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anjsuu ha inviato un messaggio dal titolo:
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messaggio inviato in data:
13/Marzo/2012 00:41:13
Ai piedi degli Dei-Parte 6
Ancora ansimando pensantemente,la Dea si rialzò,mettendosi a sedere e guardando,ancora rossa in viso,i piccoli esserini che giacevano sul letto.Fabio ancora terrorizzato,scivolato dal suo ventre fino al letto quando aveva visto la Dea inarcare la schiena nell'atto di venire,io e Paolo ancora doloranti per i minuti passati in totale apnea,quando lei ci aveva premuti sotto i suoi divini e odorosi piedoni,e Luca,il più provato di tutti,che gemeva piano sul letto,ancora ricoperto dagli umori della Dea,singhiozzando per il dolore.Alzammo,chi prima chi dopo,lo sguardo su di lei,osservando il suo volto arrossato di piacere,la bocca socchiusa che si apriva dolcemente in piccoli ansimi di lascivia ritardata,il corpo come scosso da un lungo brivido mentre ci guardava sul letto,un sorriso crudele e soddisfatto sul viso,come una bambina a cui,finalmente,è stato regalato il giocattolo tanto sperato...indubbiamente una scena quanto mai bella,seppur terribile...sapevamo infatti che quella,che adesso ci guardava dall'alto con uno sguardo malevolo,rappresentava con molte probabilità la fine della nostra esistenza come normali ragazzi universitari,sostituita da una vita di schiavitù nelle mani,e spesso anche ai piedi,di questa maligna valkyria.Ad un tratto,alzandosi,Luca si voltò a fronteggiarla,il viso rigato di lacrime,urlandole contro,con una disperazione palpabile nella voce:
L:Brutta puttana!Io non sarò mai più il giocattolo del tuo piacere,me ne vado,scapperò via e ti denuncerò,così ti sbatteranno in galera e lì marcirai finchè non morirai,gigantesca stronza!
Monica non si scompose,ma affilò lo sguardo su Luca...io,Fabio e Paolo guardammo terrorizzati lo sguardo che lei gli rivolse,affilato quanto quello della spada del boia che si appresta a compiere il suo lavoro.Lei lo guardò inarcando un sopracciglio,il petto che ancora si abbassava nel tentativo di riprendere il ritmo normale del respiro e della circolazione sanguigna,prima di avvicinare il viso all'omino che ancora piangeva,insultandola.
M:Vuoi uscire di qui e denunciarmi eh?Uhm....va bene,avanti,sali sul palmo della mia mano e io ti poggerò sul pavimento.
Luca,incredulo,la guardò con fare diffidente...ma poichè lei sorrideva incoraggiante,accettò di salire sul palmo della mano destra aperto gentilmente dalla Dea.Noi tutti ci aspettavamo che lo stritolasse,ma così non fu...si limitò ad alzarsi dal letto,mentre noi correvamo vicino al bordo,per vedere cosa stava succedendo,e a depositare il piccolo omino ai suoi piedi.Fatto ciò,lo guardò,dicendo:
M:Si però...non pensare che ti renda le cose facili.Ti darò dieci secondi di vantaggio,se riuscirai ad arrivare alla porta,lascerò andare te e i tuoi microscopici amici,altrimenti...eheheheheh
Rabbrividimmo tutti,ma Luca sorrideva sicuro di sè,evidentemente non riusciva a capire la situazione in cui si trovava e pensava di poter fregare Monica.Così lei,prendendo le sue Nike da sotto il letto,cominciò ad indossarle,senza alcuna fretta,cominciando a contare.
M:Uno....due...tre...
Luca,immediatamente,cominciò a correre disperatamente,con tutta la forza che riusciva a mettere nelle gambe...era veloce,certo,ma la differenza di statura aveva reso i suoi movimenti vani,dato che erano già trascorsi cinque secondi e lui non era riuscito nemmeno ad arrivare alla fine del letto,pur correndo come un pazzo.Monica,a quella vista,sorrise,finendo di allacciarsi le Nike ai bei piedi nudi,continuando il suo conto alla rovescia...
M:Quattro...cinque...sei...sette...otto...
Luca,ormai in uno stato di panico totale,continuava a correre per quanto poteva,ma per lui quel piccolo tragitto era come un campo di calcio,dunque ben presto si sfiancò,anche se continuava a correre disperatamente verso la porta.
M:Nove...dieci!
