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Una giornata diversa dal solito.

Parte III inviata da angel e caricata in data 09/Maggio/2005 00:34:11


Era il suo piede velato che mi riscaldava sempre di più non facendomi capire più cosa pensare; la situazione cominciava anche a piacermi e notando ke lei non era intenzionata a farmi male pensai al lato positivo della vicenda: mi trovavo pelle contro pelle con le splendide estremità di una ragazza bellissima che mi aveva rimpicciolito e si divertiva a giokare cn me come fossi un sassolino fra le sue dita. Mi voltai verso l'incavo tra le sue dita e con foga cominciai a leccare, potevo gustare il dolce aroma della sua carne mista di una fragranza di rose, forse amava molto curarsi dei suo piedi, tanto da adoperare anke un qualke tipo di deodorante... irresistibile... nel sentire la mia piccola lingua leggermente passare tra le sue dita, come solleticata, strinse fino a bloccarmi la respirazione le dita e mi sentii sballottare, capì quando si alzò in piedi ke si era rimessa le scarpe, il piede inclinato sulla scarpa dava un po' di peso sul mio corpo vittima della presa serrata della supplente, che si mise in cammino...da quanto intuii dai suoi movimenti eravamo di nuovo tornati in bagno con molta rapidità sfilò la scarpa, il collant e si avvicinò il piede alla faccia. Con una rapidità ke aveva dello straordinario comincio a passare la sua lingua tra le dita riempiendomi di bava e leccando ogni sua insenatura del piede rendendolo caldo e umido, la sua lingua passava sul mio corpo impiastricciandomi tutti i vestiti che cominciavano a prendere l'odore fresco mentoso che aveva il suo alito, zuppo di saliva mi spostò dall'insenatura e mettendo il piede con la pianta verso l'alto mi poggiò sopra.

Con l'indice e il pollice mi teneva dai bordi della maglietta, nel mentre con la lingua mi dava delle portentose leccate una più forte delle altre mi porto via il cappellino che presto venne ingurgitato senza farlo a posta tra una leccata e l'altra. Pose la lingua calda sul mio corpo stando con la bocca aperta a gustarmi su quel piatto di carne che era il suo piede, poi lascio la presa delle dita e mi trascinò nella bocca cn la sua lingua...si riinfilò collant e scarpa, allargò l'elastico delle sue mutande e mi ci sputò dentro...la mia caduta accelerata dalla sua bocca alle sue mutande venne frenata parzialmente dal suo pelo e ammortizzata dalla elasticità del tessuto delle sue mutande, portava un paio di mutandine strette, non un perizoma...un paio di slip che mostravano senza dare troppo nell'occhio le sinuose curve del suo bellissimo sedere rotondo, il cui buco mi passò davanti agli okki durante la mia scivolata nei suoi slip.

Non passo molto ke la sua mano mi ragginse, e afferrandomi dal busto infilo prima i miei piedi nel suo ano e poi mi spinse in profondità, tenendo fuori da quel buco una parte di testa che comprendeva anke il mio naso, era ovvio ormai che non volesse uccidermi ma solo divertirsi e magari mi avrebbe minacciato ke se fossi andato a dire tutto questo a qualkuno mi avrebbe mangiato vivo o ke sò...cmq sapevo ke non avrei mai parlato di questa storia con nessuno, ke me la sarei tenuta per me, e comunque il fatto di essere infilato per la maggior parte del mio corpo dentro al sedere di una gigantessa non dico ke fosse un mio sogno...ma la situazione sembrava piacermi, almeno a giudicare da come sentivo "teso" il mio organo genitale, che strofinava con l'interno del deretano della prof provocandomi uno strano piacere.

Il poter respirare mi faceva apprezzare di più quella prigionia, stretto tra le chiappe della supplente che cominciava a ricoprire le mutande con il collant e ogni tanto stringeva un po' il buco dandomi una leggera sensazione di risucchio verso l'interno...stavo per fare la fine di una supposta?..."no, non credo proprio" pensai, mentre le sue dita mi risfilavano, mi portò all'altezza del naso mi diede una forte sniffata, quasi mi sentii tirare su da quel naso enorme, e poi mi legò le gambe con un filo x cucire"che buon odore" disse a bassa voce, con un sorriso a 44 denti stampato sulla faccia..."vediamo se t piace questo...e questa volta mi infilò dalla testa a mo di supposta su per il suo buco del culo, poi con le dita mi infilò a fondo, sentendo il mio corpo muoversi su per il canale seguito dal suo dito. Poi mi ritirò subito fuori, arrotolondasi la corda sul dito, ero ricoperto da un odore pungente ma non da escrementi, mi fece pendolare devanti alla sua bocca dicendomi"ci tengo alla mia pulizia come avrai notato, soprattutto siccome nn posso andare in giro a rimpicciolire ki mi pare, mi piace fare pratica con i cotton fioc, danno piacere e intanto mi do una pulita...ma mi dispiace nn posso evitare l'odore...riprendi il fiato, io sono pronta x un'altra immersione" feci appena in tempo a prendere una grossa boccata d'aria che mi riinfilo subito nel suo sedere...per i primi 2 minuti riuscì a trattenere il fiato ma nn appena provai a respirare, senti la poca aria viziata ke si trovava in quella caverna...era tutto buio ma potevo sentire l'unghia del medio della gigantessa ke premeva sui miei piedi a intermittenza spingendomi di poco in poco sempre + dentro. Poi con violenza mi sfilò fuori, e poichè sfilandomi così velocemente le venne da stringere il suo buco, la mia testa si blocco all'altezza del bordo, e io finii x avere a contatto con la bocca il contorno del suo ano.

