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jryan^ ha inviato un messaggio dal titolo:
SECONDA PARTE DELLA STORIA : DOMENICA SERA ed ha ricevuto
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messaggio inviato in data:
19/Aprile/2003 13:57:56
Il film era finito da poco quando sentimmo chiudersi la porta dell’ingresso. La madre di Federica era tornata e camminando rumorosamente su i suoi tacchi alti disse :
<< Fede , sono tornata! Come va ?>>
<< Mamma, siamo in salotto!>> La signora ci raggiunse ; era tutta imbellettata poiché era stata ad una cena di lavoro , i capelli castani e mossi le scendevano sulle spalle e il viso era ben truccato. Indossava una camicia bianca e dei pantaloni eleganti. Ai piedi , che erano smaltati di rosso e ben curati, indossava dei sabot aperti.
<< ah ! ma siete solo te e Sara ? non dovevano venire anche tutti gli altri?>> disse la donna appoggiandosi al divano. Vedendola , gigantesca e sensuale , sentii il cuore pulsarmi all’impazzata.
Fede le rispose :<< veramente ci sono anche Ricky e Maira!>> la donna restò per un attimo imbambolata e prima che potesse dire qualcosa la figlia continuò :
<< quel cavolo di citofono ha rimpicciolito anche loro meno di due ore fa!>>
la donna allora ci vide sul tavolo e mettendosi una mano sulla fronte esclamò :
<< oh mammamia! Poverini!>>
si avvicinò al tavolo e ci guardò più da vicino chinandosi su di noi e facendo penzolare i suoi luinghi capelli sulle nostre teste :
<< Riccardo! Maria! Sarete terrorizzati!>>
io le risposi :<< Oh no! non si preoccupi signora Sandra! Tanto Fede chi ha detto che è solo temporaneo!>>
la donna assunse un espressione interrogativa :<< cosa hai detto?>>
e Maria mi diede una botta con il gomito :<< ma non hai capito che siamo troppo piccoli e non ci sentono?!>> mi disse.
La Sig. Sandra restò un po’ a guardarci poi si voltò verso la figlia e disse :
<< è una brutta situazione! Non li possiamo mica mandare a casa in questo stato ed è già molto tardi!>>
<< Si mamma, e cmq credo che prima di domani mattina non saranno ancora tornati normali… piuttosto, papà dov’è?>>
<< Lui è partito nel pomeriggio per finire un lavoro a Milano… torna nel fine settimana. Su, troviamo un posticino dove far dormire Riccardo e Maria, poi tutti a letto!>> eslamò la sig Sandra.
<< Mamma, andiamo a letto quando ci pare, non ti preoccupare che ci pensiamo noi!>> rispose pronta Federica.
<< ah , va bene! Ma badate a non fargli del male, l’altro giorno io stavo quasi per ammazzarlo a Sergio(il marito!)>>
Sandra se ne andò rumorosamente sui suoi tacchi e Federica le disse :
<< Mamma , appena puoi levati quei sabot che stai rimbambendo Riccardo e Maria!>> la donna se li levò subito , restando scalza e dicendo:<< ah! Scusatemi piccolini!>> poi salì le scale per andarsene in camera ed i suoi passi erano morbidi , attutiti dalle soffici carni.
Me ne restai seduto sul bordo del tavolo insieme a Maria , Sara ci salutò e se ne andò a casa. Fede , non appena ebbe accompagnato Sara fino al cancello, ci prese in mano e ci portò fino in camera sua.
Dato che lei doveva cambiarsi e Maria voleva lavarsi un po’, Fede, dopo aver sistemato Maria nella tasca della sua camicia (praticamente sopra il seno) , tenendomi tra indice e pollice mi avvicinò ad una scatoletta vuota di cioccolatini e mi ci lasciò cadere dentro:
<< Adesso te ne stai qui buono finchè noi non siamo pronte per andare a letto!>> vidi il suo viso in lontananza e poi lei chiuse la scatola. Restai al buio più assoluto e l’odore di cartone e cioccolata mi nauseava tanto era forte.
Sentii Federica muoversi per la camera e sfilarsi i vestiti mentre parlava con Maria, poi le due andarono al bagno.
Io me ne restavo ancora chiuso nella scatoletta sul mobile del corridoio ad aspettare che Fede si ricordasse di me.
