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Argyle ha inviato un messaggio dal titolo:
STORIE BREVI DAL FEMMINILE ed ha ricevuto
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messaggio inviato in data:
06/Novembre/2003 17:16:13
UN EVENTO...TITANICO!
Affacciata al pontile di una nave presi insistentemente, quasi senza accorgermene, ad osservare qualcuno che si trovava accanto a me, mi incuriosiva, non so, fermo restando che si trattava di un ragazzo bellissimo,e che probabilmente aveva poco più della mia età…forse una specie di “alchimia”…o più semplicemente perché aveva tutti i requisiti del mio “ragazzo ideale”…
Sopraggiunse la sera, e io ero ancora lì…quando ad un tratto sento qualcuno alle mie spalle che avvicinando la sua bocca al mio collo mi sussurra: “Mi hai fissato per tutto il pomeriggio e non hai avuto il coraggio di rivolgermi la parola”-…
-“ Strano…continuò…pensavo ti piacessi a questo punto…ma probabilmente aldilà del tuo aspetto fisico non sei altro che un’altra stupida ragazzina insignificante…forse dovrei aspettare che “cresci” un po’….”-
E con questo concluse a passi lenti rientrò dentro…
All’udire quelle parole scattò qualcosa dentro di me…una sorta di rabbia mista ad un desiderio di rivincita che mi pervase tutta in un attimo…ma quelle parole mi ferirono e mi invasero come una doccia fredda…era proprio la verità…mi aveva gelato non concedendomi nemmeno di provare a difendermi…Probabilmente (pensai) potevo dirgli: “Quel tuo alone di fascino mi è già caduto, ma, come si sa, la miglior difesa è l’attacco…e in quel caso…aveva attaccato prima lui, lasciandomi là…come una piccola stupida indifesa…
Mi allontanai sconsolata verso l’interno della nave, diretta e superiore a viso alto con tutta l’aria di chi sta meditando vendetta…
Quella notte era davvero stupenda…sdraiata nella mia cabina ad ammirare quella serata fantastica ripensavo ormai a nervi “sbolliti” l’accaduto, considerando onestamente dentro di me che ero stata proprio scema…mah…la notte mi avrebbe portato “consiglio”….
Il movimento agitato del mare in tempesta mi procurava attrazione e tanto rispetto…pensai…lui si che ha ben pochi rivali…non può certamente essere considerato “piccolo” né tanto meno “insignificante”…prova a far “arrabbiare” il mare...
Passai la notte agitata e quasi insonne…presi sonno nelle prime ore del mattino, quando ad un tratto ebbi l’impressione di stare per cadere giù, e di sentirmi allo stesso tempo “incastrata” fra qualcosa…tirata e “scomoda”…ma in quel preciso momento caddi sul serio e mi svegliai improvvisamente con un gran tonfo…ops…pensai…sono caduta dal letto come una scema…ma?!…come caduta dal letto?!…a stento ancora intontita aprii bene gli occhi strofinandoli bene….quello che vidi una volta sveglia non mi trattenne da emetterle un urlo che presto però soffocai con la mano…
Ero seduta per terra in uno spazio abbastanza capiente fra il letto e il divanetto, poggiavo il mio chiamiamolo “sederino” per terra e considerato il peso stava diventando anche stretto…le gambe lunghe distese arrivavano quasi fino all’armadio di fronte a me…occupavano solo loro mezza stanza…mi sentivo ENORME, non riuscivo a credere ai miei occhi, e né avevo la capacità di muovermi tanto ormai tutto intorno a me era “visibilmente” troppo “piccolo”…
Pensai…Ma che mi è successo?!…
O si è rimpicciolita la nave o mi sono INGIGANTITA io….
Una cosa era certa dovevo riuscire ad alzarmi e “correre” (si fa per dire) a vedere fuori se era cambiato qualcosa…
Mi piegai sul fianco lentamente senza rompere nulla…o peggio far crollare…mi misi in ginocchio con fatica e…dietro di me sbadatamente incrociai la figura riflessa al vetro…una ragazza a carponi in quelle “proporzioni” non sarebbe passata né per piccola né tanto meno per insignificante…nonostante la “curiosa situazione” sul mio viso non trattenni un’espressione maliziosa che faceva alludere ad una che si sente tutt’altro che “piccola e insignificante”…
In ginocchio o meglio a 4 zampe mi voltai in direzione della porta l’aprii silenziosamente e sbucai fuori prima con la testa, poi a fatica prima l’una, poi l’altra spalla fino ad arrivare al bacino, con un elegante movimento rotatorio di un sinuoso gatto che strusciando fa le fusa…
Il mio corpo aderiva completamente alla porta, mi vedevo ancora poco, data “la massa”..ma sentivo la pelle lievitare contro lo spigolo della porta.. fino a strusciare contro i muri…una sensazione sconosciuta che in quel momento mi regalava una sensazione piacevolissima!
Continuai a “passo felino” fino alla porta di sicurezza che dava all’esterno della nave…esausta da quella danza provai a mettermi seduta, visto che ormai ero all’aperto, (fortunatamente…o “sfortunatamente nessuno poteva vedermi”)… erano tutti ancora a letto…
Non so quanto pesavo, ma data la condizione non mi agitai troppo…il mare era ancora un po’ agitato e la nave non aveva bisogno di “ulteriori scossoni”…
Studiai gli oggetti accanto a me…ero proprio solo io quella “cambiata”--- probabilmente ero il doppio o forse di più…mah!…
Cio nonostante un brivido di eccitazione mi pervase istantaneamente da capo a piedi…come una scossa elettrica…non potevo credere ai miei occhi…ero realmente GIGANTESCA…
Di fronte a me scorsi un salvagente…stringendomi nelle spalle risi fra me e me…nemmeno come “collana” mi entrerebbe…
Considerando che la camicia che indossavo dal ginocchio che mi arrivava la sera era arrivata al linguine…la cosa buffa era che nelle mie nuove misure ero “perfettamente” proporzionata…una specie di BAMBOLONA DA CARTELLONE PUBBLICITARIO”….di quelli che dici: “Con questo provochi un colossale incidente”…Ma non è poi il sogno nascosto di tutti”?….Bè il mio Proprio SI….
Il movimento ancora un po’ oscillatorio della nave mi procurava ancora un po’ di instbilità…date le proporzioni era limitatomi ci dovevo ancora abituare…
Dopo un paio d’ore a pensare e ripensare come poteva essere successo e perché, e soprattutto cosa avrei potuto fare conclusi che probabilmente era un sogno e che in quanto talami sarei sforzata per viverlo e sfruttarlo al massimo, senza “limitazioni”…tanto nemmeno avrebbero portuto “rinchiudermi”, a parte il fatto che non sarei entrata “in gabbia”, ma in fondo non facevo niente di male…”fin’ora”…
La citta, o meglio ora “la nave”…era AI MIEI PIEDI”…quest’ultima osservazione mi portò a pensare che effettivamente ora avrei avuto CHIUNQUE AI MIEI ORDINI.,DESIDERI E RICHIESTE”… senza nemmeno doverlo chiedere…basterà soltanto “mostrarmi”…e alzando un dito…TUTTI mi esaudiranno….un pensiero un po’ esagerato, ma forse era colpa che in quel momento ero TUTTA UN PO…ESAGERATA…!!!!!!!
TO BE CONTINUED…..
A PRESTO IL SEGUITO...