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gigen ha inviato un messaggio dal titolo:
Storiella... ed ha ricevuto
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messaggio inviato in data:
17/Agosto/2009 18:14:39
Oggettivamente non si avvicinava ai canoni di bellezza femminile di questo nuovo millennio, eppure Giovanna non si sarebbe potuta considerare neanche una ragazza dall' aspetto sgradevole. Nonostante il viso non era fra i piu belli e lungo il corpo qualche imperfezione faceva capolino, le sue forme giunoniche non passavano certo inosservate, il suo corpo imponente, sia come altezza (circa 1,75) ma soprattutto come mole, ma non perche fosse in sovrappeso, certo qualche chiletto in piu c' era ma il tutto era molto armonioso, dalle cosce poderose, al bacino largo, passando per sedere formoso e rotondeggiante, ma ciò che risaltava agli occhi piu di ogni altra parte del suo corpo e che la rendeva veramente imponente era il mastodontico seno (una sesta piena) che la natura gli aveva generosamente concesso. Contrariamente a questa prorompenza delle sue curve, il carattere di Giovanna era piuttosto introverso e a volte sembrava quasi vergognarsi del suo seno, che a fatica riusciva a nascondere sotto indumenti larghi, d' inverno il compito era abbastanza semplice, ma d' estate quando la calura richiedeva abiti piu succinti, il suo corpo giunonico esplodeva in tutta la sua "pantagruelica" armonia. Nonostante potrebbe sembrare una ragazza molto "appetibile" sessualemnte parlando, Giovanna aveva dei problemi a relazionarsi con l' altro sesso e in generale con tutti, diventando molte volte oggetto di scherno da parte dei suoi amici, per via del suo carattere timido che a volte eccedeva in punte di estrema curiosità per le vite altrui e poi vivendo in un paesino piccolo ormai aveva ricevuto quell' etichetta negativa, che non invogliava i ragazzi a provarci. Della comitiva di Giovanna, faceva anche parte Gino, che nonostante fosse attratto in maniera pazzesca dalla sensualità delle zone erogene della ragazza, al fine di non diventare zimbello del gruppo, si comportava come gli altri, prendendo in giro la povera Giovanna, che nonostante fosse dispiaciuta per il comportamento dei suoi presunti amici, sembrava averci fatto il "callo". Un sabato sera qualunque di una notte di mezz' estate, Gino essendo rimasto da solo in paese, poichè gli amici maschi erano andati in discoteca e lui non era voluto andare, decide di organizzare una seratina soft con le ragazze in quel bel posto che è Tropea, fra queste c' era Nella, la ragazza di cui Gino si era preso e che voleva conquistare, ovviamente oltre lei c' erano Roberta, Claudia e Giovanna. La serata trascorre tranquilla con una passeggiata per il centro e quattro chiachiere al tavolino di un bel locale che dava sul mare. Ritornati in paese, ci si ferma al belvedere per una sigaretta e poi via a casa anche perchè l' ora è tarda, per comodità Gino avrebbe accompagnato a casa per ultima Giovanna e subito prima Nella, in quanto avrebbe evitato sensi unici e tutti i vari divieti e obblighi che lo avrebbero costretto a fare un giro lunghissimo. Arrivati davanti a casa di Nella, Gino la saluta abbracciandola e baciandola affettuosamente sulla guancia, sussurrandole qualcosa all' oreccchio, la ragazza sorride maliziosamente, mentre seduta dietro Giovanna sbuffa quasi infastidita da tale comportamento. Adesso Gino è da solo con Giovanna e si accinge ad accompagnarla a casa, durante il tragitto la formosa ragazza rivela a Gino che Nella stesse solo giocando con lui e che in realtà si stesse frequentando in segreto con un altro ragazzo. A queste parole Gino restò quasi allibito, ma dopo qualche secondo dentro di lui si scatenò una rabbia infinita che riverso contro Giovanna, senza alcuna violenza coprporea, ma alzando pesantemente la voce facendosi scappare qualche parola di troppo. Giovanna quasi sul punto di piangere gli disse che lo stava facendo per lui, poichè sostanzialmente era un bravo ragazzo, in effetti quando non era col branco Gino trattava bene Giovanna, e la stessa ragazza fu soprpresa da una reazione tanto violenta. Arrivati davanti casa di Giovanna, quest' ultima disse che l' unico modo per proteggere il ragazzo da una quasi certa delusione era ricorrere ad una soluzione estrema, Gino sorrise tra un misto di rabbia e sarcasmo invitando la ragazza ad essere celere nell' abbandonare la vettura, Giovanna rispose dispiaciuta che non c' era altra soluzione e che lei stessa fosse pronta per fare quella cosa, Gino cominciò ad imprecare, ma neanche il tempo di capire cosa stesse succedendo che si vide la mano di Giovanna puntata contro di lui a palmo aperto, seguito da una forte sensazione di nausea, che lo porto ad un mancamento. Il risveglio di Gino fu di quelli che non vorresti mai avere, il suo corpo inverosibilmente indolenzito, sembrava giacere su una superficie che sembrava parquet ma la durezza era diversa, sembrava quasi marmo, a poco a poco la vista si fece sempre piu nitida, ma nonostante ciò il ragazzo ne capiva sempre meno. Ad occhio e croce sembrava il soffitto di una stanza, ma vista la distanza questo doveva ergersi almeno a 200 metri, Gino non sapeva dell' esistenza di sale cosi imponenti, mentre olo piu sparate congetture facevano capolino fra i suoi pensieri, senti un boato di proporzioni bibliche, poi un altro e un altro ancora, con una cadenza regolare che sembrava quella di una persona che cammina. Il giovane si girò verso la presunta fonte di tale sisma e nello stupore vide dietro di sè la sagoma di un busto di donna che si avvicinava verso di lui, alzò lo sguardo e nascosta fra quei mega seni vide troneggiare la faccia di Giovanna con un epressione a metà fra il diabolico e il materno. La risata di Giovanna fu talmente fragorosa che viste le dimensioni minuscole di Gino, costrinse quest' ultimo a tapparsi le orecchie, neanche il tempo di reagire che il ragazzo fu stretto dalla morsa di indice e pollice della manona di Giovanna, che quasi lo stava stritolando come un chicco d' uva nel torchio, si senti mancare il respiro dato che la ragazza inizio a sollevarlo, facendolo passare ad una distanza ravvicinata dai suoi seni che adesso per Gino erano grandi come la "poppa" di una nave da crociera, nonostante si sentiva esplodere data la forte pressione non potè fare almeno di apprezzare quello spettacolo con una genuina erezione. Arrivato all' altezza del viso di Giovanna, l' erezione fu talmente vistosa, che nonostante le microscopiche dimensioni del suo pene, fu Notata da Giovanna, che inizio a comunicare con Gino senza muovere le labbra, si trattava di telepatia. Giovanna spiegò che lei faceva parte per discendenza materna di un clan di streghe che utilizzavano la magia nera e che quest' ultima si potesse usare a pieno avendo passato esperienze tristi nella vita, in effetti oltre alle continue prese in giro, Giovanna aveva perso il padre e il fratellino in un incidente stradale, e che grazie a ciò aveva accumulato energia sufficiente per un incantesimo di alto livello com' era il rimpicciolimento e che aveva scaricato anni e anni di acccumulo di energia soltanto per salvare Gino, ma in un certo senso anche per punirlo. A tali parole Gino restò quasi incredulo, ma la cosa che lo aveva terrorizzato era quando Giovanna parlava di punizione, chissà cosa intendeva dire...
