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[ replica ] HOLLY10 ha inviato un messaggio dal titolo: Realtà alternativa - 14° parte ed ha ricevuto 1 repliche.
messaggio inviato in data: 11/Ottobre/2008 19:10:02

Parte 14°

Mentre Sabrina si avviava per uscire dall'edificio con la sua sorellina che gli teneva la mano, noto che quest'ultima ogni tanto gli guardava le scarpe e rideva, Sabrina gli disse “sono così buffe?”, ma la sorellina non gli rispose e continuò a ridacchiare ogni tanto, ma la ragazza non ci fece tanto più caso.
A Daniele ben presto cominciò a mancare l'aria per via della posizione in cui si trovava, tuttavia fu salvato, da fatto che essendo estate i piedi di Sabrina cominciarono ben presto a sudare e l'inclinazione della scarpa fece si che il suo corpicino completamente appiattito, passo dopo passo si spostasse verso la punta tanto che appena fuori dall'ufficio si trovò con il corpo sotto le dita del piede della sua segretaria. Una posizione che viste le sue esperienze cominciava ad essergli familiare, stavolta il suo corpo si trovo sotto le quattro dita più piccole, con la testa tra il secondo e terzo dito a partire dal pollice. Lì la pressione era inferiore, permettendogli di respirare meglio, tuttavia così come successo con Laura ad ogni passo il suo corpo subiva una pressione tale da farli espellere l'aria dei polmoni, inoltre la camminata decisa di Sabrina fece si che ben presto il suo piede cominciasse a sudare con tanto di produzione di gocce di sudore. E non ci volle molto tempo per far si che Daniele si trovasse a dove mandar giù un po' del “prezioso liquido prodotto dalle estremità della ragazza”. Il sapore era a metà in quanto ad acrità tra quello di Laura e quello di sua sorella ed anche l'odore del piede era diverso, tanto che pensò sarcasticamente “se continuo di questo passo entro la fine dell'anno potrò prendere il diploma di sommelier di sudore dei piedi delle donne”. Sabrina continuò a camminare con la sorellina che ad un certo punto, stanca della passeggiata, chiese di essere presa in collo accentuando in questo modo la pressione del piede della ragazza su Daniele. La tortura andò avanti fino a casa della zia (e passo dopo passo Daniele si trovava a fare i “salti mortali” con la sua testa per evitare di “bere troppo”) dove lasciata la sorella Sabrina tornò indietro abbozzando una corsetta con tutti gli annessi e connessi per il nostro povero Daniele con lo scopo di far prima a tornare a lavoro.
Giunta in ufficio, accaldata dalla corsetta appena fatta Sabrina istintivamente si tolse le scarpe e si asciugò i piedi sudati sulla mochette dell’ufficio, nel fare questo gesto, tuttavia, i suoi occhi caddero verso le sue scarpette che teneva in mano con la punta verso il basso in verticale rispetto al pavimento. Subito si accorse della presenza di Daniele e gli disse “ho mio Dio… avvocato Daniele… che ci fa dentro una mia scarpa?!?”. A quel punto Daniele raccontò tutto quello che era successo a Sabrina tranquillizzandola anche del fatto che non sin era fatto nulla (per forza visti i suoi poteri), dicendogli che era rimasto nella punta a una certa distanza dai suoi piedini.
Sabrina rispose “le chiedo formalmente scusa da parte della mia sorellina, appena torno a casa gliele dico quattro… Ma come si può fare una cosa del genere!, Mi posso immaginare quello che deve aver passato lì dentro per quasi un ora con il caldo che fa … per fortuna non gli ho fatto nulla” nel dire questo fece per prenderlo in mano ma subito lo rifece cadere nella scarpa dicendo “mamma mia i suoi vestiti sono tutti bagnati di sudore”.
Daniele con tono ironico gli disse: “sa com’è fuori faceva caldo e i suoi piedi ne hanno risentito parecchio lungo il tragitto”. Sabrina gli disse “ha ragione faceva caldo, se avessi avuto le scarpe aperte questo non sarebbe successo, accidenti all’azienda” e continuando disse “non sarà mica che … ne ha ingerito anche un po’… chissà che schifo” e detto questo stava per piangere quando Daniele gli disse per consolarla “Non si preoccupi, anche se effettivamente un po’ l’ho ingerito (era la prima volta che lo ammetteva pubblicamente), non è poi stato così malaccio in fondo (bugia tremenda bugia)”. Sabrina arrossì di colpo, ma allo stesso tempo i suoi occhi manifestavano uno stato di eccitazione che non aveva mai provato.
Mentre i due chiacchieravano, con ancora Daniele dentro la scarpa di Sabrina, nella stanza entrò la centralinista dell’ufficio la quale vide Sabrina nel mezzo alla stanza con le scarpe in mano (senza accorgersi della posizione di Daniele), subito Daniele si zittii. La donna disse a Sabrina, visto che il tuo capo non c’è mettiti subito quelle scarpe e vieni con me che il direttore ha bisogno di una mano. La ragazza all’inizio fu un po’ titubante, non sapeva che fare, ma al secondo richiamo, con il suo sguardo incrociò quello di Daniele e pensò “mi spiace molto, ma purtroppo il direttore è il direttore”, dopo di che si rinfilò le scarpe stando attenta a non far del male a Daniele. Fattò ciò si incamminò con una certa tranquillità verso la stanza del direttore (non voleva far male a Daniele il quale questa volta effettivamente non era finito sotto il piede della giovane), e gli chiese che cosa doveva fare. Il direttore gli disse di sedersi al computer e di battere una lettera per lui. Sabrina pensò “diamine ma non poteva farlo da solo?”, per poi andarsi a sedere alla postazione dove rimase due ore a scrivere la lettera dettatagli dal direttore (periodo durante il quale non si tolse mai le scarpe per paura che l’odore dei suoi piedi sudati si diffondesse per la stanza).