All’improvviso sentii i passi morbidi della madre e tranquillo attesi che si allontanassero. La donna , invece prese la scatoletta chiusa e la strinse nella mano destra , accartocciandola , mentre, avvcinatasi alla porta disse :<< buona notte!>>
Fede la salutò e poi la signora Sandra scese le scale , diretta in cucina.
Io tremavo e urlavo ; per poco non ero rimasto schiacciato tra il cartone. La donna però non mi sentiva e così arrivata in cucina gettò la scatoletta nel secchio. Ero stato sbalzato a destra e a sinistra per interminabili istanti e mi sentivo a pezzi, ugualmente però ebbi la forza di uscire dalla scatoletta, che accartocciata si era aperta. Mi ritrovai sul bordo del secchio ricoperto da una busta nera. La signora Sandra era davanti a me e beveva un bicchiere d’acqua al lavandino.
Notai il filo che solitamente si usa per chiudere il sacco dell’immondizia, scendere fino a pochi metri dal pavimento. Così preso da coraggio e anche perché restare nel secchio mi sembrava la peggiore delle alternative, mi calai giù sul filo, velocemente.
Quando guardai in basso vidi le belle ditone dei piedi della signora Sandra, vi saltai sopra e mi strinsi con tutte le mie forze al suo alluce. L’odore era un po’ acre ma buono.
La donna non mi percepì nemmeno ed io mi sentii alla stregua di una formica troppo intrepida.
Quando fece il primo passo per tornare in camera , pensai che non avrei retto per neanche due secondi, fortunatamente, però , nonostante le terribili vibrazioni e gli impatti continui, stando sdraiato sull’unghia leccata di rosso, ben aggrappato alla sua estremità affilata, riuscii a resistere.
Quando la donna si buttò sul letto e stese le gambe verso l’alto, rilassata, io persi la presa e caddi sul suo ventre. Lei non mi vide, spense la luce e sbadigliando si voltò su un fianco per dormire. Io fui sovrastato dalle coperte ed in un attimo mi persi in quell’immenso universo notturno; il letto della Sig. Sandra.
<< Mamma! Dov’è!>> urlò Federica, e la sua voce squarciò il silenzio della notta come un tuono improvviso. Sandra sussultò, la sentii contrarsi tutta per poi balzare giù dal letto rigettandomi sopra la coperta tiepida.
<< cosa c’è Fede?!>> chiese la donna con tono angosciato mentre accendeva la luce e si affacciava sul corridoio.
Federica la raggiunse correndo a piedi nudi e le disse :
<< avevo lasciato una scatoletta con Ricky dentro li sul mobile!! Che fine ha fatto??>>
Sandra impallidì :<< o cavolo… l’ho buttata!>>
Federica non le lasciò il tempo di riprendersi, l’afferrò per una mano e se la trascinò giù in cucina dicendo:
<< ecco! Così impari a toccare sempre tutto!! Maria è in camera mia , sul letto, te lo dico perché sennò , tu, sei pure capace di prenderle e metterle in lavatrice!!>>
Nessuna delle due sospettava che io ero sotto le coperte.
Naturalmente non mi trovarono e Federica si prese solo un grande spavento vedendo la scatoletta tutta accartocciata. Non videro tracce di sangue e quindi non pensarono al peggio.
Fede disse ( la sentivo benissimo anche se a volte le pareti rendevano poco chiare le sue parole) :
<< poverino ! deve essere in giro per casa… terrorizzato!>>
Sandra allora si guardò sotto le piante dei piedi impolverate e disse :<< speriamo di non averlo schiacciato!>>
<< l’avremmo sentito no?! siamo tutte e due scalze!!>> ribatté Federica.
Poi alzando il tono della voce esclamò :
<< Ricky! So che puoi sentirmi, quindi , sbrigati e raggiungici subito qui in cucina, ti aspettiamo sedute a tavola , non vogliamo rischiare di pestarti!>>
io l’avevo sentita benissimo e così iniziai ad inerpicarmi tra le lenzuola , nel buio. Non riuscivo ad orientarmi e pensai di girare in tondo senza riuscire a trovare il bordo del letto. D’un tratto scivolai nel vuoto ed atterai ai piedi del letto, proprio sulla ciabatta della sig. Sandra, ancora calda.
