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jryan^ ha inviato un messaggio dal titolo:
Storia Interattiva (1) riordinata. ed ha ricevuto
1 repliche.
messaggio inviato in data:
10/Ottobre/2005 16:14:09
NB:riporto solo i contributi che andavano bene secondo le regole. gli altri postino liberamente i loro nuovi contributi : che so, qualcuno potrebbe stare anche sotto il divano con me ;) io posso non averlo visto!
Jryan^ :
Attraverso circospetto il corridoio d'ingresso della casa. sono piccolissimo, alto meno di due centimetri. mi aggiro con circospezione perchè so che incontrerò qualcunaltro: altri come me, certo, ma anche qualche gigantessa. Mi sento al contempo eccitato, curioso, e terrorizzato. ad ogni passo sento un brivido percorrermi la schiena e sposto lo sguarod verso le porte che si affacciano sul corriodio, sperando e temendo che all'improvviso ne esca La Gigantessa, Dolceluna.
L'adrenalina è alle stelle mentre mi metto carponi e passo sotto una delle porte, per trovarmi in uno spazioso salotto, con tanto di divani,poltrone, tappeti, tavolo con sedie ed un bel televisore al plasma.
corro come se fossi uno scarafaggio verso il divano e mi ci infilo sotto. mi rannicchio, appoggiando la schiena alla gamba del mobile e, in silenzio, resto ad aspettare.
Dolceluna:
Torno dal lavoro, sono segretaria in uno studio dentistico, cheppalle. Entro nello stabile alle sette e venti di sera, premo il bottone dell'ascensore, ma nulla. Cribbio!! Di nuovo scassato... Beh, pazzienza, i miei piedi non ce la fanno più. Dieci ore con questi sandali infradito con 5 centimetri di tacco, bellibelli ma un po' scomodi e devo anche farmi tre piani a piedi... Non vedo l'ora di mangiare qualcosa. Faccio l'ultimo sforzo e salgo le scale due gradini per volta, per fare prima.
Eccomi davanti alla porta di casa. Cerco un po nella borsa, tiro rumorosamente fuori le chiavi e apro la porta. Entro e chiudo. Sforzo un po' a chiudere perchè la porta raschia per terra nell'ultimo tratto ma penso tra me: "beh almeno gli insetti non ci passano sotto e non mi riempiono la casa come succede ad Alice, la ragazza che convive con Marta nell'appartamento di fronte al mio (due studentesse universitarie Alice 25 anni, come me, Marta 23).
Ahhhh, Finalmente a casa. Il corridoio-ingresso è disposto trasversalmente rispetto a chi entra dalla porta sul pianerottolo e ha tre porte sulla parete di fronte, una dirimpetto alla porta d'ingresso, che da nel salotto-soggiorno, comunicante a sua volta attraverso un arco con l'angolo cottura, sulle sinistra per chi entra in salotto, una porta verso sinistra che dà nel bagno principale e una verso destra che dà in camera da letto. Infine due porte ai due estremi del corridoio, una all'estremo sinistro che da in un piccolo sgabuzzino ed una all'estremo destro che dà nel bagno di servizio, dove tengo, tra l'altro, la mia scarpiera.
Ho voglia innanzitutto di sedermi, cosi spalanco senza riguardo la porta del salotto e, finalmente sola, faccio il gesto di dare un calcio in aria col piede destro, lanciando violentemente l'infradito contro il divano e facendolo rimbalzare indietro a ruzzolare sul tappeto antistante il divano. Faccio la stessa cosa col piede sinistro me il sandalo parte di piatto andandosi a infilare di punta sotto al divano e fermandosi incastrato per l'altezza del tacco, superiore all'altezza da terra del divano. Rido divertita e saltello a piedi nudi fino al divano, mi giro, dando le spalle al divano e ci crollo rumorosamente sopra lasciadomici cadere di peso. Resto lì seduta con i piedi appoggiati al tappeto, ancora segnati da una giornata con gli infradito, sudati e bisognosi di una bella lavata, li guardo e penso: "poverini, che culo che vi fate!!".
Prendo il telecomando, lasciando i sandali li dove si trovano e mi concedo dieci minuti di televisione, battendo un po' il tallone sinistro per terra mentre l'avampiede resta morbidamente appoggiato al tappeto, per scaricare involonteriamente la tensione.
Vegy82:
Sono nel cucinino hai piedi del forno e mangio una grossa briciola di pane!
Ad un tratto sento dei rumori tipo boato! "Porca... la padrona di casa è già tornata!"
Mollo tutto e scappo, devo cercare qualcosa sotto cui nascondermi... Mi guardo in torno e vedo un mobile, probabilmente quello dove si tengono le stoviglie, e comincio a correre verso di esso!
A qualche metro (dalle mie prospettive) dal mio rifugio, mi volto... guardo quell'enorme bricciola... ho una fame enorme... "Cavolo... quando mi ricapita una roba del genere... la padrona è così pulita, con quella terribile scoppa quante me ne ha fatto passare... con quello ci mangio x un pò... Io ed anche gli altri... Ma se poi arriva???? Sono morto!" Pensai.
Un altro sguardo a quella bricciola era troppo succulenta!
"Fanculo ci provo... o la và... o mi spacca!!!!"
Pensato ciò ritorno sui miei passi e corro verso l'enorme bricciola! La raggiungo, la spingo, ma la muovo di pochi cm, è troppo pesante, ma non demmordo... Chiamo a gran voce l'aiuto di qualcuno, ma x non mi risp nessuno...
Riuscirò a tornare al sicuro con quell'enorme bricciola? O senza? O verrò beccato????
Argo:
-"Ohi, che mal di testa, non ricordo niente! Ma guarda che situazione"- Argo si guardava intorno, ma lo spavento non era completamente svanito. Ancora trovava difficile accettare la realtà,non poteva immaginare che le sue fantasie più recondite si sarebbero trasformate in un gioco al massacro. "Cosa possiamo fare,dovremmo vedere se ci sono gli altri, se siamo uniti forse è più facile trovare una soluzione"-ed Argo-"Già, senza contare che più siamo, più prendiamo coraggio e la compagnia è un buon metodo per recuperare la concentrazione e cercare di venirne fuori".
Sapevano oramai chi era lei e quali fossero le sue intenzioni, ma non si spiegavano come fossero finiti sul pavimento della cucina e come fossero stati ridotti a quelle dimensioni. Era più di un'ora che erano lì e non sentirono il minimo rumore, in casa non doveva esserci nessuno. Camminarono lungo il battiscopa fino alla porta che dava nel corridoio: deserto.
E Giorgio:-"Forse in cucina ci siamo davvero solo noi, dovremmo cercare gli altri, ne dobb...." Non finì di parlare che si potè udire ben distinto il rumore della serratura aprirsi e poi uno scalpiccio deciso. I due istintivamente si tirarono indietro e videro un'ombra enorme passare rapida e scomparire. Capirono che era lei soltanto guardandosi e decisero di affacciarsi di nuovo. Sentirono in lontananza i suoi passi e poi un qualcosa di duro che ruzzolava. Dal suono immaginarono fossero le sue scarpe, anche perchè non si avvertirono più dei passi. Ed Argo:-"Che facciamo?"
Rispose Giorgio:-" Andiamo lì dove è più basso sotto il frigo, è più sicuro, aspettiamo un pò e cerchiamo di trovare un piano per agire, non so se conviene farci notare da lei, può essere pericolosa." (ps. ho tolto la parte che credo sia meglio riservare a dolceluna, è lei la gigantessa)