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anjsuu ha inviato un messaggio dal titolo:
Parte 7 ed ha ricevuto
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messaggio inviato in data:
17/Marzo/2012 01:46:59
Ai piedi degli Dei-Parte 7
Aver visto il nostro povero e ormai defunto amico Luca morire schiacciato sotto le spietate scarpe di Monica ci aveva terrorizzati e atterriti...ormai sapevamo che non c'era alcuna possibilità di scappare,come anche Monica aveva detto,lei aveva offerto una sola ed unica possibilità,che aveva portato allo schiacciamento di Luca.Nel frattempo,all'interno del cassetto in cui Monica ci aveva rinchiusi,circondati dai suoi reggiseni e mutandine,ci disperavamo per la morte del nostro amico,piangendo e tirando pugni contro la morbida stoffa per evitare di far rumore,come ci aveva ordinato Monica...piangevamo amaramente,dato che quella che noi avevamo visto altro non era che la nostra fine vista come spettatori,nel caso avessimo voluto giocare ancora la carta dell'orgoglio e sfidare il potere ormai incontrastato e assoluto della Dea Monica.
Fabio,scosso come non mai,era caduto in uno stato quasi vegetativo,mentre io e Paolo,ancora cercando di trovare forza,discutevamo piano e a bassa voce un possibile piano di fuga,da attuarsi se e nel caso lei fosse andata a dormire dimenticandoci in quel cassetto.L'idea di Paolo mi piacque,dato che non richiedeva rischi eccessivi.
P:Quello che dobbiamo fare è semplice.Ho visto un apertura lì,al lato destro del cassetto,probabilmente un buco sbagliato nel mobile,o forse eroso da insetti o chissà che altro...è abbastanza grande da permetterci di fuggire e poi,dal comodino,possiamo calarci fino a terra usando il filo che alimenta la sveglia di Monica...una volta giù,si corre come se avessimo il diavolo appresso fino alla porta,o alla finestra,e cerchiamo di uscire...se falliamo,ritorniamo qui prima che si svegli o si ricordi di noi...e se le viene in mente prima e nota che siamo scappati,questa casa offre molti possibili nascondigli,non avremo di che temere se stiamo uniti e non facciamo cazzate.
Annuì,soddisfatto del piano,prima che una flebile voce si levasse alle nostre spalle,dicendo:
F:Dobbiamo fargliela pagare...
Ci voltammo,stupiti,osservando Fabio più lucido di prima guardarci col fuoco negli occhi.
M:Che vuoi dire,Fa?Farla pagare a Monica,sei forse impazzito?Come diavolo facciamo,così piccoli?
P:Ha ragione,prima pensiamo a tornare grandi,e quando saremo normali,possiamo fare in modo di sbatterle il culo in galera!
Fabio,per tutta risposta,scosse la testa,guardandoci dritti negli occhi,dicendo:
F:Che si fotta la galera!Ha ucciso Luca,quindi noi dobbiamo uccidere lei,una volta tornati grandi!
Io e Paolo ci guardammo,sgomenti...non era da Fabio dire certe cose,di solito era una persona mite,anzi,forse anche un pò imbranata e ingenua,e non ci saremmo mai aspettati una frase simile uscire dalla sua bocca.
M:Andiamo Fa...ha ucciso Luca,e ti assicuro che pagherà per questo ma...noi non siamo assassini...non siamo come LEI!
E puntai un indice contro il bordo del cassetto dal quale la figura di Monica era sparita.Paolo subito annuì,d'accordo con me,ma Fabio non sembrava convinto,anzi,sembrava quasi star elaborando qualcosa,perchè borbottava a mezza voce parole che non riuscimmo nemmeno a sentire.Nello stesso momento,alla porta,Monica afferrava la maniglia,lievemente preoccupata,l'abbassava e spalancava la porta,preoccupata che qualcuno potesse averla vista o che stessero facendo domande sulla sparizione dei quattro ragazzi da lei rapiti,torturati e,nel caso di Luca,uccisi.Quello che invece le salì dalle labbra fu un grido di sorpresa e di eccitazione,perchè aprendo la porta la figura che le si era parata davanti altri non era che il suo amico,Andrea,una specie di modello,ovviamente,perchè una persona normale non sarebbe nemmeno stata presa in considerazione da Monica...del resto,se lei era una Dea,perchè accontentarsi di un mero essere umano,se poteva avere un Dio al suo fianco?Appena lo vide gli balzò letteralmente addosso,abbracciandolo e baciandolo,trascinandolo dentro prima di gettarsi in una spiegazione rapidissima ed eccitata di quello che le era successo quel giorno.
M:Non ci crederai mai,Andrea,ma oggi all'università ero tranquilla tranquilla a farmi i fatti miei,cercando una bella stanza in cui studiare un pò,quando,per caso,ho trovato quattro piccolo omini...quattro dei miei compagni di università sono stati rimpiccioliti durante un esperimento e li ho trovati io!Adesso sono nella mia stanza...bhè,almeno,tre di loro,uno purtroppo ha fatto una brutta fine aahahahahahahaha.
