[
replica ]
anjsuu ha inviato un messaggio dal titolo:
Parte 5 ed ha ricevuto
2 repliche.
messaggio inviato in data:
11/Marzo/2012 00:48:56
Ai piedi degli Dei-Parte 5
M:Bene insettini...adesso vi spiego le regole della vostra nuova vita...
Ricordo queste parole come fosse stato ieri,le parole che condannarono la nostra vita,le parole che per sempre ci lasciarono in un vortice di disperazione,di dolore,di lacrime e di umiliazioni tali,che forse,sotto sotto,ognuno di noi agognava la morte come una liberazione dai dolori di questa vita...si, perchè quella che pensavamo essere una speranza,presto,fin troppo presto,diventò il peggiore dei nostri incubi. Infatti la nostra gigantesca rapitrice,dopo averci deposti con molta nonchalance sul letto,e dopo essersi distesa su di esso,ci guardava dall'alto,con un ghigno sadico e crudele sul viso,la sensazione di comandare,terrorizzare,e si,perchè no,di uccidere quei poveri omini come insetti letteralmente ai suoi piedi la elettrizzava,la eccitava da morire,sentiva letteralmente la potenza sconfinata del dominare quattro piccole vite e,quando ci aveva gettato sul suo letto,si era già bagnata,anche senza fare alcun che,semplicemente pensando a tutte le cose che lei poteva farci...noi,d'altro canto,la guardammo spaventati a morte,incredibilmente confusi,senza capire...ci aveva appena definiti "insettini" e aveva detto che ci avrebbe dato delle "regole per la nostra nuova vita"...io guardai Paolo,confuso,mentre Luca,sempre spavaldo,gridò:
L:Insettini di sto cazzo!Non seguiremo nessuna delle tue regole,gigantesca Stronza!!!!
Monica guardò l'omino con un misto di ironica superiorità e di indispettita furia,prima di prenderlo per il retro della maglia,alzandolo fino al livello dei suoi occhi,prima di dire:
M:Prova ad interrompermi un'altra volta,e ti giuro che sarà l'ultima...ma dato che siete così pochi,la vostra Dea oggi si dimostra generosa,e passerà sopra a questa piccola insubordinazione...e attenti a voi,altrimenti potrei decidere di passare sopra a qualcos'altro...o qualcun'altro...ahahahahahah
La guardammo ridere di gusto mentre lasciava andare il nostro povero compagno,che cadde da una grande altezza senza farsi troppo male,dato che cadde sul morbido...dopo quella scena,vedendo Luca in lacrime,non osammo nemmeno muovere un muscolo,mentre lei,bellissima e arrogante,si sistemava una ciocca di capelli,dicendo:
M:Bene,dov'eravamo rimasti?Ah si,le regole...Regola numero uno:Quando siete al cospetto della vostra Dea,a meno che non sia io a dirvi altrimenti,dovete stare in ginocchio!
Spaventati,tutti,persino Luca,che le rivolse un'occhiata risentita,per fortuna non vista da lei,ci mettemmo in ginocchio...vidi Paolo farlo controvoglia,Luca con ira,mentre Fabio non riusciva a far altro che guardare il viso della Dea,spaventato a morte,ubbidendo quasi in uno stato di trance...quanto a me,l'ordine venne eseguito con due sentimenti ben contrastanti dentro di me.Da una parte,l'amor proprio di essere umano,di maschio,che mi imponeva di mandarla al diavolo,e di morire facendolo,pur di non inginocchiarmi...dall'altro lato,però,c'era il crescente senso di umiliazione,di inferiorità che sempre accompagnava le mie fantasie,fossero sui piedi femminili,o sulle gigantesse.Alla fine,non senza un sentimento di enorme imbarazzo,vinse la parte più istintiva e animalesca di me,quella legata al mio membro che,nascosto dal jeans,si irrigidiva nei miei pantaloni,mentre le mie ginocchia si piegavano,facendomi inchinare davanti alla gigantesca Monica.Lei,vedendoci tutti inchinati,scoppiò a ridere in maniera fragorosa,cosa che enfatizzò il tifone di sentimenti che ognuno di noi covava...ma,prima che avessimo anche solo il tempo di renderci conto di cosa sentivamo,ecco la sua voce levarsi di nuovo,trionfante,come quella di una regina sul suo trono.
