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come ha inviato un messaggio dal titolo:
STORIELLA.Parte seconda. ed ha ricevuto
5 repliche.
messaggio inviato in data:
25/Ottobre/2005 16:07:52
Ciaaaaaaaaaaaaaaaaaak!!!
Si gira!
Posto la seconda parte del racconto. Spero di farla più lunga possibile, ho tante idee in mente
e poche capacità descrittive!
Ovviamnete, sempre che sia di vostro gradimento.
________________________________________2parte_____________________
Posato il cadavere di quello che prima era una donna, si risiede sulla sedie della scrivania e mi prende in mano, poggiandomi sul palmo ben aperto e portandomi vicino alla bocca .Delle labbra rosa e sensuali mi paralvano di come questo potere era patrimonio della sua famiglia da millenni, di come suo padre abbia fatto carriera schiacciando nel vero senso della parola tutti gli avversari e di come sua madre si sia arricchita in borsa e di quante bamboline le portava quando era piccola. Bamboline che urlavano e perdevano sangue quando Vanessa, ancora piccola, gli staccava le gambe o le lanciava per aria facendole cadere al suolo per vedere gli schizzi di sangue. Tutto ciò mi fu detto mentre ero perlustrato dalle sue dita che mi prendevano, tastavano giravano a suo piacimento.
Una telefonata fermò il racconto:”CIAO COME STAI?SI SI L’HO PRESO QUESTA MATTINA L’HO QUI CON ME…ANZI ASPETTA FAMMELO APPOGGIARE PER TERRA. ANCORA NON HA CAPITO CHE L’ODORE DEI MIEI PIEDI SARA’ L’UNICA ARIA CHE RESPIRERA’ PER UN PO’ DI TEMPO. SI SI , POI LO UCCIDIAMO COME VUOI TU NON TI PREOCCUPARE” mentre diceva questo mi mise ai suoi piedi e allargava le dita per farmi annusare meglio quell’odore acre di sudore ”IL TUO SCHIAVETTO INVECE?CHE FINE HA FATTO?COSA??HAHAHAH L’HAI BRUCIATO CON L’ACCENDINO??TU SEI PAZZA!!.......EHEHE E’ VERO ANCHE IO NON SONO DA MENO” intanto cercavo di liberarmi da quelle dita smaltate di rosso che mi bloccavano per terra e mi toglievano il respiro. Non tutti sanno che una donna con un tale potere la prima cosa che fa, è far capire all’uomo che lei è la sua dea, e quale modo migliore se non quello di umiliarlo con i piedi per farglielo capire? ”ALLORA CI VEDIAMO ALLE 5, INTANTO PENSO CHE MI FARO’ UN PISOLINO COL MIO GIOCATTOLINO NUOVO, CHE NON HA CAPITO CHE PIU’ LOTTA E PIU’ MI BAGNO TUTTA…MA ORA PENSEREMO ANCHE A QUESTO” detto questo la sua lingua bagnava le labbra.
“ALLORA I MIEI PIEDI NON TI PIACCIONO? PUZZANO? MI SPIACE!!!GIURO CHE QUANDO TI SPAPPOLERO’ SUL PAVIMENTO LI AVRO’ BELLI PULITI E MORBIDI OK??HAHHAHAHAHHA. Non resistevo più ad una tale pressione, piansi e cercai di scappare, e correre verso la porta. Correvo passando tra le sue scarpe, i suoi calzini e macchie rosse sul pavimento, e intanto la sentivo ridere, mi prendeva in giro, che mi avrebbe raggiunto solamente allungando la gamba. Ma non si alzò. Al contrario si sedette meglio, più comoda. Quando….vidi cadere sul pavimento dei pezzi di carta, gomme, penne…mi stava bombardando. Se fossi stato colpito da uno di quegli oggetti sarei come minimo morto sul colpo. La cosa che mi faceva più terrore erano gli sfottò che mi diceva, come non fossi un uomo, ma una formica, un pupazzo. Per lei se vivevo o morivo non cambiava nulla. Sarebbe comunque andata a mangiare, magari lasciandomi in agonia in un barattolo pieno della sua urina….ero un giocattolo!!!
Ecco cosa sono io per lei, un giocattolo.
Continua…..