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[ replica ] HOLLY10 ha inviato un messaggio dal titolo: Realtà alternativa - 18° parte - scusate ma non ho avuto il tempo di correggere ed ha ricevuto 1 repliche.
messaggio inviato in data: 05/Dicembre/2008 20:21:36

Giunta in prossimità della stanza apri la porta e lasciandola chiudere dietro di se si diresse in bagno, si sfilò gli slip senza preoccuparsi della sorte del suo uomo il quale per pura fortuna non finii dentro la tazza del water ma rimase aggrappato al bordo del costume della ragazza e si sedette. Pochi secondi dopo Daniele sentii cadere a più riprese i “rifiuti solidi” della ragazza la quale solo a quel punto si mise a cercare il suo uomo e afferratolo per le dita anziché chiedere scusa gli disse “se lo racconti in giro giuro che ti ingoio vivo così potrai fare un giro turistico del mio intestino”. Come se Daniele domani si mettesse a raccontare una storia del genere, ma si vede che l'imbarazzo di Sabrina era tale che non si rendeva conto di quello che stava dicendo.
La giornata passò velocemente, e ci volle qualche ora prima che la ragazza tornasse a rivolgere la parola al nostro eroe.
Verso il pomeriggio Sabrina decise (ormai era una settimana che erano in crocera) di lavare la sua biancheria intima e chiese a Daniele se lo voleva accompagnare nella lavanderia della nave, il nostro eroe era un po' restio (viste le esperienze passate) ma alla fine fu convinto ad accompagnarla, o meglio Sabrina lo afferrò con la mano e se lo portò dietro con lei.
Mentre la ragazza separava i colorati dai panni bianchi, disse a Daniele “ti va di fare un viaggio”, e lui “se è quello che penso non ne ho proprio voglia”, e lei “su via vedrai che sarà divertente” detto ciò lo prese e lo mise insieme ai colorati e lo infilò nel cestello (ovviamente i due erano soli in quel momento) e fece per chiudere l'oblo. Il nostro eroe sconsolato non reagì neanche anzi fece per cercare le bombole quando la ragazza disse, “ma che fai … non urli nemmeno … non ti arrabbi...” e poi aggiunse “d'avvero credi che io sia capace di farti questo!”. E detto questo lo tirò fuori da li dentro, lo sguardo della ragazza era davvero teso, infatti era la seconda volta in poco tempo che Daniele non si fidava di lei e questo non gli piacque proprio. Daniele in preda al panico decise di vuotare il sacco e raccontò le sue ultime due esperienze con l'elettrodomestico (ovviamente sulla seconda restò nel vago omettendo di raccontare la parte della ciclette e del comportamento della sorella quando lo raggiunse davanti alla lavatrice), Sabrina sentite le due storie, rimase di sasso e poi disse “certo che tua sorella è molto sbadata aspetta che torniamo a casa e poi gliene dico quattro”. Daniele gli disse “lascia perdere, non l'ha fatto a posta, inoltre di questi tempi è stressata lasciala perdere l'importante è che sia ancora tutto d'un pezzo”.
La ragazza allora disse “mi togli una curiosità ...”.
“Dimmi” rispose Daniele.
Sabrina: “Ma … che ci facevi dentro la scarpa da ginnastica di tua sorella?”.
Daniele: “beh... non so come spiegartelo … ero andato a chiamare mia sorella per sapere se mi poteva accompagnare fuori a fare una commissione … sono entrato nella sua stanza nel momento in cui aveva appena finito di fare la ciclette, lei si è tolta le scarpe al volo e una delle due mi è caduta capovolta sopra la testa e ruzzolando sul pavimento mi ha trascinato dentro. Un po' per la paura e un po' per la puzza fortissima ho perso i sensi e mi sono svegliato quando mia madre mi aveva appena infilato nella lavatrice. Ho provato a chiamarla ma non mi ha sentito...”.