M:Ahahahahahaha ma che bravi insettini ubbidienti...forse riuscirete a sopravvivere più di una settimana,se fate i bravi e continuate a fare tutto quello che vi dirò...bene,regola numero due:qualsiasi ordine io vi dia,va eseguito senza fiatare,per quanto umiliante,degradante e doloroso possa essere.Qualsiasi diserzione,lamentela o discussione di essi vi porterà ad un viaggio di sola andata verso il mio stomaco,e dopo,nella tazza del cesso...ci siamo capiti?
Annuimmo tutti,raggelati alla sola idea di finire mangiati da quel colosso che,seppur bellissimo,si stava rivelando di una crudeltà infinita.Ma Monica non perse tempo,eh no,non poteva di certo permettersi di sprecare l'occasione di umiliarci subito,e ancora più profondamente...infatti,immediatamente,tolse calze e scarpe dai suoi bellissimi piedi,mostrandoceli in tutta la loro bellezza,poggiandoli sul letto e spingendoli in avanti,travolgendo me e Paolo,alla mia destra,finchè si fermarono verso la fine del letto,schiacciandoci sotto di esso...se invece del morbido materasso ci fosse stato il pavimento,in quel momento io e Paolo non saremmo stati altro che strisce di sangue e carne maciullata.Ridacchiando di gusto,lei prese Fabio e Luca tra le mani,poggiando Fabio,dopo essersi liberata della maglia,sul suo meraviglioso seno,prima di togliere la gonna che ancora indossava,rimuovendo anche le mutandine,e spingendo Luca davanti alla sua enorme vagina,dicendo:
M:Bene,voi due...
e indicò me e Paolo,ancora oscurati dalla pianta dei piedi di lei.
M:...voi due avrete il compito di leccarmi i piedi...e cercate di farlo bene,altrimenti ci finirete sotto dentro le mie scarpe!Tu,piccoletto,che mi sembri il più remissivo,ti occuperai di leccare il mio seno,mentre tu,piccola pulce del cazzo,avrai il compito di darmi piacere...ma non ti preoccupare,ti aiuterò un pò anche io ahahahahahaha.Ora al lavoro,inutili vermi!
Immediatamente,io e Paolo si avvicinammo di più alla pianta dei piedi di Monica,osservandoli:erano perfetti,le piante lisce e soffici,sembravano un invito all'adorazione che lei ci aveva chiesto...l'unico problema era comunque il forte odore di sudore che sentivamo,essendo così piccoli.Paolo si voltò,guardandomi,e dicendo:
P:E adesso che cavolo facciamo?Io non voglio essere lo schiavetto di quella gigantesca puttanella viziata...dobbiamo scappare Marco!
Io lo guardai,dicendogli,con un velo di amarezza e di rassegnazione:
M:Paolo...ragiona...ha ragione lei...se usciamo,finiamo schiacciati o mangiati...e non credo che stare fuori o dentro sia meglio. Almeno,finchè facciamo ciò che ci chiede,forse abbiamo una chance,e alla prima occasione potremmo anche cercare un modo di uscire da questa situazione...ma fino ad allora...
