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dolceluna ha inviato un messaggio dal titolo:
storia interattiva 1 ed ha ricevuto
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messaggio inviato in data:
11/Ottobre/2005 03:21:03
Come al solito non c'è una mazza in tivù. Distendo i piedi sul tappeto davanti a me e cambio canale per l'ennesima volta. Nell'attimo di silenzio che accompagna il cambio di canale mi sembra di sentire in lontananza un gridolino flebile. Subito mi ripredo e penso: "che scemenza...". Dopo un attimo spengo il televisore e mi alzo in piedi, mi volto verso sinistra per lasciare il salotto e andare nell'angolo cottura quando sussulto e mi lascio sfuggire un gridolino!! Vicino a due cosi che penso siano frammenti di tessuto caduti sul pavimento c'è un grosso ragno di quelli con le zampone pelose. Bleahhh che schifo!! Mi fanno schifissimo i ragni! E meno male che il mio appartamento doveva essere un po' immune dagli insetti. A occhio direi che il ragno voglia papparsi i pezzetti di tessuto, ma credo che resterebbe deluso, chissà che bocca impastata si troverebbe... Allora decido di lui! I ragni in casa mia NO!! Ai pezzetti di stoffa pensiamo dopo, ma che casa sporca, eppure mi pareva di aver pulito ieri... Prima mi occupo del ragno e poi prenderò l'aspirapolvere e darò una bella ripulita! Mi volto verso i miei sandali, li raccolgo, li calzo e mi dirigo con passo sicuro sul ragno. E' arrivato addosso ai pezzetti di stoffa ma io questa soddisfazione non glie la do! Gli poso il sandalo destro sopra e sento il suo corpo gemere sotto di me, io non schiaccio troppo, lui mi resiste. Agita quella miriade di zampe come se volesse tentare di sollevarmi, io fatico a restare in quella posizione, desidero schiacciarlo ma mi piace sentire il suo resistermi, è un momento di rapporto tra due esseri. Il rapporto più impari e forse più ingiusto che esista. E' esageratamente bello essere chi domina. Agita le zampe mentre il mio peso cresce, ha l'addome pressato tra il mio sandalo e il pavimento di marmo bianco screziato. Sta per morire e io provo una sensazione meravigliosa di potere. Ora io POSSO alzare il piede e lasciarti a giocare con le schifezze del mio pavimento. E' buffissimo che in questo istante le schifezze in questione mi sono sembrate tremare per un attimo, devo proprio essere un po' scema! Comunque sono sempre lì ad un paio di millimetri dalla testa del ragno appena fuori dalla copertura della suola del mio sandalo.
Ora però il gioco mi ha stufata, ho fame e devo pulire questo pavimento, così non indugio più e appoggio il mio peso sul piede destro. Il ragnaccio fa un gemito sinistro mentre tutti gli organi interni del suo corpicino si rimescolano e si maciullano in un tripudio di emorragie interne mentre la pressione dei liquidi di cui è fatto sale proporzionalmente al peso di una donna su di lui poi in quei pochi decimi di secondo le membane esterne cedono e i liquami maciullati esplodono in tre schizzi fuori dal corpo schiacciato di quel mostriciattolo; due fuoriescono da sotto alla mia suola in direzione laterale ed uno dalla cavità orale del ragno e va ad investire quello che avrebbe dovuto essere il suo pasto facendolo rotolare con impeto di un paio di centimetri.
Resto li un attimo e mi sento soddisfatta, mi sento grande come l'universo, mi sento grande come ogni volta che mi capita una situazione del genere. Mi mordo il labbro inferiore e mi sento eccitata. Spingo avanti il ginocchio destro, il tallone si alza staccandosi dal sandalo, il tacco si alza da terra, le dita del piede si schiacciano sul sandalo divaricandosi per la pressione, addirittura il mignolo esce dalla suola, io ancheggio mentre roteo più volte il piede sulla mia vittima. Ho vinto, come sempre.
Alzo il piede e i resti laceri di quell'essere rimangono quasi tutti attaccati a cuoio della calzatura. Non mi va di pulire il sandalo. Me lo sfilo con attenzione e lo porto nel bagno di servizio, lo lascerò li a terra come esempio e monito per gli altri ragnacci, sperando che capiscano. Poi attraverso tutto il corridoio a passi lunghi e piedi scalzi, lancio un'occhiata in camera, passando e vedo che sotto il letto c'è un sacco di polvere. Penso tra me e me: "è logico che ci siano i ragni se nemmeno tolgo la polvere". Arrivo allo sgabuzzino, lo apro e prendo l'aspirapolvere, lo porto in salotto lasciando la porta dello sgabuzzino aperta, attacco la spina e mi volto verso la chiazza bagnata che ho lasciato sul pavimento al posto della bestiaccia. Ma...! E quelle schifezzine? Eppure avrei giurato che c'erano delle cosine per terra... Boh... L'avrò sognato. Eppure... mah! Con un pezzo di scottex asciugo bene il pavimento e poi accendo comunque l'aspirapolvere, lo passo sul pavimento, in realtà già pulito, con movimenti lunghi e distratti, girando intorno al divano e passandoci approssimativamente anche sotto, qua e la.
Poi stacco la spina e vado con l'aspirapolvere in camera da letto, riattacco la spina, lo accendo e lo spingo verso il letto, con l'intenzione di pulire bene, ma mi fermo e dico ad alta voce, come se qualcuno potesse sentirmi: "Ma chi me lo fa fare?!", cosi lo spengo e lo lascio li per terra, mi inginocchio e guardo sotto il letto. C'è proprio un sacco di polvere e eee eeeeee eeeeeeeetciuuuuuuummmm!!! Che sternutone!! ho smosso quasi tutta la polvere!!
Mi alzo e corro in salotto a passi veloci, mi piace il rumore che fanno i miei piedi nudi sul pavimento di marmo. Dal salotto saltello fino nell'angolo cottura. Mi aggiro un po tra frigo, tavolo, e dispensa per trovare il necessario per farmi un panino (non mi va dicenare per davvero, non ora), quando AHIUAHIU!!!! Ho pestato una briciola di pane secco col piede nudo e mi ha fatto male!! Alzo di scatto il piede per togliere la briciola dal pavimento, e sorpresa, vedo un'altra cosina volare via, staccandosi per il movimento brusco dalla pianta del mio piede al quale era rimasta appiccicata a causa del sudore. Seguo i ruzzoloni di quella cosina sul pavimento finchè si ferma e resto lì ad osservare. Dopo un attimo... SI MUOVE!! Ho capito!! E' un'altro insetto che si stava mangiando la briciola con cui mi sono fatta male! Ora lo schiaccio!! Che bello!! Mi sto divertendo un sacco! Mi avvicino, voglio sembrargli più gigantesca possibile, assumo la postura con la pancia in dentro, seno e culetto in fuori e gli vado sopra fino a non vederlo quasi più, nascosto ai miei occhi dalle mie tettine! Poi guardo meglio e OCCAVOLOCAVOLACCIOCAVOLINO!!!! Ma non è un insetto! Sembra un omino piccolissimo! Che buffo! Io lo schiaccio lo stesso!!! No... Voglio conoscerlo, è così piccolo che potrò decidere di lui in qualsiasi momento. Mi chino, lo raccolgo stringendolo pianissimo per il torace tra il pollice e l'indice della mano destra... mioddio non ne sento quasi la consistenza! E' piccolissimo, è così difficile non stritolarlo tra le dita... Lo poso sul tavolo, quando...