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HOLLY10 ha inviato un messaggio dal titolo:
Realtà alternativa - 11° parte ed ha ricevuto
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messaggio inviato in data:
16/Luglio/2008 18:48:08
Erano passati una decina di giorni dall'ultima avventura del nostro eroe, durante tale periodo la sorellina di Daniele stava affrontando un vero e proprio “tour de force” per cercare di prepararsi il meglio possibile ad un altro esame universitario, ora voi penserete che lei avesse finalmente messo la testa a posto, ma ciò non corrispondeva al vero, infatti, l'esame che cercava di preparare in 15 giorni era niente po' di meno che matematica 2 uno degli esami più duri della facoltà e questo poiché aveva passato la seconda metà di giugno e la prima di luglio a divertirsi con le amiche (quando mai aveva smesso). Daniele durante tale periodo non passava giorno a dirgli che tanto era inutile e che non ce l'avrebbe mai fatta in così poco tempo, rammentandogli, inoltre, che già era stata fortunata a passare quello di chimica poco tempo prima.
Gli ultimi cinque giorni passarono velocemente, e come Daniele aveva pronosticato la povera Anna prese la più classica delle batoste, tanto da lasciare il compito scritto pressoché in bianco. Tornata a casa fu subito presa in giro da Daniele al quale rivolse un gestaccio (dito medio), la madre alla vista di quello e arrabbiata dal modo con cui aveva preparato tale esame, disse ad Anna “Daniele ha ragione, nonostante tu abbia ormai 20 anni invece che diventare più responsabile continui a fare la bella vita alle mie spalle e quelle di tuo fratello, ma adesso basta ... ho deciso, mi spiace ma per punizione ti proibisco di andare in vacanza questa estate con le tue amiche e di andare al concerto di quel gruppo ... come si chiama ... che a te piace tanto la prossima settimana”.
Anna a sentire queste parole prima pregò sua madre di perdonarla e di ritirare la punizione, ma sua madre ormai aveva deciso e non aveva nessuna intenzione di rimangiarsi quanto detto. Nel frattempo Daniele vista anche l'aria che stava tirando si era ritirato in camera sua nella sua casettina a vedere un dvd. Anna si diresse in camera sua si buttò sul letto e cominciò a piangere, nel frattempo la madre si era messa a fare pulizie in salotto.
Anna mentre era sul letto ad un certo punto cominciò a mugugnare, “stavolta hai esagerato, ..., me la pagherai cara maledetto, ... ti faccio vedere io chi di noi è il più forte e comanda in casa nostra, microbo che non sei altro...” (ovviamente tutto questo era rivolto a suo fratello Daniele che nella mente della sorella era diventato non solo il responsabile della sua punizione, ma anche il motivo per cui non aveva superato l'esame di matematica 2). Perciò smise di piangere e cominciò a pensare come vendicarsi nei confronti di suo fratello, all'improvviso ebbe quella che noi definiremmo illuminazione divina, si alzò dal letto e quatta quatta senza fare rumore e approfittando del fatto che sua madre stava passando l'aspirapolvere nel salotto, si recò in camera del fratello e chiamatolo gli disse se poteva uscire un attimo che gli doveva fare una domanda inerente ad un esercizio della prova scritta che non aveva superato. Daniele sorpreso da tale domanda, restò un po' titubante ma poi da bravo fratellone decise di uscire, ma appena uscito dalla porta della sua casina, si sentii afferrato dalla mano di sua sorella, con la quale avvolse completamente il corpo di Daniele allo scopo di impedirgli di fare troppo rumore. Quindi corse in camera sua, senza farsi sentire dalla madre e chiuse la porta a chiave, fatto ciò mise suo fratello sulla sua scrivania e lo copri con un picchiere colorato in modo da impedirgli di vedere dicendo “adesso ti faccio passare il ruzzo di prendermi in girò tutte le volte”. Daniele immediatamente ripensò a quello che sua sorella gli aveva fatto l'anno prima (vedi 3° parte) e cioè quando gli aveva fatto passare la notte nelle sue scarpe da ginnastica, ma questa volta la madre non lavorava di notte per cui al più tardi verso l'ora di cena l'avrebbe cercato.
Pochi minuti dopo il bicchiere si sollevò e Daniele fu preso dalla mano della sorella e come lui aveva in un certo modo previsto si ritrovò scaraventato dentro la scarpa da ginnastica destra della sorella, tuttavia notò qualcosa che non andava, infatti a differenza dell'altra volta la scarpa non era impregnata di sudore della sorella, anzi era asciutta al suo interno, nonostante ciò, tuttavia, l'odore era abbastanza forte. Mentre si trovava dentro e confuso, Anna si avvicinò alla scarpa con uno sguardo a dir poco diabolico che Daniele non gli aveva mai visto e disse “adesso io e te ci divertiamo” e lui rispose “dai Anna non scherziamo, falla finita o lo racconto a mamma” e lei “non credo proprio dopo questa esperienza non avrai più il coraggio di metterti contro di me, io sarò anche meno intelligente di te, ma comunque sia rispetto a tu io sono ... io sono ... io sono, si sono una DEA”. Detto ciò posò a terra la scarpa non prima di averla inclinata in avanti per far finire Daniele in punta e poi vi infilo il suo piedino lentamente pregustando ogni istante del gesto. Il nostro eroe alla vista delle dita nude del piede della sorella per istinto cercò di tirarsi indietro, questa volta tuttavia lo spazio tra lui e le dita della sorella era veramente minimo tanto che con la sua bocca era quasi a contatto con il pollice di sua sorella.
