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yu ha inviato un messaggio dal titolo:
siete fortunati ed ha ricevuto
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messaggio inviato in data:
08/Gennaio/2006 00:22:56
Ciao vi posto la copia della storia:
Ora ti mangio!
Era un tiepido pomeriggio di ottobre quando mi accingevo a recarmi a casa di Rita, una professoressa di inglese che ogni settimana mi dava ripetizioni. Come tutti i mercoledi alle 15 suonai alla sua porta, e, come tutti i mercoledi, mi faceva aspettare 5 minuti buoni prima di aprire. Rita aveva sui 45 anni: alta, distinta, capelli neri a caschetto. Mi piaceva. Quel giorno era però strana, come se tramasse qualcosa. Comunque entrai nel suo appartamento, mi sedetti e tirai fuori il mio quadernone a quadretti di carta riciclata. Lei mi osservava appoggiata alla porta con uno squardo che mi mise in serio disagio. Non sapevo cosa, ma ero convinto che volesse da me qualcosa. Mi venne vicino e mi chiese se avevo fame. Io risposi di no, che avevo da poco pranzato, e lei con un sorriso mi disse che non aveva mangiato nulla dalla mattina e che aveva molta fame.... Dopo poco, non so come, mi ritrovai su quel tavolo, sdraiato, ma magicamente rimpicciolito: sarò stato alto 5-6 cm. E lei appoggiata sulla sedia, sorridente. Ebbi paura. Vidi avvicinarsi la sua mano enorme, ed aprirsi il pollice e l'indice: mi afferrò delicatamente con le unghie e mi portò lentamente vicino al suo viso. Io ero attonnito e non capivo. Mi disse che ero molto carino e che ero un bocconcino davvero appetitoso. Io impaurito le chiesi con un filo di voce che cosa aveva intenzione di fare. Lei sorridente:"Ma come?! Non capisci?" disse "tu sei qui tra le mie dita, piccolo piccolo, ed io invece sono molto grande... e affamata". Io gridai, ma lei mi avvicino alle sue labbra e con un filo di voce mi disse:" Adesso ti mangio in un boccone! Ti mangerò vivo! Voglio sentirti pulsare mentre ti ingoio!"... Vidi la sua enorme bocca spalancarsi lentamente di fronte a me. Vidi la sua lingua uscire poco a poco e la sua gola farsi grande. Mi introdusse dentro, e sempre molto lentamente, richiuse le sue fauci. Sapeva che io sarei stato immobile, adagiato dulla sua lingua. Mi sentii "sballottare" su e giù, e strusciarmi sul suo palato: mi stava assaporando e gustando. Poi, dopo un attimo di pausa, mi ingoiò. Mi sentii avvolto dal suo esofago e scivolavo lentamente verso il basso. Una volta arrivato nel suo stomaco, capii subito che entro un ora sarei stato completamente digerito. Quello che mi stupiva era però che lei continuava a parlarmi. Diceva di quanto ero buono e che avrebbe dovuto mangiare qualche altro ragazzo... Mi svegliai sudato, ma anche inspiegabilmente eccitato.
Ric, M