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Argyle ha inviato un messaggio dal titolo:
STORIE BREVI DAL FEMMINILE - PILLOLE ESPLOSIVE ed ha ricevuto
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messaggio inviato in data:
19/Maggio/2004 21:19:20
Estate 2003. Fuori erano almeno 35 C°, mi trovavo a casa ansimando dal caldo, pur essendo seminuda la mia pelle abbronzata e scottata mi provocava calori insopportabili; decisi di uscire per una passeggiata in riva al mare, e magari un lungo bagno rinfrescante.
Mi sentivo particolarmente euforica ed eccitata e mi rivennero in mente le tue parole…
-”Queste pillole hanno degli effetti particolari”, che tu ci creda oppure no, possono farti diventare un “GIGANTE”… in poco tempo..” -
Io non ti credetti, sbottai in una sonora risata, e ti risposi che pur essendo molto interessata all’argomento non avrei creduto finchè non mi sarebbe successo.
Mi guardai intorno osservando la gente intorno a me…Che effetti avrei potuto creare “ingigantendomi” esageratamente all’improvviso in mezzo a centinaia di persone, ricoprendo completamente ognuno di loro con la mia enorme massa di carne seminuda?! Mah!…
La mia mente era immersa in questo “curioso” pensiero, quando ad un tratto mi sentii strana,con uno strano senso di nausea, la sensazione di sentirsi tirare da una parte all’altra come se centinaia di mollette mi “allungassero” insistentemente…
Persi in breve il controllo del mio corpo, caddi con una gran tonfo dal lettino.. comincia a crescere improvvisamente,le mie gambe, le mie braccia senza controllo si allungavano espandendosi come a dismisura…non capivo più niente,,,stavo spingendo centinaia di ombrelloni, sdraie, lettini in un vortice indefinibile, mi trovavo per terra , ormai a riva,quasi nell’acqua, intorno a me il caos, in un coro unanime di grida disperate riuscivo ormai da un’altezza incredibile a sentire e intravedere quei piccoli puntini che dal basso mi pregavano di non schiacciarli…Ormai avevo creato una fossa..non osavo muovermi, aspettavo immobile che questo “furioso evento” volgesse al termine, ma a quanto pare queste “pillole” erano proprio esplosive…non riuscivo in quei momenti a capire quanto realmente fossi cresciuta…la corrente mi spingeva inutilmente, ormai ero più alta del grattacielo di Rimini, sembrava di essere in aereo al momento del decollo…Riuscivo a scorgere ormai mezza città, ma guardandomi in lontananza i miei enormi piedoni mi trovavo semplicemente in un bagno, sulla spiaggia…Incredibile: avevo la “testa fra le nuvole”, in tutti i sensi, ed una strana ma piacevole sensazioni di “dominanza” stava inebriandomi facendomi completamente dimenticare del casino che stavo combinando…
Non mi muovevo, a parte gli scossoni della “crescita” ma ero così enorme ed alta che avevo occupato gran parte del centro…
Riuscivo a percepire sotto la mia soda e durissima carne i corpicini ormai completamente “schiacciati” di quei poveri bagnanti che erano andati a finire sotto il mio culetto”, poveri loro-“ , pensai, già normalmente è una parte ben sviluppata e poderosa del mio corpo, figurarsi con chissà quanti chili in più…Maliziosamente l’idea di avere tanta gente “sotto” i miei piedi mi stuzzicava…distrattamente levai il braccio verso l’alto senza accorgermi che ero piena di persone che stavano provando ad arrampicarsi (probabilmente), e così buttai a mare un’infinità di persone terrorizzate…il mio corpo sembrava finalmente aver raggiunto il suo traguardo, ero sudatissima per lo sforzo,e il mio costume non si sa per quale spiegazione era “cresciuto” con me…anche se non era la sola cosa “inspiegabile”…pensai, quante invidiose ragazzine vorrebbero indossare la mia “taglia”.
Intorno a me si era creato un’indefinibile quantità di danni…Intanto si era radunata un bel po’ di gente, tra cui ovviamente le forze dell’ordine…la televisione, pensai, chissà che scoop, diventerò famosa anche non avendo partecipato al “Grande Fratello”.
Quella nuova “risoluzione” mi creava un non poco senso di sicurezza e spavalderia, mi sentivo finalmente sicura di me, mi alzai con fatica, le nuove “misure” erano un po’ pesanti, ma trovai stabilità quasi subito, al mio seguito un’orda di gente impazzita a fare l’ola mentre sollevavo l’enorme di dietro con tutto il resto…una volta in piedi mi osservai scrutandomi attentamente tutta quanta, mi passai la mano lentamente in tutte le parti del mio corpo…incredibilmente la pella era setosa, compatta, soda, nemmeno avessi fatto un “lifting”.
I seni erano pieni, ormai abbronzantissimi, l’odore della mia pelle scura da tente ore di sole,in quelle condizioni doveva essere insopportabile al naso di una persona “normale”, come d’altro canto anche la “visuale”…oscuravo praticamente mezza città, soprattutto ora che mi ero sollevata.
Non avevo la più pallida idea di quanto fossi diventata…e nemmeno ormai mi curavo più degli insistenti richiami da parte della polizia, o quant’altro…”-smetteranno”-, pensai, tanto avranno pure un po’ paura di me…comincia anzi a provocarli giocando con i loro stessi mezzi, mi inchinai maliziosamente fino a mettermi in ginocchio, sollevai una macchina e ci inizia a giocherellare infilandola tra le dita, e poi tra i seni,schiacciandomeli con forza e poi giù giù fino al bordino del bikini…”-Chissà come la prendono?-, pensai…
Passeggiai più volte su un intero parcheggio distruggendo decine di macchine… era molto sensuale pensai...
