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L'ascensore

Parte I inviata da picoghost e caricata in data 15/Febbraio/2003 21:33:12


La chiave di tutto ciò che ci accade sta nel sottile filo che lega gli eventi tra di loro, quel sottile filo che ci fa apparire gli episodi della nostra vita come circondati da un certo alone di mistero, fatalità o, come alcuni credono, destino; in ogni caso gli eventi sono sostanzialmente irripetibili, e sta a noi fare in modo che il loro succedersi sia il migliore possibile, almeno per ciò che ci é consentito: in sostanza la vita possiamo cercare di pianificarla, di ottimizzarla, e, laddove l'imprevedibile ci ostacola, cercare di sfruttare al meglio le variabili inattese.E questo é proprio uno di quei casi in cui ci capita qualcosa di assolutamente imprevedibile, ma che cerchiamo di utilizzare a nostro vantaggio, nei limiti del possibile.

E' una comunissima mattina autunnale, una di quelle in cui il clima non ha dato ancora sfogo alle sue vivacità estreme,per cui si sta sostanzialmente bene, e anche io  sostanzialmente  svolgo alcune delle mie mansioni di routine, tipo fare la spesa o comprare il giornale.Con il mio bel quotidiano,  preso di fresco dall'edicola, entro nel cortile del palazzo e mi dirigo verso il portone, poi lo apro e salgo in ascensore per raggiungere il mio piano; durante il tragitto sento un forte languore allo stomaco, un dolore così intenso da farmi accasciare, poi un senso di stordimento seguito da una classica perdita di sensi, o qualcosa di simile....

Il tutto non deve essere durato, infatti, molto tempo, visto che la mia sensazione di riavermi é quasi subitanea, ma rimane tuttavia la sensazione che qualcosa non vada ancora per il meglio,una serie di "piccoli" particolari mi lasciano confuso, distratto...attonito...:che cavolo é successo all'ascensore? Che diamine ci fa la pulsantiera a quell'altezza dal pavimento? Come mai le maniglie delle porte sono state spostate così in alto da non riuscire nemmeno ad arrivarci? Chi ha buttato questa cicca di sigaretta lunga quasi 2 mt. sul pavim.....ENTOOO!!! Calma , un attimo, ho detto 2 metri?...Mi sa mi sa che non é la cicca ad essere diventata grande, ma io che al 99 % sono diventato piccolissimo, a giudicare dalla sigaretta credo di arrivare a stento a 3 cm.!!! Porca...!

Girandomi intorno tutto "mi gira intorno", mi circonda con vastità incredibili, così come vasti sono i miei sensi di paura e di ansia per ciò che é sucesso; la cosa strana é che con me sono rimpiccioliti i miei vestiti, ma non il giornale che, per fotuna, non mi ha coperto sul pavimento!!!Ma é proprio il pensiero del pavimento che mi ricorda la mia situazione, un eserino poco visibile che sta su una superficie destinata al pubblico calpestio, un esserino che forse qualcuno può non notare, oppure schiacciare per lo schifo credendolo un insetto o qualcosa da eleminare. Mi basta fare un rapido pari o dispari per capire che sono poche le alternative possibili, e che tutto dipenderà dalla prima persona ad entrare in ascensore, gia , perchè saranno le sue reazioni a determinare il mio destino nel breve e lungo tempo: raccoglierà il giornale? Lo lascerà per terra? E che reazione potrebbe avere nel vedermi? Mentre mi arrovello le meningi la soluzione ai miei dubbi si presenta da sola molto più rapidamente del mio cevrello:qualcuno sta entrando in ascensore........é panico puro, il cuore mi salta in gola e le pulsazioni superano un qualsivoglia ritmo sincopato della nuova tendenza progressive...

...avete presente i Prodigy....la porta esterna si apre, dietro i vetri satinati compare la sagoma enorme di una persona, chi sarà lo saprò tra un attimo,poi le due porte interne si spalancano ad una velocità impressionante spostando un volume d'aria che mi fa perdere l'equlibrio ed indietreggiare di alcuni metri, nel mentre compare la scarpa destra de....della figlia della mia vicina di casa! La prima sensazione é un misto di emozione-solievo, poi tremo vedendo che Clelia é entrata in ascensore ormai del tutto e che sta chiudendo le porte per scendere:devo sbrigarmi a risolvere questa situazione e decidere se starmene lì o giocarmi la mia unica carta e farmi notare.Tal pensiero viaggia in parallelo con l'inevitabile vista della mole spropositata della 18enne, è un continuo spostare la visuale dalla para di gomma su cui poggia il tacco del suo stivale alle altezze iperboliche a cui svetta il suo viso!!! Difronte a me ci sono due tacchi alti circa 6 mt. su cui poggia la sua mole,due tacchi lucidi neri che fanno parte di una calzatura di pelle chiara, un tipico paio di stivaletti a punta che vanno tanto di moda oggi, ma proprio questi due colossi si girano di 180 gradi verso di me , rivolgendomi, quindi le punte.....il sudore freddo mi pervade....ciò vuol dire che il momento fatale é arrivato, Clelia sta guardando il giornale sul pavimento, io alzo lo sguardo con tutto il coraggio e concretizzo tutta la mia ridicolezza difronte a lei;inizialmente non sembra vedermi, così sfrutto questo istante per ammirare le sue gigantesche proporzioni dal basso della mia statura, poi mi faccio avanti proprio nel momento in cui i suoi occhi volgono verso di me...Clelia nota il movimento e rimane interdetta,poi la sua reazione ha un misto tra lo spavento e lo sgomento, come se avesse visto una brutta bestia all'improvviso: penso che di lì a meno la mia esistenza sarebbe finita sotto la suola del suo stivale, ma il destino vuole che lei si alzi di scatto ed emetta un grido. Immediatamente fa per muovere un piede verso di me, ma con una certa titubanza nel portare a termine quello che evidentemente aveva pensato di fare: schiacciarmi!!

