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[ replica ] jryan^ ha inviato un messaggio dal titolo: Oltre il Sospetto (parte IV) ed ha ricevuto 2 repliche.
messaggio inviato in data: 04/Ottobre/2005 18:20:48

A voi :) sperando che vi piaccia tanto !


Oltre il sospetto (parte IV)

L’amica di Alessandra era una studentessa universitaria di 25 anni. Era una ragazza con lunghi capelli rossi che spesso teneva legati in una coda, con un viso candido ed ovale, dai tratti sottili ed eleganti che incorniciavano due grandi occhi di un colore marrone verde molto intenso. Quando sentì suonare il suo campanello e fece entrare Alessandra, la accolse con un sorriso assonanto sul volto.
<< Roberta, spero di non averti svegliata!>> disse l’invetigatrice alla ragazza, che le era venuta ad aprire la porta con indosso una maglietta larga e degli slip.
<< beh, a quest’ora era difficile citofonare e non svegliarmi!>> disse la ragazza ironica.
<< Hai ragione. scusami, ma mi serve assolutamente che tu mi ospiti qui per questa notte!>>
Roberta chiuse la porta facendo acocmodare Alessandra e facendole strada fino al salotto, camminando scalza sulla moquette.
<<di nuovo problemi con il lavoro? Qualche maniaco che ti insegue ?>> chiese Roberta, dando a intendere a Riccardo, nascosto nella tasca della giacca di Alessandra, che già altre volte l’investigatrice era stata costretta, per sicurezza, a dormire sotto un altro tetto.
<< questa volta è molto peggio… ti spiegherò appena possibile. Ora vorrei solo riposare… sono esausta.>>
<< Fai come se fossi a casa tua, il divano letto te lo preparo in un attimo, e in cucina c’è del caffè che mi è avanzato. Domani se ti svegli prima di me, puoi berlo.>>
<< grazie Roby, sei gentilissima. Ma non ti preoccupare per il divano, ci dormirò bene anche senza tirare fuori tutto. Davvero.>> continuò Alessandra e Roberta allora si congedò augurando la buona notte.
Alessandra si lasciò cadere sul divano, facnendo un sospiro di sollievo e sgilandosi i sabot, per poi appoggiare il piedi nudi sul tavolino posto davanti a lei. Sentì con piacere la calda sensazione di essere al sicuro e trattenendo uno sbadiglio infilò le dita della mano nella tasca della giacca per afferrare Riccardo.
<< come va ?>> gli chiese , tenendolo nel palmo della mano.
<< Tutto bene, grazie. Ora sarà meglio dormire, o domani non saremo in grado di far niente!>>
rispose il pilota, standosene seduto nella soffice vastità del palmo della mano di Alessandra.
In quel momento, però, irruppe nella stanza Roberta, con il viso perplesso e gli occhi spalancati:
<< Ma…con chi stai parlando?>> chiese avvicinandosi ad Alessandra che colta di sorpresa si limitò a chiudere il pugno intorno al piccolo Riccardo, rimanendo ,però con il braccio sollevato.
<< con nesuno , perché?>> rispose titubante, senza sapere se le convenisse dire la verità all’amica oppure no.
Roberta rispose ironica:<< si certo! Ma se ti ho sentito! E ho sentito anche una voce maschile! Cos’hai in mano una ricetrasmittente ?>>
Chiese incuriosita, sedendosi accando all’amica, sperando che quest’ultima le mostrasse i piccoli tesori tecnologici che le davano al lavoro.
Alessandra dubitò ancora qualche istante, e a quel punto, Roberta, le afferrò la mano per fargliela aprire.
<< No! cosa fai!>> esclamò Alessandra mentre cercò di tirare indietro la mano. Il risutlato fu che il minuscolo pilota cadde nel vuoto andando a cadere proprio sulle dita del piede nudo di Roberta, che abbassando lo sguardo e divaricando le dita disse perplessa :<< ma cosa diavolo è?>>
<< Ferma non ti muovere! È un uomo!>> esclamò Alessandra mentre si chinava sul piede dell’amica e constatava lo stato di salute di Riccardo.
<< Sto bene, non preoccuparti, la mia tuta ed il mio peso esiguo rendono innoqui questi voli!>>
rispose quest’ultimo e Roberta, che non aveva ancora realizzato cosa fosse quella piccola sagoma umana sdraiata sopra le dita del suo piede, sentendone la voce, sussultò e retrasse il piede, facendo cadere Riccardo sul pavimento.
<< Mio dio! Ma è una persona vera ?>> chiese sempre incredula Roberta.