Luca non si voltò,nemmeno quando sentì dei pesanti boati abbattersi alle sue spalle,continuò a correre,ripetendosi "Ce la faccio...ce la faccio...ce la faccio!"e forse ce l'avrebbe anche fatta,se una gigantesca Nike con bordature rosa non fosse stata fatta discendere dalla bella Monica proprio davanti al piccolo omino che,incapace di frenare la sua frenetica corsa,ci andò a sbattere contro,colpendo la parte superiore della suola,rimbalzando all'indietro e cadendo sulla schiena.Monica,a quella vista,scoppiò a ridere,mettendo le mani sulle gambe e abbassando la schiena,guardandolo dall'alto con occhi crudeli...quelli di un aquila che stà per ghermire nei suoi artigli un tenero,succulento coniglietto.
M:Non ce l'hai fatta piccolino...mi spiace,hai sprecato la tua occasione d'oro...ma non ti preoccupare,non ti farò fare di nuovo il giocattolino sessuale.
Lei sorrideva,e Luca,guardandola dal basso,ancora con gli occhi lucidi,disse:
L:Davvero?
Monica annuì,sorridente,e anche Luca sorride,cominciando a scusarsi,dicendo:
L:Monica...mi...mi dispiace davvero,ti chiedo scusa,non volevo insultarti ma...quello che stavi facendo era troppo per me...puoi perdonarmi?
Monica,con un sorriso gentile,lo guardò in basso,ai suoi piedi,dicendo:
M:Ma certo che ti perdono insettino...e infatti...è ora di dirci addio!
Lentamente,sotto lo sguardo terrorizzato di tutti,la vedemmo alzare la sua gigantesca Nike sopra Luca,cominciando a ridere maliziosa prima di abbassarla,sempre lentamente,sul corpicino del ragazzo che,paralizzato dal terrore,non riuscì a muoversi e finì compresso sotto la dura suola della scarpa della gigantesca ragazza,urlando a squarciagola.Monica,sempre sorridendo,cominciò ad aumentare la pressione sul corpicino del ragazzo,che cominciò ad urlare sempre più forte,supplicandola di smettere,mentre noi sentivamo il rumore assurdamente forte delle sue ossa che si spezzavano nel suo corpo,sgretolandosi come farina sotto il gigantesco piede di lei...finchè,con una risata allegra e cattiva,lei abbassò del tutto il suo piede sul corpicino del ragazzo,facendolo letteralmente esplodere sotto il suo peso.Dall'alto,gridando spaventati e piangendo per la morte del nostro amico,osservammo una serie di spruzzi rossi di sangue attorno al punto in cui il corpo di Luca era stato schiacciato,mentre una pozza di sangue cominciava a formarsi sotto la scarpa di Monica.Lei,ridendo divertita,alzò il piede,girandolo in modo da vedere la suola della scarpa,dove una massa di carne maciullata e sanguinolenta ricordava la fine tragica del nostro amico.Gridammo e urlammo di dolore,paura,e persino di disgusto,quando lei pulì la suola della scarpa,sorridendo,con un fazzolettino di carta,rimuovendo anche il sangue dal pavimento prima di allontanarsi...da lontano,un rumore sordo e assordante risuonò nell'aria...lo sciaquone del bagno.Monica,la nostra compagna di università,questa bellissima ragazza,aveva appena schiacciato e ucciso un ragazzo di appena ventidue anni,annullandolo sotto il suo dolce peso di Dea,prima di scaricarne i resti nello sciaquone...eravamo attoniti,sconvolti,incredibilmente disgustati,quando la vedemmo tornare,felice come non mai,dicendoci:
M:Mmmmm...che bello...meno uno...sapete,siete eccitantissimi da uccidere,sono di nuovo tutta bagnata...mio dio,peccato che ne abbia così pochi,altrimenti avrei potuto usare voi per eccitarmi per tutta la vita...
La guardammo furibondi,terrorizzati,quando improvvisamente qualcuno suonò al campanello.Monica si voltò,confusa,guardando in direzione della porta,prima di arrivare come una furia su di noi,prendendoci nella sua enorme mano,e depositarci nel cassetto della sua biancheria,dicendo:
M:Non muovetevi e non fiatate,altrimenti...
L'allusione bastò per tenerci buoni e zitti mentre lei andava ad aprire la porta ed emetteva un piccolo strillo eccitato...chiunque fosse,speravamo con tutto il cuore ci avrebbe aiutati...purtroppo per noi...non si rivelò essere così.
