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qazwsx12it ha inviato un messaggio dal titolo:
Storia: PMI ed ha ricevuto
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messaggio inviato in data:
10/Agosto/2008 21:25:38
Finalmente ci sono riuscito !!! Sono diventato un membro pmi: Polizia Miniaturizzata Internazionale. La strada è stata dura e lunga, ma tra poco mi sarà assegnata la mia prima missione miniaturizzata.
Il tutto era iniziato circa 5 anni fa, quando, tramite una serie di ricerche in internet ero riuscito a scoprire questo speciale corpo di polizia, per ovvi motivi sconosciuto e mantenuto segreto per ragioni di sicurezza.
Dopo una serie di primi test attitudinali un giorno ero stato contattato da uno strano personaggio che mi portò in un distretto di polizia e mi disse che se volevo potevo far parte del nucleo, ma che una volta presa la decisione non si poteva tornare indietro.
Io accettai, anche perchè la particolarità del corpo era quella di essere rimpiccioliti e di seguire le tracce di reati senza essere visiti dai delinquenti. Inoltre quello che mi tentava era che le persone che si dovevano pedinare erano solo ed esclusivamente donne. Vista la mia natura di feticista decisi di accettare e venni mandato alla scuola della pmi.
Arrivato all'accademia mi fecero subito l'esame fisico e poi mi fecero entrare in una speciale macchina dove venni colpito da un raggio luminoso. Questo raggio dava al mio corpo la particolarita di poter diventare della grandezza desiderata fino a mezzo centimetro e in più il corpo una volta rimpicciolito prendeva una serie di caratteristiche importanti, ovvero era in grado di sopportare grosse pressioni senza problemi, se non quello del dolore provato.
Il giorno dopo iniziò il mio allenamento: Andai in una sala dove c'era una segretaria, Betty, della pmi (molto bella, era bionda e alta 1, 80, gambe moolto lunghe e senza calze, ai piedi calzava delle scarpe chiuse di vernice nera). Mi chiese di rimpicciolirmi e con un po di fatica ci riuscii, ma con mia sorpesa appena divenni circa mezzo centimetro si chino e mi prese in mano e mi disse: "oggi iniziamo il tuo allenamento: sopportare il calore e lo sforzo, non aver paura oggi ci andremo leggeri, eh eh eh"; detto questo si tolse una scarpa e mi mise dentro. Io sentii subito la puzza di piedi, anche perchè la scarpa era già piena del sudore dei piedi di Betty. Una volta dentro mi disse di andare nella punta perchè tra poco lei si sarebbe rimessa la scarpa. Io preso un po dal panico iniziai ad andare verso la punta, ma più mi avvicinavo e più l'odore si faceva intenso, decisi quindi di tornare indietro, ma fu il mio primo errore, perchè Betty che pensava che fossi già in posizione stava calzando la scarpa ed ebbi solo il tempo di vedere la pinta del piede arrivare e pressarmi sulla suola della scarpa.
Betty non capì subito di avermi sotto il piede, perchè mi stava cercando con le dita dei piedi, e muovendo le dita dei piedi muoveva tutta la pianta del piede schiacciandomi ripetutamente. Io non capivo più nulla, infatti il terrore non mi faceva pensare e ogni vola che la pressione aumentava ero costretto ad aprire la bocca e a leccare il piede, bevendo il sudore di Betty.
Fatemi sapere se vi piace e se posso continuare.
Ciao