Sabrina: “cavoli adesso ti capisco un po', … certo che avevo letto di storie di uomini finiti nelle lavatrici per colpa delle loro mogli distratte, ma non avevo mai incontrato nessuno di loro ... sei stato fortunato non capita a molti di sopravvivere indenni a un ciclo completo e mezzo di lavatrice (la prima volta Daniele era stato tirato fuori circa a metà del ciclo dalla sorella)”. “Beh … vorrà dire che se in futuro dovessi finire nella mia lavatrice per sbaglio potrò stare tranquilla … sai preferirei tirarti fuori a ciclo ultimato … infatti se dovessi entrare nella stanza e vedere in centrifuga la lavatrice … potrei sentirmi male solo a pensare che dentro ci sei tu, quindi è meglio che arrivi quando tutto è finito”.
Daniele storse un po' il naso e a quel punto la ragazza si mise a ridere, inoltre gli spiegò dove si trovavano le bombole per l'ossigeno nella sua lavatrice, in modo che lui le potesse trovare al volo.
Il resto della crociera passò abbastanza velocemente, e i due, rientrati a lavoro continuarono all'apparenza a comportarsi come buoni amici a lavoro (anche se ormai erano di fatto fidanzati), per evitare che i loro capi decidessero di separarli. Tuttavia, la ragazza da quando stavano insieme aveva cominciato a lasciare le scarpe in ufficio non più sotto la sua scrivania, ma sotto quella di Daniele in modo che il loro odore salisse fino al suo ragazzo, infatti, anche se non lo voleva ammettere, non gli era andata giù la storia che il suo ragazzo era finito dentro le scarpe della sua sorellina, quindi voleva che lui dimenticasse il loro odore e memorizzasse quello delle sue scarpette.
Tale atteggiamento culminò un paio di settimane dopo quando verso l'orario di chiusura disse al suo uomo: “Daniele, oggi mi devo trattenere in ufficio in quanto devo riscrivere al computer alcuni ricorsi in scadenza, mi potresti fare un piacere ...”.
Daniele (sorridendo): “dimmi, ogni tuo desiderio è un ordine”.
Sabrina: “beh, non so come dirlo … siccome oggi è stata una giornata abbastanza calda e visto che ho dovuto portare le scarpe per tutto il giorno ho i piedini un po' accaldati, ti andrebbe di leccarli come l'ultima volta mentre calzo le scarpe (portava ancora le scarpe scalza nonostante fosse fine settembre)? … Sai non vorrei che qualcuno entrasse in ufficio e ti vedesse sotto la scrivania mentre me li lecchi”.
Daniele li per lì ci rimase di sasso e cercò di divagare (non è che fosse molto entusiasta della cosa, anzi la possibilità di leccare dei piedi sudati non gli andava proprio giù) dicendo che purtroppo aveva già degli impegni e che non poteva.
Sabrina allora disse (facendo una faccia triste al limite del pianto – che attrice!!): “... ti capisco … in fondo stiamo insieme da poco e non te la senti ancora di fidarti di me (daglie pensò Daniele, ma lei è proprio fissata su questa cosa) … vai pure … non ti preoccupare per me … vorrà dire che penserò a qualcos'altro”.
A quel punto Daniele sentendosi incastrato disse: “da che piedino vuoi che iniziamo con il lavaggio”.
Sabrina senza esitare si sfilò la scarpa destra e disse “io inizierei da questo”.
Daniele si spoglio fino a rimanere in mutande e nascose il vestiario in un anfratto sotto la scrivania di Sabrina in modo che nessuno potesse vederli entrando in stanza e fece per avviarsi verso la scarpetta della sua donna, ma la ragazza lo fermò, Daniele pensò “lo sapevo che stava scherzando, mi voleva solo mettere alla prova”.
Sabrina disse: “aspetta, … ti afferro che le dita del piede così di porto direttamente in postazione” detto ciò mosse il piede fino a sovrastare con le dita il ragazzo, lo abbassò e quando sentii il ragazzo fra l'alluce e l'altro dito, li strinse delicatamente (Daniele non sentii alcun dolore) e lentamente si rinfilo la scarpa.
