[
replica ]
dolceluna ha inviato un messaggio dal titolo:
posso dire la mia? ed ha ricevuto
3 repliche.
messaggio inviato in data:
30/Gennaio/2006 00:00:34
Sadica è una parolona!! Implica che ad una gigantessa importi qualcosa di fare del male ad un esserino troppo piccolo per percepirne la sofferenza... E' solo un gioco. Ti faccio un esempio di giochino senza sadismo per me, se poi tu lo trovi sadico... beh... non saprei. A me succede tutti i giorni.
Cammino scalza per la cucina di casa mia. Mi accorgo che il tappetino davanti al lavello è un po' storto. Mi avvicino per raddrizzarlo e, non appena ci punto l'alluce sopra per trascinarlo un po' verso di me, ti vedo minuscolo sul pavimento davanti a me!! "O!" esclamo. E già qui non mi pongo il problema di cosa provi tu, ma penso solo a me e sono incuriosita dalla tua patetica condizione di esserino SCHIACCIABILE. Ma è solo curiosità. Io non so che tu sei senza fiato, tremi dalla paura e non hai mai visto una donna tanto gigantesca e potente. Non lo so e non mi spreco di pensarci perchè ora la situazione è questa: io posso tutto e tu non puoi niente. Io posso schiacciarti e tu puoi morire. Io posso ignorarti e tu puoi supplicarmi. Io posso divertirmi e tu puoi invocare una fine veloce. Questa è la proporzione tra noi. Me per me è gioco, non c'è nulla di sadico. Io sono donna e sono bimba. Se ti distruggerò con il più dolce dei gesti di cui sono capace, al massimo dopo dovrò cercare un altro giocattolo, ma non soffrirò nemmeno un secondo. Non desidero che tu soffra, ma ti faccio soffrire perchè ti sono superiore. In piedi torreggiante sul tuo infimo essere, pestarti a morte è un capriccio e l'unica cosa che mi lascia il dubbio è che mi fa un po schifo l'idea delle tue budelline che mi inumidiscono il piede, per tè è il dramma supremo di vivere o morire. Tu urli pietà finchè ti sanguina la gola, ma io non ti sento nemmeno perchè il suono profondo del mio respiro copre le tue urla disperate. Non è pietà che devi chiedere perchè annullare un nulla non è nulla. Infine io di te percepisco solo una cosa: si muove ancora, non si muove più. Nel secondo caso smetti di divertirmi. E allora ti sfioro col mio avampiede sudaticcio. Ti senti colpito, pestato, schiacciato, trascinato, ferito, da me. Alzo il piede per vedere se ti ho fatto qualcosa. Soffri tremendamente e cerchi disperatamente di scappare ti fa male tutto, non avevi mai avuto tanta paura come ora. Ti vedo muovere, "si muove ancora" penso. Che buffo! Alzo il piede ti raggiugo e ti copro. Ti spiano per terra e premo un pochino... A me interessa che tu ti muova ancora quando alzerò il piede. Non so che soffri. Cioè, lo so ma non lo so. Nessuno può sapere quanto soffre chi muore sotto il piede di una donna tranne chi sta morendo, chi subisce il gioco quasi indifferente di lei. Premo un altro po' solo perchè sei così piccolo che fatico a distinguerti al tatto dal resto della sporcizia attaccata alla pianta del mio piede. Tu sei al buio semistritolato dal piede di una donna che pesa sessantamila volte quello che pesi tu. Sei in una posizione terribile con una gamba rigirata malissimo, ormai vorresti solo che lei premesse di più per far finire l'incubo!! Lei è la tua carnefice, lei è SADICA perchè gode della tua atroce sofferenza! Piccolo insignificante illuso! Lei non sa che soffri, non sa che la tua gamba si sta spezzando, lei è una bimba col suo giochino. Non è sadica, è innocente. Alzo ancora il piede e... non si muove più!! Penso che sia morto e mi giro per andarmene, ignara che tu stai piangendo di rabbia e dolore distrutto senza motivo da un mio capriccio di gigantessa, ma vivo. Per me sei morto, non ti muovevi più è quella è la differenza, per sapere di più dovrei abbassarmi a guardarti da vicino ma non farei questo sforzo per te. Ormai non guardo più a terra, non mi interessi più. Però ho sete. Faccio un passo indietro e mi prendo un bicchiere d'acqua al lavello. Non sento il tuo corpo che scoppia straziato dal mio. Non sento il tuo ultimo acutissimo urlo di terrore prima che il mio tallone ti faccia tacere. Non saprò mai che non ti muovevi più ma eri vivo. Non saprò mai che ti ho ucciso diversamente da come avevo creduto. Non darò peso al fatto che io vivo e uccido e poi io vivo ancora ma tu non più.
Ma se una ha sete non c'è nulla di meglio di un bicchiere d'acqua penso mentre il mio tallone si alza portandosi via mezzo te e lasciando l'altro mezzo li sul pavimento.
E non c'è nulla di sadico in questo. Il sadismo ti da una importanza che, di fronte ad una vera gigantessa, non hai.
Ecco.
Io la vedo così.
Mo