora che si riposassero insieme un po’ ed invece pochi giorni prima Laura durante una notte di fuoco a lavoro si prese un brutto virus para-influenzale che prontamente attacco al suo ragazzo, il viaggio ovviamente andò a farsi benedire, ma la ciliegina sulla torta fù la diagnosi della dott.ssa Giovanna (medico di Daniele) che candidamente gli disse “mi spiace Daniele ma ti devo purtroppo dire che tra gli effetti collaterali che tale virus porta ai maschietti vi è quello di impedire durante il decorso della malattia che voi torniate alle vostre dimensioni normali durante le notti e i giorni di luna piena” (quindi oltre al danno la beffa per Daniele).
La dott.ssa inoltre gli disse che siccome non era stato ancora scoperto il meccanismo in base al quale il virus impediva la ricrescita, Daniele avrebbe dovuto passare tali giorni in ospedale oppure in alternativa presso il suo ambulatorio altrettanto fornito per essere sottoposto ad analisi. Il ragazzo ovviamente optò per la seconda possibilità e salutato la sua ragazza (telefonicamente visto che lei era a letto con la febbre), la madre e la sorella (che sarebbero andate al mare al posto dei due innamorati), si trasferì per due giorni e due notti a casa di Giovanna e del suo compagno (con cui viveva ormai da 4 anni senza tuttavia aver avuto ancora figli) che nel frattempo era tornato alle sue dimensioni normali.
Il primo giorno, passò con una certa tranquillità fra test e analisi a cui fù sottoposto dall’attenta dott.ssa mentre suo marito era andato a pescare con gli amici. Tuttavia Daniele che conosceva Giovanna fin da piccino e che considerava una sorella maggiore (lui aveva 25 anni e lei appena 30) capii subito che c’era qualcosa che non andava nella donna e gli chiese che cosa la turbava, Giovanna prima fece un po’ di resistenza e poi scoppio a piangere, raccontando che aveva scoperto da poco che il motivo per cui lei e suo marito non avevano avuto figli era a causa di un difetto genetico che lei aveva e che avrebbe reso difficilissimo in condizioni normali avere un figlio.
Daniele da bravo “fratellino minore” cercò di consolare la donna e gli chiese se esistesse una qualche cura a questo suo problema. Giovanna gli rispose che non esisteva alcuna cura ufficiale tuttavia era stata messa a punto una sostanza sperimentale che avrebbe dovuto aumentare esponenzialmente la fertilità di una donna, ma vi erano stati problemi con riferimento alla sua somministrazione. In particolare, vista l'estrema volatilità della sostanza stessa questa doveva essere somministrata tramite un microspruzzatore direttamente nella parte alta della vagina dove si trovava il canaletto che portava all'ovulo, il trattamento si sarebbe dovuto ripetere per due volte a distanza di un ora. Daniele gli disse: “visto che c'è una soluzione, perché non ti offri come volontaria per la sperimentazione?” Giovanna gli rispose “lo so, ma purtroppo ad oggi pur esistendo bombolette per spruzzare la sostanza, non si sa come arrivarci, in quanto la zona interessata è estremamente piccola e difficile da raggiungere inoltre la sensibilità richiesta nei movimenti è molto elevata e i macchinari ad oggi non sono adatti”.
Daniele: “ma come siamo nel 2250 e non ci sono macchinari adatti?”
Giovanna: “la verità è che nessuno vuole investire ingenti somme di denaro per una terapia che non offre alcuna garanzia di riuscita, inoltre le donne affette da tale difetto sono veramente pochissime nel mondo, per cui anche in caso di successo non rientrerebbero delle spese”. Continuò “guarda anche se sono riuscita a farmi dare alcuni campioni del medicinale, cosa che non è stata affatto facile non ho potuto utilizzarla”.
Daniele: “che peccato” e poi disse una frase di cui si sarebbe pentito in seguito “purtroppo non ho conoscenze, comunque se hai bisogno di un aiuto io sarei disposto a fare qualsiasi cosa per te, tu ti sei sempre prodigata nell'aiutarmi in passato”.
Giovanna rimase in silenzio ma poi disse: “no Daniele, non posso chiedertelo, mi vergogno troppo” e Daniele “dai non ti vergognare, se c'è qualcosa che posso fare dimmela e la farò”.
