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DollGuy ha inviato un messaggio dal titolo:
Semplice... (attenzione: consiglio ai lettori) ed ha ricevuto
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messaggio inviato in data:
26/Gennaio/2005 11:44:39
E' perché gli autori non le hanno completate: sono lavori amatoriali, li si scrive nel tempo libero (SE si ha tempo), e man mano che le idee arrivano (SE arrivano).
Perciò, è più facile che le storie restino incomplete, piuttosto che il contrario.
Anch'io, in questo periodo, sono un po' ad un punto morto con "Marianna": non ho completato il 5° capitolo, e non so ancora cosa scrivere in quelli successivi.
E' normale. Scriviamo come passatempo, non per lavoro o per vocazione, per cui è difficile che i nostri racconti siano costruiti su di una trama compiuta: scriviamo di getto, come ci viene.
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Lasciate che vi dia un consiglio.
Se volete delle storie, fate come me: scrivetele voi stessi/e!
Anch'io aspettavo con ansia nuovi racconti che corrispondessero ai miei gusti, ma così si rischia di aspettare all'infinito. "Chi fa da sé..."
Perciò mi son buttato, e i primi quattro capitoli son venuti fuori quasi subito.
Non è così difficile: dopotutto, chi viene qui non si aspetta certo di trovare dei capolavori letterari (e se pure ci fosse qualcuno che se lo aspetta, non meriterebbe attenzione: sarebbe un ingenuo ignorante, o un intellettualoide mancato e frustrato.). Quello che offrono siti come questi non è, e non può essere, nient'altro che un passatempo, senza altre ambizioni.
E se proprio volete scrivere qualcosa di originale c'è un metodo piuttosto semplice: ispiratevi a fatti che sono capitati personalmente a voi, a persone che avete conosciuto, e ad argomenti di cui siete più o meno competenti.
Poi, per integrare, potete prendere ispirazione da qualsiasi cosa: se lo fanno quelli della Bonelli, perché voi no?
Insomma, non dovete scrivere per il premio Nobel: costruite l'ossatura della storia, abbozzando qualcosa basato su ciò che conoscete; rimpolpate ficcandoci dentro le vostre fantasie sulle gigantesse; rivestite ispirandovi a qualche storia fantasy o fantascientifica; e poi buttatevi a scrivere la prima stesura.
Se poi non vi piace il risultato, siete sempre in tempo ad apportare correzioni: l'importante è cominciare.