Alessandra le rispose con pazienza, spiegandole tutto quello che era successo, mentre, Riccardo, alzatosi in piedi, aveva camminato con tranquillità verso l’enorme piede di Alessandra, per poi appoggiarsi al suo alluce , in attesa di essere riportato su. Nei minuti di attesa si soffermò ad osservare le enormi e ben fatte dita dei piedi di Alessandra, ed alzò lo sguardo verso Roberta, che dall’alto lo osservava con gli occhi pieni di stupore. Per la prima volta, da quando era in missione, Riccardo si sentì piccolo ed inadeguato. Dubitò persino di poter sopravvivere date le sue dimensioni irrisorie. Starsene li sul pavimento, mentre quelle due colossali persone normali parlavano, osservare quelle due donne da quella prospettiva, sentirsi nelle narici l’odore forte della polvere della moquette, del cuoio dei sabot di Alessandra e dei piedi di quest’ultima e dell’amica lo fecero sentire alla stregua di un insetto. Nonostante tutto però, voltandosi verso il piede di Alessandra, che era appoggiato sulla larga pianta, con le dita lunghe ed il dorso pronunciato e maestoso, pensò di dover essere felice di essere ancora vivo, data la fine che avevano fatto molti soldati del Cn ricerce delle sue stesse dimensioni.
Sorrise pensando di essere un privilegiato in quella situazione drammatica. L’unico uomo così piccolo ad essere sopravvissuto a quella notte, l’unico che godeva del favore di quella spietata e colossale dea, e pensava anche di non meritarlo fino in fondo.
<< Scusami tanto, davvero! Non vovelvo farti fare quella brutta caduta!>> disse Roberta alzandosi dal divano ed avvicinandosi a Riccardo, posizionandosi sopra di lui e guardando in basso.
<< Spero che tu e questo pilota ce la facciate! Ora scusatemi ma decvo andare a letto, domani ho lezione!>> continuò e poi si voltò, ruotando i piedi sull’avanpiede e mostrando a Riccardo la piante tese ed i talloni soffici e rotondi. Poi si allontanò ed uscì dalla stanza, facendo un sospiro di sollievo. Vedere quel ragazzo così piccolo l’aveva agitata, e vederselo la su pavimento ai suoi piedi come un insetto le trasmetteva un certo senso di ansia.
Alessandra afferrò Riccardo tra indice e pollice e lo fece scendere sul tavolino:
<< Per un attimo ho avuto paura per te!>> disse l’investigatrice, facendo un dolce sorriso.
<< Si, anch’io, non mi aspettavo che la tua amica arrivasse a strapparmiti di mano!>>
Alessandra rispose mentre si distendeva sul divano ed appiggiava i piedi al bordo del tavolino su cui era il piccolo militare.
<< è solo una ragazza….>> disse. Riccardo restò in silenzio , ad osservare le dita dei piedi di Alessandra, con i polpastrelli dall’aspetto soffice e l’avanpiede sporco, su cui, in più punti vedeva tracce di sangue. La donna notò che Riccardo le fissava le piante dei piedi e così disse mentre sollevava un piede e lo girava verso di lei per vederlo:
<< Cosa c’è? Ho i piedi tanto sporchi?>> chiese, ma quando notò che sotto il suo avanpiede e sotto il suo tallone v’erano impresse delle macchie di sangue ormai scuro e raggrumato, restò interdetta acnhe lei , così si limitò a dire alzandosi in piedi e levandosi la gonna, mostrando così le belle gambe e il perizoma a Riccardo.
<< Beh…non è bello a vedersi! Ma ora sarà meglio mettersi a dormire.>> e così dicendo si sdraiò sul divano con indosso solo la maglietta e gli slip, dando le spalle al tavolino su cui era Riccardo a cui disse :<< Buona notte!>>
Riccardo osservò il suo bel sedere rotondo e sodo e disse:
<< Mi lasci dormire qui?>>
Alessandra , senza nemmeno voltarsi, rispose:
<< Si , perché? Dove ti dovrei far dormire ? qui sul divano con me? così se mi muovo ti schiaccio?!>>
Riccardo fece cenno di lasciar perdere con la mano e poi si accovacciò sulla lignea superficie del tavolo, cercando di trovare una posizione comoda. Alessandra lo osservò, senza nascondere un tenero sorriso che le affiorava sulle labbra, incorniciandole i denti bianchi. Quando i loro sguardi si incrociarono, entrambi scoppiarono in una risata. Si resero conto che sia l’uno che l’altra desideravano stabilire un contatto. Riccardo si rivelò, con quella semplice frase “mi lasci dormire qui?”, attratto da Alessandra, e quest’ultima, con il suo sorriso, mostrò al minuscolo pilota di essere a sua volta attratta da lui, nonostante le dimensioni.
<< Sai una cosa…>> prese a dire Alessandra appoggiando la testa sulla mano, tenendo i bei occhi scuri posati sul piccolo Riccardo che se ne stava seduto sul tavolo.
<<…solitamente prima di addormentarmi…>> contiuò, interrompendosi però subito, esitando ma con l’intenzione di finire la frase : in fondo era una donna adulta, bella, sicura e risoluta, a che serviva girare intorno all’argomento. Così Alessandra terminò la frase, parlando con un tono di voce ed un’espressione degli occhi che si ricordò aver usato già in altre circostanze; come in discoteca quando ancora era una studentessa:<< …solitamente prima di addormentarmi io mi tocco.>>