Mi avvicina di più,a gattoni come un bambino piccolo,al colmo dell'umiliazione,prendendo un gran respiro che sapeva dei piedi di lei...prima di tirare fuori la lingua,e cominciare a leccare il suo piede.Il sapore non era poi male,tranne per un pò di sudore che costantemente ero costretto ad assaggiare,ma la sua pelle morbida e soffice aveva un sapore di donna che non saprei esprimere,ma mi piacque molto...l'unica cosa che pensai,in quel momento,fu "se devo proprio morire,voglio farlo ai piedi di questa ragazza".Paolo,come me,anche se con una lunga pausa,che costrinse Monica a incoraggiarlo con un piccolo colpo del piede,cominciò a leccarle il piede,un'espressione di disgusto continua sul suo volto,tanto che lo faceva ad occhi serrati,quasi come se fosse un brutto sogno.Fabio,nella sua disperatissima paura di lei,aveva cominciato a leccarle il seno da subito,alternando leccate febbrili e veloci a leccate lente e forti,sia sulla sua morbida carne,sia sul capezzolo di lei...quello che se la vedeva proprio brutta era Luca.Da che prima era spavaldo,adesso sembrava il più indifeso degli uomini:sovrastato di qualche metro dalla gigantesca vagina della Dea,costretto ad annusarne l'odore forte,lottava contro il disperato istinto di prendere a pugni ogni centimetro del corpo di lei,e di dar soddisfazione all'erezione sempre più potente che si stava manifestando nei suoi pantaloni...alla fine,quando lui non fece alcuna mossa nè in un senso nè nell'altro,Monica si stufò un pò,poggiando un indice dietro la schiena di lui,e spingendolo in avanti,direttamente contro il proprio sesso.Luca,ormai a contatto con quelle gigantesche labbra,cominciò subito a leccarle avidamente...noi quattro,insieme,con le leccate ai suoi piedi,al suo seno e alla sua gigantesca vagina,stavamo riuscendo ad eccitarla,tanto che la sentimmo presto mugolare dal piacere...e più questo aumentava,più lei si faceva pericolosa per noi.Infatti,dopo solo pochi minuti di quel massaggio fattole con le nostre lingue,lei cominciò a gemere,muovendo i piedi in avanti e all'indietro,delle volte premendoci sotto di essi,mentre con le mani si massaggiava il seno,facendo traballare Fabio da una parte all'altra,e chiudendo le gambe e riaprendole subito,ben consapevole che se le avesse chiuse in un impeto di passione,di certo Luca sarebbe diventato solo una soffice crema di sangue e carne tra le sue gambe.Ad un certo punto non sembrò più in grado di dominarsi:cominciò a dimenarsi,gemendo sempre più forte,mentre la sua vagina continuava a bagnarsi,inzuppando Luca nei suoi umori,mentre Fabio,ormai impossibilitato a fare alcun che mentre lei si massaggiava il seno e i capezzoli turgidi,era scivolato sulla pancia di lei,guardandola estasiato.Intanto,io e Paolo eravamo immobilizzati sotto i suoi piedi,che lei ci aveva premuto contro,incapace di tenerli fermi in modo che noi continuassimo a leccarli.Purtroppo per lui,Luca fu il più sfortunato di tutto...o forse,a pensarci bene,il più fortunato.Improvvisamente,non paga del piacere che noi le procuravamo,aveva deciso di afferrare Luca,seppur delicatamente ma con una forza mostruosa,tra due dita,spingendolo dentro e fuori della sua vagina,gemendo come non mai.Lo infilava con forza,e noi lo sentimmo gridare pietà,mentre lei,ignara delle sue suppliche,o semplicemente troppo presa a darsi piacere,continuava a spingerlo con maggiore forza...quando infine lei venne con un grido,Luca fu letteralmente sparato in aria insieme ai suoi umori,atterrando sul letto vicino ai piedi di Monica,e a noi sotto di essi,respirando a fatica e gemendo dal dolore.Lei continuò ad ansimare ancora per un pò,stravolta...non aveva mai goduto così tanto come in quel momento,ed era sicura che presto,molto presto,avrebbe assaporato un piacere tanto grande come quello...il piacere di una Dea,che stringe la sua forte presa sulle vita,i corpi e le anime dei suoi schiavi,ben intenzionata a non lasciarli andare.
