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[STORIA] - La scuola (capitolo primo) ed ha ricevuto
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messaggio inviato in data:
15/Novembre/2005 19:52:10
Ciao a tutti! Dubito che mi conosciate. Ho scrtto pochissimo. Mi limito a leggervi e a condividere con voi la nostra passione. Ma oggi ho deciso di rompere la routine e così mi ho incominciato a scrivere una storia. Avevo in mente la trama generale da un po' di tempo, e, beh, adesso la sto sviluppando. Scusate se questa prima parte è piccola e non contiene praticamente nulla, a serve da introduzione. Posterò al più presto la seconda parte e le successive. Ciao a tutti!
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LA SCUOLA. Capitolo primo: l’invenzione
Diavolo! E’ sopra di me! Non posso più fare niente… sono condannato… Eccola là, sorride beffarda. Sa che sono in suo potere e che può scegliere della mia vita o della mia morte. E riflettendo, la situazione presume la seconda scelta… ah, mi saluta la troia! Mi sfotte pure! Che sia maledetta! Ecco che alza il piede… Dio quanto è grande… lo leccherei fino allo svenimento se solo potessi… ma ormai mi restano solo pochi secondi… già è scuro intorno a me… l’ombra prima della fine… chissà quanti altri avranno vissuto la mia stessa situazione… Ma che sto facendo??? Sono un uomo! Devo affrontare la morte con coraggio e virilità! Addio mondo. Me ne vado nel modo più bello e terrificante che abbia mai potuto immaginare. Addio mondo.
Forse è meglio partire dall’inizio, che dite? In effetti è una storia lunga… Siamo nel 2015. Sono Giacomo, un normale studente liceale. Sono all’ultimo anno del Liceo. Nella mia vita non ho mai fatto nulla di particolare… in effetti non ho alcuna vocazione… vivo passivamente tutto… i miei compagni mi definiscono uno “sfigato”… io preferisco ritenermi un tipo in cerca del proprio scopo… cosa amo della vita? Mah… un po’ tutto come tutti… amo i bei panorami… amo la birra… amo le donne… ecco forse qui è meglio soffermarsi un minuto. Nelle donne al contrario di tutti i miei amici io non amo il seno o il sedere… e neanche l’ombelico come quell’idiota del mio compagno Raffaele. Io nelle donne amo i piedi. Sì, lo so, anticonformista… ma cosa c’è di più bello se non un bel piedino nudo profumato che ti sfiora il viso, con le belle dita che ti accarezzano i capelli? Dio solo sa cosa… ma torniamo a me. Al momento sono single. In effetti lo sono sempre stato… ricordo solo baci fugaci con ragazze di cui a malapena ricordo il nome… E tanti tanti tanti giochini fatti con la mia amica del cuore, Vanessa, che si divertiva a stuzzicarmi coi suoi stupendi piedini. Bei tempi quelli… beh adesso sto cercando di impegnarmi per la maturità sempre più vicina. E, beh, diciamo che non sono messo proprio bene… ma torniamo al quadro generale. Da qualche giorno circola per i corridoi una strana voce… a quanto pare lo Stato fornirà alle insegnanti uno strano nuovo strumento di punizione visto l’aumento del livello di indisciplina crescente. Inutile dire la molteplicità delle versioni… Chi affermava che sarebbe stata una pinza in grado di installare un microcip sottocutaneo in grado di farti esplodere a comando… chi invece sosteneva che avrebbero torturato con spranghe di ferro chiunque sorpreso in atti vandalici… insomma, tante cagate… entro una settimana però si sarebbe scoperto. E così aspettammo.
18.novembre.2015: Lo Stato ha finalmente distribuito ad ogni insegnante il nuovo strumento di punizione, che si sarebbe presto rivelato strumento di controllo. Ogni insegnante fu dotata di una speciale penna munita di un congegno in grado di rimpicciolire la materia. Nella mia classe avemmo subito una dimostrazione: il peggiore fra tutti in condotta, tale Pasquale, fu preso e rimpicciolito e imprigionato per tutta la mattinata in un barattolo bucato per far passare l’aria. Il poveretto uscì sudatissimo ed esausto per l’affaticamento da respiro. In assoluto questo era un nuovo potente strumento in mano alle professoresse.
10.dicembre.2015: non è passato un mese dall’introduzione dell’”Arma”, come è stata soprannominata da noi studenti, e arrivano le prime avvisaglie di un nuovo tirannico regime scolastico. Nell’ultima settimana sempre più studenti non colpevoli erano stati presi e seviziati dalle professoresse sempre più sadiche nelle ore di recupero pomeridiano. Nessuno ha il coraggio di parlare… Speriamo che le cose si sistemino.
15.dicembre.2015: è ufficiale. La scuola è in mano alle professoresse. Non smettendo di far lezione, le sadiche insegnanti non si fanno scrupoli ad usare l’Arma. Che Dio ci aiuti.