Riccardo restò a bocca aperta a quell’affermazione e maledisse il fatto di aver incontrato quella donna fantastica in una circostanza così disperata.
<< Se fossi stato un ragazzo normale e non un esserino delle mie dimensioni, questa sarebbe stata la sera più bella della mia vita! Sei stupenda.>> disse Riccardo. Alessandra allora tese la mano verso di lui e disse con un tono di voce sensuale:<< chi ti dice che non lo è!>> e così dicendo lo afferrò tra indice e pollice e se lo portò sopra di lei. Restò prona sul divano e depositò il piccolo ragazzo sulla sua schiena.
<< ora fai quello che vuoi!>> disse la bella investigatrice sentendo i piccoli piedi di Riccardo posati sulla sua pelle e mentre sentiva che il ragazzo prendeva a camminare verso il suo sedere. Con un movimento lento, quanto solenne,infilò la mano nei suoi slip, iniziando ad accarezzarsi le grandi e le piccole labbra della vagina, indugiando a lungo sul clitoride.
Riccardo si arrampicò fino a sopra il sodo e rotondo gluteo destro di Alessandra, e l’osservò estasiato. Davanti a lui, tra le due natiche, si insinuava il sottile filo del perizoma della donna, fino a scomparire tra le morbide carni di quei glutei divini. Riccardo si infilò proprio nella spaccatura e si fece scivolare sul tessuto sello slip per arrivare al cospetto dell’enorme vagina di Alessandra, umida, già assediata dalla belle dita della donna, che aveva scostatolo slip, senza sfilarlo.
<<che intenzioni hai?>> chiese Alessandra senza nascondere un leggero tremolio nella sua voce. Riccardo non rispose, si fece strada tra le dita della mano della donna e arrivò al cospetto delle soffici e umide labbra di quella vagina colossale, che avrebbe potuto inghiottirlo, senza nemmeno percepirlo. A quel punto, l’indice di Alessandra lo sollevò e lo compresse sul clitoride. Riccardo si trovò tra il polpastrello del dito della donna ed il clitoride, che iniziò a baciare, leccare e massaggiare con foga e passione sempre più travolgente. Alessandra prese a gemere dal piacere e compresse ancora più forte il piccolo pilota sul suo clitoride, iniziando a massaggiarlo anche con il suo dito, facendo fare al piccolo Riccardo movimenti circolari. In preda al piacere ad Alessandra balenò nella mente l’idea di infilare quel ragazzo minuscolo nella sua figa ma si trattene per qualche istante, temendo che potesse essere pericoloso, all’ennesimo bacio,però, che Riccardo le schioccò sul clitoride, Alessandra pensò che in quel momento voleva solo godere, e che se il piccolo pilota avrebbe rischiato qualcosa non sarebbe stato affar suo, almeno fino a quando non fosse venuta. Così, egoisticamente, fece scivolare Riccardo tra le sue piccole labbra fradice di liquidi vaginali e con un gesto deciso del suo indice , ma anche del medio e dell’anulare, lo spinse dentro di se, provando un piacere indescrivibile al solo pensiero di avere un essere umano intero nella sua figa. Poi continuò lei a stuzzicarsi fin quando venne, gemendo talmente rumorosamente, che ,nell’altra stanza, Roberta, aprì gli occhi assonnato e confusamente si guardò intorno.
Riccardo riuscì a guadagnare nuovamente la libertà, uscendo dalla vagina di Alessandra che comunque un istante dopo avrebbe infilato le sue dita dentro per afferrarlo. Trovandolo subito però fece un respiro di sollievo e si portò il piccolo pilota fino al volto, per guardarlo negli occhi:
<< ho fatto bene a risparmiarti!>> disse sorridendo.
Riccardo le fece un sorriso di rimando, mostrando però un aspetto consumato, ed il viso pallido. Probabilmente aveva sofferto. Alessandra allora disse :<< Scusami… sono stata troppo brusca…>>
Riccardo scosse il capo, troppo orgoglioso, anche per ammettere che una donna colossale in preda all’orgasmo stava per ucciderlo, infilandoselo nella figa.
Alessandra però aveva ben chiara la sua colpa e decise che si sarebbe fatta perdonare, così, senza dire niente, come se Riccardo fosse un minuscolo bambolotto, lo spogliò della tuta e prese a leccarlo con la lingua bollente, concentrando le leccate più delicate tra le gambe del pilota, che in breve venne a sua volta.
Riccardo fece appena in tempo a indossare la tuta che piombò addormentato sul ventre di Alessandra che , osservandolo steso li sopra di lei, si addormentò a sua volta.
“Che notte incredibile! non sarà mica un incubo…o un sogno!” fu il suo ultimo pensiero, prima che la luce dell’alba la riportasse alla realtà.
(continua...)