Mi piaceva molto questa nuova condizione,-“speriamo che duri”-, pensai, mi aggrada pensare di infastidire le persone sentendomi a completo agio in questo nuovo corpo…quante umiliazioni, quanti giochini interessanti..magari a qualcuno a cui l’avresti voluta far pagare…
Ma mentre ero lì immersa nei miei “perversi” pensieri erotici, dal basso con un gran botto simile a quello provocato da me, appari tu…
-“Nooooooo”-, urlai incredula…,-Ma anche tu….-
Ti avvicinasti con passo felino fissandomi dritto negli occhi a passi lenti, incurante delle persone che stavi schiacciando…
Rimasi senza fiato, completamente in estasi dalla tua figura…
Eri incredibilmente eccitante…non che di persona tu non lo fossi ma in quelle condizioni ogni singolo centimetro della tua pelle era il completamento di un mosaico perfetto…un dipinto…mi lasciai completamente trasportare dalla tua immagine, tu mi fissavi e i miei occhi vedevano solo te.
Non riuscii a chiederti il motivo di tutto questo,lo volevo e basta…
Mi lasciai tirare dolcemente il braccio, e lasciare che ti seguissi ovunque, e in tutte le “proporzioni”…
Il solo contatto con le tue dita mi rese eccitata istantaneamente, il cervello era completamente annebbiato dall’estasi e dalla fantasia…
Mi sfilasti il pezzo di sopra lasciandolo cadere giù per terra,e lo lasciasti precipitare su una parte della folla che si era sistemata vicno ai tuoi piedoni,maliziosamente tu notasti che era paragonabile a un’enorme telone, quello con il quale i pompieri salvano le persone, se non di più…chissa' cosa avranno provato ad essere schiacciati da un bikini grande come una casa!
Avevi dei calzoncini neri, come la tua pelle, il tuo odore forte, conturbante, mi aveva completamente estasiato e estraniato da qualsiasi altra cosa potesse succedere in quell’istante,ti sfilai con delicatezza i calzoncini lasciando spazio ad una vista mozzafiato…era visibile la tua eccitazione sotto le tue mutande bianche,mi eccitava vedere il bozzo enorme che ad ogni tuo passo si muoveva...sembrava grande quanto un intero edificio...!
Mi invitasti in maniera decisa ma “dolce” a sedermi…
Solo quel movimento mi riportava alla mente ai nostri rapporti, avuti tanto tempo prima..eravamo molto giovani…pensai…
Ma ora vedevo solo te, il tuo corpo, il tuo sesso…
Mi sdraiasti un po’ più violentemente…ora ero completamente distesa in spiaggia, vicinissimo alla riva…con un numero indefinito di persone che ci stavano osservando…
“-E’ quello che hai sempre sognato”- Osservasti….
Dopodiché le nostre bocche furono tutto il tempo occupate in un passionale scambio di “slinguazzate”poderose…
Sentivo che eri molto eccitato, d’altro canto io lo ero prima di te..
Eri sopra…il tuo fisico possente mi comprimeva con insistenza lasciandomi appena l’aria indispensabile al respiro…mi invitavi a toccarti… a leccarti…
Le tue mani grandi e bellissime si insinuavano in ogni remoto angolo del mio corpo…
Mi avvicinai con il viso al tuo enorme membro,che era intrappolato all'interno delle mutande,lo toccavo con le mie mani comprimendolo,mentre ero sempre piu' eccitata,gridai"-volete vedere veramente com'e' un vero uccello piccoli omiciattoli"-e raccolsi da terra una piccola macchina e la premetti contro il tuo mastodontico bozzo,facendone uscire strani rumori,non mi resi conto che c'era una persona dentro,che tento' di uscire afferrando con quelle piccole manine,una parte di tessuto delle tue mutande,era bellissimo vedere un omino cercare coraggiosamente di rimanere appeso al tuo pene,o almeno ad una parte,per sopravvivere,mentre i tuoi occhi erano privi di emozioni dall'alto della tua immensa superiorita',nostra per meglio dire...
Alla vista eravamo due “giganti” che stavano per “fare l’amore” occupando centinaia e centinaia di metri di un’anonima spiaggia della riviera romagnola…
Sollevavamo un’infinita quantità di sabbia, le nostre urla, disumane, all’orecchio di una persona qualunque dovevano essere terrificanti…ma in quel momento con te era tutto così eccitante da non perdere nemmeno un secondo…
Terminato l’amplesso con sfrenata passione cademmo entrambi esausti, creando una voragine sotto di noi…gli elicotteri intorno a noi continuavano l’inutile apparizione,girando impotenti vicino al tuo gigantesco pene eretto,come erano ridicoli rispetto a noi, io rimasi girata su un fianco distrutta ma estasiata e ne presi uno, e prima di cadere in un lungo sonno me lo misi tra le gambe, pensando…
“-Se non è stato un sogno…fra qualche ora mi ritroverò con te “gigantesco” al mio fianco…e… un’inutile giocattolino che prima di essere stritolato tra le mie gambe,,…era…un elicottero….
CONTINUA
BY CHIARA