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come ha inviato un messaggio dal titolo:
Una storiella per cominciare... ed ha ricevuto
4 repliche.
messaggio inviato in data:
20/Ottobre/2005 16:42:12
Ciao a tutti!
State bene?
Vi posto la prima parte di una storia che ho voluto scrivere per voi.Vi dico subito che è la mia prima storia...nel senso che è la prima volta che ne scrivo una!Ero partito con un'intenzione e me ne ritrovo un'altra....vabbe ma questa è una cosa che a voi non interessa.
Spero vi piaccia e siate clementi, si migliora sempre con la pratica giusto?
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Vanessa è una gionave ragazza universitaria,carina, niente di speciale, ma ha il suo fascino, qualcosa che la rende misteriosa.Capelli castani,occhi azzurri, non tanto alta e un seno che si lascia guardare, anche perché veste sempre con maglie larghe che lasciano cadere l’occhio, quando se ne accorge ti ammicca un sorriso come se volesse dire ”lo so, ti piacciono, ma non te le farò toccare”.
Molti la giudicano strana, la vedono parlare, ridere da sola seduta sulle scale antincendio dell’universita e muovere i piedi, schiacciare qualcosa, ma nessuno ci fa poi tanto caso…dicono tutti che è strana.
Vanessa in realtà è molto più che strana, ha un potere!
Il potere di rendere gli esseri viventi piccoli come formiche o come un bicchiere, secondo il suo gusto.
Un giorno ero seduto anche io sui gradini antincendio dell’università, che si trovano all’esterno della struttura. Sono quei gradini in ferro, griglie, che consento di vedere sopra o sotto.
Bhe il punto è che stavo ripassando una lezione, quando per caso alzo la testa e, sul piano superiore al mio si siede Vanessa, probabilmente non si è neanche accorta che al piano di sotto che la spio ci sono io. Continuo a studiare quando sento provenire dalle scale sopra di me delle risatine e delle strane frasi.
Alzo la testa e vedo Vanessa con in mano una bambolina che si muove e lei che le parla,dice delle cose che fanno paura:”E ADESSO DI TE CHE COSA NE DEVO FARE? IL COMPITO ME LO HAI PASSATO,TI HO RUBATO TUTTI I SOLDI, A CASA DI GENTE COME TE NE HO FIN TROPPA……IDEA”Già non capivo nulla di cosa stesse facendo, il terrore venne quando posò la bambolina sulla griglia e questa si agitava, cercava di rialzi, e lei la teneva ferma con due dita sulla testa.Avevo paura per quei suoi gesti, capii che la bambolina era un essere vivente e lei voleva sicuramente farle qualcosa.
Capì che l’essere vivente era un ragazzo quando pronuncio il suo nome”MARCO, O COME TI CHIAMI, NON MI RICORDO SCUSA,SEI STATO UTILISSIMO, MA PENSO PRIOPRIO CHE SCHIACCIANDOTI MI SARAI MOLTO Più UTILE…MI FARAI ECCITARE DA MATTI E STASERA A CASA PENSERO’ MOLTO A TE!!!BYE BYE PICCOLINO!!!Muori!!” Posò il suo sandalo sul corpo del ragazzo, ne usciva solo la testa da sotto, lei ferma lo fissava paragonando le sue dita del piede con la testa dell’omino. Osservavo e vedevo che con la mano si accarezzava sotto la gonna marrone.Io da sotto vedevo solo il corpo rosa sormontato da una suola nera, e poi…..qualche goccia di sangue mi raggiunse la faccia….Vanessa schiacciò pian piano il corpo del ragazzo, ridendo, toccandosi, fino a che la suola non aderì alla griglia ed il corpo del povero sventurato non rimase tranciato in più parti dalle sbarre di ferro.
Lei alzò il sandolo e vide il corpo,sbudellato, la testa squartata a livello della bocca, il torace esploso, lo fissò sorridendo come se avesse preso la sua essenza solo osservando quella forma di carne incastonata tra le maniere delle scale…quando ci soffiò sopra e li fece cadere proprio sul mio volto!
Mi fissò per poco e fece l’occhiolino.
Il giorno dopo non andai all’università, come del resto tutta la settimana, avevo paura di incontrarla.
Il lunedì successivo ritornai in facoltà facendo attenzione, sperando di non incontrare il suo sguardo. Andò tutto bene.
Poi successe.
Per fare chimica dovevo scendere nei sotterranei , un lungo corridoio pieno di porte….scesi e percorrendo quel corridoio risentì la risata di Vanessa, poi il buio!
Mi risvegliai terrorizzato,ero davanti al viso di Vanessa che mi fissava con un sorriso da angelo, con il capo appoggiato alla scrivania per essere alla mia altezza e sorrideva sempre. Poi parlò, dicendomi che lo spettacolo dell’altro giorno era per me, per farmi avere paura di lei, per pregare di non doverla incontrare, per sentirsi potente.Mi sollevò con la mano destra e mi fece capire quant fossi piccolo, parlava del suo potere, che lo usava su tutti quelli che voleva e delle orribili cose che faceva, come fossero le cose più normali del mondo.
Mi teneva sempre in mano quando mi poggio per terra, tra i suoi piedi nudi e mi guardava come io guardavo lei.Solo che lei era potente, un esserino ai suoi piedi, cosa poteva mai fargli, ed io,distrutto dentro e fuori dalla paura ad osservare quei piedi pregando che non si spostassero da quella posizione.
Aprì le ante dell’armadio e mi mostrò l’inferno!!!
Ripiani pieni di barattoli con dentro cadaveri di uomini e donne, persone ancora vive che urlavano di paura. Barattoli pieni di urina e feci e altre strane cose.
Non so perché, ma si mise seduta sulla scrivania, e mi poggio davanti a lei su un portapenne rovesciato ed incominciò a tirare fuori alcuni barattoli con cadaverì e raccontarmi come li aveva uccisi.
“VEDI QUESTA? DIVISA IN DUE”e mentre agitava il barattolo il vetro si tingeva di rosso e di carne “QUESTA ERA LA MIA PIU’ CARA AMICA, PERO’ NON CREDEVA CHE FOSSI MAGICA, COSì L’HO RIMPICCIOLITA……silenzio……POI PERO’ NON HO SAPUTO RESISTERE, L’HO PRESA PER IL BACCINO E PER LE SPALLE, HO COMINCIATO A TIRARE, TIRARE, TIRARE FINO A CHE LA PELLE NON SI E’ LACERATA.E MI RICORDO CHE ERO SUL MIO LETTO A GUARDARE UN FILM E TUTTE LE SUE INTERIORA MI SONO CADUTE SUL SENO….CALDE E UMIDE…..UNA BELLA SENSAZIONE SAI?INTANTO DOVEVI SENTIRE COME URLAVA, MI PREGAVA DI NON UCCIDERLA CHE AVREBBE FATTO QUALSIASI COSA PER ME…..BHE ANCHE MORTA HA FATTO QUALCOSA PER ME, UNA VOLTA DIVISA IN DUE HO GIOCATO ED HO FATTO LA MAIALINA CON IL SUO CORPICINO.”
Posò il barattolo non prima di averlo scosso ancora. Mi lanciò uno sguardo….Ero pietrificato!!!
Continua….