[ replica ] viagrax ha inviato un messaggio dal titolo: bravo, continua così ed ha ricevuto 0 repliche.
messaggio inviato in data: 04/Ottobre/2005 20:09:17



[ replica ] dolceluna ha inviato un messaggio dal titolo: o! ed ha ricevuto 1 repliche.
messaggio inviato in data: 04/Ottobre/2005 22:35:47

bellabellabellabellabellabellabellabellabellabellabellabellabellabellabellabellabellabellabellabellabellabellabellabellabellabellabellabellabellabellabellabellabellabellabellabellabellabellabellabellabellabella!!!!
Se posso essere rompicoglioni, Alessandra è un personaggio elegante e delicato, maturo e superiore in tutto. E serenamente consapevole della sua onnipotenza e non ne fa uso. Non c'è nulla che ti fa sentire più schiacciante che poter schiacciare e non farlo. Però personalmente mi sento disturbata dall'uso della parola "figa". E' come se quando arrivi lì tu Jryan^ fossi senza forze e trovassi più facile "figa" che un impegnativo "vagina". Però questo interrompe una atmosfera quasi perfetta e mostra il TUO punto debole.
Perdonami se te lo dico in modo cosi diretto. Vorrei una tua opinione sull'argomento.

Mo

jryan^ ha scritto: Oltre il Sospetto (parte IV) ed ha ricevuto 2 repliche. [***]
inviato in data: 04/Ottobre/2005 18:20:48
   viagrax ha replicato con: bravo, continua così
   dolceluna ha replicato con: o!
     jryan^ ha replicato con: allora...
       dolceluna ha replicato con: si, ho letto



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