Anna allora si avviò senza tuttavia posare il piede destro a terra verso il televisore e mise un ben dvd di avventura, dopo di che andò a sedersi sulla ciclette che nel frattempo aveva posizionato di fronte al televisore e vi si sedette. Avviò il film e disse “adesso Daniele ci divertiamo per un'oretta e mezzo” (ovviamente Daniele non poteva sentire). Ma prima di incominciare a pedalare, mosse le dita del suo piede destro verso l'alto e inclinando la scarpa fece in modo che il corpo di Daniele andasse a finire sotto le sue dita, dopo di ciò le riabbassò, facendo si che suo fratello rimanesse rinchiuso quasi ermeticamente nello spazio che si viene a creare sotto le dita del piede. Tuttavia a differenza di quello che era successo con Laura, il nostro eroe, non fu soggetto a forti pressioni, anzi, riusciva a respirare con una certa regolarità nonostante l'aria fosse già impregnata dell'odore dei piedi della sorella, infatti la sorella nonostante ce l'avesse con il fratello non aveva alcuna intenzione di fargli male seriamente ma solo di vendicarsi e di dimostrare la sua “superiorità fisica” nei confronti del fratellone.
Una volta che tutto era a posto cominciò a pedalare con una certa insistenza fin dall'inizio. Daniele che inizialmente non capiva come mai la sorella l'avesse posizionato li sotto, dopo pochi minuti capii, rabbrividendo tutto di un colpo, infatti ricordo siamo a luglio e stiamo parlando di scarpe da ginnastica, l'aria divenne subito pesantissima inoltre il forte caldo che subito si era manifestato, fece si che non solo il piede di Anna cominciasse a grondare di sudore, ma anche il povero Daniele si ritrovo a sudare come un cane, tanto che gli sembrò di stare in una sauna da ore. Tanto che cominciò ad avere un mal di testa sempre più forte, legato alla perdita di liquidi troppo veloce, ben presto il giovane si rese conto che se non avesse trovato una soluzione sarebbe morto per disidratazione (infatti la sua elasticità in questo caso gli serviva ben poco), ovviamente non vi era acqua disponibile, per cui l'unico modo di sopravvivere era quello di reintegrare i liquidi con il sudore dei piedi della sorella.
Preso dalla disperazione e non trovando soluzioni alternative non potè fare altro che aprire la sua bocca ed aspettare che una goccia di sudore gli cadesse in faccia, ma questa volta ciò non accadde, infatti i piedi di Anna per il calore generato dalla sua “corsa sostenuta” e dalle scarpe da ginnastica, era talmente elevato che il sudore scorreva dal piede lungo i canaletti tra le dita piedi della sorella fino alla suola della scarpa. Per cui l'unica possibilità di “bere” per Daniele era di andare a leccare i piedi della sorella lungo questi “rigagnoli di sudore”. Daniele avvicinò piano piano il corpo e la testa allo spazio esistente tra il pollice e il secondo dito della sorella e facendosi coraggio piegò la testa verso l'attaccatura in mezzo alle due dita del piede e con la lingua ben fuori diede alcune forti leccate che gli permisero di ingerire un po' di sudore della sorella. Il sapore era più acro e maleodorante rispetto al sapore di quello di Laura, sintomo che la sorella non si lavava da alcuni giorni i piedi e dalla maggior presenza di sali nel sudore della sorella, tuttavia Daniele nonostante gli attacchi di vomito si fece coraggio e continuò a leccare senza sosta.
La sorella nel frattempo si godeva il film, quando all'improvviso sentii un formicolio provenire dal suo piede e capii immediatamente quello che stava succedendo e disse “mmmhhh! ... oh... siii, Daniele, continua così ... sei fantastico come assorbi sudore, dovresti cambiar lavoro ... avresti maggior successo”. Anna aveva raggiunto in pieno il suo scopo, infatti fin dall'inizio il suo obiettivo era proprio questo, tanto che subito dopo disse “sai mi fai un po’ pena, quindi ho deciso di aumentare l'andatura così suderò di più e tu potrai nutrirti più facilmente... visto che sorella premurosa che hai” fatto questo aumentò l'andatura, prima però muovendo attentamente le dita fece in modo di invertire la posizione del corpo di Daniele che si ritrovò con la testa tra il mignolo ed il quarto dito del piede, lì l'odore, unito allo spazio ridotto era ancor più nauseabondo, inoltre il sudore era maggiore e quindi Daniele, poté assimilare più liquidi con le sue leccate sempre rivolte all'insenatura esistente tra le due dita del piede della sorella. La tortura andò avanti per tutta la durata del film, Anna inoltre fece cambiar spesso la posizione a suo fratello tanto che alla fine aveva ripulito tutte le insenature esistenti tra le dita della sorella. Alla fine la sorella quando si sentii esausta scese dalla ciclette (era passata più di un'ora e mezzo), prese le sue infradito di plastica, si tolse le scarpe e col le dita sul naso sbirciò dentro la scarpa destra, Daniele si trovava quasi in punta con la faccia e il corpo rivolto verso l'alto, respirava abbastanza regolarmente, tuttavia, il calore fino ad allora sopportato, la stanchezza e l'ingente quantità di sudore ingerita (aveva la pancia gonfia) gli impediva di stare in piedi ma non aveva riportato lesioni (sua sorella infatti era stata attenta almeno su quel versante → non era a conoscenza dei poteri del fratello). Anna gli disse “Come è andata, .... ti sei divertito li dentro?!? ... Visto che succede a mettersi contro di me, ... ricordati io sarò anche più giovane di te ma le mie dimensioni fanno si che io sia paragonata a te una vera e propria DEA a cui si deve portare rispetto.” “Adesso riposati li dentro mentre mi faccio una doccia e rifletti sul tuo comportamento avuto nei miei confronti nelle ultime due settimane” gli disse infine Anna.