Non mi ero fatto male, grazie a Dio ero molto leggero e la gravità era sempre la stessa. Mi alzai e presi a correre verso il corridoio; avevo intenzione di raggiungerle al più presto.
Dopo circa 30 minuti ero ancora a correre nel corridoio, a pochi metri dalla stanza della madre di Fede.
Mi fermai per riprendere fiato; avevo corso troppo veloce e senza riscaldarmi prima e stavo per scoppiare. Fortunatamente ero abbastanza allenato e , anche se più lentamente, ripresi a correre verso le scale, pensando :
<< ma come cazzo scendo?>>
Fede e la madre si stufarono di aspettare , così pensarono di tornare a dormire ; sentii Fedrica urlare :
<< Ricky! Senti, è molto tardi e noi andiamo a dormire, ti mettiamo un piatto sul pavimento della cucina con acqua e un po’ di biscotti , raggiungilo e aspetta nel piatto fino a domani quando ti veniamo a prendere!! Ok?>> lo ripeté altre due volte.
Pensai che Federica aveva avuto una buona idea e che probabilmente aveva immaginato quanto, per me , le distanze fossero proibitive.
Le sentii salire le scale e mi dissi :<< Bene… ora mi metto bene dritto davanti a loro e mi faccio vedere!>> poi però mi accorsi della penombra e ci ripensai :<< meglio mettersi attaccati al muro, non vorrei finire spiaccicato se non mi vedono!>>
I boati dei loro passi si fecero più vicini e le sentivo parlare:
<< Su , tranquilla Federica, la casa è vuota e non c’è nessun pericolo, vedrai che domani mattina lo troviamo addormentato nel piatto!>>
Fede era nervosa e rispose:<< potevi chiedere prima di buttare la scatoletta! Tu e le tue manie!!>>
Solo allora le vidi stagliarsi come ombre gigantesche in fondo al corridoio.
Iniziai a urlarle per farmi vedere, loro guardavano a attentamente dove posavano i piedi ma non mi sentivano. Federica esclamò :<< accendiamo la luce , metti caso sta qui!>> Sandra scosse il capo :
<< e come ha fatto a salire fin qua su!>>
<< hai ragione mamma… vabbè , buona notte!>> Fedrica entrò in camera sua e la Sig. Sandra continuò a camminare verso di me; mi passò davanti, torreggiando su di me e io la maledissi, da quando era entrata in casa mi metteva in situazioni difficili :
<< se solo Fede avesse acceso la luce!>>
presi a correre verso la camera di Federica, li Maria mi avrebbe visto di sicuro.
La porta era socchiusa ed entrai nella stanza che era illuminata da una calda luce arancione. Mi guardai intorno per la camera disordinata ; sul pavimento erano sparsi vestiti , indumenti intimi e tantissime scarpe che emanavano un odore forte che sicuramente Maria detestava, una finestra lasciava vedere il cielo blu pieno di stelle ed il letto cigolava un po’ sotto il peso di Fede.
<< è già sotto le coperte!>> pensai e mi incamminai verso il letto.
Mi fermai in mezzo alla stanza e iniziai a chiamare :
<< Maria? Mi senti?! Devi aiutarmi! Sono qui in camera anch’io!>>
non udii risposta e mi chiesi dove Federica avesse fatto finire Maria. Continuai ad avvicinarmi al letto dove Fede dormiva serena con indosso una bella vestaglia ed i capelli neri sparpagliati sul cuscino; purtroppo , io, riuscivo a vederle solo i piedi che spuntavano in fondo e si muovevano lentamente.
Di Maria nemmeno l’ombra , così cercai di arrampicarmi su per le lenzuola ma… niente da fare … dopo circa cinque minuti le braccia mi facevano malissimo, ero troppo stanco e la scalata troppo lunga.
Mi sedetti sulla morbida moquette e sospirai; da me alla sommità del letto ci saranno stati dai 50 ai 70 metri, era difficile riuscire a stabilire una misura corretta per la mia prospettiva da formica.
D’un tratto sentii la voce di Maria :
<< ehi! Mi senti?>> io risposi :<< si ! dove sei?! Perché non mi hai risposto subito?>>
<< perché sono nel cassetto del comodino e tu non mi sei riuscito a sentire! Come stai ?>>
<< tutto bene, mi sono solo preso uno bello spavento.. prima..>>
<< ah meno male!>> disse Maria.
