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dolceluna ha inviato un messaggio dal titolo:
...solo per vedere com'è... ed ha ricevuto
4 repliche.
messaggio inviato in data:
10/Marzo/2009 11:22:20
Provo a fare la gigantessa piccola. Come sapete il mio standard non è il mega, ma mi piace essere davvero esagerata e il rapporto ideale è 20:1. Ora provo ad essere più piccola per rispettare quelle proporzioni di cui si parlava. Diciamo che per far apparire un uomo alto circa 15 centimetri, io dovrei essere alta appena una dozzina di metri. Sono alta 12 metri. Tutto sommato non mi dispiace.
Sto camminando, in una bella giornata di sole, lungo una strada di campagna. Ad un tratto, poco più avanti vedo una piccola automobile parcheggiata a lato del viottolo. Eccone uno, penso. E comincio ad eccitarmi all'idea di trovare un altro di quegli omuncoli che strillano pietà prima di morire. Mi aggiusto la gonna corta, che mi fa sentire sexy, e mi accarezzo le gambe, partendo dal tallone per salire lentamente lungo gli stivali e lungo le cosce vestite di nylon nero. Mi sento potente ed eccitata. Comincio a cercare in giro. Dopo un momento scorgo ai piedi di un albero una coppia di ragazzi su una coperta, intenti a baciarsi. La mia fantasia comincia a correre, non si sono accorti che mi sto avvicinando. Lei mi interessa poco e forse potrà vivere, lui non ha scampo. Mi avvicino silenziosa, marziale, potente fino a coprire il sole. Loro si accorgono dell'ombra e guardano sù. Vedendomi lui fa un salto indietro, terrorizzato. Lei comincia a strillare, immobilizzata dallo spavento. Poi la sorpresa. Io e lui ci guardiamo e ci "sentiamo" reciprocamente. Lui non sa se scappare o provare a proteggere la ragazza. Ma nei suoi occhi leggo che mi desidera in qualche modo. Mi guarda i piedi e una mano gli scivola istintivamente sul pube. Guarda in alto e nota, sotto la gonna, le mie mutandine che cominciano a bagnarsi. In questo lungo attimo la ragazza capisce e smette di strillare. Mi trovo di fronte a un mondo di potere e di piacere. Decido. Decido che li prendo e li porto con me al sicuro. Decido che, per ora gli prendo la libertà. Poi, piano piano, gli prenderò ciò che voglio, senza pietà, senza fermarmi, con la voglia di sentirmi trattare da dea. Mi chino e li catturo, lui con la sinistra e lei con la destra. Li ho davvero in pugno. Sono così spaventati che non sanno opporre alcuna resistenza. Lei si dimena tra le mie dita, stimolando la mia violenza crudele. Le sorrido, poi pongo il mio pollice sul suo petto e, tenendola in pugno, schiaccio il suo torace impedendole il respiro. Lei agita le braccia e cerca di contrastare la mia forza. Rido dolcemente della sua impotenza. E' patetica. La lingua le esce dalla bocca in quel modo che ho visto mille volte da altri esserini come lei. Quando la lingua esce in quel modo, dopo pochi secondi la vittima muore e non mi diverte più. Noto che, per la paura, lascia andare la pipì che mi scivola calda lungo l'avambraccio. Distolgo lo sguardo dalla puttanella e guardo lui, pietrificato. Gli faccio una proposta. "se riesci a portarmi all'orgasmo entro 5 minuti la lascio vivere". E lui: "Si!! Si!! Ti prego falla respirare!! Ti supplico!! Risparmialaaaa!!!". Sentirmi supplicata è una cosa normale. Ma non mi ci abituo mai. Mi piace. Allento la pressione del pollice sul torace di lei, che comincia a respirare e a riprendere colore. Mi sfilo le mutandine e infilo la ragazza nella mia autoreggente destra, all'interno della coscia, in modo che possa sentire bene il mio odore e prendersi in faccia le mie gocce quando sarà il momento, ma soprattutto vedere bene il suo maschietto mentre mi fa godere. Poi avvicino lui al mio sesso, sentendo il suo spingere sulla mia mano e gli dico dolcemente: "Adesso salva la tua femmina, poi, se arrivi in fondo, deciderò di te.".
Mmmmmmmmm... non è male questo gioco. Si ragazzi, scriviamo una storia. Mi piace la gigantessa piccola!!
Mo.