Daniele nel frattempo, come già detto era riuscito a non finire sotto i piedi della ragazza, ma era rimasto nella punta la dove le dita del piede di Sabrina non potevano arrivare e pensò di essere salvo. Questo durò meno di venti minuti, infatti la ragazza appena seduta si fece prendere un po’ dal panico e per evitare di fare del male inconsciamente a Daniele decise di doverlo “tenere d’occhio”, per cui inclinò la scarpa dove lui si trovava, facendolo rotolare sino al punto in cui si trovavano le sue dita. Appena il suo pollice avvertì la presenza di Daniele alzò le sue dita quanto bastava per farcelo passare sotto (Daniele nel frattempo pensò “ma che cavolo si è messa in testa?”) per poi riabbassarle subito dopo (la sua intenzione era quello di tenerlo nello spazio sotto le sue dita. Tuttavia fece un errore di valutazione, infatti esercitò una pressione maggiore del previsto e Daniele remure di quello che era accaduto con la sorella pochi giorni fa, fraintendendo il gesto pensò “ecco un’altra che vuole che gli si lecchi i piedi altrimenti…”. Pochi secondi dopo iniziò il suo secondo lavaggio della sua breve carriera da podologo. Sabrina ben presto si accorse della “attività di Daniele” e capì che lui aveva frainteso il suo gesto, tuttavia, eccitata dalla situazione (mai nessuno compreso il suo ex-ragazzo gli aveva leccato i piedi, tanto più sudati e mentre calzava tranquillamente le scarpe) che non fece nulla per far capire a Daniele che doveva smettere. Il nostro eroe quindi passò le due ore successive a leccare il piede della sua segretaria in ogni millimetro delle dita, asciugandolo completamente dal sudore (che adesso non era troppo in quanto la ragazza era seduta) e togliendo inoltre (ingurgitando e questa era la prima volta) ogni traccia di sporcizia (erano alcuni giorni che non se li lavava i piedi) nonché nutrendosi (anche questo per la prima volta) della pellicina morta del piede della ragazza che staccandosi in piccoli pezzettini era rimasta a “frollare” tra le insenature delle dita della ragazza. In sostanza gli mancò solamente di andare a rimuovere la sporcizia accumulata sotto le unghie del piede di Sabrina e poi avrebbe fatto un pedicure perfetto.
Una volta ultimato il lavoro presso l’ufficio del direttore, Sabrina si diresse verso la stanza sua e di Daniele, appena entrata chiuse a chiave la porta e si tolse la scarpa dove si trovava Daniele e tiratolo fuori lo mise sulla scrivania dicendo “Daniele … ma che diavolo di è saltato in mente di leccarmi le dita dei piedi?!? … non sarà mica uno di quelli a cui piace…”.
Daniele si mise subito sulla difensiva e disse “ma scusa, non è quello che volevi…, mi ero messo al sicuro sulla punta della scarpa, quando all’improvviso da prima mi hai fatto finire sotto le tue dita, e poi mi hai imprigionato facendo anche una certa pressione che mi ha spaventato (bugia vista la sua elasticità non correva alcun rischio di vita ma Sabrina questo non lo sapeva)”.
Sabrina “no!! Che hai capito io avevo paura di farti male per cui ho preferito farti finire li sotto in quanto avrei potuto tenerti meglio d’occhio (effettivamente un po’ rischiosa come mossa, visto che lei non sapeva della situazione di Daniele)…”. Sabrina continuò dicendo “ … io non sono mica quel genere di ragazze che usano la forza per farsi fare queste cose … se lo avessi voluto te lo avrei chiesto senza minacciarti … cavoli si vede che mi hai fraintesa … anche se devo ammettere (Sabrina abbassò lo sguardo vedendo la differenza fra i due piedi) che hai fatto un bel lavoro di pulizia (lieve risatina) … magari avessi un fidanzato come te! Guarda che dita perfettamente pulite ho adesso rispetto alle altre (e fece vedere i piedi a Daniele)”. A sentir queste parole Daniele capii di aver fatto una cappellata e di essersi abbassato a leccare i piedi di Sabrina senza essere stato realmente minacciato (per cui la rabbia fu doppia).
Sabrina infine disse “va bé … ho capito ci siamo fraintesi a vicenda, forse sarà meglio non raccontare di quanto è accaduto a nessuno”.
Daniele “sono d’accordo non vorrei che si sparlasse di entrambi”.
Sabrina “tuttavia se in futuro vuoi ripetere l’esperienza ricordati che io sarò sempre disponibile, ti ripeto onestamente parlando, mi è piaciuto molto il tuo trattamento … sei sicuro che è la prima volta che lo fai?”
Daniele “si, non mi era mai successo, neanche a dimensioni normali (bugia)”
La giornata fini con il ragazzo che prima di tornare a casa sua si fermo a casa di Sabrina dove fece una bella doccia (non poteva di certo rincasare con la corriera a casa sua puzzolente com’era di sudore di piedi – immaginatevi la reazione delle sue donne, madre ma soprattutto per opposte situazioni sorella e fidanzata), si fece lavare e asciugare i suoi vestiti e poi chiamò un taxi per tornare a casa sua.


[ replica ] vuva ha inviato un messaggio dal titolo: davvero una bella storia. complimenti! ed ha ricevuto 0 repliche.
messaggio inviato in data: 12/Ottobre/2008 08:54:28



HOLLY10 ha scritto: Realtà alternativa - 14° parte ed ha ricevuto 1 repliche. [***]
inviato in data: 11/Ottobre/2008 19:10:02
   vuva ha replicato con: davvero una bella storia. complimenti!



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