<< Fede si è già addormentata! Finché non riesco a farmi vedere non starò al sicuro!>>
esclamai io preoccupato.
<<Lo so Ricky! Cmq adesso c’è poco da fare , non credo che riuscirai mai a svegliarla. Piuttosto trovati un posto sicuro e dormi anche te, domani mattina si risolverò tutto!>>
<<ok, buona notte Maria!>>
<< Buonanotte e stai attento!>>
Dato che ero riuscito a parlare con Maria ero più tranquillo e mi aggirai un po’ alla ricerca di un comodo giaciglio. Passai subito vicino alle pantofole di Fede , aperte e all’interno rivestite di morbido peluche , fui tentato di sdraiarmi li :
<< tanto mi sveglierò prima!>> pensai , ma nell’ombra del dubbio e conscio della fine che avrei potuto fare preferii continuare a cercare. Fu così che trovai il cavo del televisore : dal pavimento saliva fino alla tv che era su un mobiletto ai pedi del letto; se riuscivo ad arrampicarmi fin la su avrei risolto tutto, mi sarei messo sul naso di Fede e l’avrei svegliata per poi farmi mettere ne cassetto con Maria;
<< Sarà certo più comodo che dormire sul pavimento!>> mi dissi.
Il cavo era addirittura abbastanza largo per poterci camminare in piedi , ma , giunto ad una certa altezza e ad un’aumentata ripidità , decisi di aiutarmi un po’ con le mani e proseguii carponi.
In breve raggiunsi il mobiletto, aggirai il televisore ed eccomi al cospetto delle piante dei piedi giganti di Federica. Un odore sobrio giunse alle mie narici mentre ammiravo la bella forma della dita e della pianta soffice nella soffusa luce arancione. Ripensai a quando mi aveva afferrato tra le sue dita poco tempo prima e “taK” erezione.
Cercai di essere lucido , ma era così eccitante avere una gigantessa addormentata davanti.
Il piede destro di Fede era appoggiato al tavolino, e la sua rosea pianta poggiava proprio davanti a me , io , senza riuscirmi a controllare , iniziai a baciare quelle immense carni , poi iniziai a leccarle , alla fine iniziai a strusciarmi con tutto il corpo sotto il piede della mia amica. Lei emetteva versi tipo :
<<mh!>> di rilassatezza o di piacere e chissà cosa la stavo inducendo a sognare, fatto sta , che , muovendosi , Fede, sollevò il piede e poi, con decisone lo posò sullo schermo del televisore.
Io mi ritrovai compresso sotto il suo tallone con la schiena gelata dallo schermo freddo.
Tra l’altro Fede decise di posare l’altro suo bel piedone sul dorso di quello sotto il quale ero compresso e restò così.
Io ero immobilizzato ed iniziai ad agitarmi per provare a liberarmi, ma muovendomi feci troppo Solletico a Fede che tirò indietro i piedi e poi sferrò un calcio al televisore che si schiantò a terra.
Io rimasi miracolosamente in piedi sul tavolino , Fede balzo a sedere ed io vidi la sua immensa vagina umida appena sotto la gonna della vestaglietta. Restai come ipnotizzato e non mi accorsi che , alzandosi per vedere cosa avesse combinato , Federica stava per urtare con il piede anche il tavolino.
“BOOM” ed eccomi piombare pesantemente a terra , tra i frammenti del televisore. Urlai di paura ma fortunatamente atterrai senza ferirmi. Fede intanto si era alzata ed urlò:
<< porca puttana che casino!!>>
dal corridoio si udì la voce della madre :<< Fede, cosa è successo?>>
<<niente Mamma!>> rispose lei , ma già i passi ovattati della madre si avvicinavano.
Restai tra i cocci sicuro che , guardando in basso , Fede e la madre mi avrebbero visto. La sig. Sandra, con gli occhi gonfi e assonnati accese la luce ed esclamò :
<<oH! Che peccato, hai rotto il televisore! Te lo dicevo che era troppo vicino!!>>
<< che cacchio!>> esclamò Federica rimettendosi sul letto. Non mi avevano ancora visto. La madre di Fede , addirittura si chinò e raccolse il televisore per andarlo a buttare, naturalmente senza vedermi e nessuno sentì Maria urlare dal cassetto:
<< attente! C’è riky sul pavimento! Riky! Scappa!>>
continua ????