[
replica ]
dolceluna ha inviato un messaggio dal titolo:
Ma chi l'avrebbe mai detto!!! ed ha ricevuto
8 repliche.
messaggio inviato in data:
24/Giugno/2006 20:21:50
Avete presente quando una pensa di sapere perfettamente cosa farebbe in una data situazione, che però non capita mai? Io ho sempre pensato che se un giorno avessi avuto un omino piccolissimo tra i piedi lo avrei torturato in mille modi e poi sicuramente lo avrei ucciso con la sola indecisione tra schiacciarlo sotto i piedi, mangiarlo vivo o affogarlo nel mio sesso.
Stamattina sono uscita alle dieci meno un quarto con la bici. Faceva già caldo e il sole era bellissimo. Io dovevo solo andare in paese a fare colazione al bar che ci hanno delle sfogliatine alla nutella da paura e poi ho fatto amicizia con la barista che ha 23 anni e si chiama Monica pure lei. E poi dovevo passare alla posta per pagare la dannata bolletta dell'enel. Ventinove Euro e cinquanta. Urcavè! Avevo il mio top giallo che mi fa carina quando sono abbronzata, una gonna corta bianca e i sandali infradito senza tacco che mi piacciono tantotanto.
Lascio la bici e entro in posta dopo aver fatto colazione. Alla posta del mio paesino non c'è mai nessuno, tranne quando pagano le pensioni, che ci sono i pensionati (tantissimi pensionati). Anche quando non c'è nessuno, però, in una posta che si rispetti si fa la coda. E così sono andata allo sportello e mi sono messa a fare la coda da sola, che dietro il vetro la tipa doveva sbattere il timbro fortissimo da tutte le parti per far vedere che si facieva il culo. Ecco.
Mentre la tipa timbrava e non mi cagava, io assaporavo il momento pensando che non ci avevo un cazzo da fare tutto il giorno e che, tutto sommato, mi piaceva fare la coda alla posta. Così ho appoggiato i gomiti al banco e ho messo la faccia in mezzo alle mani e mi è venuto un sorriso da sciema. E mentre la faccia si rilassava così e la tipa doveva solo più timbrarsi le mutande io ho sentito un formicolio all'alluce destro. Mi sono spaventata e ho ritirato di scatto il piede per paura che fosse un insettone che volesse morsicarmi. Guardo giù mentre alzo il piede dando per scontato che, di qualunque cosa si tratti, prima la schiaccio e poi guardo cosa è, e... rimango un attimo lì con la faccia sciemissima!! Ai miei piedi un esserino con due braccine, due gambine, stava in piedi e si agitava. Io ero li col piede pronto ad abbattersi su di lui rapita dalla meraviglia!
"Non le piace il colore del pavimentooooo??" Fa la tipa del vetro che intanto aveva smesso di timbrare tuttoquanto. E io: "Eeeee... beh il pavimento, nono!!! E' bello il pavimento! Io devo pagare le bolletta della lucie!! Eccotutto!" A questo punto non osavo più guardare giù, ma non mi sarei persa un'occasione del genere per tutto l'oro del mondo! Così mi sono sfilata il sandalo destro pensando che schiacciare l'omino era l'ultima delle cose che avrei fatto e, lanciata una rapida occhiata giù per localizzare il coso, in un attimo di distrazione dell'impiegata, ho alzato il piede e l'ho messo sopra l'omino, che sarà stato alto 2 centimetri, ma senza appoggiarlo. Tutto il mio peso era sull'altra gamba e con il piede destro cercavo di scendere su di lui per cercare il contatto fisico, in fondo lui aveva attirato di proposito la mia attenzione e forse cercava contatto anche lui... scendo ancora un po' e sento un formicolio sotto la pianta. E' lui che con ampi gesti mi accarezza la pianta del piede come per dirmi "Sono qui! Salvami!". "Ecco la sua ricevuta." dice l'impiegata proprio mentre sento aprirsi la porta e qualcuno entra nell'ufficio. Spero che il piccolino capisca cosa voglio fare. Faccio scivolare avanti il piede per farlo cadere e poterlo coprire dalla vista. Abbasso il piede è lo sento sotto di me. Mioddio che sensazione!! L'ho immaginato mille volte, Ma ora che stava succedendo mi sono emozionata. Ho cercato di fare pianissimo per non schiacciarlo. Mi chino "Mi allaccio la scarpa neh!!" e io tipo dietro di me: "Ma signorina lei ha gli infradito..." "Si faccia i fatti suoi lei!!! Lo so che ci ho gli infradito ma controllavo solo!!!" Toh! Sposto il piede e raccolgo quell'esserino fragilissimo tra le dita della mano, senza che nessuno si accorga di nulla. Mi alzo chiudendo lieve il pugno e infilandomi l'infradito. Il cuore a mille. Che emozione! Esco dall'ufficio senza salutare, e sento la vita nella mia mano. Ma questa volta è diverso, questa volta è un uomo. Sono curiosissima, voglio vederlo!
Apro la mano e lui è li, seduto con le gambe larghe, tutto nudo e pure evidentemente preso bene! Gli ho chiesto chi fosse, ma quando gli parlo, anche a bassa voce, lui si tappa le orecchie e capisco che è molto sensibile ai rumori. Ance lui cerca di parlare, ma vedo che muove la bocca ma non sento nulla. Ho provato ad alzarlo e portarmelo all'orecchio e lui ci è entrato dentro con la testa e credo che abbia provato ad urlarmi qualcosa, ma non sento... Non possiamo comunicare così.
Quando scrivo i racconti mi vengono sempre in mente mille cose, ma stavolta che non è un racconto, giuro che non sapevo nemmeno come portarlo a casa. Avevo paura di perderlo o schiacciarlo e... E' tutto diverso quando le cose capitano davvero! Mi ci voleva un contenitore morbido e aerato per portarlo fino a casa sano e salvo, così sono tornata da Monica (la barista con i capelli rossi) e le ho chiesto una brioche senza marmellata da portare via. "Un'altra?! Ma sei proprio un cesso!" mi ha detto. Comunque mi porto fuori la mia brioche, la apro di fianco e ci metto l'omino, poi la rimetto nel sacchetto e lo appendo al manubrio della bici. Così sono rientrata a casa tranquilla senza paura di fargli male.
Abbiamo fatto amicizia. Abbiamo fatto pranzo insieme, io mangiavo i fusilli al ragù e lui stava seduto sul bordo del piatto e si rimpinzava anche lui con pezzettini di sugo e di pasta, poi aveva sete ed è saltato giù dal piatto per correre al bicchiere e farmelo capire. Così l'ho preso delicatamente tra due dita e... pluff!! l'ho fatto cadere nell'acqua del bicchiere! Come nuotava!! Non si aspettava che lo avrei lasciato cadere!! Che carino. Dopo pranzo ci siamo riposati in giardino all'ombra, io mi sono messa in topless e mi sono coricata sulla sdraio, l'ho raccolto e me lo sono messo sul petto. Avevo voglia di proteggerlo e accudirlo e nulla in me scatenava il desiderio di schiacciarlo. E' un'esperienza fichissima! Adesso è ora di cena e andiamo a mangiare, poi mi inventerò una soluzione per farlo dormire al sicuro. Pensate che ora è qui davanti a me sdraiato sul tasto "backspace" col pisellino duro e ogni volta che sbaglio a scrivere gli do un colpetto sulla pancia per correggere, ma devo fare più piano di come batto normalmente sui tasti perchè potrei schiacciarlo sulla tastiera del compiuter.
Un bacio a tutti da me e dal mio omino!!
Mo