L'aria divenne subito pesante, infatti non essendo più estate piena la ragazza aveva cominciato a portare scarpe più chiuse e quindi meno traspiranti, inoltre il piede che si era un po' asciugato nello stare fuori, a seguito dello sbalzo termico ricominciò a sudare leggermente. Daniele che si trovava nello spazio tra l'alluce e l'altro dito, si fece coraggio e fece per incominciare a leccare, quando la ragazza cominciò a muovere le dita del piede, spostando il ragazzo dal primo spazio all'ultimo quello dove si trova il mignolo per intenderci. Daniele li per lì non capii il motivo, ma poi vide che la ragazza teneva il più possibile allargato lo spazio in modo da lasciare al suo uomo-spugnetta preferito lo spazio sufficiente per muoversi, e allora realizzo che lei voleva che partisse da lì.
Daniele allora senza più indugio cominciò la sua attività di pulizia leccando in ogni spazio il sudore accumulato tra le dita mischiato a scaglie microscopiche di pelle morta del piede della ragazza, Sabrina si accorse subito della linguetta del suo ragazzo e mentre scriveva al computer (non troppo velocemente, in modo da dare il tempo al ragazzo di finire il lavoretto su entrambi i piedi questa volta) ogni tanto stringeva le gambe nel tentativo di evitare di venire. Appena si sentiva soddisfatta del trattamento tra due dita, alzava il dito interno in modo da far capire al suo uomo da un lato che era ora di cambiare e dall'altro facilitava il passaggio al prossimo interstizio. Ovviamente, più il tempo passava e più il calore nella scarpa aumentava e rendeva quindi più difficoltoso il lavoro del nostro eroe aumentando la produzione di sudore del piede e rendendo l'aria ancor più pesante. Sabrina, infatti, malgrado si desse da fare non era ancora molto esperta nel gestire tali situazioni e la sua attenzione era concentrata da un lato nel godere di ogni istante di tale situazione cercando di evitare di venire, dall'altro di scrivere a modo i ricorsi (non poteva presentare dei ricorsi in tribunale con errori di battitura) e nel far ciò si era completamente dimenticata di fare ogni tanto un po' di dancling per far respirare meglio il nostro eroe. Per pulire a modo l'estremità del piede destro di Sabrina, Daniele ci mise un ora e mezza, nella quale aveva rivoltato le dita da cima a fondo e sfruttando lo spazio tra la punta della scarpa e le dita accennò soprattutto con l'alluce a passare la lingua sotto l'unghia della ragazza, la quale per fortuna non era molto sporca. Sabrina apprezzo particolarmente questo passaggio tanto da dire gemendo “ohhh!!!! siiiiiiiiiii... proprio liiiiiii.... oh mio Dioooo!” incurante della possibilità che qualcuno passasse di li in quel momento.
Una volta che Daniele ebbe finito, Sabrina si sfilò la scarpa tenendo il ragazzo fra le dita del piede e una volta fuori lo prese in mano e lo avvicinò alla sua bocca e disse “sai … dovresti sentire come odori di piede …. ormai posso dire che sei diventato il mio sesto dito …mi raccomando memorizza bene l'odore dei miei piedi in modo da non confonderlo in futuro con altri (come se Daniele andasse a leccare i piedi delle donne dalla mattina alla sera)” e detto ciò lo infilò nell'altra scarpa e si rimise al lavoro (il ragazzo non aveva detto nulla in quanto era già molto provato dalla prima ora e mezza e pensando di dover fare altrettanto decise di conservare le forze).

[ replica ] vuva ha inviato un messaggio dal titolo: sempre più bella questa storia, complimenti davvero! ed ha ricevuto 0 repliche.
messaggio inviato in data: 07/Dicembre/2008 11:49:11



HOLLY10 ha scritto: Realtà alternativa - 18° parte - scusate ma non ho avuto il tempo di correggere ed ha ricevuto 1 repliche. [***]
inviato in data: 05/Dicembre/2008 20:21:36
   vuva ha replicato con: sempre più bella questa storia, complimenti davvero!



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