Ora il punto é cercare di evtare questa possibilità e farle capire che non si tratta di una bestiolina. ma di un piccolo uomo!!Mentre vedo la suola della sua scarpa scendere verso di me, scatto lateralmente e la osservo scendere fino a terra: Clelia ha chiuso gli occhi per lo schifo e per fotuna li tiene chiusi mentre rigira la suola a terra nell'ultimare l'esecuzione,poi guarda in giù e spostando il piede si accorge che non è rimasto nulla sotto di lei.....allora nello stupore muove le dita del piede nella calzatura,come un gesto automatico, poi poggia il bordo dello stivale su di un lato, e nel rimuginare mi avvista dinuovo: questa volta gli occhi sono stretti tra le ciglia, e fanno pensare ad una vendetta atroce e rapida,mossa da stizza, come un senso di sfida lanciato da un esserino che non ha alcune possibilità di vincere, ma che lostesso osa!!!!

Mentre la gigantessa già pregusta il sapore della sua vittoria schiacciante, io cerco invano di farmi sentire, poi sfuggendo all'ombra della morte che cala dall'alto raggiungo la punta dell'altra scarpa,mi arrampico sul bordo della suola prima della tomaia e poi in un secondo movimento vi salgo sopra, rimanendo così nel centro della parte superiore dello stivale:sotto di me le sue dita!Clelia nota il tutto e non può fare a meno di rimanere stupefatta,il suo sguardo palesa soddisfazione, ma nello stesso tempo curiosità;

Poi spalanca la bocca lentamente mentre realizza che sulla sua scarpa non c'è un insetto, bensì un omiciattolo, ed esclama:"Che cavolo sei? Che schifo!".Si accovaccia ed io vedo la massa delle sue gambe comprimersi nel piegamento,il suo corpo gigante in un attimo si avvicina a me nella sua colossale presenza;io dal mio canto cerco di non perdermi d'animo e mi muovo implorando la sua attenzione verso di me,agito le braccia in segno di supplica, come per richiedere aiuto."Oddio, non ci credo! Sei un omino minuscolo!". Nel frattempo l'ascensore arriva al piano terra, ma lei senza perdere tempo preme ilm pulsante della risalita, poi:"Aspetta, fatti prendere,sennò finisci male,non avere paura".Detto ciò allunga un dito verso di me,ed io ammiro l'unghia lunga che lo caratterizza,poi mi accorgo che il suo pollice già proveniva della mie spalle, e mi ritrovo stretto nella sua morsa;in un attimo mi porta vicino ai suoi occhi, io ammiro lei , lei scruta me,ma il confronto non è affatto alla pari! "Come sei piccolo,ma chi sei? Sei microscopico! Che strano esserino, ora ti porto a casa con me, così ti guardo con calma!". Volente o no,vengo portato a casa sua,mentre gli spazi che normalmente percorrevo mi passano intorno enormi e veloci...chissà che fine mi attende....     Clelia entra in casa, chiude la porta e mi porta con lei nella sua stanza, dove mi poggia su di un tavolo, poi mi dice:"Arrivo subito,voglio vedere come sei fatto !".Di lì a poco torna con una lente d'ingrandimento e mi si avvicina chinandosi e ridendo :"ma guarda che ....Ma sei tu ? non é possibile ah ahah" Clelia mi sovrasta totalmente, mi guarda con potenza, sa bene che sono in balia della sua volubilità! " Clelia per favore no farmi del male!"(scontata vero?)io mi inginocchio ,sperando che lei comprenda anche a gesti la mia disperazione, e le mimo tutta la mia 'psicologia',"ah,ah,ah mi fai pena,sei come un insetto,potrei schiacciarti e farti scomparire sotto la mia scarpa come si fa con una formica!Mi sa che se voglio lo faccio e basta,ah,ah!Oppure sta a te fare in modo che decida di risparmiarti....

Continua...



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