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jryan^ ha inviato un messaggio dal titolo:
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messaggio inviato in data:
27/Marzo/2005 21:27:58
All'improvviso in primavera
Era una giornata come tante altre, ed io come al solito ero all’università a studiare.
Assorto nella lettura non mi curavo nemmeno della gente che entrava ed usciva dall’aula. Ad un tratto però, per qualche strano motivo, alzai lo sguardo non appena sentii la maniglia della porta abbassarsi e , meraviglia, entrò nella sala una ragazza mora, con gli occhi scuri ed un bel viso. La cosa che mi lasciò senza fiato era che la ragazza era alta quasi come la porta, circa un metro e novantacinque… e , vi giuro , non sto scherzando. Mi è sembrato per un attimo di vedere entrare una vera e propria gigantessa. La guardai con gli occhi spalancati, impossibilitato a distogliere lo sguardo da lei e nascondere la mia sorpresa ed ammirazione. Lei mi lanciò un occhiata e poi si andò a sedere al tavolo davanti al mio.
Era una bella ragazza nel complesso, vestita con una felpa con il cappuccio, una maglietta nera, dei jeans un po’ larghi e ai piedi aveva delle nike Silver, vi assicuro, molto grandi, o per lo meno proporzionate alla sua altezza.
Io mi ritrovai ad essere emozionato, non avevo mai visto una ragazza così alta, e , al momento, impressionato pensai fosse alta due metri.
Non riuscii più a concentrarmi. Poi, quando lei si alzò per andare a temperare la matita io colsi l’occasione e mi ci avvicinai , per temperare anch’io. Mi sembrava di essere un bambino, arrivavo più o meno a sotto il suo mento e , io ci tengo a precisare che sono alto un metro e ottanta! Lei mi guardò e dall’espressione dei suoi occhi capii che fosse incuriosita da me e dal mio atteggiamento.
Poco dopo ci rimettemmo tutti e due seduti ai nostri tavoli. Io non riuscivo a non pensare a quanto era figa, e mi ripetevo in testa che in fondo il detto “altezza mezza bellezza” è vero, soprattutto nel caso di uno con le mie fantasie. D’altronde, però non potevo tentare un approccio, dato che avevo già una ragazza con cui stavo benissimo sotto tutti i punti di vista. Cercai , così, di concentrarmi nuovamente e studiare , facendo fruttare il pomeriggio.
La sfiga volle che quella ragazza, oltre ad essere altissima, avesse anche degli atteggiamenti inconsapevolmente molto attraenti, infatti, mentre se ne stava de seduta a leggere si sfilò un po’ le scarpe, mostrandomi i talloni rotondi ricoperti dai calzini bianchi. Era troppo, dovevo uscire e andarmene a prendere un thè, mi sarebbe servito a tornare lucido. Restai al bar a parlare con un mio amico per una buona mezz’ora e quando tornai nell’aula non c’era nessun’altro all’infuori della bella ragazza mora. Tutti gli altri se ne erano andati a casa e lei, stando da sola, si era praticamente sbragata, appoggiando i piedoni velati dai calzini sul tavolo. Sentì il cuore iniziare a battere all’impazzata e facendo finta di niente mi sedetti per fingere di studiare.
Inutile stare a precisare che lanciai continui sguardi insistenti ai piedi di quella ragazza, che , da parte sue, li muoveva in modo molto sensuale, proprio come si addice ad una vera gigantessa. Poi, spettacolo, lei si rivolse a me, e mi sembrò che mi si stesse rivolgendo una dea :
<<Senti scusa, ma tu a che anno sei?>>
le risposi e lei allora mi chiese :<< allora mi sai spiegare questa cosa ? io sono al primo e devo fare questo esame noiosissimo!>>
Mi alzai e la raggiunsi, lei rimase con i piedi sul tavolo e ne riuscii a fiutare l’odore. Stando in piedi accanto alla sua sedia le spiegai le cose che voleva sapere, poi lei mi ringraziò tanto e mi lasciò tornare al mio posto. Probabilmente le risultai simpatico o mi ritenne abbastanza carino da allacciare un dialogo con me e mi disse:
<<prima , quando sono entrata sei rimasto impressionato vero?>>
io le risposi:<< come scusa ?>>
<< Si, dico, per via della mia altezza! Metto in soggezione qualunque ragazzo!>>
<< No, non mi hai messo in soggezione, ho solo pensato che eri altissima!>>
<< Eh, lo so…il problema è che i ragazzi si sentono a disagio con me!>>
<< ma che dici, devi essere contenta che sei così alta, sei molto carina!>>
Lei mi fece un sorriso e poi si rimise a studiare. Poco dopo era ora di andare via e sia io che lei ci preparammo per andare via. Camminammo per i corridoi e poi fino al parcheggio standocene uno vicino all’altro, parlando di cose di normale amministrazione, tipo degli esami, dei professori eccetera. Alla fine ci salutammo e lei mi tese la mano per presentarsi , dicendo:
<<cmq , piacere, sono Giulia!>> io le strinsi la mano, e mi accorsi con sorpresa che fosse più grande della mia. In effetti metteva un po’ di soggezione : ).
Così ci salutammo. E , che dire, penso di aver appena conosciuto una reale gigantessa.
a voi è mai success auna cosa simile? spero di potervi raccontare altre cose su di lei se la rincontro nei prossimi giorni, e soprattuto se con l'arrivo dell'estate le potrò vedere i piedi, magari calzati in splendide infradito:))
alla prossima