Andrea,inarcando un sopracciglio,la guardò confuso,dicendole:
A:Andiamo Monica,non prendermi in giro...esperimenti all'università,omini rimpiccioliti,e tu che ne ammazzi uno?Nemmeno se me lo giuri in cinese ci crederò.
Monica,assumendo un sorriso molto seducente disse,con aria maliziosa:
M:Ah si?Bene,vieni con me e ti mostrerò tutto!
Lo trascinò per mano,mentre noi sentivamo i boati enormi dei loro passi rapidissimi che si avvicinavano alla nostra posizione,prima che una brillante luce riverberasse all'interno,e una gigantesca mano si intrufolasse senza tante cerimonie,afferrandoci mentre una seconda mano si chiudeva su di noi,non lasciando che noi potessimo essere visti o che potessimo vedere tra quelle dita enormi.Sentimmo Monica dire:
M:Bene...tre...due...uno...eccoli qua!
Monica sollevò la mano sinistra,che teneva su di noi,mostrandoci agli occhi increduli del suo ragazzo,che non seppe nemmeno cosa dire o fare tranne guardarci,attonito,balbettando:
A:M-Monica!Ma sono veri?
Monica annuì,sorridendo innocente,prima di poggiarci di nuovo nel cassetto,chiudendolo con uno scatto mentre noi,sgomenti,ci scambiammo uno sguardo.Dall'altro lato Andrea,guardando Monica,non capiva cosa stava succedendo e perchè lei li avesse trattati così male,invece di aiutarli.
A:Non lo sò Monica...insomma...sono persone!Perchè trattarle in questo modo?
Monica,sedendosi in braccio all'amico,che a sua volta era seduto sul divano,disse:
M:Oh andiamo,sono ridotti alle dimensioni di insetti,se non mi ci diverto io verranno usati come cavie da laboratorio o cose simili...se devono andarsene,sempre meglio per colpa di una Dea come me,che di un paio di scienziati pazzi!
Andrea,a quelle parole,la baciò e le sorrise.
A:Eh si,chi non preferirebbe morire per mano di una Dea come te...uhm...sai che ti dico?Quasi quasi mi hai convinto!
All'intero del cassetto,invece,la situazione si faceva disperata...adesso un secondo gigante era apparso all'orizzonte,e la cosa non era affatto un bene,per noi.Paolo e Fabio parlavano di scappare via subito,di andare via mentre loro erano ancora impegnati a decidere sul da farsi sfruttando il buco nel cassetto,mentre io mi opponevo,non ero d'accordo,saremmo stati tutti uccisi,se avessimo fatto in quel modo,andava studiata bene la nostra fuga.Paolo mi diede ascolto,mentre Fabio...eh,Fabio non volle dar retta a nessuno e,quando provammo a fermarlo,tirò un pugno in faccia a Paolo,facendogli sanguinare il naso e svignandosela a tutta birra prima nel buco e poi,molto velocemente,discese il cavo che collegava la sveglia alla presa,saltando sul pavimento e correndo verso la porta della stanza che immetteva sul corridoio.Purtroppo,proprio in quel momento,si avvicinarono Andrea e Monica,parlando e ridendo e scherzando e il poverino,purtroppo,non ebbe modo di fare altro se non stare fermo,sperando di non farsi vedere.Cercò anche un nascondiglio vicino in cui rifugiarsi,ma non ne trovò nessuno,dunque vide con occhi colmi di terrore i due giganti avvicinarsi,i boati dei loro passi sempre più forti,le loro ombre ormai lo avevano completamente oscurato,e lui non si mosse finchè non vide il piedone di Andrea alzarsi e ricadere proprio dove si trovava lui...fortunatamente,ebbe la prestanza di gettarsi di lato,evitando che il piede lo schiacciasse,ma non fu abbastanza rapido...il gigantesco piedone di Andrea gli aveva schiacciato le gambe,spezzandole e impedendogli di muoversi,facendogli emettere un grido disperato e doloroso che però non fu nemmeno sentito dai due giganti.Adesso lui era lì,in mezzo ai loro piedi,senza poter fare nulla,osservando Monica infilarsi un paio di stivaletti neri con la punta rotonda e senza tacco,prima di lanciare uno sguardo malizioso ad Andrea e abbracciarlo,baciandolo.Il povero Fabio vide i quattro enormi piedi dei due giganti mancarlo ogni volta di un soffio,ma quando Monica baciò Andrea sulle labbra,stringendolo forte e quasi spingendolo,uno dei suoi stivali si abbattè sul corpo di Fabio,che fu annientato con un urlo.Un sonoro,tremendo crack si levò da sotto il piede della gigantesca ragazza,che guardò in basso,osservando una chiazza di sangue estendersi sotto il suo piedone calzato dal suo bellissimo stivale.Rise di gusto e indicò il suolo ad Andrea,che prese a ridere con lei,prima che lei,alzando il piede e sedendosi sul letto,lo porgesse al gigantesco ragazzo,che immediatamente prese a leccare la suola dello stivale di Monica,ripulendola dei resti di Fabio e facendo eccitare i due giganti come non mai.