Mi tolse il filo dalle gambe e mi riinfilò nel suo sedere a testa in giù lasciandomi nuovamente il naso libero x respirare, ma decise di togliersi le mutandine, sfilò le scarpe, i collant, tolse le mutandine e se le mise in tasca, rimise i collant dandomi una sensazione di protezione e di freschezza potevo sentire l'aria che passava dai microforellini delle sue calze...rimise le scarpe si alzò subito in piedi dando una strettina alle sue natiche ke mi schiacciarono morbidamente la faccia, e si mise in moto...credò stesse tornando in classe, ma appena si sedette sentii il macello che stavano facendo i miei compagni interrompersi..."cos'era successo?" pensai, nonostante non potessi fare a meno di riflettere sulla situazione in cui mi trovavo, e a come provasse piacere la troia che stringeva facendomi uscire fuori la lingua, che senza controllo leccava qua e la, provocando delle leggere contrazioni da parte della gigantessa.Il silenzio fu accompagnato da un gemito della supplente ke sembrava nn riuscire più a contenersi, si muoveva ritmicamente a tempo con i miei colpi di lingua, che vennero interrotti quando vidi la luce del giorno, e la mia classe completamente ferma immobile come congelata. Aveva abbassato i collant e messo il suo sedere in direzione della classe, dandomi la possibilità di vedere le mie compagne e i miei compagni immobilizzati da non so quale sortilegio, puff e me li vidi tutti sparire sotto il mio naso, la supplente con i collant mezzi abbassati fino alle ginocchia si coprì abbassando la gonna e passo per passo si chinava...quando avvicinò la sua mano sotto al sedere capii cosa stava facendo...la sua mano era piena di omini e donnine in miniatura per lei alti si e no 1cm l'uno/a ancora fermi e immobili, quando cominciò a contarli notò che 2 mancavano all'appello...ma nn sapeva ki potessero essere piccoli/e com'erano ed essendo la prima volta ke c vedeva, era un po' difficile capire ki fossere i/le fuggitivi/e. Non appena ricominciarono a muoversi un po scombussolati videro la faccia gigantesca della professoressa ke comunque li osservava con uno sguardo malizioso.

Nel vederli così tutti insieme decise di fare un giochetto mentre attendeva i/le fuggitivi/e, ed uno/a ad uno/a comincio ad infilarseli nella sua enorme vagina: "uno,due,tre,quattro..." e così via fino a "...ventitrè! Oh, adesso sai ke solletico..." disse a bassa voce fra se e se...."per colpa di quel ragazzino è andato a monte tutto...dirò al preside che se ne sono usciti tutti senza permesso, adesso mi inghiotto le loro cartelle e non c sono più prove speriamo ke nn succeda un puttanaio!". Un movimento più brusco proveniente dalla sua vagina le fece stringere le gambe e il suo buco del culo , per impedire di far cadere un po' del suo fluido vaginale sul pavimento si tirò su di scatto le calze di nylon, dalle quali qualke goccia contenente 2 mie compagne di classe andò a colpire il pavimento...cominciarono a sentire delle vibrazioni pesanti allontanarsi, la supplente stava uscendo dalla classe con tanto di borsa in spalla, avrebbe fatto una capatina dal preside e poi di volata in macchina direzione casa sua...intanto F. e N. fecero capolino dalla porta della classe, G e M. erano ancora intrappolate in quella sostanza appiccicaticcia ke le bloccava al pavimento, una voce forte gli rimbombò nelle orekkie, talmente forte da farle comprendere solo poche parole: "....tutti fuori...ke ne pensi...mie scarpe...e del mio nuovo smalto...unghie?", un colpo pesante scuotè il terreno attorno a loro, due montagne rosa dalla cima blu svettavano su entrambi i lati si trovavano esattamente tra il quinto dito e il quarto di N. ke nel sollevare il piede kiuse raccogliendo le due prigioniere tra le sue dita, e reinfilò il piede nella scarpa di lusso che si era comprata: era una scarpa di pelle nera, una di quelle con la punta allungata ke lascia molto spazio davanti alle dita dei piedi ma lascia in parte scoperte le fessure tra le dita, rendendo più sensuale la parte visibile del piede...G. e M. erano in preda al panico vennero sballottate senza ritegno da N. che si divertiva a muovere il piede facendo vedere le sue scarpe all'amica...

Continua...


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