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anjsuu ha inviato un messaggio dal titolo:
parte 2 ed ha ricevuto
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messaggio inviato in data:
26/Febbraio/2012 17:38:20
Ai piedi degli Dei-Parte 2
Terrorizzati,guardammo la porta aprirsi,osservando una creatura che per noi,ormai,di umano aveva ben poco...eh si,una donna gigantesca che ci incuteva un timore quasi reverenziale in quel momento,ma che,data la sua incredibile bellezza,ci aveva semplicemente ammutoliti con la sua sola presenza.Paolo e io la guardammo ispezionare la stanza con lo sguardo,prima di muovere un passo dentro di essa,come in cerca di qualcosa.Fortunatamente,l'essere incantati da lei durò poco,dato che vedemmo i due corpi ormai rimpiccioliti dei nostri amici Fabio e Luca distesi al suolo,ancora privi di sensi...e,cosa ancora più agghiacciante,si trovavano direttamente sul percorso della nostra compagna di università,ormai elevata al rango di Dea in terra.Paolo,con ancora gli occhi fissi su quella montagna umana che sprizzava potere da tutti i magnifici pori del suo corpo,non si accorse di nulla,e si riscosse solo quando,con un pò di rimorso,gli tirai uno schiaffo dietro la testa,il che lo costrinse a guardarmi,anche se il suo sguardo fu davvero molto cattivo ai miei occhi.
P:Che diavolo fai,idiota?
A quel punto gli indicai i nostri due amici...da arrabbiato divenne subito spaventatissimo,rendendosi conto anche lui che Monica,in due o tre passi delle sue divine scarpe,avrebbe schiacciato i nostri amici come vermi sotto il suo peso.Ci lanciammo in una corsa disperata,dato che Monica cominciò a muovere un passo incerto verso i nostri poveri amici nello stesso momento in cui ci mettemmo a correre noi,dicendo:
Monica:C'è nessuno qui?Stò cercando un'aula vuota in cui studiare un pò.
Nessuno le rispose,perchè noi,piccoli come formiche,adesso dovevamo solo pensare a salvare i nostri amici(e,anche se l'avessimo fatto,eravamo troppo piccoli per essere sentiti).Fortunatamente,riuscivamo ancora a correre molto velocemente,sebbene ridotti alle dimensioni di insetti che arrancavano su un pavimento fin troppo calpestabile,e la nostra buona stella decise di far vibrare il telefono cellulare di Monica proprio in quel momento,dato che le arrivò un messaggio che subito lesse,fermandosi.Avemmo dunque il tempo di arrivare vicino ai nostri amici,cercando di farli riprendere invano,quando improvvisamente la Dea riprese a muoversi,dritta verso di noi,inconsapevole che,con il suo prossimo passo,avrebbe spento le vite di quattro ragazzi come avrebbe spento quelle di quattro vermi.Guardarla da così vicino,inoltre,sembrava averci annichilito completamente...scorsi nello sguardo di Paolo quello che sapevo lui potesse leggere nel mio:una sensazione di inferiorità talmente grande da farci riflette e pensare che forse,dinanzi a Monica,avremmo solo dovuto prostrarci e farci schiacciare per la sua soddisfazione.Un gemito di Luca ci riportò alla realtà,facendomi dire a Paolo:
M:Svelto,cerchiamo un posto dove nasconderci finchè non se ne sarà andata,altrimenti siamo fottuti!
Paolo,guardandosi intorno febbrilmente con lo sguardo così come facevo io,alla fine individò la nostra salvezza...o forse la nostra condanna.La sedia che aveva prima ospitato Fabio,infatti,era posta vicino al banco su cui avevamo poggiato il laser...trovandoci proprio accanto ad essa,scorgemmo una fessura tra le due sbarre metalliche che sostenevano il banco,poggiate al suolo.Caricammo i nostri due amici in spalla,proprio mentre Monica alzava il suo piede di fata contro di noi.Scorgemmo una vasta suola sporca,impolverata e consunta alzarsi sopra di noi come se improvvisamente una zolla di terra avesse deciso di saltare,spaventandoci a morte mentre urlavo:
M:Cazzo!Paolo,corri!
Non se lo fece ripetere due volte,anzi,dovetti stare molto attento a non farmi travolgere dal mio amico che,trascinando Fabio,correva come un razzo,mentre io facevo lo stesso trascinandomi dietro Luca.Forse per pura fortuna,il piede gigantesco di Monica si abbattè dove un secondo prima eravamo noi,mentre i quattro ragazzi più sfortunati dell'università correvano verso la loro sola ed unica speranza di non finire schiacciati dalla loro compagna Monica,l'angusto spazio tra le due sbarre metalliche del tavolo.Paolo,madido di sudore e sbuffando visibilmente,ebbe non poche difficoltà a trascinare Fabio al sicuro mentre io,fortunatamente,ebbi più fortuna,anche perchè Luca era lievemente più leggero.Stretti gli unic contro gli altri come soldati in trincea,vedemmo la gigantesca ragazza guardare in giro per la stanza,cercando qualcosa,prima di vedere la sedia e decidere di venire proprio verso di essa.La sentimmo sedersi sulla sedia,e vedemmo le sue splendide gambe coprire la nostra intera visuale,mentre lei poggiava a terra una borsa e ne estraeva un quaderno,usando il banco come sostegno per scrivere qualcosa,o forse semplicemente per riposarsi.Tirai un sospiro di sollievo,sorridendo a Paolo,che urlò:
P:Ce l'abbiamo fatta,siamo salvi!
Gli diedi un cinque,mentre anche Fabio e Luca cominciavano a svegliarsi,chiedendoci cosa fosse successo e dove fossero.Spiegammo loro tutto con calma,assistendo al penoso pianto di Fabio e all'espressione incredula di Luca,che urlò:
L:Non prendetemi in giro,che stupido scherzo idiota è questo?Giuro che se non la smettete con queste cazzate vi picchio a sangue!
Stavamo per rispondere,quando sentimmo un rumore e scorgemmo un movimento alle nostre spalle:una delle gambe di Monica si era mossa,mentre la Dea armeggiava con una delle scarpe....la guardammo,tra l'estasiati e il terrorizzati,sfilarsi una delle due scarpe nere della nike,da ginnastica,prima di ripetere il gesto con l'altra.Io,a dirla tutta,mi eccitai tantissimo,ma non lo diedi a vedere.Piccola spiegazione:da tempo ho scoperto non solo la mia passione per i bei piedini femminili,ma ho qualche volta fantasticato e sognato di essere così piccolo,mentre una bella ragazza mi permette,con un sorriso dolce stampato sul viso,di leccare e baciare i suoi piedi.Mi sembrava che la nostra situazione,in quel momento,rispecchiasse uno di quei tanti sogni,e l'apoteosi arrivò quando Monica,evidentemente stanca,allungò le sue divine estremità per poggiare sopra le sbarre,sotto cui eravamo intrappolati noi,togliendoci il privilegio di vedere la luce del sole e lasciandoci al buio.Sentì luca tossire,poi Paolo,e infine Fabio...non capivo come mai ma,quando inspirai per prendere aria,lo sentì anche io:un fortissimo odore di sudore,come se ci avessero appena saturato la stanza,si irradiava dalle bellissime estremità di Monica,non tanto perchè i suoi piedi puzzassero,quanto perchè per noi,così piccoli,sebbene i suoi piedi fossero appena appena accaldati,l'odore veniva come minimo centuplicato,facendosi disperare in quell'ambiente saturo dell'odore dei piedi di Monica,al buio,come se ci fossi trovati in una delle sue gigantesche scarpe.
